Situazione economica e ricerca della gravidanza

tartarughina ha scritto:dopo di che ci metteremo con carta e penna e faremo i conti. chiedero' in giro ad amici e colleghi quanto hanno pagato e quanto stanno pagando al momento per mantenere un figlio o piu' figli.

oddio questo spaventa un po' anche me! No dai tarta, non prenderla male, è una cosa molto personale, totalmente personale ed è giusto che tu l'affronti così se è così che senti sia giusto fare. Però ecco...sarà che ho il culo coperto, sarà che non sono così tanto razionale, sarà che mi piace sognare...ma pensare addirittura di chiedere in giro quanto costa crescere un figlio non l'avevo considerato! Anche perchè, almeno quelli che conosco io, dubito lo sappiano! Mi aspetto risposte tipo "eh sai, i pannolini costano però per il mangiare ho la frutta dell'orto, poi i vestiti me li passa mia cugina, gli compro qualche cosina ma niente di chè..." insomma, risposte vaghe. Come se mi chiedessi quanto spendo per vivere da sola...sinceramente ora come ora non ti saprei rispondere! Qualche spesa fissa si ma poi...dovrei proprio mettermi a tavolino mezza giornata per fare i conti! E finchè posso farne a meno...evito! Ma qui c'è la componente personale (non sono troppo precisa, all'inizio tenevo i conti poi ho visto che ci stavo tranquilla e...!) e anche culturale credo...vivere a Londra, senza famiglia alle spalle comunque ti forma in modo completamente diverso mentre io qui ho genitori, fratelli, parenti, amici, abitudini, lavoro. Inoltre pure io fino a poco tempo fa pensavo di non voler rinunciare a niente di quello che faccio mentre ora che pian piano si fa strada l'idea di un figlio...iniziano a passare in secondo piano anche tante di quelle cose che mi sembravano irrinunciabili.

io non sono per niente una persona razionale. sogno molto, moltissimo, difatti vado sempre a sbattere contro la realta' prendendomi grandi batoste. ma finche' si tratta di me, va bene, se si tratta di mio figlio voglio essere cauta. d'altronde fare un figlio e' un atto egoistico, del tutto naturale, ma egoistico, soprattutto al giorno d'oggi.
non ti so dire nemmeno quanto ho sul conto al momento e quanto spendo al mese, a parte affitto, bollette e tasse. vado a periodi. a volte esco di piu', a volte sto piu' a casa. la razionalita' viene fuori quando so che mi devo prendere cura di un'altra persona che per anni dovra' contare su di me e il mio compagno.

anche chiedere in giro, a titolo informativo, non lo trovo strano. non chiederei certi il costo di pannolini e cibo perche' sara' cmq una scelta personale. pero' per esempio chiederei il costo dell'asilo nido in azienda. e' la scelta migliore se voglio continuare a lavorare e stare vicino a mio figlio. per adesso so solo che devi prenotare un posto a inizio gravidanza perche' c'e' una lista d'attesa lunghissima. chiederei la rette scolastiche, il costo dei libri, il costo in piu' per l'iscrizione di un figlio in palestra. sono curiosita' che mi nascono spontanee, a parte tutto il resto. non sono le sole cose che mi chiedo pensando di fare un figlio, ma ne fanno parte.
la sanita' pubblica qui e' del tutto gratuita, non esistono ticket e robe del genere. ma basta? oppure mi dovro' rivolgere a un privato? una visita ginecologica completa privata costa £250-£300. mi vengono i brividi. non a caso non conosco nessuno che vada da privato. ma so che qualcuno ha deciso di fare l'assicurazione sanitaria nel momento in cui e' nato un figlio.

comunque, io non voglio convincere nessuno. volevo solo dire che le osservazioni di biancospino non le trovo cosi' strane. mi era sembrato ci fosse un attacco un po' troppo aggressivo, affermando anche che alcuni aspetti della vita quotidiana siano surperflui quando non per tutti e' cosi'.

Ma io non credo sia da prendere come attacco, insomma, i figli sono ciò che è più caro al mondo (e qui il caro ci sta tutto! ) e ognuna si è sentita coinvolta alla sua maniera e ha sostenuto la sua visione della cosa, chi è più razionale, chi è più romantica, poi ognuna si dovrà necessariamente scontrare sia con i costi sia con la tenerezza di un piccolo fagottino e affronterà a modo suo il tutto. Beata te che puoi valutare l'idea di mandarlo all'asilo aziendale...dubito che tra noi ci siano molte donne che lo possono fare! Proprio per questo parlavo delle differenze culturali che pesano parecchio anche su questo discorso. Tu probabilmente pensi di partorire e dopo pochi mesi tornare al lavoro lasciando il tuo piccolo all'asilo perchè sai di poterlo fare e quindi pianifichi, per me questo concetto è del tutto astratto perchè non lavoro in un'azienda e comunque non ci sono aziende con asili dalle mie parti! Quindi il piano è riuscire a sbolognarlo ai nonni! Nel tuo caso invece non hai nessuno a cui sbolognare e quindi qualche piano in più lo devi necessariamente fare, è tutto molto logico infondo. Credo che spesso si fatichi a rendersi conto che ci sono realtà totalmente diverse dalla nostra o da quelle che conosciamo e quindi è difficile anche immedesimarsi e comprendere certi discorsi. Ma palarne è solo positivo per tutte noi!

