Emetofobia (paura del vomito)

Uhhh sei stata fortunata con gli alcolici allora! Quando andavo alle superiori era un classico che l'ubriacone di turno facesse almeno due o tre puntate.
Per fortuna gli amici con cui esco adesso hanno più o meno smesso di farlo, sono cresciuti... e infatti ci esco più volentieri.
Quando la gente si prende l'influenza intestinale invece non riesco a giudicarli, ma non per mia bontà, è che sono troppo presa a cercare di evitare il contagio e a disperarmi per la disgrazia che sta per toccarmi! Poi scaramantica come sono, ci manca che se faccio pensieri negativi su di loro mi arrivi l'influenza anche a me come punizione divina...
Comunque è strano che in quasi tre anni di psicoterapia non abbia mai sentito l'esigenza di curare questa fobia. Ne abbiamo parlato varie volte ma poi ho sempre scelto di metterla da parte. E della paura delle malattie e del dolore non ho mai parlato... lo farò quando ricomincerò, fra qualche anno.

sinceramente non mi dispiacerebbe curare questa fobia. credo che sia l'unica a crearmi disagio alla fine. e che non saprei proprio da dove cominciare. continuo a pensare che prima o poi passera', ma mi rendo conto che ogni volta che il mio ragazzo si alza la notte, temo sempre di sentire prima o poi un boato che arriva dal bagno...
per fortuna non e' uno che vomita spesso, e non vedo proprio come potrebbe dato che sono io a cucinare cio' che mangia

andare da uno psicologo qui non mi attira molto come idea... chissa' quanto prenderebbe a seduta e al momento non me lo posso permettere.

tempo fa ho sentito dire da uno psicologo in tv che in realtà chi ha una fobia, se non è davvero invalidante (tipo l'agorafobia, per cui ci si chiude in casa e non si ha più una vita) , spesso non ci si mette a provare a risolverla, perchè comunque avere una fobia ci permette di scaricare ansia o paure "vaghe"in una cosa identificabile.
sennò rimangono paure vaghe, ad esempio sulla vita, o ansie che non trovano sfogo.
lui diceva che in un certo senso, con la fobia, si restringono in uno spazio bel delimitato.
e chi ha una fobia su una cosa rara (e la nostra lo è, perchè diciamolo, la vita non è che ce la limita più di tanto) in un certo senso è "fortunato" perchè ha identificato e "recintato" i suoi timori in qualcosa che magari poi neanche succede quasi mai.

BOH....

Però non è sempre così... intanto io di fobie ne ho diverse, quelle più forti sono i ragni (parecchio invalidante!! te l'assicuro) e il vomito, ma ho anche paura delle altezze, claustrofobia e come ho detto prima di certi tipi di malesseri/ferite... sommale una all'altra e vedrai facilmente come possano limitare o impedire certe esperienze.

Poi, come ho scritto tempo fa in Disturbi alimentari, a me la fobia del vomito per qualche settimana mi ha proprio condizionata tanto, quasi non uscivo di casa, evitavo di mangiare a meno che non fossero cibi leggerissimi... tanto che all'epoca temevo proprio fosse un disturbo alimentare, invece credo si trattasse di somatizzazione di qualche stress o paura legata al momento.

C'è da dire che la mia fobia dei ragni ad esempio somiglia molto alla dinamica descritta da questo psicologo: agli inizi della mia psicoterapia provavo per il ragno lo stesso schifo e rifiuto che provavo per la mia parte "oscura", cioè per i miei difetti. Volevo evitarli a tutti i costi, fingere che non esistessero. Adesso li ho accettati ma lo schifo per il ragno è rimasto quasi uguale
Per il vomito non ci ho mai pensato in questi termini... ma sempre associandolo alla mania di controllo o cmq agli aspetti più concreti. Ci penserò su

bah... ogni tanto vengono fuori teorie, non si sa mai chi abbia ragione.

