I nostri racconti di parto
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Re: I nostri racconti di parto
pq cos'è la PUPPP?
Il ginecologo che mi seguiva in gravidanza....stendiamo un velo pietoso per favore...è lo stesso che mi ha dimessa dall'ospedale....in quelle condizioni.
ovviamente non mi vedrà mai più.
Alla fine mi hanno diagnosticato un eritema polimorfo...ma i controlli fatti in allergologia non hanno rilevato nulla.
Il farmaco che non hanno potuto controllare è il toradol perchè hanno detto che tende a dare sempre reazione quando si testa....
mi hanno dimessa dal day hospital per i controlli con un foglio...e c'è l'elenco dei farmaci (un mix di cortisone e antistaminico) che dovranno darmi in caso di intervento/parto etc...
Il ginecologo che mi seguiva in gravidanza....stendiamo un velo pietoso per favore...è lo stesso che mi ha dimessa dall'ospedale....in quelle condizioni.
ovviamente non mi vedrà mai più.
Alla fine mi hanno diagnosticato un eritema polimorfo...ma i controlli fatti in allergologia non hanno rilevato nulla.
Il farmaco che non hanno potuto controllare è il toradol perchè hanno detto che tende a dare sempre reazione quando si testa....
mi hanno dimessa dal day hospital per i controlli con un foglio...e c'è l'elenco dei farmaci (un mix di cortisone e antistaminico) che dovranno darmi in caso di intervento/parto etc...
daneb- Numero di messaggi : 3830
Età : 43
Data d'iscrizione : 02.08.11
Re: I nostri racconti di parto
Caspita Daneb, mi hai stesa con tuo racconto..piangevo, leggevo e mi venivano davanti agli occhi le immagini della prima volta che mi diedero mio figlio in braccio!
mammamike- Numero di messaggi : 1271
Età : 44
Data d'iscrizione : 28.07.11
Re: I nostri racconti di parto
a tutte...grazie.
Grazie perchè avete letto dei giorni che più sono nel mio cuore.
Grazie perchè mi fate sentire una brava mamma.
Grazie perchè siete veramente delle donne speciali.
Grazie perchè avete letto dei giorni che più sono nel mio cuore.
Grazie perchè mi fate sentire una brava mamma.
Grazie perchè siete veramente delle donne speciali.
daneb- Numero di messaggi : 3830
Età : 43
Data d'iscrizione : 02.08.11
Re: I nostri racconti di parto
Daneb legendo il tua racconto ho rivisuto anche il mio......ed è vero la prima volta che ho visto mio figlio è stato uno dei momenti più belli della mia vita, per quanto riguarda l'allattamento ti capisco perfettamente perchè anche io avrei voluto allattare anche fino a 30 mesi se fosse stato possibile invece il mio corpo ha detto no.......
angelmoon- Numero di messaggi : 948
Età : 49
Data d'iscrizione : 04.04.09
Re: I nostri racconti di parto
E' da quando mi sono iscritta che voglio condividere con voi la mia esperienza ma ogni cosa arriva a suo tempo; ora me la sento, ricordo quei momenti attimo per attimo e ne ho ancora terrore.
Era il 24 febbraio del 2009, mi son svegliata alle 4 circa col bagnato sotto al sedere e ho pensato di essermela fatta addosso, poi mi sono alzata per andare a lavarmi e lasciavo la scia di bagnato sul pavimento, così ho capito che si erano rotte le acque..con l' adrenalina a mille, ma allora mi illudevo di essere calma e rilassata, sveglio il mio amore per dirgli che ci siamo.
Chiamo l' ospedale, visto che le acque sono limpide mi dicono di andare ma di fare con calma.Intorno alle 6 partiamo, alla radio i nirvana.Prima delle 7 io e una compagna di corso preparto siamo messe insieme nella stessa stanza, partoni i monitoraggi, il mio piccolo ha rotto le acque in alto, ecco perchè ne perdevo un filo, apparte questo nessuna contrazione, nulla di nulla, Silvano dormiva.
