Rapporto con la madre
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Re: Rapporto con la madre
Lo so, pure la mia era così. Mi confrontava sempre con altri per sminuirmi mentre i complimenti sono stati pochi, quando me li aspettavo diceva che era mio dovere. Un giorno presi in un compito di latino sui verbi 10- perchè scrissi singolare invece che plurale su un unico verbo.
Tornai a casa e lo dissi. Lei fu tutta contenta ma poi aggiunse " eh però per quel meno" ed io --->
Essere troppo esigenti alle volte porta effetti contrari e può allontanare le persone.
Tornai a casa e lo dissi. Lei fu tutta contenta ma poi aggiunse " eh però per quel meno" ed io --->
Essere troppo esigenti alle volte porta effetti contrari e può allontanare le persone.
Nausicaa- Numero di messaggi : 105
Età : 41
Data d'iscrizione : 10.07.11
Re: Rapporto con la madre
Io credo sia molto difficile fare i genitori...forse aiuterebbe alle madri e ai padri ricordarsi di quando erano figli...ma non so,bisogna trovarcisi,anche mia madre è delle volte parecchio pensate ed estenuante,però penso...
E io come sarò? riuscirò a ricordarmi di tutte le cose che mi urtano e cercare di essere più elastica?
Beh,Nausicaa,io mi auguro che da ragazza tu sia stata abbastanza forte da capire la frustrazione di tua madre e capire che in te non c'era nulla di sbagliato,ma che a sbagliare era tua madre..
E io come sarò? riuscirò a ricordarmi di tutte le cose che mi urtano e cercare di essere più elastica?
Beh,Nausicaa,io mi auguro che da ragazza tu sia stata abbastanza forte da capire la frustrazione di tua madre e capire che in te non c'era nulla di sbagliato,ma che a sbagliare era tua madre..
Cinzia- Numero di messaggi : 3094
Età : 41
Data d'iscrizione : 21.07.11
Re: Rapporto con la madre
il punto è che visto che tua madre che ti dice delle cose e che cmq sarebbe normale che le dicesse per il tuo bene, comunque ci credi, comunque ti fanno pensare, comunque se hai dei dubbi è come se il tuo pensiero si mescolasse con il suo e non sai più dove finisce la sua frustrazione. perchè visto che è la madre, il modo che ha entra dentro in maniera diretta e diversa....e riconoscere cheè sua frustrazione è andare contro al pensiero "è mia madre lo fa per il mio bene, ha più anni di me vede le cose che io non vedo". non è facile oltrepassare questo costrutto e restare lucidi e indipendenti.
betty- Numero di messaggi : 1694
Età : 47
Data d'iscrizione : 18.01.10
Re: Rapporto con la madre
Beh,anche questo è vero
Cinzia- Numero di messaggi : 3094
Età : 41
Data d'iscrizione : 21.07.11
Re: Rapporto con la madre
Cinzia mia madre non era frustata, era realizzata, anche se ha avuto molti dolori da sopportare.
Il suo modo di pensare era frutto di una cultura di altri tempi, che per quanto mi sforzi di capire sotto certi aspetti, non mi appartiene.
Sbagliavo a non comprendere, a focalizzare l'attenzione su suoi insegnamenti riguardo la vita, invece che fossilizzarmi sulla quotidianità. Ma credo che questo lo capisca quando una quotidianità con lei non la hai più.
Betty è vero ciò che dici. Ma i genitori possono darti gli strumenti, non fare la strada al posto tuo, perciò ci stanno le incomprensioni, le divergenze generazionali e i consigli, giusti, sbagliati, pesanti che siano.
Camminare da soli significare portare avanti le proprie scelte, quelle nelle quali crediamo, anche se non condivise.
loro hanno esperienza e ci amano ma nonostante tutto temono che i figli possano soffrire o veder spendere il proprio tempo invano.
È un discorso complesso, i fattori in gioco sono tanti, ma molti scontri possono essere arginati. E non perchè nostra madre non condivide le nostre scelte ci si deve sentire falliti o inadeguati. In fondo sono persone anche loro, possono sbagliare, hanno delle lacune, non possono prevedere il futuro.
Si da troppo peso all'esperienza che per quanto importante è solo una delle tante strade che possono essere percorse. Non è una legge universale.
Il suo modo di pensare era frutto di una cultura di altri tempi, che per quanto mi sforzi di capire sotto certi aspetti, non mi appartiene.