Io onestamente trovo giusto che si guardi anche al portafogli..poi per carità, tutto può succedere,ma un minimo di conti li abbiamo fatti anche noi, poi se nostro figlio avrà ambizioni da principe ereditario se le farà passare, ma un tot vorremmo garantirglielo Senza nulla togliere a chi preferisce metterci anche solo il cuore e fregarsene un po' del lato economico..è che noi pensando se avere o meno altri figli, ci siamo fermati ad uno anche per questa ragione.

Gloria ha scritto:Tu probabilmente pensi di partorire e dopo pochi mesi tornare al lavoro lasciando il tuo piccolo all'asilo perchè sai di poterlo fare e quindi pianifichi

no, la maternita' dura un anno in ogni caso avro' bisogno dell'asilo nido. per quanto cercherei di tirarlo su indipendente, dubito possa rimanere a casa da solo a un anno

Valeria ha scritto:Anche a me il nuovo titolo non fa impazzire, proprio perché in tutto il topic non si fa che ripetere che in fondo pianificare è difficile perché magari il lavoro che credevi sicuro sparisce... avrei preferito un "ricerca".

Ammazza se vi attaccate alle parole, "pianificare" o "cercare" una gravidanza sono sfumature dello stesso senso, per me uno vale l'altro, quindi lo cambio. Comunque "pianificazione delle nascite" o "della famiglia" è un altro modo di riferirsi a se e quando decidere di avere una gravidanza. Veramente poi mi sembrava che nel topic si parlasse della scelta di "pianificare di più" oppure "pianificare meno" dal punto di vista della situazione economica rispetto alla decisione di cercare una gravidanza e la parte saliente era dunque la porzione economica della questione perché per la scelta di avere figli di per sé e per i rapporti mirati (quindi pianificati, ecc) ci sono già altri topic.

tartarughina ha scritto: d'altronde fare un figlio e' un atto egoistico, del tutto naturale, ma egoistico, soprattutto al giorno d'oggi.

E con questo ho definitivamente capito perchè abbiamo due modi completamente opposti di ragionare
Infatti non condivido assolutamente questa frase in quanto credo che non ci sia nulla di egoistico nel mettere al mondo un figlio, sopratutto al giorno d'oggi....semma il contrario.
Anche perchè non capisco dove possa nascondersi l'egoismo in una scelta che stravolge la tua vita giorno e notte compresa e che comporta in ogni caso molte rinunce personali e di coppia.
Poi non so, magari forse tu stavi parlando di certe gravidanze arrivate misteriosamente a 57 anni suonati , ma quello è un altro discorso e forse ti posso anche dar ragione.
Però non voglio andare O.T.

tartarughina ha scritto:no, la maternita' dura un anno in ogni caso avro' bisogno dell'asilo nido. per quanto cercherei di tirarlo su indipendente, dubito possa rimanere a casa da solo a un anno

meglio così accidenti!! Però ecco...il bello è avere l'asilo nido AZIENDALE, poterseli portare ovunque mentre qui...NEIN! Ma per fortuna si sfrutteranno nonni, zii e nipoti! Infondo ho già pianificato pure io !

Sea l'atto di fare figli è inteso egoistico da tartarughina perchè in effetti non è lui a chiedere di venire al mondo, sei tu che lo vuoi e non lo fai per lui, lo fai perchè lo vuoi, lo desideri. Poi chiaramente, quando c'è, passi la vita a fare tutto il possibile per lui e qui egoismo non ce n'è più ma la spinta per cercare un figlio, in un certo senso, è una forma di egoismo.

Gloria il discorso è stato proseguito in La scelta di avere o non avere figli puoi proseguire lì

Riposto qui il link di un articolo uscito su La Stampa oggi:
Crescere un figlio, stangata che arriva a 6700 euro l’anno

Cosa ne pensate? Personalmente penso che ci sia un po' di terrorismo psicologico in queste parole, che semplicemente sparano a zero sui costi, senza proporre né contemplare delle alternative (che di sicuro non ci sono per tutto, ma almeno su qualcosa si può risparmiare, credo).
Mi piacerebbe sapere il vostro parere, soprattutto delle mamme, che di costi ne sanno già qualcosa (ma ovviamente ben vengano le risposte di chi mamma non lo è ancora!).