Insoddisfazione per il proprio parto (Birth Trauma)

Bluce, mi sono messa quasi a piangere leggendo il tuo racconto E' uno dei racconti di trattamento più brutale che ho mai letto. Ti è stata fatta una violenza psichica inaudita e questo già da sé spiega quasi tutta la tua storia. Ci sarebbero tante cose da dirti, davvero tante. Da dove cominciare? Il primo grave problema sta nel medico che ti ha spinto per l'induzione: è e deve essere a tutti gli effetti una tua scelta, ma deve essere una scelta informata. Un medico che dice che non ci sono rischi con un'induzione sta apertamente mentendo e NON sta facendo consenso informato. Questa è la prima cosa che potrai denunciare, se vorrai sporgere reclamo ufficiale alla struttura, cosa che ti consiglio caldamente, anche per ridarti un senso di controllo e di giustizia rispetto agli accadimenti. Un'induzione fa salire automaticamente il rischio statistico di avere un cesareo al 50%. Nel momento in cui accetti un'induzione, accetti la possibilità 1 su 2 di avere un cesareo e di questo il medico è TENUTO ad informarti. Un'induzione non necessaria, infatti, fa sì che il bambino sia "sfrattato" prima che sia pronto chimicamente a fare il suo lavoro di parto e prima che sia riuscito a ruotarsi nella posizione giusta, e viene bloccato dalle contrazioni indotte, più potenti di quelle naturali. In vista di prossimi parti ti consiglio anche di verificare con un bravo medico manuale (osteopata o chiropratico) l'allineamento del tuo bacino, che è uno dei motivi di malposizionamento, comunque un bimbo principalmente ruota in posizione durante il travaglio e il dolore serve proprio a far ricercare alla madre la posizione più ottimale perché si ruoti (stare bloccate a letto, quindi, aumenta moltissimo il rischio di malposizionamento fetale). Prova ne è il fatto che poi Viola fosse "girata male".
L'altro problema principale è la gravissima insensibilità nell'assistenza ricevuta: sicuramente non aiutava il fatto che fosse Capodanno, che nessuna di quelle persone volesse trovarsi lì e probabilmente dietro l'induzione c'è stata anche la speranza ingenua del medico di "velocizzare" il processo e non dovere essere disturbato di notte (non ci si immagina neanche quanto questo è frequente, in America statisticamente la maggior parte delle nascite si realizzano da Lunedi a Venerdi dalle 9 alle 18)
Per quanto riguarda il dolore, nel dolore del parto è fortissima la componente psichica e questo significa una cosa sola: che la donna NECESSITA di assistenza. Un'assistenza amorevole, intima, confortante e rassicurante, che la incoraggi positivamente a progredire e che la aiuti ad avere fiducia nel suo corpo. Il contrario di quello che è stato dato a te, tristemente. Non c'è niente che non vada in te, tesoro. Questa sarà la parte più difficile da accettare, dopo l'abuso psico-fisico che hai subìto (Costringere una paziente a letto ove non strettamente necessario è praticamente sequestro di persona, consultati con un avvocato quando sporgi reclamo o denuncia). Quando dici che hai chiesto scusa ai ginecologi per averli disturbati, questo è un segno della condizione di grave prostrazione in cui queste persone ti hanno spinto. Questa condizione necessariamente ha amplificato a dismisura le sensazioni fisiche che provavi, nuove, potenti e sicuramente spaventose, senza l'appropriata guida consapevole al tuo fianco.
L'altro elemento per la denuncia è il consenso al cesareo: è vero che tu e i tuoi familiari avete la responsabilità di leggere il documento per intero prima di firmarlo, ma sicuramente questi operatori hanno mancato di informarti della motivazione MEDICA per il quale il cesareo veniva eseguito (di fatto, la loro impazienza e il fatto che si erano stancati, non un motivo medico, se non quello da loro introdotto con l'induzione)

