Situazione economica e ricerca della gravidanza

Jillian ha scritto:Nike ho colto la situazione che tu descrivi. Non sono sicura però di afferrare fino in fondo la "morale" dietro al tuo discorso.
Sono d'accordo sul non mettere al mondo figli che poi non si sa come mantenere, ma se si ha una certa entrata mensile e per diverse circostanze non ci sono promozioni o aumenti in vista, uno che dovrebbe fare? Si fanno due (o duecento) conti, ma se ci si sta dentro al pelo e si devono fare rinunce che incidono sulla socialità dei figli (come ad esempio quelle che descrivi) allora la soluzione qual è? Non fare figli?

no, credo che nike non volesse dire di non farli, ma di farli con la consapevolezza!

cioè essere consapevoli che non tutto sarà rose e fiori e che ci sono situazioni di cui magari noi non abbiamo esperienza diretta ma nelle quali anche i 5 euro per un regalino al compagno di classe possono mettere in difficoltà...

Nike, sicuramente tu vivi l'esperienza diretta e davvero faccio un passo indietro, ma mi rendo conto che situazioni come quella che descrivi sì, alla lunga possano pesare alla famiglia. E' ovvio che poi ognuno ha dei parametri diversi a seconda delle abitudini che ha avuto: ad esempio, io con la mia famiglia andavo a cena fuori un paio di volte l'anno e solo in vacanza (non esagero), il mio ragazzo era abituato a cose ben diverse, quindi magari la cosa che a lui può pesare per me invece non è un problema.

Io mi riferivo più che altro a persone che conosco che non navigano certo nell'oro e che si lamentano del costo dei figli ma l'i-phone non se lo fanno mancare e il parrucchiere ogni settimana nemmeno. Concordo con te che l'importante è avere consapevolezza (o comunque una vaga idea, visto che poi "lo scopriremo solo vivendo"), per questo ritengo che se non si sa rinunciare a determinati sfizi non potendoselo permettere forse è meglio pensarci bene. Al contrario, se si ha senso della realtà, moderazione e consapevolezza della propria situazione economica e COMUNQUE si vuole un bambino, secondo me è già un buon presupposto.

No, però arrivarci preparate. Tieni presente che io lavoro con le donne un po' dopo questa prima fase, lavoro con madri che hanno figli già come minimo in età da asilo, se non più grandi. Io non ho nessuna morale dietro a quello che sto dicendo, solo mi sembra di vedere delle visioni un po' romantiche che poi, alla lunga, non pagano. Meglio essere oggettivi e guardare le cose per come sono piuttosto che dirsi ma si, non importa. Sai, come quando ci si documenta il più possibile su gravidanza e parto, mica poi decidi che è troppo rischioso per provarci, ma abbiamo sempre sostenuto che più ne sai e più preparata sarai per ogni evenienza.

Certo, su questo concordo appieno!

Scusate, ho buttato il sasso e poi ritirato la mano, ma sono stata impegnata in questi giorni.
Secondo me, leggendo tutti i post in una volta, stiamo dicendo tutte la stessa cosa, magari qualcuna con più "romanticismo" e qualcun'altra con meno, ma il succo è sempre quello di fare figli mettendo in conto che le rinunce ci saranno, quindi con consapevolezza.

Avevo postato quell'articolo non tanto per contestare la cifra, anche perché non ho proprio le basi per fare i conti su quanto possa costare un figlio, ma perché non mi è piaciuto il tono con cui si sono date quelle informazioni; un conto è la disillusione, un conto è la minaccia "i figli vi manderanno sul lastrico!!".