Rapporto con i genitori
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Re: Rapporto con i genitori
Si avete ragione entrambe, soprattutto per la questione sicurezza. In effetti non i sono spiegata.
Quello che intendevo è che da adolescente non ho mai avuto un momento di ribellione (in cui io avrei preteso di fare quel che mi pareva e loro mi avrebbero detto, giustamente, di no), perché mi andava bene così. Lo so che i genitori non possono assolutamente permettere ai figli adolescenti di uscire senza sapere dove vanno, ma ritengo sana la ribellione, e credo che, se non avviene, manchi un pezzo...
Ora non mi va più tanto bene di far sapere tutti i miei movimenti, ma per loro "se andava bene prima va bene anche ora", cioè, non ci pensano...
Invece adesso lo trovo proprio invasivo, soprattutto la serie di domande tipiche: "dove vai? con chi? quanti siete? perché? a che ora torni?". Mi sembra fuori luogo, ora. Una delle cose che ho apprezzato di più dell'andare a vivere da sola è stata che se avevo voglia di uscire a farmi un giro, per nessun motivo e senza far niente, solo una passeggiata, lo potevo fare senza dirlo a nessuno. Invece se ho voglia di fare due passi quando sono dai miei, cominciano a chiedersi perché. Perché loro ragionano molto a cose fisse. mi spiego: io di solito non esco a fare 2 passi, quindi se inizio a farlo c'è qualcosa di strano. Cose così, non riescono a pensare che una persona possa cambiare abitudini, o semplicemente fare qualcosa di diverso dal solito per nessun motivo in particolare, e qualunque mio movimento viene psicanalizzato... credo sia questo il punto. Ripeto, non è il semplice dirsi cosa si fa e a che ora si torna per organizzarsi la giornata... Anche mio papà, quando esce il sabato, dice "esco per fare i miei giri" e nessuno gli chiede esattamente dove va, no? Mi sono spiegata un po' meglio?
Vabbè, ma tutto questo era per chiedere: voi cosa direste di sabato pomeriggio?
@Miss, l'idea di uscire per aperitivo o cena mi sembra ottima! la cosa che mi mette più angoscia in effetti è lo stare in casa.
EDIT: probabilmente nike hai ragione, queste sono pare magari inutili, ma sotto c'è qualcosa, e credo sia il fatto che hanno definito il mio matrimonio una pantomima, e non so se riuscirò mai a dimenticare queste parole.
EDIT ancora perché non credo di essermi spiegata del tutto: non so se vi ricordate, ma meno di un anno fa i miei pretendevano che il mio moroso andasse da loro tutti i pomeriggi per studiare lì e poter controllare che studiava.
Altro dettaglio: quando io vivevo con loro e avevo un qualsiasi problema (ad esempio, mi sentivo grassa. o mi sentivo poco accettata dai compagni a scuola. o ero stressata), si iniziava a parlarne, si stava ore e ore e ore a parlarne per sviscerare qualunque risvolto della cosa, io piangevo e ci si sfiniva tutti, non si usciva dalla stanza finchè non avevo detto per filo e per segno qual era l'esatto problema, e spesso per sfinimento (si parla di ore, di giornate intere a psicanalizzarsi e piangere) arrivavo a dire cose che non erano vere ma loro si aspettavano di sentire. E poi io venivo etichettata in base a quelle cose. Non so nike, tu fai così con tuo figlio?
Quello che intendevo è che da adolescente non ho mai avuto un momento di ribellione (in cui io avrei preteso di fare quel che mi pareva e loro mi avrebbero detto, giustamente, di no), perché mi andava bene così. Lo so che i genitori non possono assolutamente permettere ai figli adolescenti di uscire senza sapere dove vanno, ma ritengo sana la ribellione, e credo che, se non avviene, manchi un pezzo...
Ora non mi va più tanto bene di far sapere tutti i miei movimenti, ma per loro "se andava bene prima va bene anche ora", cioè, non ci pensano...
