vorremmo un bambino, ma ho paura della gravidanza! l'ansia mi divora, aiuto...

salve ragazze,
spero che qui qualcuna di voi possa aiutarmi in qualche modo, perchè ormai sto sclerando a furia di pensare e vorrei sfogarmi un pò.
desidero un bambino e anche il mio ragazzo, lui (finalmente) si è dimostrato pronto ed entusiasta ad iniziare la ricerca. eppure, all'improvviso mi è presa un ansia terribile, paura pura.
ho milioni di pensieri nella testa e non riesco a venirne fuori.
si, io sono una persona ansiosa di mio, non mi dite di fare psicoterapia, già fatto, ma mi sono sempre rifiutata di prendere ansiolitici (che la mia psicologa mi ha consigliato più volte) quelle poche volte ch e ne ho assunti in blande quantità mi sono solo sentita rincoglionita, e poi non curano il problema e creano dipendenza.
ho paura di mille cose, della gravidanza, del non avere più il controllo del mio corpo, del non farcela delle nausee (ho la fobia del vomito) dei prelievi del sangue ( questa paura l'ho sviluppata negli anni causa il fatto che ogni volta, anche in diversi ambulatori, non mi trovano MAI la vena, dico MAI, ogni prelievo è una lunga tortura)....e di come mettere insieme la gravidanza col mio lavoro (non apro parentesi relativa al lavoro, diciamo che è un tasto dolente, ho un lavoro molto stressante, con ritmi frenetici, parecchio lontano da casa e orari ballerini)...ho paura di sentirmi male al lavoro.
Ho continui attacchi d'ansia (spessissimo sul lavoro) e ho persino paura che possa far male al bambino.
Ho paura dell'ignoto, e di come cambieranno poi le cose....ma sono onesta queste penso sian paure che han tutti (del dopo) e sento di accettarle abbastanza. So che la vita cambia radicalmente con un figlio e penso preoccupi un pò tutti pensare a come cambieranno gli ormai consolidati equilibri di coppia...però va bhe, è una cosa naturale alla fine.
Penso onestamente mi preoccupi di più l'aspetto fisico e psicologico della gravidanza, e del parto..ho paura di non essere in grado. Vi prego tranquillizzatemi, in questi giorni con questi pensieri in testa mi è presa un ansia terribile, ho lo stomaco che è una pietra dolorante
io non lo so se è solo una cosa caratteriale, se dipende anche dal legame materno (con mia madre ho sempre avuto fin da bambina un cattivo rapporto, abbiamo cominciato ad andare d'accordo quando me ne sono andata di casa, a 29 anni)....se son paure che han tutte le donne riflessive e insicure...
ditemi come avete fatto voi ad accantonare le vostre paure...

Ciao bystarlight, non so se quello che scrivo potrà aiutarti ma ci provo, mi dispiace leggerti così. Credo anche io che la paura del "dopo" sia comune a tutte o quasi, certo ti cambia la vita, ma in meglio! E le difficoltà (che ci sono eh!) si affrontano piano piano quando si presentano, e comunque la cosa più importante, che ti fa superare tutto col sorriso (salvo gli inevitabili momenti di sclero ) è avere davanti il tuo bimbo, che guarda te, proprio te!, con un amore così grande che neanche immaginavi fosse possibile. Non voglio sminuire gli ostacoli, che nella vita pratica ci sono (dai risvegli notturni alle spese, dalla difficoltà a coniugare la vita familiare e lavorativa ai cambiamenti nella vita di coppia) ma solo porre l'attenzione sul centro, che è il tuo bimbo, che vale infinitamente più di  ogni sacrificio che possa richiedere.
Riguardo alla gravidanza e al parto, per quanto mi riguarda erano esperienze che io speravo tanto di poter vivere. Leggere tanto e documentarmi quando affronto una nuova situazione a me aiuta sempre, e così è stato anche per queste. Dopo il test positivo io mi sono detta che volevo godermi appieno ogni attimo, e così è stato. Mi sono detta che avrei sempre pensato positivo, perché non c'era ragione di pensare diversamente. E mi è venuto naturale pensare che avrei accettato tutto quello che quell'avventura mi avrebbe regalato, perché era per avere il mio bimbo! La gioia che ho provato fin dal primo momento (ben superiore all'aspettativa, già alta, che avevo) ha fatto passare in secondo piano tutto il resto. Ma davvero tutto! Ricordo che pensavo: Non importa quello che succede intorno... io aspetto te.
E ho messo da parte il mio carattere molto razionale per vivere la gravidanza e il parto non di testa, ma "di pancia" (d'istinto, di cuore, di introspezione..). Abbiamo scelto di fare solo i controlli ecografici strettamente necessari, e di vivere ogni attimo così com'era. Anche il parto speravo che fosse meno medicalizzato possibile, senza epidurale né nulla, volevo vivere tutto. E ti dirò, ne è valsa la pena! Con il parto non nasce solo un bambino, ma anche una mamma. È una prova di vita straordinaria e io sono grata di avere avuto la fortuna di poterla vivere in pieno.
Sono stati il più bel periodo e la più straordinaria esperienza della mia vita, e credo sia stato anche per il diverso atteggiamento che ho avuto, rispetto alla mia vita "normale".
Sul rapporto con tua mamma, ho qualche amica che si trova nella tua stessa situazione, quindi anche secondo me c'entra. Io ho avuto solo racconti positivi da mia mamma e ho con lei un ottimo rapporto, e sicuramente questo mi ha aiutata.
Spero che il discorso sia chiaro e possa aiutarti almeno un pochino. Un grande abbraccio