io credo di avere solo questa come fobia. e' vero che non invalida piu' di tanto, pero' agli occhi di chi mi conosce poco, mi trasforma del tutto. da calma e tranquilla che sono, divento isterica e senza controllo. non e' bello. non e' bello nemmeno provare fastidio se un mio familiare sta male. invece di aiutarlo lo odio perche' mi sta rendendo la giornata orrenda!
mia nonna dice che quando avro' figli (se ne avro') passera' tutto. e' probabile che succeda. d'altronde avere un gatto e avere a che fare con i suoi vomitini e i suoi escrementi, mi ha reso meno schifiltosa e schizzinosa. prima non potevo buttare via del latte andato a male... dovevo farlo ad occhi chiusi per evitare di vedere i grumi. adesso non ho piu' questo problema per esempio.

Eh si vi capisco , eccome se vi capisco...
comunque, Tartina, in realtà è quello che è successo a me, da quando ho avuto a che fare con i rigurgiti (per usare un eufemismo...) di Letizia ho infranto più di un tabù, questo è vero secondo me...
comunque certo, se la fobia inizia veramente a condizionare la vita in modo pesante toccherà mettersi giù a cercare di risolverla con lo psicologo.
A me son sincera più di tanto non mi condizionava perchè poi di fatto saranno stati giusto due o tre gli episodi in cui mi sono ritrovata a sudare freddo, e poi me la sono data a gambe levate!!
e tornassi indietro lo rifarei...
ora boh, di sicuro va molto molto meglio ma comunque chi mi conosce già sa che se si trova in preda alla nausea.... non potrà contare sulla mia presenza.
invece, curioso, per me stessa non mi preoccupo, sono sicura al cento per cento che non mi capiterà mai più, perchè posso "salvaguardarmi" da questo disagio, non vomiterò più, è una certezza, punto e basta.
la mente umana per me rimane un mistero.....

tartina

anche io di me non mi preoccupo. come dicevo in post precedenti, di me mi fido, è degli altri che non mi fido! poveri essere deboli che non sanno controllare il proprio stomaco

Però come fate a essere così sicure? Anche io non sono un tipo vomitoso ma credo che se il tuo corpo davvero vuole che capiti, non c'è santo che tenga... e credo che quando ci si trattiene non era così vitale svuotarsi lo stomaco. Insomma facendo gli scongiuri dewl caso, potrei dover prendere dei farmaci, fare una chemioterapia, sviluppare da vecchia una malattia che mi costringe a vomitare... non posso contarci e questo è la causa principale della mia paura: che finché campo potrà sempre capitarmi.
Come siamo tutte diverse...

Io la penso come Vale, nella vita potrà sempre caritarmi e se non mi accade col cibo è perché non esagerò ma e lo scelgo con cura. Non vomito mai per malesseri, ma se ti viene una gastroenterite da paura, non puoi trattenerti. Ed è proprio questo che temo, quindi fermenti lattici a go go.

ho avuto una gastroenterite, avevo nausee da paura... pensavo sempre di essere li' li' per vomitare ma alla fine non l'ho mai fatto... andavo di diarrea.
ho vomitato qualche anno fa, ancora non so perche'... forse una combinazione di troppo cibo, frutti di mare crudi e viaggio stressante in aereo. fattosta' che dopo una notte di crampi e qualche conato, ho vomitato. ancora non so come sia potuto succedere! e la paura di farlo di nuovo mi ha bloccato dal mangiare tanto per una settimana.
ammetto che adesso mi regolo un po' di piu', anche grazie alla dieta, ma in generale mi rendo conto che lo stomaco difficilmente mi da' problemi, al massimo mi fa male la pancia e devo correre in bagno.
questo mi da' una sicurezza in piu' rispetto magari ad altri che se stanno male, di proposito si procurano il vomito per sentirsi meglio. non posso controllare le loro scelte