Sbagliavo a non comprendere, a focalizzare l'attenzione su suoi insegnamenti riguardo la vita, invece che fossilizzarmi sulla quotidianità. Ma credo che questo lo capisca quando una quotidianità con lei non la hai più.
Betty è vero ciò che dici. Ma i genitori possono darti gli strumenti, non fare la strada al posto tuo, perciò ci stanno le incomprensioni, le divergenze generazionali e i consigli, giusti, sbagliati, pesanti che siano.
Camminare da soli significare portare avanti le proprie scelte, quelle nelle quali crediamo, anche se non condivise.
loro hanno esperienza e ci amano ma nonostante tutto temono che i figli possano soffrire o veder spendere il proprio tempo invano.
È un discorso complesso, i fattori in gioco sono tanti, ma molti scontri possono essere arginati. E non perchè nostra madre non condivide le nostre scelte ci si deve sentire falliti o inadeguati. In fondo sono persone anche loro, possono sbagliare, hanno delle lacune, non possono prevedere il futuro.
Si da troppo peso all'esperienza che per quanto importante è solo una delle tante strade che possono essere percorse. Non è una legge universale.
Nausicaa- Numero di messaggi : 105
Età : 41
Data d'iscrizione : 10.07.11
Re: Rapporto con la madre
Guarda,è difficile "giudicare"se non ci si è passati...mi rendo conto di questo..
Io non ho mai sentito dirmi certe cose,dunque non so cosa si possa provare...
Io ho "subito" un'altra cosa,o vero,una sorta di terrorismo psicologico,tutto è nato da quando mia madre un giorno si sentii male e finii in ospedale,le diagnosticarono una colite ulcerosa trascurata,non avevo idea di cosa fosse,avevo 9 anni circa...
Comunque,finito tutto,rientriamo a casa,e io non chiesi nulla,cercai solo in un libro di medicina (mia madre era infermiera)cosa fosse quella malattia,lessi una serie di cose quasi incomprensibili,e la cosa finale era che si poteva arrivare alla morte...rimasi sconvolta,non lo dissi neanche a mia sorella,ricordo solo che mio padre mi disse di non far arrabbiare mamma perchè altrimenti sarebbe stata ancora male...e io ho vissuto con il terrore di farla arrabbiare...
Poi crescendo,mettendo a parte questa cosa,ecco che sorge il problema che affligge la maggior parte delle madri...
Cercare di far fare alle figlie quello che loro non hanno mai fatto...anche io ho sentito frasi del tipo,eh ma quello e laureato,e ma cosa vuoi fare,se fai così non farai nulla...
Però non so,per me era diverso,avevo mia sorella con cui sfogarmi...è vero,al periodo ci soffrivo,mi arrabbiavo,ma crescendo la rabbia e svanita,ed è come se io abbia un po capito,o compatito mia madre...come se avessi capito che la mentalità sua era così ed era sbagliata,ma che lo diceva per il mio bene,ciò non toglieva che comunque ho sempre fatto di testa mia...
Io non ho mai sentito dirmi certe cose,dunque non so cosa si possa provare...
Io ho "subito" un'altra cosa,o vero,una sorta di terrorismo psicologico,tutto è nato da quando mia madre un giorno si sentii male e finii in ospedale,le diagnosticarono una colite ulcerosa trascurata,non avevo idea di cosa fosse,avevo 9 anni circa...
Comunque,finito tutto,rientriamo a casa,e io non chiesi nulla,cercai solo in un libro di medicina (mia madre era infermiera)cosa fosse quella malattia,lessi una serie di cose quasi incomprensibili,e la cosa finale era che si poteva arrivare alla morte...rimasi sconvolta,non lo dissi neanche a mia sorella,ricordo solo che mio padre mi disse di non far arrabbiare mamma perchè altrimenti sarebbe stata ancora male...e io ho vissuto con il terrore di farla arrabbiare...
Poi crescendo,mettendo a parte questa cosa,ecco che sorge il problema che affligge la maggior parte delle madri...
Cercare di far fare alle figlie quello che loro non hanno mai fatto...anche io ho sentito frasi del tipo,eh ma quello e laureato,e ma cosa vuoi fare,se fai così non farai nulla...