Grazie per la tua risposta. Hai perfettamente ragione, c è un modo giusto di affrontare la gravidanza ed è sicuramente con un atteggiamento positivo. È fondamentale lo so. Vorrei tanto riuscirci anch'io, è ben un anno se non di più che mi documento, che cerco di capire cosa comporta, cosa succede ecc, anch'io sono quel tipo di persona curiosa che deve documentarsi su qualcosa prima. Poi mi ero fermata negli ultimi mesi, ma quando il mio ragazzo mi ha proposto di iniziare la ricerca tutto è come ripreso, ma mi è presa anche questa grande ansia. Purtroppo io mi fascio la testa prima di romperla un po' in tutto, anche in questo. Vorrei riuscire a vedere vivere questa esperienza un passo alla volta, senza troppe preoccupazioni anticipatorie...godermela insomma, perché penso sia una cosa bellissima e mi sembra di rovinare tutto cosi. Non ne ho parlato con lui ho paura che non capisca, che dica...se non ti senti pronta lasciamo stare, ma non è cosi, almeno credo, è la paura che mi blocca!! In questi giorni mi son presi solo pensieri negativi, penso anche che se dicessi ai miei che sono incinta forse rimarrebbero delusi, comincerebbero ad elencarmi tutti i problemi, i se e i ma, e che forse dovevo aspettare...eppure so che a mia madre piacerebbe avere un nipotino, anche se non me l ha mai detto....
Mi sento cosi spaventata in generale che vorrei solo chiudere gli occhi e buttarmi, ho la sensazione che le mie paure non passeranno mai....però poi mi dico, se già adesso sto cosi figurati dopo.....ho bisogno di cambiare prospettiva, atteggiamento verso questa cosa della gravidanza...

Se ti senti pronta ma la paura ti blocca, ti chiedo: se sapessi di aver avuto un rapporto "a rischio" qualche ora fa, ora come ti sentiresti? E ad andare per gradi, partendo dai giorni meno "a rischio"?
Ti faccio domande razionali perché forse ti possono aiutare, anche se forse davvero quando ci si sente pronti bisogna buttarsi e basta, senza troppi ragionamenti e senza lasciarsi paralizzare dall'inevitabile paura dell'ignoto... (parlo in generale, non di te nello specifico)
Chiaro che puoi rispondere anche solo dentro di te

Abbiamo già rapporti completi nei giorni non fertili (da parecchi anni)...prima usavamo il preservativo nei giorni a rischio, ma da gennaio in quei giorni abbiamo iniziato di comune accordo col coito interrotto. Un po' perché non sentivo più la necessità del preservativo, un po' perché volevo mettermi alla prova e capire se avendo rapporti un po' a rischio mi sentivo tranquilla o no sapendo che una gravidanza poteva essere una realtà.....bhe fin dalla prima volta mi son sentita tranquilla, anzi avrei voluto avere rapporti completi e basta. Mi son sentita cosi in questi 8 mesi....e adesso che eravamo arrivati al dunque, mi è preso il panico ...