Io ti auguro che nel tempo riuscirai a ricollocare ogni elemento al suo posto e fare pace con ciò che è stato, ma non ti spaventare se sarà un processo lungo, che ti richiederà tempo ed energie. !Rimuovere" è una strategia di coping che può funzionare bene nel breve termine, ma continua a prenderti cura di te anche nei mesi a venire e non esitare a chiedere assistenza, se ne sentissi l'esigenza, purtroppo tante donne vivono ancora esperienze traumatiche al momento del parto e meritano che qualcuno, almeno dopo, se ne prenda cura.
Ti abbraccio tanto tanto! E' bellissimo che, nonostante questa esperienza, il tuo amore Viola ne sia uscito intoccato e più forte che mai! Vi auguro il meglio insieme

Che belle parole che ti ha scritto PanicQueen, Bluce, non posso aggiungere altro, se non che anch'io ho sentito salirmi le lacrime agli occhi ed una furia omicida quando ho letto il tuo racconto. Non ci sono parole, so che adesso vuoi non pensarci più, ma davvero la cosa meriterebbe di essere portata davanti a dei legali.
Tutte le risorse che hai, che leggevo forti in te, quelle che devono non farti dubitare mai delle tue forze, sono lì, evidenti davanti a te, nel recupero record che hai avuto, nell'attaccamento partito col piede giusto, nell'allattamento così piacevole e intenso.
Ti abbraccio forte, non sai quanto mi spiace per quello che hai dovuto passare.

Cara Bluce, il dispiacere e lo sgomento nel leggere quello che hai scritto sonod avvero forti. E' veramente allucinante che nel 2011 esistano ancora dei simili cani in circolazione (e chissà quanti ce ne sono!).
Datti ancora qualche giorno con Viola, ma poi medita seriamente su provvedimenti da prendersi. Consulta i diritti del malato o un legale di fiducia, se ce l'hai. Ma se esiste anche una sola possibilità che quello che è accaduto a te si possa riverificare, mi attiverei anche solo per evitare ad altri il trattamento che è stato riservato a te.
Un caldo e forte abbraccio.

Bluce mi dispiace davvero tanto per tutto quello che hai passato.Immagino che sia stato un trauma psicologico per te ma lo sarebbe stato chiunque.Non darti colpe che non hai anzi mi associo a tutte le altre consigliandoti di denunciare l'accaduto affinché non possa riaccadere più in futuro.un abbraccio

Bluce, sono rimasta anch'io senza parole e ho sofferto da lontano per te: ti hanno trattato con una violenza inconcepibile, davvero.
Spero tanto che tu riesca a superare psicologicamente quest'esperienza così traumatica. Quoto elisina nel dirti che in gran parte lo stai già facendo, per come ti sei ripresa e ti prendi cura della tua bambina.
Ti abbraccio forte anch'io

Bluce, sono due ore che penso a quanto hai raccontato... con sgomento, senso di impotenza, rabbia, disgusto... e tanto dispiacere. Perchè ricordo bene quanto tu ti sia attivata per vivere un buon parto, tutta la tua ricerca di informazioni, luoghi e persone giuste. E perchè nessuna donna -specie in un momento così delicato, difficile ed esaltante nel contempo- dovrebbe mai vivere un'esperienza simile. Ti hanno già detto tanto -oserei dire tutto- Elisina e Panic... anch'io ti abbraccio tanto e ti stimo molto, soprattutto per il bel legame speciale che stai così ben creando con la tua Piccolina, e per la forza con cui sei riuscita a far partire così bene l'allattamento!

Panicqueen ha scritto:
Quando dici che hai chiesto scusa ai ginecologi per averli disturbati, questo è un segno della condizione di grave prostrazione in cui queste persone ti hanno spinto.

