Amicizie e maternità
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Amicizie e maternità
Perché non esplorare insieme questa dimensione del mondo femminile: com'è il vostro rapporto quando le amiche sono incinte?
Se siete (o siete state) incinte, come si comportano con voi le amiche? (e perché no, con gli amici?)
E dopo il parto? Per chi è già mamma, come si sono modificati i rapporti di amicizia con le altre donne?
Emozioni, sentimenti, esperienze e consigli su come coltivare la sorellanza nella maternità
Se siete (o siete state) incinte, come si comportano con voi le amiche? (e perché no, con gli amici?)
E dopo il parto? Per chi è già mamma, come si sono modificati i rapporti di amicizia con le altre donne?
Emozioni, sentimenti, esperienze e consigli su come coltivare la sorellanza nella maternità
Ultima modifica di Panicqueen il Lun Mar 28, 2022 10:56 pm - modificato 1 volta.
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Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Amicizie e maternità
A me, con l'esperienza di gravidanza e maternità, é capitata una vera e propria selezione naturale delle amicizie :) alcune persone non hanno compreso le nuove esigenze che avevamo come famiglia, era una battaglia far capire che non potevamo più far tardi la sera ecc.. D'altro canto, si sono risaldate le amicizie che contavano :-)
Se devo dire la verità, ho notato più vicinanza emotiva durante la gravidanza da parte degli uomini che non delle donne.
Se devo dire la verità, ho notato più vicinanza emotiva durante la gravidanza da parte degli uomini che non delle donne.
ladyLisa- Numero di messaggi : 253
Età : 42
Data d'iscrizione : 07.03.13
Re: Amicizie e maternità
Io ho raccontato qua e là che ultimamente ho avuto due amiche incinta e ho vissuto molto da vicino la loro gravidanza e il "puerperio". Con la mia amica storica sono andata a un incontro genitori alla chicco, ho fatto la lista nascita, mi mandava le foto dalla sala parto ecc. Durante la gravidanza mi cercava spesso per condividere emozioni e sensazioni che nessun altro capiva, mentre ora che ha la bambina si è piuttosto distaccata e non mi dice quasi più nulla a livello emotivo/introspettivo, complice anche il fatto che siamo lontane, anche se cmq continuiamo a vederci appena possiamo. Credo che ora abbia trovato la sua sicurezza e non abbia più bisogno di confrontarsi, oltre al fatto che è molto assorbita dalla bimba e dal "loro mondo".
L'altra mia amica la conosco da poco e quindi ho vissuto la gravidanza da vicino ma non proprio in "diretta live" Ora che ha avuto la bimba è molto più aperta e disponibile a condividere con me e le altre le sue emozioni e le sue giornate di mamma. E' molto più indipendente verso la bimba e ieri a quasi un mese dalla nascita abbiamo fatto cena fuori solo donne lasciando la bimba agli uomini
Insomma, vedo che sono proprio due modi diversi di affrontare gravidanza e maternità, quindi non riesco a delineare un teorema generale. Sicuramente è vero quello che dice Ladychiara: molte persone non riescono a entrare in empatia con una donna incinta.
Io penso di riuscirci grazie a quanto ho imparato qui, e mi piace tanto
L'altra mia amica la conosco da poco e quindi ho vissuto la gravidanza da vicino ma non proprio in "diretta live" Ora che ha avuto la bimba è molto più aperta e disponibile a condividere con me e le altre le sue emozioni e le sue giornate di mamma. E' molto più indipendente verso la bimba e ieri a quasi un mese dalla nascita abbiamo fatto cena fuori solo donne lasciando la bimba agli uomini
Insomma, vedo che sono proprio due modi diversi di affrontare gravidanza e maternità, quindi non riesco a delineare un teorema generale. Sicuramente è vero quello che dice Ladychiara: molte persone non riescono a entrare in empatia con una donna incinta.
