La storia della nostra nascita
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Re: La storia della nostra nascita
Cerchiamo di non andare OT, grazie
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: La storia della nostra nascita
Ieri ho scoperto una cosa da mia sorella! Sono nata con parto cesareo programmato!!! che fosse cesareo lo sapevo... ma che fosse programmato no!!! Mia mamma era già un po' avanti con l'età (almeno, per i canoni degli anni '80) ed era poliomelitica, in effetti il programmato ci stava, non ci avevo proprio pensato!!!
Miwako- Numero di messaggi : 2941
Età : 42
Località : Milano
Data d'iscrizione : 30.01.11
Re: La storia della nostra nascita
Ciauu!
Intanto secondo il ginecologo di mia madre io non dovevo nemmeno essere concepita perchè mamma ha l'utero retroverso.
Invece...un tubo!
Mia mamma racconta il parto come un'esperienza dolorosa sì, ma sostenibile e intensa.
Una calda sera di tarda primavera si sono rotte le acque e mamma ha iniziato a sentire le contrazioni vere. Sono partiti per l'ospedale e il medico che l'ha visitata le ha detto che avrebbe dovuto aspettare perchè mancava ancora molto (certo...ce l'hai tu il figlio in pancia no? manie di onnipotenza).
Mia mamma ha insistito, ma le ostetriche erano arrabbiate perchè era una domenica sera di giugno e pensavano alle ferie e il medico pure.
Ad un certo punto mamma si è rotta e ha preteso di essere visitata.
Ecco..era già dilatatissima.
L'hanno portata in sala parto e lì le hanno monitorato le contrazioni e tutti papà compreso si chiedevano perchè non facesse una piega.
Mamma sapeva di avere le contrazioni e di averl fortissime, ma ha sempre avuto mestruazioni dolorosissime e una soglia del dolore molto molto alta perciò ha affrontato tutto con una tenacia incredibile. Papà dice che non si è mai lamentata nemmeno un pelo e che i medici hanno fatto i complimenti alla nonna dicendole che sua figlia era stata bravissima.
A quanto pare è durato poco, mamma sapeva di dover ascoltare i suoi segnali e non i medici che spesso parlano come dei manuali e non come osservatori veri e io sono nata con parto fisiologico e una settimana prima del previsto.
Peccato che non sia stata allattata, mamma aveva il latte, ma io non tiravo. Chissà...
Anche a mia mamma si sono rotti i capillari in faccia però e durante la gravidanza le era stato obbligato il riposo. Dice che ha avuto nausee dall'inizio alla fine e che mangiava solo verdure yogurt e crackers per non dover rigettare tutto.
Inoltre aveva una voglia pazza di gelato al limone
Ah...io ero 3,5 kg!
Avevo i capelli neri a spazzola già lunghissimi, una linea di peletti scuretti sulla schiena, ero rossa perchè avevo un po' sofferto durante il parto e due guanciotte cicciosissime.
Poi sono diventata bionda e ho perso i pelini che sono diventati biondi
Ed eccomi qui!
Intanto secondo il ginecologo di mia madre io non dovevo nemmeno essere concepita perchè mamma ha l'utero retroverso.
Invece...un tubo!
Mia mamma racconta il parto come un'esperienza dolorosa sì, ma sostenibile e intensa.
Una calda sera di tarda primavera si sono rotte le acque e mamma ha iniziato a sentire le contrazioni vere. Sono partiti per l'ospedale e il medico che l'ha visitata le ha detto che avrebbe dovuto aspettare perchè mancava ancora molto (certo...ce l'hai tu il figlio in pancia no? manie di onnipotenza).
Mia mamma ha insistito, ma le ostetriche erano arrabbiate perchè era una domenica sera di giugno e pensavano alle ferie e il medico pure.
Ad un certo punto mamma si è rotta e ha preteso di essere visitata.
Ecco..era già dilatatissima.
L'hanno portata in sala parto e lì le hanno monitorato le contrazioni e tutti papà compreso si chiedevano perchè non facesse una piega.