Però non so,per me era diverso,avevo mia sorella con cui sfogarmi...è vero,al periodo ci soffrivo,mi arrabbiavo,ma crescendo la rabbia e svanita,ed è come se io abbia un po capito,o compatito mia madre...come se avessi capito che la mentalità sua era così ed era sbagliata,ma che lo diceva per il mio bene,ciò non toglieva che comunque ho sempre fatto di testa mia...
Cinzia- Numero di messaggi : 3094
Età : 41
Data d'iscrizione : 21.07.11
Re: Rapporto con la madre
in questi giorni sto arrivando a momenti di sana indifferenza. chiusa la porta a ogni domanda risposta "va tutto bene". Puerile? non risolutorio? forse si, ma almeno me ne sto tranquilla e continuo a fare la mia vita!
betty- Numero di messaggi : 1694
Età : 47
Data d'iscrizione : 18.01.10
Re: Rapporto con la madre
Beh Betty,è la cosa più giusta se tanto non c'è confronto del parlare insieme..
E imparare l'indifferenza ti aiuterò anche per tante altre cose..serve a non farsi il sangue amaro in certe situazioni!
E imparare l'indifferenza ti aiuterò anche per tante altre cose..serve a non farsi il sangue amaro in certe situazioni!
Cinzia- Numero di messaggi : 3094
Età : 41
Data d'iscrizione : 21.07.11
Re: Rapporto con la madre
robe da non credere...secondo attacco nel giro di due giorni! che stia veramente perdendo la ragione? capisco che siano giornate impegnative (il suo ex marito, mio padre, è in italia dopo 4 anni e sono andata a pranzo con lui e la sua compagna), la nonna senza badante, il lavoro. bene queste sono le attenuanti....ma non gliene concedo altre. DI nuovo ad attaccarmi, per l'ennesima volta. si sta isolando da tutto, da me, dalle amiche, dai parenti...tutti che reagiscono allontanandosi! mai possibile che non se ne accorga?? mai possibile che continui a ricoprirmi del suo astio e sempre nello stesso modo? ma non ha capito che non ho la sua opinione e i suoi modi non servono? sono stanca
betty- Numero di messaggi : 1694
Età : 47
Data d'iscrizione : 18.01.10
Re: Rapporto con la madre
Riprendo qui il discorso sul fatto di dover parlare con mia mamma delle mie intenzioni di sposare Jack: sono fondamentalmente d'accordo con sea, selvy e Val. Capisco il discorso di Luna ma non tutti i figli hanno un dialogo costruttivo con i propri genitori. Io adoro mia mamma, la amo più di ogni altra cosa al mondo, ma purtroppo ci scontriamo spesso: lei mi vede estremista in tutto, sognatrice e troppo impulsiva...lei invece per me è troppo chiusa e timorosa, a causa anche della presenza di mio padre che con l'atteggiamento da padre padrone impone delle regole e un modo di vivere che noi non condividiamo....a me soprattutto questa vita sta molto stretta. Fin da piccola mi sono sempre vergognata di parlare di ragazzi o di sesso con mia mamma, non so perché, ma mi imbarazza da morire. Eppure non abbiamo tutta questa differenza d'età, lei ha 51 anni, io 28. Lei è la classica donna cresciuta in una famiglia tradizionale, sempre in casa, mio padre non le ha mai permesso di lavorare...insomma, credo sia anche normale che abbia paura di tutto. Per me è anche fin troppo forte, perché vivere così senza diventare pazza è indice di grande forza interiore. Purtroppo però non è mai riuscita a stabilire un rapporto di confidenza tra di noi. Siamo molto legate e parliamo tantissimo, di tutto, ma certi argomenti (sesso, ragazzi) sono tabù. Può darsi che se intraprendessi il discorso e fossi più aperta con lei, anche lei si scioglierebbe ma non ce la faccio...ho come un blocco che mi impedisce di parlarle anche quando ci sarebbero i presupposti. Non si può cambiare un rapporto costruito in 28 anni in una certa maniera, non è semplice. Sta provando ad accettare Jack, ma le serve tempo...non potrei mai dirle del matrimonio, sarebbe un peso troppo grande da sopportare...lei ha già le sue buone fonti di stress, non voglio caricarla troppo. E ce l'ho anch'io, sono stufa di litigare....se non accetta le scelte di sua figlia 28enne non posso farci niente, devo pensare anche alla mia felicità. Mi fa male, ma amo Jack più di ogni altra cosa al mondo, non posso rinunciare a lui
Lulity- Numero di messaggi : 2269
Età : 40
Data d'iscrizione : 04.01.12
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