Realizzazione personale

Tante Congratulazioni Jill.....bravissima

E' da un po' che medito di scrivere qua e ora, che ho preso un po' più di coraggio, è proprio il caso di aprirsi.

Tutto parte dal mio percorso di studi e per semplificare diciamo che sono restauratrice.
Ho studiato con tanta passione e amo soprattutto la parte pratica del mio lavoro, mi sono sempre definita innamorata del restauro perchè far rinascere lo splendore e la bellezza mi lascia emozioni forti e un senso di completezza interiore inspiegabile.
Tutto questo nonostante, una volta entrata nel mondo del lavoro, abbia toccato con mano quanto fosse faticoso soprattutto fisicamente. Il mondo del restauro non è solo pennellino e tavolozza con i colori, ma la maggior parte delle volte ci si ritrova a fare veri e propri "lavori da muratore".
Questo aspetto non mi ha mai pesato, anzi è sempre stato un po' motivo di orgoglio perchè è la dimostrazione che anche se sei donna puoi riuscire!

L'altro aspetto, che avevo già fiutato, ma con cui mi sono dovuta scontrare una volta iniziato a lavorare è l'assoluta discontinuità di lavoro.
Se si è fortunati si capita in cantieri che durano 4 o 5 mesi, quindi in un anno ci si deve ritenere più che soddisfatti se si lavora 6 mesi su 12 e raramente il cantiere è nella città in cui si vive, quindi c'è da considerare sempre una media di 12 ore fuori casa. Tutto questo sempre con ditte diverse e praticamente sempre con contratti a progetto.

Questo mi è stato bene fino ad ora e adesso spiego il perchè. Ho sempre pensato "in futuro avrò dei figli" e questo desiderio si è fatto concreto solo alla fine di quest'estate.
Da qualche giorno però mi è stata fatta una proposta di lavoro per 3 mesi, istintivamente ho pensato che la scelta che mi rende serena è rifiutare.
Sto cercando di analizzare il perchè, perchè il pensiero di accettare il lavoro mi porta un po' di angoscia.
Angoscia perchè non mi va di stare fuori 12 ore al giorno al freddo e a fare un lavoro pesante, perchè poi nelle ore in cui sarò a casa sarò stravolta e non avrò la forza per trascorrere delle ore di qualità con mio marito, perchè semmai dovessi rimanere incinta non voglio sottoporre il mio corpo a ritmi del genere.

Mi rendo conto che è assurdo dire "non accetto perchè se dovessi restare incinta..."
Allora penso, è tutto il contorno che ora non mi sta più bene?
Il mondo del restauro che fino a qualche mese fa mi faceva sentire realizzata e in pace con me stessa ora non riesco a concigliarlo con le mie esigenze di famiglia?
Le risposte a queste domande mi spaventano un po' e gli occhi mi si riempiono di lacrime perchè penso realmente di aver buttato anni della mia vita e...ora non so dove sbattere la testa.

Grazie a chi ha avuto voglia di leggermi.

Cara Julia, niente é buttato al vento. Credimi. Semplicemente nella vita le priorità cambiano. Se prima la tua massima ambizione era il lavoro, adesso che hai la mia età ossia 30 anni, stai cambiando orizzonti e stai giustamente pensando alla realizzazione della vita di coppia ossia avere dei figli.
Non credo ci sia un'età che più delle altre ci spinga ad avere figli, é una questione prettamente personale e ci si sente pronti e basta. Prima o poi scatta quella scintilla che ci fa capire che quello che desideriamo più di ogni altra cosa al mondo é diventare genitori. Te lo dico perché é stato cosi anche per me.
Entro quando devi dare una risposta per il nuovo progetto? Quello che ti serve ora é chiarirti le idee e capire prima di tutto qual'é la tua priorità in questo momento e cosa ti fa stare più serena e felice ora. Quando avrai chiarito nel tuo profondo questo aspetto la risposta verrà da sola.
Mi permetto solo di suggerirti di non precluderti nessuna possibilità lavorativa; a tirarti indietro (se dovessi rimanere incinta) fai sempre in tempo.
Un abbraccio

Grazie Acquarietta, devo accettare o meno il lavoro nei primi giorni della prossima settimana quindi ho ancora un po' per rifletterci su.
Per ora ho solo chiaro che il pensiero di accettare non mi fa star bene, come hai detto tu devo analizzare in modo più approfondito le mie motivazioni.