Mamma sapeva di avere le contrazioni e di averl fortissime, ma ha sempre avuto mestruazioni dolorosissime e una soglia del dolore molto molto alta perciò ha affrontato tutto con una tenacia incredibile. Papà dice che non si è mai lamentata nemmeno un pelo e che i medici hanno fatto i complimenti alla nonna dicendole che sua figlia era stata bravissima.
A quanto pare è durato poco, mamma sapeva di dover ascoltare i suoi segnali e non i medici che spesso parlano come dei manuali e non come osservatori veri e io sono nata con parto fisiologico e una settimana prima del previsto.
Peccato che non sia stata allattata, mamma aveva il latte, ma io non tiravo. Chissà...
Anche a mia mamma si sono rotti i capillari in faccia però e durante la gravidanza le era stato obbligato il riposo. Dice che ha avuto nausee dall'inizio alla fine e che mangiava solo verdure yogurt e crackers per non dover rigettare tutto.
Inoltre aveva una voglia pazza di gelato al limone
Ah...io ero 3,5 kg!
Avevo i capelli neri a spazzola già lunghissimi, una linea di peletti scuretti sulla schiena, ero rossa perchè avevo un po' sofferto durante il parto e due guanciotte cicciosissime.
Poi sono diventata bionda e ho perso i pelini che sono diventati biondi
Ed eccomi qui!
Ospite- Ospite
Re: La storia della nostra nascita
già, a volte è meglio ascoltare i segnali del proprio corpo più dei medici...
Beh se tu, Perse, eri 3,5 kg, io ero 3,6 kg
Beh se tu, Perse, eri 3,5 kg, io ero 3,6 kg
sefora- Numero di messaggi : 6196
Data d'iscrizione : 02.02.11
Re: La storia della nostra nascita
up! E voi?
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Dott.ssa Jessica Borgogni
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Re: La storia della nostra nascita
Allora, la mia nascita è stata un pò travagliata, però devo dire che mia madre ne conserva un bel ricordo tutto sommato piacevole.
Praticamente non volevo nascere, avevo superato il termine da 10 giorni, quando mia madre un giorno vide staccarsi il tappo mucoso. Lei e mio padre arrivano in ospedale, chiedono cosa fare, alla fine dal tracciato decidono di indurre il parto. Contrazioni regolari, tutto nella norma, il travaglio va avanti per tutta la notte, con mio padre che con la sua solita flemma cercava di tranquillizzare mia madre avvisandola quando stava per arrivare una contrazione.
La mattina inizia il travaglio vero e proprio, ma lì iniziano i problemi: era dilatata a 9 cm, ma io non scendevo, non mi muovevo proprio. Provano a tirarmi fuori con la ventosa, mia madre urlava, ma niente, rimanevo lì. Decidono di rifare il tracciato e un'ecografia, scoprono che ho due giri di cordone ombelicale intorno al collo e sono in grave sofferenza fetale, così preparano il cesareo d'urgenza. Mia madre era nell'angoscia più totale, tanto che quando le chiedono se vuole l'epidurale lei risponde di no, che ha paura che essere sveglia possa essere solo d'intralcio all'intervento. L'anestetizzano, inizia l'intervento, portano subito l'incubatrice perchè si aspettavano avessi qualche problema, e invece...esco fuori urlante e strepitante nei miei 4 chili di peso!!! Mi portano subito da mio padre, che a momenti sviene per lo stress accumulato!
Mia madre invece i giorni seguenti era stravolta, stanca e dolorante, ma non minimamente scoraggiata, tant'è che una delle sue preoccupazioni fu chiedere quella di chiedere ai ginecologi quando avrebbe potuto fare un altro bambino , e le spiegarono che avrebbe dovuto aspettare minimo due anni prima di provare a concepire. Dopo 4 anni è nato il mio fratellino dispettoso!
Praticamente non volevo nascere, avevo superato il termine da 10 giorni, quando mia madre un giorno vide staccarsi il tappo mucoso. Lei e mio padre arrivano in ospedale, chiedono cosa fare, alla fine dal tracciato decidono di indurre il parto. Contrazioni regolari, tutto nella norma, il travaglio va avanti per tutta la notte, con mio padre che con la sua solita flemma cercava di tranquillizzare mia madre avvisandola quando stava per arrivare una contrazione.