Passa la giornata, la mia compagna di viaggio non riesce a partorire per via naturale e fa il cesareo di urgenza, io intanto aspetto, sempre monitorata ma non muove una foglia..mi si alza la pressione, sono gonfia come una zampogna e sono sospesa nel limbo, mi chiedono se sono agitata, magari la pressione è salita per quello ma non lo sono, non so come sentirmi.Mi danno antibiotico per evitare infezioni al mio piccolo, passata la giornata arriva la notte..dormo poco, mio marito va via dopo le 9, va a casa per occuparsi del quadrupede e riposare.Il 25 alle 6 è già accanto a me, mi avevano detto che se non partiva il travaglio naturalmente me lo avrebbero indotto, e qui comincio ad avere timore, io che avevo sognato di gestire le mie contrazioni naturali avevo paura dell' induzione e non sapevo ancora quanto avrei avuto ragione ad averne.Alle 7 mi applicano la prima striscia di stimolazione intorno al collo dell' utero,niente..seconda applicazione, verso le 12 comincia a muoversi qualcosa, mi faccio la doccia, poi comincio a passeggiare avanti e indietro per il corridoio sorretta da mio marito, ho paura benchè non lo avrei ammesso neanche sotto tortura, cito al marito battute della banda bassotti di una storia che mi era piaciuta molto e ridiamo.Alle 12.30 entro in sala travaglio e lì l' ostetrica mi mette la flebo di ossitocina, dopo poco ho cominciato a sentire SOLO dolore, senza pause, un dolore che non ho mai provato e che non credevo possibile, riesco solo a respirare come ho imparato al corso, non riesco a parlare, respiro, respiro, respiro il mondo non esiste, la testa è vuota, il vuoto come assenza di pensiero, meditazione pura, ero lì, ero presente e basta.Non so come muovermi per trovare sollievo, provo in tutti i modi, mi offrono una marmellatina per ricaricarmi un pò ma non la voglio, ho tanta nausea, ho paura di vomitare..lui è sempre vicino a me, non mi molla neanche un secondo e ringrazio che lui esista perchè ho bisogno di lui..cerca di sdrammatizzare ma io non riesco a parlare.Faticosamente entro nella vasca per il parto in acqua, spero che aiuti ma dopo pochi minuti di quasi sollievo, i dolori riprendono più forti, ho sempre la flebo e il monitoraggio attaccati, dopo un' ora circa di vasca, scoraggiata torno sul lettino, alle 17, trovo la forza di dire alla giovane e omonima ostetrica che mi assisteva con infinita dolcezza, che voglio l' epidurale perchè non ce la faccio più.Dopo 45 minuti arriva l' anestesista, firmo il nullaosta tanto che non si capisce che è la mia, è uno scarabocchio orrendo..fa effetto l' epidurale, mi sciolgo e parlo ma non sento più nulla, nenache quando spingere..passa in fretta l' effetto, dalle 18 alle 19,03 minuti son in sala parto, sdraiata sul lettino, con questo dolore immane, non sento nulla oltre al dolore, spingo quando mi dicono di farlo, la testa di silvano esce per due e rientra di un cm ogni volta, nel frattempo si è girato e tutto si complica;intorno a me ho tre ostetriche, una ginecologa l' anestesista ecc ma non so neanche di essere al mondo, cioè so di essere presente, sono presente ma ho la testa vuota, solo ho paura di non farcela a far nascere mio figlio, non so gestire la situazione e come potrei..mi fanno la manovra di kristeller,poi l' episiotomia dopo spingo e urlo e l' ostetrica più anziana è scocciata "ci manca pure che gridi" dico che non ce la faccio, la gine mi chiede se voglio che mio figlio nasca col forcipe e se non mi vergogno..io mi sento una merda indegna, mio marito continua a reggermi la testa a incoraggiarmi, ad asciugarmi la fronte madida poi alle 19,03 finalmente nasce nostro figlio..lo sento piangere, tutto il dolore non importa più, è nato e sta bene.me lo appoggiano sulla pancia ma non sento niente,la pelle è anestetizzata, chiedo dov'è mio figlio e mi dicono sulla mia pancia allora lo vedo e lo abbraccio, è bellissimo.La placenta non si stacca, l' ostetrica schiaccia la mia povera pancia ancora e ancora poi mi dice che dev' essere tolta chirurgicamente, mi portano in sala operatoria, mio marito è con la pediatra per la prima visita e non sa nulla, gli dicono che mi portano in sala operatoria quando mi cerca.Mi hanno staccato la placenta e dato i punti per episiotomia e l' anestesista mi raccomanda di dimagrire, come se dopo un parto, per di più così ,fosse in cima alla mia wishlist..che stronzo. Alle 21 circa mi riportano in camera, mio marito appena mi vede scoppia a piangere, pensava di non vedermi più, non sapeva per cosa mi avevano portata in sala operatoria.Lo mando a casa, anche lui è stravolto.Questa è la mia storia, il parto mi ha lasciato una ferita profonda in me ma farei nascere mio figlio altre mille e mille volte.