Io penso di riuscirci grazie a quanto ho imparato qui, e mi piace tanto
Jillian- Numero di messaggi : 4598
Età : 38
Data d'iscrizione : 26.08.12
Re: Amicizie e maternità
Per quanto riguarda la scarsa empatia tra donne, ho avuto modo di notare come scattino spesso gelosie ed invidie da parte di chi vorrebbe, ma non può permettersi matrimonio&figli oppure da parte di chi é sola e invidia la tua felicità. C'é da dire che evidentemente non trattasi di amiche del cuore :) , comunque gli uomini non sentono ovviamente competizione e sono più aperti, anche se ovviamente non é la regola! Poi logicamente, chi ha già figli capisce più cose di chi non ne ha e non si capacita di come tu non vada a ballare con la pancia. Ebbene sì, mi é capitato di sentirmi dire per quasi metà della gravidanza: ma perché non vieni a ballare??
ladyLisa- Numero di messaggi : 253
Età : 42
Data d'iscrizione : 07.03.13
Re: Amicizie e maternità
Mia sorella, dpp 6 giugno, ha 30 anni e un gruppetto di amiche a 60 km da dove abita. Fino al mese scorso ha continuato ad andare là il venerdì sera per andare a ballare e non so se adesso ha smesso, non ne abbiamo più parlato. Questo per dire che ognuno vive la gravidanza e la maternità a modo suo, non vedo così strano che le amiche continuino ad invitare ad uscire perchè magari ci sono quelle donne che vogliono continuare a farlo. Io ho detto più volte a mia sorella che la ammiro perchè io alle 10 collassavo nel letto morta di stanchezza
Tornando in topic: io ho pochissime amiche e nessuna di loro sta qui a torino, quindi ho vissuto tutta la gravidaza e la maternità col loro supporto "virtuale" (telefonate, ci siamo viste ogni tanto mentre ero a cesena, ...), ma nulla più. La maternità invece - anzi, la sala d'attesa della pediatra - mi ha regalato una splendida amicizia che porto avanti da ormai un anno e in quasi 10 anni qui a torino non ero ancora riuscita a coltivarne seriamente una.
Credo che finchè non arrivano figli sia comunque difficile immedesimarsi in una famiglia che ne ha, se una donna in gravidanza può ancora avere una vita "normale", uscire, fare le stesse cose che faceva prima (magari con un occhio di riguardo in più), una donna con bambino piccolo non può più farlo. La tua amica, cara Jillian, come caaaaavolo ha fatto a staccarsi dal suo bimbo così piccolo per una cena? Quando samu aveva un mese io non potevo allontanarmi più della distanza cucina/camera da letto e quando lui aveva 5 mesi ho tentato di andare all'addio al nubilato di mia sorella, ma non sono neanche arrivata al momento delle ordinazioni: mio marito mi ha chiamata prima, samu era in preda ad una crisi di pianto inconsolabile e, quando li ho raggiunti, ci ha messo 10 minuti buoni a riconoscermi e ad accettare la tetta, tanto era fuori di sè. E non aveva solo fame, gli avevo lasciato un biberon di latte tirato. (poi passa eh... adesso vuole stare solo con mio marito e, quando sono insieme, mi caccia via )
La vita cambia, è vero, e probabilmente lì si fa una prima scrematura di amicizie: io continuo a vedere le mie amiche, anche quelle senza figli, nessuna mi ha "voltato le spalle" quando sono diventata mamma e io cerco comunque di continuare ad avere con loro il rapporto che avevo prima; per me è facile perchè comunque le vedevo poco prima e continuo a vederle poco adesso. L'idea che mi sono fatta è che sia "faticoso" e quindi lo si fa solo se ne vale la pena e dall'altra parte trovi una persona disposta a capire le tue nuove esigenze, senza sentirsi messa da parte.
Tornando in topic: io ho pochissime amiche e nessuna di loro sta qui a torino, quindi ho vissuto tutta la gravidaza e la maternità col loro supporto "virtuale" (telefonate, ci siamo viste ogni tanto mentre ero a cesena, ...), ma nulla più. La maternità invece - anzi, la sala d'attesa della pediatra - mi ha regalato una splendida amicizia che porto avanti da ormai un anno e in quasi 10 anni qui a torino non ero ancora riuscita a coltivarne seriamente una.