La mattina inizia il travaglio vero e proprio, ma lì iniziano i problemi: era dilatata a 9 cm, ma io non scendevo, non mi muovevo proprio. Provano a tirarmi fuori con la ventosa, mia madre urlava, ma niente, rimanevo lì. Decidono di rifare il tracciato e un'ecografia, scoprono che ho due giri di cordone ombelicale intorno al collo e sono in grave sofferenza fetale, così preparano il cesareo d'urgenza. Mia madre era nell'angoscia più totale, tanto che quando le chiedono se vuole l'epidurale lei risponde di no, che ha paura che essere sveglia possa essere solo d'intralcio all'intervento. L'anestetizzano, inizia l'intervento, portano subito l'incubatrice perchè si aspettavano avessi qualche problema, e invece...esco fuori urlante e strepitante nei miei 4 chili di peso!!! Mi portano subito da mio padre, che a momenti sviene per lo stress accumulato!
Mia madre invece i giorni seguenti era stravolta, stanca e dolorante, ma non minimamente scoraggiata, tant'è che una delle sue preoccupazioni fu chiedere quella di chiedere ai ginecologi quando avrebbe potuto fare un altro bambino , e le spiegarono che avrebbe dovuto aspettare minimo due anni prima di provare a concepire. Dopo 4 anni è nato il mio fratellino dispettoso!
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 35
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: La storia della nostra nascita
I miei genitori usavano raccontare la nostra nascita, mia e dei miei fratelli, ai rispettivi compleanni, la nostra crono-storia, la chiamavano.
Io sono nata con 9 giorni di anticipo e mia madre ha vissuto benissimo l'esperienza e l'ha sempre raccontata in modo sereno. La mattina ha cominciato ad avere contrazioni, sono andati in latteria a fare colazione e poi in ospedale, dove però l'anno rimandata indietro perché era troppo presto. A mezzogiorno tornano in ospedale e dopo 6 ore sono nata io, con parto naturale, da quello che so (non ho più la mamma a cui chiedere dettagli).
L'unica cosa che mi diceva era che si era lacerata perché avevo le spalle grosse!
Credo che sia vero che metabolizziamo il parto nel modo in cui ci raccontano la nostra nascita. Infatti ero convinta che avrei avuto parti veloci e in anticipo.
Invece ho avuto due TC, uno a 41+5 e uno a 41!
Mia madre si è profusa in racconti di parti facili e veloci, in cui tutto è andato bene, in cui lei è stata brava. Però mi ha ripetuto miliardi e miliardi di volte che io non ne sarei stata capace, che non avrei sopportato i dolori del travaglio e del parto...
E credo che queste sue parole abbiano pesato nella fallita induzione della nascita di Riccardo. Lo ricordo il momento in cui mi sono arresa pensando che avesse ragione lei.
Non aveva ragione, aveva torto, ma finora non l'ho potuto dimostrare e non so se avrò l'occasione di farlo con un terzo figlio...
Fatto sta che le parole delle madri contano, anche troppo.
Motivo per il quale cercherò di infondere in mia figlia fiducia in se stessa e nel suo corpo, perché possa assaporare il parto in tutta la sua naturalità e non si debba sentire "condannata" al TC per come è nata...
Io sono nata con 9 giorni di anticipo e mia madre ha vissuto benissimo l'esperienza e l'ha sempre raccontata in modo sereno. La mattina ha cominciato ad avere contrazioni, sono andati in latteria a fare colazione e poi in ospedale, dove però l'anno rimandata indietro perché era troppo presto. A mezzogiorno tornano in ospedale e dopo 6 ore sono nata io, con parto naturale, da quello che so (non ho più la mamma a cui chiedere dettagli).
L'unica cosa che mi diceva era che si era lacerata perché avevo le spalle grosse!
Credo che sia vero che metabolizziamo il parto nel modo in cui ci raccontano la nostra nascita. Infatti ero convinta che avrei avuto parti veloci e in anticipo.
Invece ho avuto due TC, uno a 41+5 e uno a 41!
Mia madre si è profusa in racconti di parti facili e veloci, in cui tutto è andato bene, in cui lei è stata brava. Però mi ha ripetuto miliardi e miliardi di volte che io non ne sarei stata capace, che non avrei sopportato i dolori del travaglio e del parto...
