Parto in casa maternità

Inizio questo nuovo topic per raccontarvi il mio incontro con Acqualuce, la casa maternità che si trova nel territorio di Roma. Per la precisione è all'interno della pinte a dell'ospedale G.B. Grassi di Ostia.
E' una struttura pubblica al 100% il che vuol dire che si può partorire lì senza spendere una lira.
Oggi, finalmente, ho avuto il piacere di poterla visitare e di capire come funziona. Spero che la il mio racconto sia utile ad altre che vogliano intraprendere questo percorso.
Premetto che le informazioni sulla casa che avevo trovato erano insufficienti, e oggi ho avuto tutte le informazioni che servono!!! (poi ovviamente se ci vengono in mente altre domande le posso poi fare!)
Il posto è davvero come una casa, si entra e c'è un salotto con due divani e un tavolo con delle sedie dove ci ha accolto l'ostetrica di riferimento.
Ha prima parlato lei per una buona mezz'ora e poi ci ha fatto fare le domande e poi abbiamo visitato il resto della casa.
Acqualuce è un progetto della regione Lazio ed è l'unica che permette questa possibilità nel centro-sud. Loro che hanno sostenuto e lottato per questo progetto ci tengono davvero tanto e ancora fanno sacrifici per poterla mandare avanti. Avrebbero potuto farne un'associazione, metterci tantissime ostetriche private, trovare anche tanti finanziamenti, ma loro sostengono la sua funzione pubblica e per questo vanno avanti così per poter permettere a tutte quelle che lo vogliono di usufruire della struttura.
All'interno della struttura si può essere anche essere seguite per tutta la gravidanza dalle ostetriche della struttura. Hanno anche un ricettario e quindi possono prescrivere le analisi necessarie, ovviamente quelle classiche (intendo quelle che vengono passate dal sistema sanitario nazionale) e nulla di più.
Dopo il salotto c'è un corridoio (tutte vetrate!) in cui c'è il bagno, la stanza per le visite (quelle della gravidanza), le due stanze per il parto e la cucina.
Le 2 stanze sono identiche: all'interno hanno una camera con letto matrimoniale con lettino attaccato, la vasca per il parto in acqua, la sedia olandese con dietro una sedia più grande per il compagno o per il riposo, la palla, la fascia di stoffa attaccata al soffitto (stile parto africano), una scrivania con una radio per la musica, poi ci sono due bagni, in uno lavandino, water e bidet, nell'altro la doccia.
La cucina ha un frigo, un microonde, e si è liberi di portare quello che si vuole e si mangia lì a tavola e non in camera a letto.
Ora, ovviamente, vi racconto del protocollo.
Si deve avere una gravidanza fisiologica, non è necessario farsi seguire tutta la gravidanza da loro, ma loro ti seguono dalla 34 settimana circa. Diciamo che non c'è una graduatoria, ma per ora chi prima chiama, prima si mette in lista. E' vero che ancora non hanno milioni di richieste e quindi riescono a gestirle tutte. Anzi ha detto che hanno avuto un'ostetrica in più e a dicembre ne dovrebbero arrivare altre. In pratica sono ostetriche non private, ma che lavorano all'interno del Grassi e che quando arriva una partoriente, si distaccano dal reparto e vanno in casa maternità. Per molti versi ha detto che la loro filosofia di parto naturale viene rispettata anche in reparto, dove però, ovviamente, hanno procedure diverse.
Ritorno al protocollo.
Gravidanza fisiologica, nessuna malattia cronica (tipo diabete, ecc) per cui ovviamente la gravidanza non sia considerata fisiologica e necessita dell'assistenza al reparto. Bisogna avere il famoso tampone negativo. Questo è l'unico grosso impedimento. Se hai lo streptococco del cavolo devi andare in reparto per forza perché loro non somministrano alcun farmaco.
