Riconoscimento di paternità o maternità e obblighi
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greenhope
Jessica
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Riconoscimento di paternità o maternità e obblighi
Con il mio ragazzo ci stavamo interrogando su questa questione: se un uomo (o donna) non riconosce il figlio, può l'altro genitore ottenerne ugualmente il riconoscimento, a mezzo di test di paternità o maternità, e quindi la partecipazione obbligatoria al suo mantenimento?
Negli Stati Uniti, da quanto so, è così, ma in Italia?
Da quanto ho capito, c'è una sentenza della Cassazione che conclude addirittura che "il rifiuto ingiustificato di sottoporsi ad indagini ematologiche (ndr, test di paternità) costituisce un comportamento valutabile da parte del giudice ai sensi dell'art. 116, secondo comma, cod. proc. civ."
Ma come si concilia questo scenario con il diritto, invece, di entrambi i genitori naturali a non riconoscere il figlio?
In pratica, se nessuno lo riconosce, va bene, ma se un genitore solo lo riconosce, l'altro può essere obbligato?
Negli Stati Uniti, da quanto so, è così, ma in Italia?
Da quanto ho capito, c'è una sentenza della Cassazione che conclude addirittura che "il rifiuto ingiustificato di sottoporsi ad indagini ematologiche (ndr, test di paternità) costituisce un comportamento valutabile da parte del giudice ai sensi dell'art. 116, secondo comma, cod. proc. civ."
Ma come si concilia questo scenario con il diritto, invece, di entrambi i genitori naturali a non riconoscere il figlio?
In pratica, se nessuno lo riconosce, va bene, ma se un genitore solo lo riconosce, l'altro può essere obbligato?
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Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Riconoscimento di paternità o maternità e obblighi
Credo valga solo per il padre.
La donna può partorire in anonimato e non riconoscere il figlio mentre l'uomo può essere obbligato a riconoscerlo.
Credo che questa legge si basi sul presupposto che se una donna non riconosce il figlio vi siano motivi gravi e fondati mentre per un uomo non sempre è così.
Nel diritto del bambino se io, donna, non posso assolutamente permettermi di tenerlo/mantenerlo posso "affidarlo" in ospedale. Se però con l'aiuto del padre che magari è più abbiente, dovessi farcela ho il diritto/dovere di chiedere che anche lui se ne occupi. Se non con l'affetto, quello non si può "estorcere", almeno economicamente.
Chiaro che se nemmeno il padre ha questa possibilità nessuna donna si impunterà per un riconoscimento se lui non ne vuole sapere.
La donna può partorire in anonimato e non riconoscere il figlio mentre l'uomo può essere obbligato a riconoscerlo.
Credo che questa legge si basi sul presupposto che se una donna non riconosce il figlio vi siano motivi gravi e fondati mentre per un uomo non sempre è così.
Nel diritto del bambino se io, donna, non posso assolutamente permettermi di tenerlo/mantenerlo posso "affidarlo" in ospedale. Se però con l'aiuto del padre che magari è più abbiente, dovessi farcela ho il diritto/dovere di chiedere che anche lui se ne occupi. Se non con l'affetto, quello non si può "estorcere", almeno economicamente.
Chiaro che se nemmeno il padre ha questa possibilità nessuna donna si impunterà per un riconoscimento se lui non ne vuole sapere.
greenhope- Numero di messaggi : 2070
Età : 46
Data d'iscrizione : 01.05.10
Re: Riconoscimento di paternità o maternità e obblighi
Non credo sia solo un fattore economico, io vorrei che il padre di mio figlio facesse il genitore o almeno si mostrasse disponibile, qualora il figlio volesse un rapporto con lui.
Odio quando si definisce una donna "ragazza madre", il figlio non l'ha fatto da sola...e lui dov'è?
L'uomo spesso può lavarsene le mani, ma è la donna che porta in grembo un figlio per 9 mesi. Gradirei che la legge italiana potesse obbligare un uomo a sottoporsi al test per scoprirne il dna...
I risultati del test si possono fare solo quando il bimbo è nato o quando è ancora in grembo?
Odio quando si definisce una donna "ragazza madre", il figlio non l'ha fatto da sola...e lui dov'è?