E credo che queste sue parole abbiano pesato nella fallita induzione della nascita di Riccardo. Lo ricordo il momento in cui mi sono arresa pensando che avesse ragione lei.
Non aveva ragione, aveva torto, ma finora non l'ho potuto dimostrare e non so se avrò l'occasione di farlo con un terzo figlio...
Fatto sta che le parole delle madri contano, anche troppo.
Motivo per il quale cercherò di infondere in mia figlia fiducia in se stessa e nel suo corpo, perché possa assaporare il parto in tutta la sua naturalità e non si debba sentire "condannata" al TC per come è nata...
Nina- Numero di messaggi : 243
Località : Pavia
Data d'iscrizione : 05.09.11
Re: La storia della nostra nascita
Mia mamma è sempre stata piuttosto tranquilla e serena sul tema parto.
Dopocena erano sul balcone a fare quattro chiacchiere sul balcone con i vicini, poi verso le undici sono rientrati in casa e appena si è sdraiata le si sono rotte le acque. Ha afferrato un megassorbente per non allagar completamente la camera da letto ed è schizzata in bagno a fare "la mega pipì".
Mio papà ha chiamato l'ostetrica che le ha detto di andare in ospedale. Così fanno, ma siccome i miei abitavano a circa 500 metri dall'ospedale, mia mamma costrinse mio papà a girare in macchina per un quarto d'ora perché aveva paura di arrivare prima della sua ostetrica e che quindi venisse seguita da qualcun'altro.
Lì l'hanno visitata appena arrivata ed andava tutto bene e l'hanno piazzata in sala travaglio. Dopo circa un'ora lei sente spingere e lo dice all'ostetrica, ma lei le risponde che è impossibile visto che il primo parto. Mia mamma si impunta e lei la visita... risultato: di corsa in sala parto.
Insomma dopo solo 3 ore dalla rotture delle acque sono nata io.
Mia mamma dice sempre che la cosa è stata dolorosa, ma probabilmente lei era pronta a dover sopportare dei dolori atroci per cui ad ogni contrazione si convinceva che il peggio doveva ancora arrivare e quindi, di fatto, è stato meno doloroso di quanto si aspettasse. Dice solo che si aspettava un dolore diverso e invece la cosa più fastidiosa per lei era avere un dolore alla schiena "come se avessi i cani attaccati ai reni".
La cosa che l'ha traumatizzata è stata la montata lattea, nessuno si era degnato di dirle come avviene e improvvisamente di notte ha sentito forti palpitazione e un calore molto acceso alle spalle: lì si è spaventata!
Insomma, se mai partorirò, spero di partorire così!
Dopocena erano sul balcone a fare quattro chiacchiere sul balcone con i vicini, poi verso le undici sono rientrati in casa e appena si è sdraiata le si sono rotte le acque. Ha afferrato un megassorbente per non allagar completamente la camera da letto ed è schizzata in bagno a fare "la mega pipì".
Mio papà ha chiamato l'ostetrica che le ha detto di andare in ospedale. Così fanno, ma siccome i miei abitavano a circa 500 metri dall'ospedale, mia mamma costrinse mio papà a girare in macchina per un quarto d'ora perché aveva paura di arrivare prima della sua ostetrica e che quindi venisse seguita da qualcun'altro.
Lì l'hanno visitata appena arrivata ed andava tutto bene e l'hanno piazzata in sala travaglio. Dopo circa un'ora lei sente spingere e lo dice all'ostetrica, ma lei le risponde che è impossibile visto che il primo parto. Mia mamma si impunta e lei la visita... risultato: di corsa in sala parto.
Insomma dopo solo 3 ore dalla rotture delle acque sono nata io.
Mia mamma dice sempre che la cosa è stata dolorosa, ma probabilmente lei era pronta a dover sopportare dei dolori atroci per cui ad ogni contrazione si convinceva che il peggio doveva ancora arrivare e quindi, di fatto, è stato meno doloroso di quanto si aspettasse. Dice solo che si aspettava un dolore diverso e invece la cosa più fastidiosa per lei era avere un dolore alla schiena "come se avessi i cani attaccati ai reni".