Era il 24 febbraio del 2009, mi son svegliata alle 4 circa col bagnato sotto al sedere e ho pensato di essermela fatta addosso, poi mi sono alzata per andare a lavarmi e lasciavo la scia di bagnato sul pavimento, così ho capito che si erano rotte le acque..con l' adrenalina a mille, ma allora mi illudevo di essere calma e rilassata, sveglio il mio amore per dirgli che ci siamo.
Chiamo l' ospedale, visto che le acque sono limpide mi dicono di andare ma di fare con calma.Intorno alle 6 partiamo, alla radio i nirvana.Prima delle 7 io e una compagna di corso preparto siamo messe insieme nella stessa stanza, partoni i monitoraggi, il mio piccolo ha rotto le acque in alto, ecco perchè ne perdevo un filo, apparte questo nessuna contrazione, nulla di nulla, Silvano dormiva.
Passa la giornata, la mia compagna di viaggio non riesce a partorire per via naturale e fa il cesareo di urgenza, io intanto aspetto, sempre monitorata ma non muove una foglia..mi si alza la pressione, sono gonfia come una zampogna e sono sospesa nel limbo, mi chiedono se sono agitata, magari la pressione è salita per quello ma non lo sono, non so come sentirmi.Mi danno antibiotico per evitare infezioni al mio piccolo, passata la giornata arriva la notte..dormo poco, mio marito va via dopo le 9, va a casa per occuparsi del quadrupede e riposare.Il 25 alle 6 è già accanto a me, mi avevano detto che se non partiva il travaglio naturalmente me lo avrebbero indotto, e qui comincio ad avere timore, io che avevo sognato di gestire le mie contrazioni naturali avevo paura dell' induzione e non sapevo ancora quanto avrei avuto ragione ad averne.Alle 7 mi applicano la prima striscia di stimolazione intorno al collo dell' utero,niente..seconda applicazione, verso le 12 comincia a muoversi qualcosa, mi faccio la doccia, poi comincio a passeggiare avanti e indietro per il corridoio sorretta da mio marito, ho paura benchè non lo avrei ammesso neanche sotto tortura, cito al marito battute della banda bassotti di una storia che mi era piaciuta molto e ridiamo.Alle 12.30 entro in sala travaglio e lì l' ostetrica mi mette la flebo di ossitocina, dopo poco ho cominciato a sentire SOLO dolore, senza pause, un dolore che non ho mai provato e che non credevo possibile, riesco solo a respirare come ho imparato al corso, non riesco a parlare, respiro, respiro, respiro il mondo non esiste, la testa è vuota, il vuoto come assenza di pensiero, meditazione pura, ero lì, ero presente e basta.Non so come muovermi per trovare sollievo, provo in tutti i modi, mi offrono una marmellatina per ricaricarmi un pò ma non la voglio, ho tanta nausea, ho paura di vomitare..lui è sempre vicino a me, non mi molla neanche un secondo e ringrazio che lui esista perchè ho bisogno di lui..cerca di sdrammatizzare ma io non riesco a parlare.Faticosamente entro nella vasca per il parto in acqua, spero che aiuti ma dopo pochi minuti di quasi sollievo, i dolori riprendono più forti, ho sempre la flebo e il monitoraggio attaccati, dopo un' ora circa di vasca, scoraggiata torno sul lettino, alle 17, trovo la forza di dire alla giovane e omonima ostetrica che mi assisteva con infinita dolcezza, che voglio l' epidurale perchè non ce la faccio più.Dopo 45 minuti arriva