Disturbi del comportamento alimentare
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Re: Disturbi del comportamento alimentare
Beh mammamike per i motivi espressi da Elisina e da me nella pagina precedente era parecchio importante invece far presente che la ragazza era bulimica. Visto che i cali di potassio sono tipici di chi mangia e vomita e visto che mandano in palla il cuore....
moonriver- Numero di messaggi : 5435
Data d'iscrizione : 19.04.10
Re: Disturbi del comportamento alimentare
Ok, non sono andata, alla fine, ma in realtà non la facevano vedere a nessuno. Avevano dato una notizia falsa, ci sono state complicazioni, era in rianimazione con altre persone, era complicato entrare, il mio compagno e i suoi 2 amici non sono stati fatti entrare.
Scrivo qui, perché la cosa peggiore, ragazze... è che a quanto pare la famiglia nega tutto. Dice "Era una ragazza così solare", "Non aveva nessun problema di cui vergognarsi" (MA CHE DIAVOLO DI FRASE E' QUESTA), "I medici non capiscono cosa sia successo", quanto in realtà non è così! Il ragazzo ha ammesso la bulimia. La famiglia la nega e non vuole nemmeno sentirne parlare.
Il mio compagno e i suoi amici erano sconvolti, senza parole, disgustati, perché solo il cielo sa l'inferno che sta passando quella famiglia, niente da dire, io non so come delle persone possano rimanere "in piedi" quando succedono queste cose, ci vuole una forza incredibile, però... negare? Negare tutto? Quando leggo qui e altrove che l'ammissione, la condivisione, il NON trattare questa malattia come un qualcosa di infamante e di cui ci si debba vergognare sono passaggi importanti, per il malato, per la famiglia, ma anche per altre persone, che magari affrontano la stessa situazione in silenzio... Ecco io qui non so più che dire. Non so più che pensare, perché il messaggio è chiaro: hanno chiesto agli amici di restare alla larga e di non impicciarsi e difficilmente la situazione cambierà.
Evito di esprimere ulteriormente poi le mie posizioni su uno stato vegetativo, che non è definito "irreversibile" solo perché manca un protocollo legislativo che lo definisca tale, ma che a tutti gli effetti è permanente.
Mammamike, la situazione qui è diversa da quella di tuo suocero: non ci sono reazioni di alcun tipo. Zero. Ma la verità è che non c'è una verità, non c'è nemmeno un aggiornamento "ufficiale", perché a quanto pare la famiglia - com'è suo pieno diritto fare - terrà tutto per sé.
Certo che mi viene da pensare che tra ciò che è diritto e ciò che è giusto fare ci sia davvero tanta, tanta differenza, in certi casi.
EDIT: scusate, mi rendo conto che sono molto aggressiva. La verità è che ognuno, a modo suo, dovrà convivere per sempre con questo dolore. Posso continuare ad arrabbiarmi, ma a cosa serve, realmente? A niente. Posso invece cercare di usare questi sentimenti per imparare, per empatizzare e per smettere di essere una bambina che strepita davanti a chi non si comporta come lei o che la pensa diversamente, accettare e sapere che ognuno soffre a modo suo. Nei miracoli non ci credo, ma di questa storia continuerò a parlare, perché capisco quanto è importante e quanto bisogna smettere di vergognarsi di avere una malattia, qualsiasi essa sia. E combattere con i nostri mezzi migliori e, magari, non da soli.
Scrivo qui, perché la cosa peggiore, ragazze... è che a quanto pare la famiglia nega tutto. Dice "Era una ragazza così solare", "Non aveva nessun problema di cui vergognarsi" (MA CHE DIAVOLO DI FRASE E' QUESTA), "I medici non capiscono cosa sia successo", quanto in realtà non è così! Il ragazzo ha ammesso la bulimia. La famiglia la nega e non vuole nemmeno sentirne parlare.
Il mio compagno e i suoi amici erano sconvolti, senza parole, disgustati, perché solo il cielo sa l'inferno che sta passando quella famiglia, niente da dire, io non so come delle persone possano rimanere "in piedi" quando succedono queste cose, ci vuole una forza incredibile, però... negare? Negare tutto? Quando leggo qui e altrove che l'ammissione, la condivisione, il NON trattare questa malattia come un qualcosa di infamante e di cui ci si debba vergognare sono passaggi importanti, per il malato, per la famiglia, ma anche per altre persone, che magari affrontano la stessa situazione in silenzio... Ecco io qui non so più che dire. Non so più che pensare, perché il messaggio è chiaro: hanno chiesto agli amici di restare alla larga e di non impicciarsi e difficilmente la situazione cambierà.