La cosa che l'ha traumatizzata è stata la montata lattea, nessuno si era degnato di dirle come avviene e improvvisamente di notte ha sentito forti palpitazione e un calore molto acceso alle spalle: lì si è spaventata!
Insomma, se mai partorirò, spero di partorire così!
valix- Numero di messaggi : 1225
Età : 41
Località : Lombardia
Data d'iscrizione : 26.11.10
Re: La storia della nostra nascita
E caspita! Tre ore! Ci metterei la firma anche io!!
moonriver- Numero di messaggi : 5435
Data d'iscrizione : 19.04.10
Re: La storia della nostra nascita
La mia mamma mi aha sempre raccontato il parto, sia il mio che quello di mia sorella. Confermo con Elisina che anche la mia mamma sostiene che il parto ha influito sul carattere, infatti mia sorella primo parto un po' più lungo e faticoso (anche con episiotomia, cordone ombelicale intorno al collo, ecc) ed è rimasta molto "riflessiva", io invece....
Era notte intorno alle 2 e mamma si sveglia perché doveva andare al bagno (tanto per cambiare!) lei era tranquilla perché tanto mancava almeno una settimana e infatti mio papà stava fuori per lavoro e lei stava con mia nonna giunta dall'America per il lieto evento. Insomma finito con questo bagno rimane la sensazione di spingere e poi cominciano le contrazioni. Quindi via in ospedale dove faceva un freddo cane (era la notte del 13 novembre 1980). Le contrazioni vanno sempre più veloci e la portano in sala parto dove fa ancora più freddo. L'infermiera ha la brillantissima idea di riscaldare l'ambiente, mettendo un po' di ALCOL in un pentolino sul fuoco (ma dove l'ha trovato in una sala parto? ). Comunque il bello è che schizza fuori qualche gocciolina e via con l'incendio!!! Non è andato a fuoco tutto, per fortuna solo l'alcol e hanno usato il cappotto di mia mamma per spegnerlo! Lei mi dice che era un pochino impaurita ma aveva le contrazioni e si è concentrata su di me e poi c'era un'immaginetta della Madonna e ovviamente si è affidata a lei...beh alle 6.03 ero già fuori tutta pronta e con due peli in testa!
Nonostante l'evidente emergenza e particolarità della situazione, per non dire il panico del momento, lei lo ha sempre raccontato con molta tranquillità e infatti spero di poter rivivere la tranquillità e la velocità (a conti fatti in meno di 4 ore sono uscita!) senza incendi però!!!!!!!
Era notte intorno alle 2 e mamma si sveglia perché doveva andare al bagno (tanto per cambiare!) lei era tranquilla perché tanto mancava almeno una settimana e infatti mio papà stava fuori per lavoro e lei stava con mia nonna giunta dall'America per il lieto evento. Insomma finito con questo bagno rimane la sensazione di spingere e poi cominciano le contrazioni. Quindi via in ospedale dove faceva un freddo cane (era la notte del 13 novembre 1980). Le contrazioni vanno sempre più veloci e la portano in sala parto dove fa ancora più freddo. L'infermiera ha la brillantissima idea di riscaldare l'ambiente, mettendo un po' di ALCOL in un pentolino sul fuoco (ma dove l'ha trovato in una sala parto? ). Comunque il bello è che schizza fuori qualche gocciolina e via con l'incendio!!! Non è andato a fuoco tutto, per fortuna solo l'alcol e hanno usato il cappotto di mia mamma per spegnerlo! Lei mi dice che era un pochino impaurita ma aveva le contrazioni e si è concentrata su di me e poi c'era un'immaginetta della Madonna e ovviamente si è affidata a lei...beh alle 6.03 ero già fuori tutta pronta e con due peli in testa!
Nonostante l'evidente emergenza e particolarità della situazione, per non dire il panico del momento, lei lo ha sempre raccontato con molta tranquillità e infatti spero di poter rivivere la tranquillità e la velocità (a conti fatti in meno di 4 ore sono uscita!) senza incendi però!!!!!!!
luisav- Numero di messaggi : 2574
Età : 44
Località : Fiumicino
Data d'iscrizione : 17.12.09
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