Rapporto con i genitori

Eowyn ha scritto:Beh, ma non è solo mutuo o non mutuo... è che...come facciamo a sapere che resteremo in questa città? se lui trovasse lavoro da un'altra parte? Non so, mi sembra normale coinvolgerlo, no?

Eowyn ma a questo punto non mi è chiara una cosa....ma il mutuo chi lo pagherebbe? i tuoi genitori o tu? Perchè nel primo caso vale il discorso fatto fin'ora da tante: puoi sempre rivendere la casa o metterla in affitto. Se invece loro pretendono che una parte te la paghi tu, allora il discorso cambia notevolmente e concorso con te che non sia una roba da decidere in 2 settimane senza coinvolgere il tuo moroso.
Cmq sì, direi che ci si deve spostare di topic

Oggi conversazione telefonica con mio papà:
mi ha chiesto se "torno" a Verona il prossimo weekend, così parliamo della casa. Certo, gli ho detto.
Poi mi ha chiesto come sta il moroso, se ha ancora attacchi di panico e simili... io gli ho detto che sta benissimo.
Poi ha detto che è dall'anno scorso che non parliamo di queste cose, matrimonio ecc, e che non è giusto, che gli piacerebbe riprendere il dialogo, che anche lui ha sbagliato tante cose... Solo che io non sono mai là e quindi è difficile parlare... (e certo, io non vado là apposta!) Insomma, mi ha detto che gli piacerebbe ricominciare, che il prossimo w.e. gli piacerebbe che parlassimo un po'...
Ecco... da un certo punto di vista mi fa piacere sentire queste cose... dall'altro ho paura di cadere in una trappola!
Gli ho chiesto cosa c'entra tutto ciò con la casa, mi ha detto che non c'entra nulla, solo coincidono casualmente le due cose perché io non sono mai a verona, quindi le poche volte che ci vado capita di parlare di più cose.
Ecco, io non so se fidarmi... perché tante volte l'ho fatto e sono rimasta "fregata". Però stavolta ha detto che gli piacerebbe parlassimo in modo maturo, da adulti...
Uff, non posso semplicemente vivere la mia vita senza parlare con loro di cose serie? non possiamo parlare semplicemente del più e del meno, delle vacanze, del lavoro anche...?
Ecco, mi piacerebbe un parere soprattutto da chi di voi ha figli, da chi è più matura di me... perché a volte giuro che non ci capisco nulla!
Ah, poi per sabato pomeriggio avevamo già preso appuntamento da un amico di mio "suocero" che lavora in agenzia viaggi, per parlare del viaggio di nozze (che alla fine ci regala mio suocero). Che faccio, glielo dico ai miei? So già che diranno "ecco, lui è più importante di noi! rinunci a parlare con noi per andare là!" ecc ecc ecc... Però che cavolo, devo stare TUTTO il pomeriggio rinchiusa in casa con loro a parlare? mi viene la claustrofobia già adesso! E al viaggio di nozze sinceramente ci tengo, visto che è anche un regalo e che se si prenota ora si spende mooolto meno!
Ma loro diranno: "eh, noi vi regaliamo una casa..."
Uff, se mi faccio troppe pare ditemelo. Non so, a volte mi sembra di essere una persona "poco matura", che pensa ai viaggi invece che ad una casa, che pensa che il 20 dicembre andrà 2 giorni in vacanza in alto adige e si esalta per quello, quando invece bisognerebbe pensare alle cose serie... Magari davvero sono ancora una bambina...

Eowyn cara è giustissimo esaltarsi per cose belle come vacanze, viaggio di nozze, tranquilla!

Ho seguito tutta questa storia della casa e devo ammettere che non mi sembra un regalo disinteressato fatto per tutelarti.
Non sei obbligata a parlarci per forza di cose che ritieni private, figuriamoci!
Stai affrontando tutto questo in modo molto maturo, sei qui che ci pensi senza sclerare con loro e mi sembra già un ottimo segno.

Di' a tuo papà loro gentilmente che hai già un impegno sabato pomeriggio e (se ti va di parlarci) potete fare qualcosa domenica, non chiuderti in casa se non te la senti, organizza in un posto in cui ti senti a tuo agio.