Credo che finchè non arrivano figli sia comunque difficile immedesimarsi in una famiglia che ne ha, se una donna in gravidanza può ancora avere una vita "normale", uscire, fare le stesse cose che faceva prima (magari con un occhio di riguardo in più), una donna con bambino piccolo non può più farlo. La tua amica, cara Jillian, come caaaaavolo ha fatto a staccarsi dal suo bimbo così piccolo per una cena? Quando samu aveva un mese io non potevo allontanarmi più della distanza cucina/camera da letto e quando lui aveva 5 mesi ho tentato di andare all'addio al nubilato di mia sorella, ma non sono neanche arrivata al momento delle ordinazioni: mio marito mi ha chiamata prima, samu era in preda ad una crisi di pianto inconsolabile e, quando li ho raggiunti, ci ha messo 10 minuti buoni a riconoscermi e ad accettare la tetta, tanto era fuori di sè. E non aveva solo fame, gli avevo lasciato un biberon di latte tirato. (poi passa eh... adesso vuole stare solo con mio marito e, quando sono insieme, mi caccia via )
La vita cambia, è vero, e probabilmente lì si fa una prima scrematura di amicizie: io continuo a vedere le mie amiche, anche quelle senza figli, nessuna mi ha "voltato le spalle" quando sono diventata mamma e io cerco comunque di continuare ad avere con loro il rapporto che avevo prima; per me è facile perchè comunque le vedevo poco prima e continuo a vederle poco adesso. L'idea che mi sono fatta è che sia "faticoso" e quindi lo si fa solo se ne vale la pena e dall'altra parte trovi una persona disposta a capire le tue nuove esigenze, senza sentirsi messa da parte.
fatina- Numero di messaggi : 1499
Età : 42
Data d'iscrizione : 09.08.13
Re: Amicizie e maternità
ladyLisa ha scritto:! Poi logicamente, chi ha già figli capisce più cose di chi non ne ha e non si capacita di come tu non vada a ballare con la pancia. Ebbene sì, mi é capitato di sentirmi dire per quasi metà della gravidanza: ma perché non vieni a ballare??
Vabbè ma qui non c'entra nulla il non avere ancora figli, è proprio buonsenso!! Ti assicuro che non tutte le donne non ancora mamme sono così . Il mio nuovo gruppo di amiche è sempre stato molto vicino alla neomamma e l'abbiamo "coccolata" in tutti i modi.
Sulla questione invidia e competizione non faccio fatica a crederci...ma per fortuna non è sempre così!
Credo che la sorellanza sia un'esperienza bellissima che nella vita non dovrebbe mai mancare. E' giusto che poi si aggiungano amiche di pancia e amiche neomamme, però bisogna anche stare attente a non "escludere" chi ancora mamma non è sulla base di un divario immaginario. Piuttosto, se io non capisco una cosa perchè non ho figli, spiegamela e fammela capire.
EDIT per Fatina: Io posso solo dirti che l'ho ammirata molto per questo perchè ci ho visto un forte gesto di "indipendenza", di voler continuare a sentirsi donna oltre che mamma. Non so che tipo di mamma sarò io, ma onestamente vorrei essere così. Mantenere la mia individualità nonostante abbia messo al mondo una creatura che ora dipende da me, perchè non sarà sempre così. Mettici anche che la bimba dorme sempre e deve svegliarla per mangiare ed è più semplice cmq siamo state fuori giusto 2 ore, non pensatela come una mamma snaturata eh!
AltroEDIT: cmq anche l'altra mia amica fin dal dopo parto esce a cena con la bimba tutti i w.e. in casa di amici. Al massimo torna prima, però esce. Quindi credo proprio che dipenda moltissimo da come una affronta la cosa e dallo stile di vita che ha. I miei genitori dopo che hanno avuto noi non sono usciti per parecchi anni; ora con la mia generazione noto che al contrario si tende a uscire fin da subito e cercare di tornare il più possibile allo stile di vita "di prima".
Probabilmente è fondamentale trovare un'amica che capisca le tue nuove esigenze, come dici tu Io, nel mio piccolo, credo lo possa fare, anche se ovviamente non al 100%, anche chi non ha figli. Se mi dici che non puoi uscire alle 16 perchè devi allattare, rimandiamo alle 17 senza problemi, e cose così. E' questione di buon senso, empatia e di "tenerci".