Se fino a qui ci sei, fai un colloquio con il primario di riferimento (il Dott. Palazzetti) che è promotore della casa maternità, controlla le analisi e ti lascia il suo ok. Ti fanno comunque fare la visita dall'anestesista perché se poi non puoi andare lì oppure c'è una complicazione e ti spostano al reparto ci tengono che tu sia "coperta" dai rischi di improvvisare l'anestesia sul momento. (Questo ovviamente deriva dal loro legame con l'ospedale). A questo punto puoi andare in casa tutte le volte che vuoi per stare un po' lì (ti porti un libro, ecc), per poterla cominciare a "vivere", ovviamente chiamando l'ostetrica per sapere se non è già occupata.
A questo punto dalla 38a settimana fino alla 41+3 sei libera di partorire lì.
L'ostetrica non vive lì, sta lì tutte le mattine, per le visite di gravidanza e per le visite tipo la mia. Poi lei e le colleghe hanno i turni di reperibilità, per cui dalla 38a settimana sei coperta 24h per chiamare e andare lì.
Durante il travaglio puoi fare quello che vuoi, scegliere la posizione, entrare nella vasca o meno, anche se ovviamente visto che ci vogliono 20 minuti per riempirla tutta e riscaldarla non è che si può cambiare idea ogni 5 minuti! Il letto si può usare per riposare, anche se nessuno ti vieta di partorire lì sopra se vuoi. Durante il parto sono presenti 2 ostetriche e poi nelle 2 ore dopo solo una. Se si partorisce in vasca, ti asciugano loro piano piano, non ti spostano per forza, se c'è bisogno di punti si mettono appoggiata lì sul letto. Il cordone viene tagliato solo dopo che ha smesso di pulsare (ha detto che lo fanno anche in reparto) e se vuoi la placenta puoi portarla a casa (ma non fanno il lothus birth). Il pediatra è l'unico dottore che entra lì e viene entro le 14h dalla nascita.
Dopo il parto ti mandano a casa dopo 24h, ma puoi andartene prima se firmi. Se vai via prima che il pediatra abbia visitato il bimbo, devi passare in reparto prima di andare via. Dopo 72h devi tornare per l'analisi delle malattie metaboliche (il buchino sul tallone) e ha detto che in realtà è più un'occasione per vedere come va la situazione allattamento, bambino, mamma ecc...
Ha parlato anche dell'importanza della scelta condivisa con il compagno. Infatti quando si fa il colloquio con il primario, si firma il consenso informato per poter accedere, ma firma anche lui! Il compagno non deve andar via, non ci sono orari, può stare e dormire con mamma e figlio e se si hanno altri figli possono dormire anche loro in camera (ci si attrezza con materassini per terra senza problemi). Non sono richieste analisi per lui, né lì né in reparto (la famosa salmonella).
In conclusione entro i primi di dicembre mi dovrebbe chiamare per cominciare il percorso...ha detto che siamo abbastanza per gennaio, ma è vero pure che probabilmente avranno più personale per gestire più donne e poi avendo 2 stanze che si liberano ogni 24h...forse ce la potrei fare...ovviamente con tampone negativo!
Avendo visto anche il reparto posso dire che sicuramente non c'è paragone...certo l'ospedale è l'ospedale (e non era poi nemmeno tanto malaccio, come avevo detto nell'altro post), ma lì è come stare a casa, è accogliente, calda, rilassante, e poi quelle vetrate sulla pineta fanno la loro figura!!!!
Credo di aver detto tutto, scusate le mille parole, ma l'emozione è stata forte, il desiderio pure, speriamo che uno streptococco stupido non si metta in mezzo!!!
Certo non è come casa tua, e probabilmente hanno dei protocolli "rigidi", ma la trovo una super ottima possibilità per evitarsi l'ospedale, e un importante punto di partenza per cambiare le cose e la mentalità sul parto medicalizzato! Su facebook se cercate Comitato Acqualuce, c'è il gruppo con le informazioni, visto che solo grazie all'impegno del comitato riescono ad andare avanti (con manifestazioni, riunioni in regione, in comune, ecc).