Un abbraccio

Io, invece, se posso, mi permetto di dissentire. Sto imparando piano piano a non vedere sempre il marcio nelle persone, a dar loro una possibilità; è vero che così facendo si rischia di farsi del male, ma non è altrettanto brutto non fidarsi a priori, soprattutto se si sta parlando del proprio papà?
Scusa se mi permetto, Eowyn, sai che lo dico con il cuore e non voglio essere dura con le parole. Mi rendo conto che il tuo atteggiamento oggi sia il frutto del vostro rapporto di ieri, di cui noi siamo a conoscenza solo in piccola parte, ma se fossi in te cercherei di vivere i tuoi genitori in maniera un po' più spensierata; e se tuo papà dovesse invece iniziare la "solfa", lo blocchi sul nascere e gli dici che così non ci stai. Ma il pomeriggio insieme potrebbe anche dare risultati insperati, no?

Giuly, hai ragione, infatti io sono una che tende a dare mille "altre possibilità" a tutti... e però spesso resto scottata, soprattutto con i miei genitori... davvero, chi non ha vissuto in un clima di mania del controllo non può capire del tutto... soprattutto è difficile capire quanto è sottile la cosa...
Però ecco, io spero davvero che sia come dite, e come penso in cuor mio, che vogliono ricostruire un rapporto e un dialogo... :-)

Eowyn, io non ho vissuto a casa tua quindi non so se e cosa "può esserci dietro", però una cosa è certa: se non mi sentissi a mio agio non mi chiuderei a casa con loro, assolutamente. Spiega loro che hai già un altro impegno preso da tempo (senza specificare cosa e con chi, perché non li riguarda), poi se ti va puoi parlare con loro domenica, penso vada bene, no?

Certo non riporre chissà che aspettative in questa "chiacchierata", ma non la affrontare nemmeno con l'ansia addosso, perché male che vada puoi sempre alzartene e andartene via, non ti trattiene nessuno.

Ma se il problema è chiudersi in casa con loro, perchè non fare una passeggiata? O andare in un localino tranquillo per un aperitivo? Così sareste in un ambiente "neutro", e tutti scoraggiati dal fare "scenate". Però si tratta di genitori , una possibilità gliela darei

Ma certo, una possibilità gliela do... Il problema principale è cosa dire di sabato pomeriggio... Una delle cose che non ho mai sopportato quando vivevo con loro è che se uscivo dovevo sempre dire dove andavo, non esisteva la frase "ho un impegno". Ma non per cattiveria, o per controllarmi, cioè, non era "ci devi dire dove vai!", ma più per curiosità, tipo sto uscendo e chiedono "dove vai?". E se non dò una risposta precisa (tipo dico "esco") lo richiedono, chiedono con chi... sempre senza malizia eh... ma se non lo dico insistono, come per dire "ma perché non ci dici dove vai? non vedo il motivo", "che strano, magari ci nascondi qualcosa?"
So che questo meccanismo è anche colpa mia, che dall'adolescenza avrei dovuto mettere in chiaro che dove andavo erano fatti miei... ma loro conoscevano tutti i miei amici, quindi veniva naturale dire "esco con..."

Eowyn so che hai chiesto il parere di chi ha già figli ed è più maturo di te e io non credo di rientrare in questa categoria...però ti dico la mia da "figlia" e da spero futura-madre, sull'ultimo tuo post: io non ci trovo nulla di strano che i tuoi genitori ti chiedano dove vai per curiosità, specie se sei adolescente/universitaria. Capisco che adesso che sei adulta e indipendente ti possa dare fastidio, ma onestamente trovo sia doveroso che i figli conviventi con i genitori facciano sapere i loro programmi e impegni. Un po' per una questione di sicurezza (immagina la loro ansia a sapere la figlia ventenne fuori chissà dove e chissà con chi) e un po' anche per una questione di rispetto e di seguire le regole, finchè vivi in casa loro. Ora che te ne sei andata la faccenda è completamente diversa, concordo, però non vivere come strano o invasivo il fatto che ti facciano domande. Io non vorrei che il figlio che ho cresciuto e accudito, una volta raggiunta la maggiore età, non mi faccia sapere più nulla della sua vita perchè sono "fatti suoi"...pensa anche a questo.

Io quoto Jillian, non trovo così assurdo chiedere con chi esci, dove vai.... al tuo compagno non lo dici? Quando si convive lo trovo proprio normale, tua madre non ti diceva "stasera non ci siamo, siamo in pizzeria con la zia Peppina"? Io non capisco esattamente il punto, Eowyn, te lo dico onestamente, perchè mi sembra che tu filtri delle cose tutto sommato "normali" con uno sguardo ricco di dubbi, risentimenti e quant'altro, quindi o mi manca un pezzo, o davvero non capisco. Io ti dico che se i miei figli adolescenti escono senza dirmi dove vanno e con chi.... non escono! Se Samuel mi rispondesse che sono fatti suoi gli direi che uscirà quando porterà rispetto a me, alla famiglia e alla casa in cui vive!