l' anestesista, firmo il nullaosta tanto che non si capisce che è la mia, è uno scarabocchio orrendo..fa effetto l' epidurale, mi sciolgo e parlo ma non sento più nulla, nenache quando spingere..passa in fretta l' effetto, dalle 18 alle 19,03 minuti son in sala parto, sdraiata sul lettino, con questo dolore immane, non sento nulla oltre al dolore, spingo quando mi dicono di farlo, la testa di silvano esce per due e rientra di un cm ogni volta, nel frattempo si è girato e tutto si complica;intorno a me ho tre ostetriche, una ginecologa l' anestesista ecc ma non so neanche di essere al mondo, cioè so di essere presente, sono presente ma ho la testa vuota, solo ho paura di non farcela a far nascere mio figlio, non so gestire la situazione e come potrei..mi fanno la manovra di kristeller,poi l' episiotomia dopo spingo e urlo e l' ostetrica più anziana è scocciata "ci manca pure che gridi" dico che non ce la faccio, la gine mi chiede se voglio che mio figlio nasca col forcipe e se non mi vergogno..io mi sento una merda indegna, mio marito continua a reggermi la testa a incoraggiarmi, ad asciugarmi la fronte madida poi alle 19,03 finalmente nasce nostro figlio..lo sento piangere, tutto il dolore non importa più, è nato e sta bene.me lo appoggiano sulla pancia ma non sento niente,la pelle è anestetizzata, chiedo dov'è mio figlio e mi dicono sulla mia pancia allora lo vedo e lo abbraccio, è bellissimo.La placenta non si stacca, l' ostetrica schiaccia la mia povera pancia ancora e ancora poi mi dice che dev' essere tolta chirurgicamente, mi portano in sala operatoria, mio marito è con la pediatra per la prima visita e non sa nulla, gli dicono che mi portano in sala operatoria quando mi cerca.Mi hanno staccato la placenta e dato i punti per episiotomia e l' anestesista mi raccomanda di dimagrire, come se dopo un parto, per di più così ,fosse in cima alla mia wishlist..che stronzo. Alle 21 circa mi riportano in camera, mio marito appena mi vede scoppia a piangere, pensava di non vedermi più, non sapeva per cosa mi avevano portata in sala operatoria.Lo mando a casa, anche lui è stravolto.Questa è la mia storia, il parto mi ha lasciato una ferita profonda in me ma farei nascere mio figlio altre mille e mille volte.
Pachamama- Numero di messaggi : 1620
Età : 46
Data d'iscrizione : 03.10.11
Re: I nostri racconti di parto
Pachamama..davvero terribile...e il personale con zero delicatezza!
mammamike- Numero di messaggi : 1271
Età : 44
Data d'iscrizione : 28.07.11
Re: I nostri racconti di parto
Questi medici hanno davvero sbagliato lavoro.... oltre a questi commenti e pareri non richiesti davvero agghiaccianti, non hanno un briciolo di umanità!!?
Non capiscono che una donna in quei momenti è nelle loro mani, e quanto possono influenzarla?
Pach, Daneb, avete tutta la mia comprensione
Non capiscono che una donna in quei momenti è nelle loro mani, e quanto possono influenzarla?
Pach, Daneb, avete tutta la mia comprensione
Luna nuova- Numero di messaggi : 1561
Età : 51
Località : Orvieto
Data d'iscrizione : 09.12.09
Re: I nostri racconti di parto
Qua ritorna il mio tormentone che siamo noi a non doverci mettere in toto nelle loro mani, ma purtroppo, come è successo a me, si capisce sempre dopo la prima esperienza!