Jillian- Numero di messaggi : 4598
Età : 38
Data d'iscrizione : 26.08.12
Re: Amicizie e maternità
Jillian non volevo assolutamente darle della madre snaturata io non avrei saputo davvero come fare! mentre uscire insieme è sempre stato facile e non abbiamo mai rinunciato a farlo, uscire da sola senza samu (e ancora di più uscire con mio marito senza samu!) sono lussi che ci possiamo permettere da relativamente poco.
fatina- Numero di messaggi : 1499
Età : 42
Data d'iscrizione : 09.08.13
Re: Amicizie e maternità
Magari se anche tu avessi avuto un neonato che dorme "sempre", l'avresti fatto molto prima
Ovvio che se hai un bimbo ad alto bisogno uscire di casa diventa sicuramente estremamente più impegnativo e quindi anche le uscite (o le visite) con le amiche amiche si riducono e magari non hai voglia di stare un'ora al telefono a parlare di cose "frivole". Penso che sia questione di fortuna e di doversi adattare alle circostanze.
Ovvio che se hai un bimbo ad alto bisogno uscire di casa diventa sicuramente estremamente più impegnativo e quindi anche le uscite (o le visite) con le amiche amiche si riducono e magari non hai voglia di stare un'ora al telefono a parlare di cose "frivole". Penso che sia questione di fortuna e di doversi adattare alle circostanze.
Jillian- Numero di messaggi : 4598
Età : 38
Data d'iscrizione : 26.08.12
Re: Amicizie e maternità
Non fraintendetemi, non volevo generalizzare, né ritengo che chi non ha figli non possa capire. Forse a me son capitate alcune amiche particolarmente dure di comprendonio le quali, nonostante spiegassi le mie motivazioni, si ostinavano a non capire :D
Per quanto riguarda vita familiare e uscite varie, vorrei raccontare la mia esperienza, ma non so se esista un topic più adatto..
EDit:
.
Questo é il tipo di mamma che sono io :) fin da quando Aurora aveva meno di un mese cercavo di ritagliarmi spazi personali e di coppia con mio marito. Mi pare che la prima volta che siamo usciti da soli, lei aveva un mese circa.
Per quanto riguarda vita familiare e uscite varie, vorrei raccontare la mia esperienza, ma non so se esista un topic più adatto..
EDit:
Questo é il tipo di mamma che sono io :) fin da quando Aurora aveva meno di un mese cercavo di ritagliarmi spazi personali e di coppia con mio marito. Mi pare che la prima volta che siamo usciti da soli, lei aveva un mese circa.
ladyLisa- Numero di messaggi : 253
Età : 42
Data d'iscrizione : 07.03.13
Re: Amicizie e maternità
Volevo passare oltre, dopo aver letto qui, ma oggi è una giornata un po' no e se non scrivo nulla, poi va a finire che ci rimugino sopra tutto il giorno.
Parto dicendo che io avevo pochissime amicizie prima della gravidanza. Non mi interessava già più uscire la sera "per divertirmi", apprezzavo molto le cene o i pranzi in compagnia, un caffè al pomeriggio... cose tranquille, insomma.
Il primo mese dopo il parto io non potevo pensare ad altro che non fosse mio figlio. Non potevo, nè nemmeno lo desideravo. Non avrei mai potuto allontanarmi da lui per lasciarlo a qualcun altro, perchè sapevo che lui non sarebbe stato a suo agio, sapevo che mi avrebbe cercata e avrebbe pianto, sapevo che non avrebbe avuto il meglio che potevo offrirgli, cioè me stessa. Era qualcosa di viscerale, che si è poi protratto anche molto oltre, e che va scemando un poco ogni giorno. A me, di uscire con le mie amiche o con mio marito senza mio figlio non poteva importare niente. Avrebbero potuto maledirmi che non me ne sarebbe importato niente di niente. Dovevo trovare la mia dimensione di madre, una sintonia, un feeling, tutto il resto era in secondo piano, anche il mio essere donna.
Le mie amiche hanno capito e si sono adattate, credo che essere amici voglia dire anche questo
E non importa molto il fatto che mio figlio fosse ad alto bisogno. Se ne avessi un altro meno esigente, cerdo non cambierebbe questo mio sentire.