Invece adesso lo trovo proprio invasivo, soprattutto la serie di domande tipiche: "dove vai? con chi? quanti siete? perché? a che ora torni?". Mi sembra fuori luogo, ora. Una delle cose che ho apprezzato di più dell'andare a vivere da sola è stata che se avevo voglia di uscire a farmi un giro, per nessun motivo e senza far niente, solo una passeggiata, lo potevo fare senza dirlo a nessuno. Invece se ho voglia di fare due passi quando sono dai miei, cominciano a chiedersi perché. Perché loro ragionano molto a cose fisse. mi spiego: io di solito non esco a fare 2 passi, quindi se inizio a farlo c'è qualcosa di strano. Cose così, non riescono a pensare che una persona possa cambiare abitudini, o semplicemente fare qualcosa di diverso dal solito per nessun motivo in particolare, e qualunque mio movimento viene psicanalizzato... credo sia questo il punto. Ripeto, non è il semplice dirsi cosa si fa e a che ora si torna per organizzarsi la giornata... Anche mio papà, quando esce il sabato, dice "esco per fare i miei giri" e nessuno gli chiede esattamente dove va, no? Mi sono spiegata un po' meglio?
Vabbè, ma tutto questo era per chiedere: voi cosa direste di sabato pomeriggio?
@Miss, l'idea di uscire per aperitivo o cena mi sembra ottima! la cosa che mi mette più angoscia in effetti è lo stare in casa.
EDIT: probabilmente nike hai ragione, queste sono pare magari inutili, ma sotto c'è qualcosa, e credo sia il fatto che hanno definito il mio matrimonio una pantomima, e non so se riuscirò mai a dimenticare queste parole.
EDIT ancora perché non credo di essermi spiegata del tutto: non so se vi ricordate, ma meno di un anno fa i miei pretendevano che il mio moroso andasse da loro tutti i pomeriggi per studiare lì e poter controllare che studiava.
Altro dettaglio: quando io vivevo con loro e avevo un qualsiasi problema (ad esempio, mi sentivo grassa. o mi sentivo poco accettata dai compagni a scuola. o ero stressata), si iniziava a parlarne, si stava ore e ore e ore a parlarne per sviscerare qualunque risvolto della cosa, io piangevo e ci si sfiniva tutti, non si usciva dalla stanza finchè non avevo detto per filo e per segno qual era l'esatto problema, e spesso per sfinimento (si parla di ore, di giornate intere a psicanalizzarsi e piangere) arrivavo a dire cose che non erano vere ma loro si aspettavano di sentire. E poi io venivo etichettata in base a quelle cose. Non so nike, tu fai così con tuo figlio?
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
Età : 37
Località : Trento
Data d'iscrizione : 05.12.10
Re: Rapporto con i genitori
Scusate se aggiungo un post dopo uno mio. Ma mi sono calmata un po', anche grazie a voi.
In molti post vi sembrerò un po' alterata, un po' "strana" e avete ragione... ma è una sofferenza profonda che deriva da vissuti familiari complessi e dolorosi che non posso spiegare, almeno non brevemente, in un forum.
Sto cercando di superare questa cosa e, per la maggior parte del tempo, ci sto riuscendo, grazie anche al periodo di psicoterapia che ho fatto (in cui la psicoterapeuta mi ha detto che è un problema di circolo vizioso che si crea a volte nelle famiglie, in cui per qualche motivo tutti assumono un comportamento sbagliato ecc ecc, spesso per "colpa" di qualcuno dal carattere troppo forte che nel mio caso è mio papà)
A volte crollo, e temporaneamente sclero, perché mi ritornano indietro ricordi vari.
Ma ho tutte le intenzioni di fermare questo circolo, quindi spero davvero che sabato o domenica si possa ricominciare tutto quanto. Perché ho sofferto io ma, mi rendo conto, hanno sofferto anche loro.
Mi servono solo consigli pratici, perché a volte mi rendo conto che non so come si comportano le persone in una famiglia sana... Quello di miss di uscire insieme è ottimo, ad esempio... Mulan, tu dici di non dire cosa vado a fare sabato pome, ma concretamente che gli dico?
In molti post vi sembrerò un po' alterata, un po' "strana" e avete ragione... ma è una sofferenza profonda che deriva da vissuti familiari complessi e dolorosi che non posso spiegare, almeno non brevemente, in un forum.