L'uomo spesso può lavarsene le mani, ma è la donna che porta in grembo un figlio per 9 mesi. Gradirei che la legge italiana potesse obbligare un uomo a sottoporsi al test per scoprirne il dna...
I risultati del test si possono fare solo quando il bimbo è nato o quando è ancora in grembo?
sefora- Numero di messaggi : 6196
Data d'iscrizione : 02.02.11
Re: Riconoscimento di paternità o maternità e obblighi
sefora ha scritto:Non credo sia solo un fattore economico, io vorrei che il padre di mio figlio facesse il genitore o almeno si mostrasse disponibile, qualora il figlio volesse un rapporto con lui.
Certo, ma se lui non vuole sarà un pessimo padre quindi per me tanto vale che se occupi solo economicamente.
greenhope- Numero di messaggi : 2070
Età : 46
Data d'iscrizione : 01.05.10
Re: Riconoscimento di paternità o maternità e obblighi
Sefora, con il tuo discorso però òtorniamo al tema delal gravidanza consapevole! Se sei incinta di un uomo per cui è necessario un test di paternità, forse hai sbagliato qualche valutazione dall'inizio. E la penso come Green, se uno non vuole fare il padre puoi obbligarlo all'aspetto economico, ma al resto? Io credo di no, infatti anche nelle separazioni puoi ottenere gli alimenti, ma non certo l'obbligo di visita, o di partecipazione all'educazione o alla crescita.
nike- Numero di messaggi : 5275
Età : 52
Località : Toscana
Data d'iscrizione : 11.06.09
Re: Riconoscimento di paternità o maternità e obblighi
Si JEss, anche in Italia è così. Se un uomo si rifiuta di riconoscere il figlio lo Stato si fa garante dei diritti del minore e procede. La pratica di riconoscimento può essere avviata in qualunque momento e la madre ha facoltà di chiedere anche tutti gli arretrati (dopo un tot cifra forfettaria) del mantenimento del minore. Poi nella prassi, non sempre il giudice dà l'ingiunzione :ad es ho seguito personalmente un padre a cui la ex compagna aveva impedito con ogni mezzo di riconoscere la figlia, cambiando città e regione di continuo e facendo perdere le sue tracce; il padre ha comunque proceduto tramite il TdM a far richiesta di riconoscimento della sua paternità e dopo 9 anni(!!!) l'ha ottenuta, a quel punto la "signora" , alle strette, ha chiesto 20000euro di arretrati, ma il giudice non glieli ha concessi dato il suo (comprovato) ingiustificato atteggiamento, e l'ha inoltre obbiligata a non ostacolare più il rapporto padre figlia, pena la perdita dell'affidamento.
In generale l'atteggiamento adesso è di "invitare" anche alla visita e a partecipare alla crescita, e non si tratta di dover tutelare i diritti dei genitori ma quelli dei bambini; d'altro canto si nota parecchio la tendenza a tutelare maggiormente la donna (anche nelle separazioni e nei divorzi) sicuramente perchè il codice civile risente del vecchio modello di struttura familiare (padre padrone moglie casalinga nullatenente etc). Vero è che se una donna vuol fregare un uomo incastrandolo con una gravidanza (abbiamo pure il topic! ) ci può riuscire benissimo
@Sef: lo stato obbliga, di fatto, a fare il test del DNA, dato che rifiutarsi implica accettare la paternità
@Green: sapessi io che ho visto fare, a certe donne, pur di "vendicarsi"....
In generale l'atteggiamento adesso è di "invitare" anche alla visita e a partecipare alla crescita, e non si tratta di dover tutelare i diritti dei genitori ma quelli dei bambini; d'altro canto si nota parecchio la tendenza a tutelare maggiormente la donna (anche nelle separazioni e nei divorzi) sicuramente perchè il codice civile risente del vecchio modello di struttura familiare (padre padrone moglie casalinga nullatenente etc). Vero è che se una donna vuol fregare un uomo incastrandolo con una gravidanza (abbiamo pure il topic! ) ci può riuscire benissimo
@Sef: lo stato obbliga, di fatto, a fare il test del DNA, dato che rifiutarsi implica accettare la paternità
@Green: sapessi io che ho visto fare, a certe donne, pur di "vendicarsi"....