Luisa, ti leggo proprio entusiasta: la piccina come ha reagito? si è mossa? immagino l'emozione...(concordo sullo streptococco malefico...topic urge)

Luisa sono contenta che tu sia entusiasta
la tua datazione della DPP è quella della UM? cioè loro tengono conto di quella o considerano la tua ovulazione? (te lo chiedo perchè se tengono conto della UM e tu magari hai ovulato al 20 cd od oltre superare 41+3 è un attimo)
Ma per caso hai chiesto se è ben accetto il piano del parto?
Se si può aspettare di più a tagliare il cordone?
Che terapie fanno di routine al neonato?
Te lo chiedo perchè sono info che potremmo collezionare
Però sai che non credo che i reparti speciali pubblici, che dipendono proprio dagli ospedali, si chiamino Case maternità? è solo una questione definitoria eh, per il titolo del topic e per mio interesse personale, non è che cambi la sostanza, ma magari qualcuno su questo ne sa più di me, mi piacerebbe.
Comunque bellissimo che la famiglia possa dormire tutta insieme
Buon percorso

@ Lady: che emozione sì! Frugoletta ha gradito molto!!!!
@ Mono: La dpp è da ultima mestruazione, anche tengono conto dell'ovulazione perché una che stava lì gli ha fatto questa domanda.
Il piano del parto è ben accetto anche in reparto.
Per tagliare il cordone aspettano il secondamento e che il cordone non pulsi più, non ha parlato di poter aspettare oltre (chiederò!).
Di routine nulla che tu non voglia. Ha detto che ti propongono il collirio per congiuntivite e intramuscolare per vitamina h, ma puoi rifiutare firmando (in reparto, invece, li fanno e basta).
Altra cosa: il sacco non lo rompono proprio, aspettano che si rompa da solo (stessa cosa in reparto), a meno che non lo chieda espressamente tu.
E' una realtà particolare, ha detto lei, il fatto che sia all'interno dell'ospedale credo sia stato un caso, o forse la "facilità" di poter cominciare a costruirla. Lei ha precisato che nessun ginecologo entra lì dentro, il primario fa una consulenza perché comunque c'è anche il suo contributo nel progetto, ma non ha nessun ruolo attivo nella casa. Però poi non so...qui è la prima primissima, non ce ne sono altre in tutto il centro-sud. E il fatto che possano prescrivere le analisi ha detto che lo fanno solo loro in tutta Italia!

mononoke ha scritto: Buon percorso

Grazie!!

Acc la vit k intramuscolo!
Se ti interessa potresti chiedere se ti farebbero le gocce orali ...
E poi mi hai fatto venire in mente che potresti chiedere come avviene il secondamento, quanto aspettano .. perchè da quello che ti hanno detto sul cordone non si capisce: il cordone smette di pulsare in qualche minuto, mentre per il secondamento spontaneo in genere ci vuole molto di più, in casi estremi anche ore ... c'è una bella differenza
Se aspettano davvero il secondamento allora c'è un bel po' di tempo in più per il bimbo
Sulla casa maternità credo ci siano differenze legislative tra questa pubblica ed una autogestita, ma davvero non so ...

edit: in realtà i farmaci somministrati al bambino si possono rifutare anche all'interno degli ospedali, firmando, su questo garantisco

Che cos'e' il secondamento?

@ moon: E' la parte successiva al parto del bambino in cui si aspetta che esca anche la placenta.
@ Mono mi viene il dubbio...sono sicura che ha detto che nel parto in acqua non ti spostano e aspettano il secondamento lì nella vasca, e quindi ti mettono il bambino in braccio e poi tagliano quando è uscita la placenta, e aspettano il tempo che serve. Nel caso si partorisca nelle altre posizioni effettivamente non so di preciso...anche questo segno e lo chiedo!

vitamina k intramuscolo...l'avevo sentito anche io alla presentazioe dell'ospedale: sicuramente ci sarà un'alternativa. da quello che scrivi, sembra davvero un luogo "provilegiato" per il parto. anche da parte mia buon percorso davvero, a tutti e tre!

Ci sono le gocce orali (che poi è lo stesso prodotto), oppure nessuna somministrazione.
Ne avevamo parlato nelle ultime pagine di questo topic:
https://ladyfertility.forumattivo.com/t4195p30-il-piano-del-parto?highlight=piano+parto

sì: intendevo proprio quello, ovvero che in una casa maternità ci sarà sicuramente la possibilità di scegliere in tranquillità la soluzione migliore. pardon: non mi sono spiegata bene