Sto cercando di superare questa cosa e, per la maggior parte del tempo, ci sto riuscendo, grazie anche al periodo di psicoterapia che ho fatto (in cui la psicoterapeuta mi ha detto che è un problema di circolo vizioso che si crea a volte nelle famiglie, in cui per qualche motivo tutti assumono un comportamento sbagliato ecc ecc, spesso per "colpa" di qualcuno dal carattere troppo forte che nel mio caso è mio papà)
A volte crollo, e temporaneamente sclero, perché mi ritornano indietro ricordi vari.
Ma ho tutte le intenzioni di fermare questo circolo, quindi spero davvero che sabato o domenica si possa ricominciare tutto quanto. Perché ho sofferto io ma, mi rendo conto, hanno sofferto anche loro.
Mi servono solo consigli pratici, perché a volte mi rendo conto che non so come si comportano le persone in una famiglia sana... Quello di miss di uscire insieme è ottimo, ad esempio... Mulan, tu dici di non dire cosa vado a fare sabato pome, ma concretamente che gli dico?
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
Età : 37
Località : Trento
Data d'iscrizione : 05.12.10
Re: Rapporto con i genitori
Se ora quello che ti preme è capire cosa dirgli di sabato...io semplicemente gli direi la verità. E se loro dovessero fare storie gli direi che non me ne devono fare.Eowyn ha scritto:
Vabbè, ma tutto questo era per chiedere: voi cosa direste di sabato pomeriggio?
Credo che non sia possibile trovare un nuovo inizio equilibrato in famiglia se ci si deve arrovellare per giornate a pensare a una scusa. Se vuoi far capire loro che sei adulta, indipendente e che la tua vita te la gestisci tu, credo che non dir loro bugie possa essere un grande passo.
Scusami Eowyn, probabilmente non ti sarò di molto aiuto e mi spiace, ma io le bugie e i sotterfugi non li trovo necessari in un rapporto tra adulti; secondo me incrementano un circolo vizioso.
Però ora che hai spiegato alcuni aneddoti è molto più chiaro perchè ti dà angoscia stare chiusa in casa con loro a parlare. Credo comunque che tu, in quanto adulta, ora non abbia bisogno di doverti giustificare con i tuoi genitori per impegni già presi in precedenza.
Jillian- Numero di messaggi : 4598
Età : 38
Data d'iscrizione : 26.08.12
Re: Rapporto con i genitori
Ma Jill, certo che sei di aiuto!
e questa cosa di non dire bugie e sotterfugi la condivido in pieno, però ecco, ho sempre paura delle loro reazioni. Ti faccio un esempio: quando si parlava, ancora vagamente, della casa, avevo detto a mia mamma, candidamente: "magari si potrebbe chiedere anche a Tizia (compagna di mio suocero) che ha un'agenzia immobiliare in zona, se ha qualche offerta interessante da farci vedere..." Non l'avessi mai detto! mia mamma l'ha presa malissimo, ed è partita con la tiritera "ecco, è più importante la sua opinione della nostra, noi ti facciamo proprio schifo eh, tanto che consideri più importante una quasi sconosciuta!"
Per questo, purtroppo, ci vado sempre cauta, e penso e ripenso a cosa dire. Ma mi rendo conto che è un modo di agire sbagliato e da interrompere il prima possibile.
e questa cosa di non dire bugie e sotterfugi la condivido in pieno, però ecco, ho sempre paura delle loro reazioni. Ti faccio un esempio: quando si parlava, ancora vagamente, della casa, avevo detto a mia mamma, candidamente: "magari si potrebbe chiedere anche a Tizia (compagna di mio suocero) che ha un'agenzia immobiliare in zona, se ha qualche offerta interessante da farci vedere..." Non l'avessi mai detto! mia mamma l'ha presa malissimo, ed è partita con la tiritera "ecco, è più importante la sua opinione della nostra, noi ti facciamo proprio schifo eh, tanto che consideri più importante una quasi sconosciuta!"
Per questo, purtroppo, ci vado sempre cauta, e penso e ripenso a cosa dire. Ma mi rendo conto che è un modo di agire sbagliato e da interrompere il prima possibile.