Elisina- Numero di messaggi : 7414
Età : 47
Data d'iscrizione : 22.05.08
Re: Riconoscimento di paternità o maternità e obblighi
Ma è possibile che dopo la mascita, mentre la donna decide di NON riconoscere il bambino lasciandolo in ospedale, il padre ne chieda l'affidamento tramite test del DNA che provi la paternità? Mi sembrerebbe corretto come procedimento, sarebbe uno di quei casi in cui la paternità dovrebbe essere tutelatagreenhope ha scritto:Credo valga solo per il padre.
La donna può partorire in anonimato e non riconoscere il figlio mentre l'uomo può essere obbligato a riconoscerlo.
Credo che questa legge si basi sul presupposto che se una donna non riconosce il figlio vi siano motivi gravi e fondati mentre per un uomo non sempre è così.
Nel diritto del bambino se io, donna, non posso assolutamente permettermi di tenerlo/mantenerlo posso "affidarlo" in ospedale. Se però con l'aiuto del padre che magari è più abbiente, dovessi farcela ho il diritto/dovere di chiedere che anche lui se ne occupi. Se non con l'affetto, quello non si può "estorcere", almeno economicamente.
Chiaro che se nemmeno il padre ha questa possibilità nessuna donna si impunterà per un riconoscimento se lui non ne vuole sapere.
LucyintheSky- Numero di messaggi : 7561
Età : 42
Data d'iscrizione : 29.05.08
Re: Riconoscimento di paternità o maternità e obblighi
Grazie degli esempi, utilissimi!!
E invece nel caso inverso? Cioè in cui sia l'uomo a voler riconoscere la paternità, mentre la madre non vuole riconoscere la maternità? Perché Supertramp ragionava che in quel caso, alla madre conviene non farsi trovare affinché non le sia applicato lo stesso principio, ma può accadere che un padre riconosca il figlio e in questo modo poi obblighi la madre che non voleva riconoscerlo a farlo?
Mentre se nessuno dei due lo riconosce, finisce lì?
Syncro-post con Lucy: era proprio la domanda di Supertramp anche lui sostiene che, diversamente, la paternità non è tutelata, mentre la madre sempre.
E invece nel caso inverso? Cioè in cui sia l'uomo a voler riconoscere la paternità, mentre la madre non vuole riconoscere la maternità? Perché Supertramp ragionava che in quel caso, alla madre conviene non farsi trovare affinché non le sia applicato lo stesso principio, ma può accadere che un padre riconosca il figlio e in questo modo poi obblighi la madre che non voleva riconoscerlo a farlo?
Mentre se nessuno dei due lo riconosce, finisce lì?
Syncro-post con Lucy: era proprio la domanda di Supertramp anche lui sostiene che, diversamente, la paternità non è tutelata, mentre la madre sempre.
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Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
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Educatrice del Metodo Ladyfertility
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Re: Riconoscimento di paternità o maternità e obblighi
Non ho idea di come funzioni in quel caso. Forse Elisina ne sa qualcosa.
So per certo che la madre, se non sposata, può impedire al padre di riconoscere il bambino.
So per certo che la madre, se non sposata, può impedire al padre di riconoscere il bambino.
greenhope- Numero di messaggi : 2070
Età : 46
Data d'iscrizione : 01.05.10
Re: Riconoscimento di paternità o maternità e obblighi
beh è tanto per sapere, eh?! Nella vita sono sempre notizie utili...
Ero rimasta ai tempi in cui molti uomini abbandonavano le donne gravide, non riconoscendo il piccolo. È capitato così alla mamma di una mia amica. La cui figlia, infatti, portava il cognome di sua mamma e non del papà.
Il test si fa dopo la nascita o anche durante la gravidanza?
Ero rimasta ai tempi in cui molti uomini abbandonavano le donne gravide, non riconoscendo il piccolo. È capitato così alla mamma di una mia amica. La cui figlia, infatti, portava il cognome di sua mamma e non del papà.
Il test si fa dopo la nascita o anche durante la gravidanza?
sefora- Numero di messaggi : 6196
Data d'iscrizione : 02.02.11
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