Un consiglio, se mi permettete...prendendo spunto dal racconto..quando si rompono le acque, se sono limpide, state a casa più che potete!
Anche 24 ore...andare in H a travaglio fermo con il sacco rotto è inutile, ti fanno stare in stanza, non è che fanno chissà che....e mandano via il marito, così rimani sola e non sai che pesci pigliare ......tanto vale che me ne stia a casa mia dove ho serie possibilità che il travaglio parta, mentre in H con tutte le pressioni e le mancanze di rispetto hai voglia!!! ( e soprattutto gli ultimatum, che sono l'antitravaglio....)
Mi dispiace tanto per come è andata...ti capisco, ma sono anche convinta che il prossimo andrà diversamente!
Un consiglio, se mi permettete...prendendo spunto dal racconto..quando si rompono le acque, se sono limpide, state a casa più che potete!
Anche 24 ore...andare in H a travaglio fermo con il sacco rotto è inutile, ti fanno stare in stanza, non è che fanno chissà che....e mandano via il marito, così rimani sola e non sai che pesci pigliare ......tanto vale che me ne stia a casa mia dove ho serie possibilità che il travaglio parta, mentre in H con tutte le pressioni e le mancanze di rispetto hai voglia!!! ( e soprattutto gli ultimatum, che sono l'antitravaglio....)
Mi dispiace tanto per come è andata...ti capisco, ma sono anche convinta che il prossimo andrà diversamente!
Leila- Numero di messaggi : 1182
Età : 49
Data d'iscrizione : 10.11.10
Re: I nostri racconti di parto
Pachamama mi dispiace tantissimo per il trattamento che hai dovuto subire
Posso chiederti, visto che siamo nella stessa città, in che ospedale è avvenuto?
Posso chiederti, visto che siamo nella stessa città, in che ospedale è avvenuto?
mononoke- Numero di messaggi : 1375
Età : 45
Data d'iscrizione : 16.06.10
Re: I nostri racconti di parto
Ciao mono, anzitutto grazie, e grazie a tutte per la partecipazione, mi fa male e mi fa bene parlare del mio parto, tutte queste cose non le ho raccontate subito, ho patito in silenzio nel dopo parto e oltre, coltivando insicurezza e sensi di colpa sulla mia inadeguatezza come madre..faccio quindi fatica ad eviscerare ciò che ho vissuto, tante volte si è creato nella mia testa il racconto bello e pronto ma quando mi collegavo al forum, poi finivo sempre per fare altro, più o meno incosciamente.Devo dire che le due giovani ostetriche in apprendistato erano la mia sola salvezza, se non ci fossero state loro a parlarmi con dolcezza e ad avere rispetto per me e per il mio dolore, per la paura di non riuscire a fare nascere mio figlio..tutta la sintonia, la simbiosi vissuta con mio figlio fino alla rottura delle acque, è svanita varcata la soglia di casa..mi sono trovata con delle contrazioni violente ed innaturali, senza alcun ritmo..avrei voluto addirittura partorire in casa ma purtroppo senza un supporto femminile famigliare non me la sarei sentita e al momento della rottura delle acque, ho avuto paura.Francamente l' esperienza è stata così traumatica per me che quel giorno sono rinata con mio figlio.In ultimo: l' ospedale, e mi duole il cuore dirlo è l' evangelico..ci sono nata e per il resto il personale è stato splendido e lo è stato anche in altra occasione, però quell' ostetrica e la gine..un incubo.Io mi sono sentita disprezzata, mi ha rincuorata una delle giovani ost, mi ha detto : "sei stata brava, eri davvero riuscita a trovare il tuo ritmo respirando, non preoccuparti e non vergognarti per aver chiesto l' epidurale, il dolore dell contrazioni indotte è molto più forte di quello delle naturali"
Pachamama- Numero di messaggi : 1620
Età : 46
Data d'iscrizione : 03.10.11
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