Anche a me questo ha colpito, mi ha provocato tantissima rabbia e riassume tutta la sofferenza che ti hanno inflitto Bluce. Nessuna donna dovrebbe chiedere scusa perchè prova dolore mentre partorisce, perchè il dolore del parto è SACRO e come una cosa sacra va RISPETTATO PROFONDAMENTE

Non ci posso credere. Spero tanto che si possa fare qualcosa perché ai personaggi che ti hanno "assistita" si impedisca di ripetere un orrore del genere. Mi hai davvero paralizzata col tuo racconto, non riesco a pensare ad altro che "non ci posso credere".

Adesso riprenditi, con calma, ma poi non rimuovere, è una ferita che va aiutata a cicatrizzare. E, se puoi, sarebbe meglio dare il fatto loro a quegli incoscienti.

Tesoro, ho avuto il groppo in gola durante il tuo racconto. Dopo nove mesi passati circondata da persone che si prendevano cura di te e della tua condizione speciale, sei arrivata al momento più importante "assistita" da macellai
Ti ammiro tanto per la forza che hai avuto. Nel momento in cui sei diventata madre hai cancellato il dolore e sei rinata insieme alla tua pupina

Capisco il non voler trascinare per vie legali, anche se di sicuro ne avresti tutte le ragioni, ma ti suggerirei di fare cmq qualcosa per avere il tuo pezzetto di giustizia. Potresti richiedere un colloquio con il primario del reparto e raccontargli tutta la vicenda, facendo nomi e cognomi. Questo sfogo ti potrebbe sollevare e non si tratterebbe di un iter lungo e angosciante

bluce ha scritto:
Per il futuro..non so, perchè se da una parte vorrei evitare un altro cesareo (e ho trovato una struttura ad un centinaio di km da casa mia che fa Vbac) dall'altra sono davvero segnata..ed in fondo ho la paura di essere stata io "sbagliata", o di non essere davvero in grado di sopportare il dolore..di non essere capace..
Ci sono donne che hanno sopportato anche 2 giorni di stimolazioni, e flebo di ossitocina..io dopo una notte ero allo stremo..

bluce questo è uno degli strascichi più pericolosi di questa storia ... perchè dovresti essere sbagliata?
tu eri molto 'giusta'.
tua figlia non era ancora pronta per nascere. un travaglio indotto che si trascina così, con violenze morali, con lo spettro di non riuscire ad avere dilatazione, e quindi che non finisca mai, è terribile.
le donne non devono avere la palma di quella che riesce a sopportare più dolore, le donne devono essere messe nella condizione di provarne il giusto, che è quello che sono in grado perfettamente di sopportare.
la soglia è personale, certo. magari nel tuo vissuto c'è qualcosa che non ti aiuta, può anche darsi.
ma questo non significa che tu sia sbagliata.

purtroppo questa è una cosa che avviene troppo spesso nelle sale parto. io ne ho sentito più d'uno di racconti come il tuo, ed è il motivo per cui sto cercando di fabbricare un'associazione per le madri. perchè bisogna lottare perchè queste cose non accadano più.

io penso che adesso tu abbia bisogno di tempo, di goderti il frutto di tanta fatica, la tua meraviglia
però tieniti aperta la finestra per rielaborare, magari cercando l'aiuto di un'ostetrica, magari rivedendo la tua cartella clinica.
(apro una parentesi: dalla cartella clinica capirai molte cose, ci dovranno per forza essere delle motivazioni mediche per l'induzione - e ti giuro che sarei molto curiosa di leggerle, perchè questa induzione è realmente criminale - e per il cesareo. non possono mettere nella cartella clinica 'per volontà materna', che io sappia).
allora, quando vedrai le cose con più distacco e lucidità, se vorrai potrai scrivere alla direzione sanitaria o intraprendere proprio un'azione legale, insomma quel che vorrai.
a parte la mia, che chissà se esisterà mai , ci sono delle associazioni che ti possono sostenere in un simile percorso.
ma adesso è il tempo del latte e dell'amore, sono d'accordo con te.
coraggio, un abbraccio