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
Età : 37
Località : Trento
Data d'iscrizione : 05.12.10
Re: Rapporto con i genitori
Io concordo con Jillian, e penso che dal momento che stai iniziando una vita per conto tuo non puoi (per la tua salute mentale dico) andare in palla quando hai un impegno già preso e i tuoi subentrano, è veramente ansiogena come situazione. Le cose sono due: o gli dici la verità e accetti le loro alzate di testa sul "venire dopo tizio" cercando di non farti toccare dalla cosa, o molto semplicemente rimani sul vago e spieghi che hai un impegno già preso, punto e basta. Arrovellarsi il cervello per inventare bugie non ha senso secondo me, non ora, non sei un'adolescente che sta uscendo di nascosto col primo fidanzatino, voglio dire!
Dico questo perché ti leggo troppo preoccupata in queste situazioni, sembri come "in scacco", e siccome ormai sei una donna adulta che si sta costruendo una sua vita penso che come dinamica deve cambiare, anche per la tua vita di coppia e futura vita familiare.
Dico questo perché ti leggo troppo preoccupata in queste situazioni, sembri come "in scacco", e siccome ormai sei una donna adulta che si sta costruendo una sua vita penso che come dinamica deve cambiare, anche per la tua vita di coppia e futura vita familiare.
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 35
Data d'iscrizione : 30.08.11
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
Età : 37
Località : Trento
Data d'iscrizione : 05.12.10
Re: Rapporto con i genitori
Eowyn, hai pubblicato un messaggio vuoto, non so se te ne sei accorta.
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 35
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Rapporto con i genitori
No, scusate!
non so molto usare il cellulare...
dicevo che quella cosa dell'essere in scacco calza proprio, e me lo diceva pure la terapeuta... ci sto lavorando, pian piano...
non so molto usare il cellulare...
dicevo che quella cosa dell'essere in scacco calza proprio, e me lo diceva pure la terapeuta... ci sto lavorando, pian piano...
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
Età : 37
Località : Trento
Data d'iscrizione : 05.12.10
Re: Rapporto con i genitori
Brava Eowyn, immagino non sia facile, quando per anni si sono vissute certe dinamiche ormai diventate "proprie", ma già la tua presa di coscienza e la tua determinazione nel volerci lavorare su sono un enorme passo avanti.
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 35
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Rapporto con i genitori
Vi aggiorno per dire che è andata bene! :)
Molto bene direi... Non abbiamo litigato e abbiamo parlato da persone normali... Forse i miei stanno davvero cambiando... :)
Si è solo sfiorato il disastro quando sono tornata in ritardo per il pranzo (avevo avvisato con largo anticipo però!) e mio papà si stava offendendo... ma poi è stato capace di mettere da parte la sua permalosaggine... sono davvero soddisfatta!
Alla fine ho detto dove andavo... all'inizio erano un po' perplessi, ma poi hanno capito... ovvio, hanno criticato la meta che avremmo scelto per il viaggio, perché secondo loro "non è da me", però vabbè, già il fatto che si possa parlare del matrimonio è un passo avanti! ;) (ah, frase emblematica: "ma quand'è che ti sposi? verso fine giugno vero? non mi ricordo la data!"......vaaabbè...)
Molto bene direi... Non abbiamo litigato e abbiamo parlato da persone normali... Forse i miei stanno davvero cambiando... :)
Si è solo sfiorato il disastro quando sono tornata in ritardo per il pranzo (avevo avvisato con largo anticipo però!) e mio papà si stava offendendo... ma poi è stato capace di mettere da parte la sua permalosaggine... sono davvero soddisfatta!
Alla fine ho detto dove andavo... all'inizio erano un po' perplessi, ma poi hanno capito... ovvio, hanno criticato la meta che avremmo scelto per il viaggio, perché secondo loro "non è da me", però vabbè, già il fatto che si possa parlare del matrimonio è un passo avanti! ;) (ah, frase emblematica: "ma quand'è che ti sposi? verso fine giugno vero? non mi ricordo la data!"......vaaabbè...)
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
Età : 37
Località : Trento
Data d'iscrizione : 05.12.10
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