Situazione economica e ricerca della gravidanza

tartarughina ha scritto:ma far "sopravvivere" un bambino, no. proprio no.

A me ha colpito molto questa espressione. Nel senso che credo davvero che la "sopravvivenza" sia ben altro che rinunciare al superfluo . Noi viviamo con un solo stipendio, ma oggettivamente non ci manca niente, mangiamo tutti i giorni e mia figlia è calzata e vestita, che i vestiti siano quasi tutti prestati o regalati è ininfluente, mia figlia i vestiti ce li ha e ne ho una tale quantità che ci vestirei due bambine. Le scarpe gliele compro, magari rinuncio io...ma io posso anche rimanere due anni senza comprarmi un paio di scarpe, non è di vitale importanza, le cose basta trattarle bene.
Ecco, questa NON è sopravvivenza, insomma non mi sento assolutamente in questa situazione e mi dispiace che si pensi che un solo stipendio equivalga a far sopravvivere un bambino, è un'affermazione molto forte...insomma, per me chi sopravvive è chi non ha una casa, chi mangia si e no una volta al giorno, chi non ha da vestire...ecco quello è sopravvivere Un'altra cosa è la sobrietà...sinceramente io non vivrei molto diversamente da come vivo neanche se avessi un mucchio di soldi, perchè proprio sono fatta così!

Sea io ero d'accordo con tartarughina ma il sopravvivere l'ho inteso in un modo diverso... ad esempio se si ha un solo stipendio, con il quale si paga tranquillamente il mutuo, ci si compra da mangiare e da vestire e la macchina, e avanza un minimo per piccoli imprevisti, tutto ciò evitando viaggi e simili sfizi... e si cerca un figlio, non trovo che sia sopravvivenza, affatto! Appunto è sobrietà e qualche sacrificio. Però se poi questo stipendio un domani mancasse, e si restasse a zero per un bel periodo... ecco lì si rischia la sopravvivenza e se una coppia "sente" di essere vicina a questa situazione, capisco che sia angosciata al pensiero di un figlio. La cosa ora mi colpisce particolarmente perché mesi fa ritenevo di avere un lavoro sicuro, stabile, dato che la posizione che ricoprivo è irrinunciabile per quell'azienda, e che io ero bravissima nel mio lavoro. In poco tempo è cambiato tutto e se avessi fatto lo stesso calcolo errato cercando un figlio, non so come avrei reagito una volta lasciata a piedi... probabilmente mi sarei strappata i capelli!
Con questo non voglio dire che chi ha uno stipendio è a rischio di perderlo, ci mancherebbe...

La valutazione economica è necessaria secondo me quando si pensa un figlio e con essa le possibilità lavorative e di stipendio, ma non è possibile valutare tutto questo nell'ordine dei 19 anni successivi.
Secondo me pianificare troppo e troppo in là porta inevitabilmente a delle delusioni e anche a delle ansie.
Quando sono nata io i miei si sarebbero potuti permettere di pagarmi gli studi, ma quando è stato il momento me la sono dovuta pagare io e a mio marito è successo il contrario.
E poi ritengo più che educativo far vivere i propri figli con delle privazioni o comunque con dei limiti, perchè insegna a fare delle scelte, a mettere delle priorità e ad avere più soddisfazione quando si ottiene qualcosa.
E' chiaro che questo lo si può fare anche con dei milioni in banca oppure non lo si mette in pratica anche se non si arriva a fine mese, magari indebitandosi per poter fare la festa del battesimo/compleanno/maturità super chic.

Edit: straquoto tutto quello che ha scritto Sea

atam ha scritto:Sono consapevole che questo mio modo di fare va bene per me e per qualche altro hippie sbandato

AHAHAHAH scusate, lo so che non si dovrebbe fare ma questa frase è STUPENDA e sinceramente...spero di essere così anche io quando (e se) aspetterò il mio cucciolo!

sea, io con sopravvivenza mi riferivo a una situazione estrema come quella che abbiamo vissuto io e il mio ragazzo fino a poco fa chiusi in un monolocale.
facevo quel discorso per appoggiare il pensiero di Valeria, cioe' una coppia puo' fare sacrifici e sopravvivere, ma in una situazione del genere non potrei mai fare un figlio.