È qualcosa che va oltre la voglia di parlare di cose "frivole". A me la maternità ha cambiato il mio io, non solo la mia vita. Ha cambiato il mio modo di essere, di pensare, le mie priorità, la mia anima è cambiata. Essere madre, va oltre. Spesso, soprattutto i primi mesi, stai tutto il giorno con il tuo bambino, non hai il tempo per farti una doccia, non è che non hai voglia di parlare al telefono per un'ora. Spesso, semplicemente, non hai tempo. O preferiresti parlare d'altro. Avere un figlio ad alto bisogno, NON è una sfortuna! Non è che le mamme siano loro malgrado costrette tutto il giorno a fare qualcosa che detestano con un figlio che le opprime di richieste. Certo, sarebbe molto più facile se ci fossero degli aiuti esterni per le questioni pratiche, ma qui si va OT. E, molto spesso, non è nemmeno questione di adattarsi alle circostanze, semplicemente la maternità ti cambia e a volte non ti capaciti di come sia possibile che quello che prima facevi con piacere ora ti sembri terribilmente noioso. E allo stesso modo puoi renderti conto che le persone che frequentavi prima non sono più allineate con il tuo nuovo essere.
Parto dicendo che io avevo pochissime amicizie prima della gravidanza. Non mi interessava già più uscire la sera "per divertirmi", apprezzavo molto le cene o i pranzi in compagnia, un caffè al pomeriggio... cose tranquille, insomma.
Il primo mese dopo il parto io non potevo pensare ad altro che non fosse mio figlio. Non potevo, nè nemmeno lo desideravo. Non avrei mai potuto allontanarmi da lui per lasciarlo a qualcun altro, perchè sapevo che lui non sarebbe stato a suo agio, sapevo che mi avrebbe cercata e avrebbe pianto, sapevo che non avrebbe avuto il meglio che potevo offrirgli, cioè me stessa. Era qualcosa di viscerale, che si è poi protratto anche molto oltre, e che va scemando un poco ogni giorno. A me, di uscire con le mie amiche o con mio marito senza mio figlio non poteva importare niente. Avrebbero potuto maledirmi che non me ne sarebbe importato niente di niente. Dovevo trovare la mia dimensione di madre, una sintonia, un feeling, tutto il resto era in secondo piano, anche il mio essere donna.
Le mie amiche hanno capito e si sono adattate, credo che essere amici voglia dire anche questo
E non importa molto il fatto che mio figlio fosse ad alto bisogno. Se ne avessi un altro meno esigente, cerdo non cambierebbe questo mio sentire.
Jillian ha scritto:Magari se anche tu avessi avuto un neonato che dorme "sempre", l'avresti fatto molto prima
Ovvio che se hai un bimbo ad alto bisogno uscire di casa diventa sicuramente estremamente più impegnativo e quindi anche le uscite (o le visite) con le amiche amiche si riducono e magari non hai voglia di stare un'ora al telefono a parlare di cose "frivole". Penso che sia questione di fortuna e di doversi adattare alle circostanze.
È qualcosa che va oltre la voglia di parlare di cose "frivole". A me la maternità ha cambiato il mio io, non solo la mia vita. Ha cambiato il mio modo di essere, di pensare, le mie priorità, la mia anima è cambiata. Essere madre, va oltre. Spesso, soprattutto i primi mesi, stai tutto il giorno con il tuo bambino, non hai il tempo per farti una doccia, non è che non hai voglia di parlare al telefono per un'ora. Spesso, semplicemente, non hai tempo. O preferiresti parlare d'altro. Avere un figlio ad alto bisogno, NON è una sfortuna! Non è che le mamme siano loro malgrado costrette tutto il giorno a fare qualcosa che detestano con un figlio che le opprime di richieste. Certo, sarebbe molto più facile se ci fossero degli aiuti esterni per le questioni pratiche, ma qui si va OT. E, molto spesso, non è nemmeno questione di adattarsi alle circostanze, semplicemente la maternità ti cambia e a volte non ti capaciti di come sia possibile che quello che prima facevi con piacere ora ti sembri terribilmente noioso. E allo stesso modo puoi renderti conto che le persone che frequentavi prima non sono più allineate con il tuo nuovo essere.
Zara- Numero di messaggi : 3785
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