poi, come dicevo prima, e' una questine di priorita'. anche io ho portato i vestiti di mia sorella quando ero piccola (mia sorella e' la piu' grande tra i cugini) e i nostri vestiti e giocattoli sono passati ai cugini. nulla di male in questo. lo farei anche se avessi un botto di soldi, d'altronde i bambini crescono velocemente, non ha alcun senso comprare ogni 6 mesi dei vestiti nuovi.
pero' noto che per alcune di voi una delle priorita' era proprio fare figli e quindi si rinuncia ai propri bisogni per fare posto ai loro bisogni. io non so se questo potrei farlo. e non parlo di vestiti e scarpe... odio fare shopping, per cui figurati!
io non so cosa tu faccia durante le tue giornate, pero' io ho bisogno di andare a mangiare fuori due volte alla settimana, andare al cinema, al teatro, viaggiare al di fuori del Paese dove vivo, andare in palestra, a lezioni di ballo. non credo potrei rinunciare completamente a questo, o cmq rinuciarci solo perche' non me lo posso permettere.
lo ridico, io esisto gia' i miei figli no, quindi penso prima a me. ma questo e' il pensiero. nulla a che a vedere con la "sopravvivenza" a cui mi riferivo prima.

edit: volevo precisare pero' che io mi riferisco alla mia situazione, che puo' essere molto personale.
io vivo in un Paese dove la vita la costa, e vivo a Londra dove la vita costa molto di piu' che nel resto del Regno Unito. e se ci vivo e' proprio perche' ho la possibilita' di fare qualsiasi cosa. provare qualsiasi tipo di cucina etnica, vedere qualsiasi tipo di spettacolo, fare qualsiasi tipo di attivita'. basta cercare online e trovi tutto. per me questo vuol dire vita. da Londra posso raggiungere qualsiasi angolo del mondo. pero' devo pagare... e io non ci voglio rinunciare, e vorrei non ci rinunciassero nemmeno i miei figli. voglio avere la possibilita' di scegliere e vorrei l'avessero anche loro. per alcuni questo e' superfluo, per me no. se non lo faccio non sono del tutto felice ed appagata. mi piace passare delle giornate intere a casa, mi piace immergermi nella natura ma mi piace anche approfittare di cio' che la citta' mi offre.
oltretutto entrambi io e il mio ragazzo abbiamo la famiglia in Italia quindi non abbiamo alcun tipo di aiuto. aggiungici anche i viaggi in Italia che spesso faccio durante le feste comandate, quando i prezzi dei voli vanno alle stelle...
quindi continuo a pensare che e' tutto molto relativo alle esperienze e alle aspettative di vita del singolo individuo. per me adesso e' il prossimo step e' comprarmi una casa, e sono consapevole del fatto che col passare del tempo un figlio potrei non farlo mai

Secondo me però in questo caso la situazione economica è un motivo in più per non avere dei figli, non un ostacolo da superare in un qualche modo per poterne avere.

non e' un ostacolo in senso assoluto. se avessi un figlio adesso, nessuno di noi tre morirebbe di fame o di freddo. pero' ostacolerebbe la mia felicita' e la mia idea di vita e non ne varrebbe la pena.

poi, chiusa la parentesi su di me e sulla mia situazione personale, io credo che due persone con lo stipendio da precario facciano una pazzia a mettere al mondo un figlio. uno stipendio fisso e' il minimo per poter vivere.

Beh, si vede che noi siamo davvero pazzi... Avremmo idea anche di avere una famiglia numerosa, siamo proprio rinco!

Bè chissà cosa penserai di noi che abbiamo concepito Lele con uno stipendio di 370€
In questi 4 anni di matrimonio ho scoperto che ciò di cui sei certo può svanire in un attimo e spesso si aprono possibilità inaspettate proprio quando hai perso tutte le speranze.
Per molte persone, per me per prima, aspettare di avere un posto fisso (poi fisso in che senso?) vorrebbe dire mettere al mondo un figlio, con i rischi del caso, vicino alla 40ina e per me è impagabile poter stare dietro ad un bambino nel pieno delle proprie energie.

vabbè, non importa. non riesco proprio a farmi capire