Evito di esprimere ulteriormente poi le mie posizioni su uno stato vegetativo, che non è definito "irreversibile" solo perché manca un protocollo legislativo che lo definisca tale, ma che a tutti gli effetti è permanente.
Mammamike, la situazione qui è diversa da quella di tuo suocero: non ci sono reazioni di alcun tipo. Zero. Ma la verità è che non c'è una verità, non c'è nemmeno un aggiornamento "ufficiale", perché a quanto pare la famiglia - com'è suo pieno diritto fare - terrà tutto per sé.
Certo che mi viene da pensare che tra ciò che è diritto e ciò che è giusto fare ci sia davvero tanta, tanta differenza, in certi casi.
EDIT: scusate, mi rendo conto che sono molto aggressiva. La verità è che ognuno, a modo suo, dovrà convivere per sempre con questo dolore. Posso continuare ad arrabbiarmi, ma a cosa serve, realmente? A niente. Posso invece cercare di usare questi sentimenti per imparare, per empatizzare e per smettere di essere una bambina che strepita davanti a chi non si comporta come lei o che la pensa diversamente, accettare e sapere che ognuno soffre a modo suo. Nei miracoli non ci credo, ma di questa storia continuerò a parlare, perché capisco quanto è importante e quanto bisogna smettere di vergognarsi di avere una malattia, qualsiasi essa sia. E combattere con i nostri mezzi migliori e, magari, non da soli.
ArdathLilith- Numero di messaggi : 2417
Età : 44
Data d'iscrizione : 19.02.11
Re: Disturbi del comportamento alimentare
ArdathLilith ha scritto: di questa storia continuerò a parlare, perché capisco quanto è importante e quanto bisogna smettere di vergognarsi di avere una malattia, qualsiasi essa sia. E combattere con i nostri mezzi migliori e, magari, non da soli.
Straquoto in pieno, negare è proprio il modo migliore per far sentire le persone "sbagliate" e incomprese. La solitudine è deleteria e il fatto che la famiglia neghi l'esistenza di questa malattia mi sembra che denoti questo stato. Mi dispiace moltissimo per questa ragazza.
Un abbraccio fortissimo Ardath
Julie- Numero di messaggi : 1252
Età : 40
Data d'iscrizione : 14.11.11
Re: Disturbi del comportamento alimentare
Julie, straquoto anch'io.
Credo che la famiglia non abbia ancora metabolizzato la cosa e spero con tutto il cuore che ammettano questo disturbo. Non solo per lei ma anche per loro. Ammettere significa sentirsi responsabili. Che la sua malattia sia frutto della sua testa o di un suo disagio non cambia le cose ma un genitore ha l'obbligo di accompagnare i propri figli in tutto e per tutto. E non posso credere che loro non si siano mai accorti di questa cosa.
E non è compito del malato convincersi a farsi curare, è compito di chi gli sta vicino aiutarlo e indirizzarlo in questa strada, a volte anche con la forza se necessario.
E qui sono davvero dura ma....
Ardath ti abbraccio!
Credo che la famiglia non abbia ancora metabolizzato la cosa e spero con tutto il cuore che ammettano questo disturbo. Non solo per lei ma anche per loro. Ammettere significa sentirsi responsabili. Che la sua malattia sia frutto della sua testa o di un suo disagio non cambia le cose ma un genitore ha l'obbligo di accompagnare i propri figli in tutto e per tutto. E non posso credere che loro non si siano mai accorti di questa cosa.
E non è compito del malato convincersi a farsi curare, è compito di chi gli sta vicino aiutarlo e indirizzarlo in questa strada, a volte anche con la forza se necessario.
E qui sono davvero dura ma....
Ardath ti abbraccio!
ettav- Numero di messaggi : 1672
Età : 49
Località : Rescaldina MI
Data d'iscrizione : 12.11.11
Re: Disturbi del comportamento alimentare
Ettav sicuramente avere una famiglia che sostiene aiuta ma purtroppo se il diretto interessato non accetta la malattia le cose non sono proprio cosi' semplici, la collaborazione del malato serve. E poi qui ci sarebbe da aprire un capitolo a parte, ovvero la situazione VERGOGNOSA in cui versa l'Italia quando si tratta del trattamento dei DCA. A febbraio ho conosciuto il vice presidente dell'associazione Mi Nutro di Vita. Sua figlia (17 anni) dopo quattro anni di malattia (era bulimica) aveva accettato di farsi curare ed e' stata inserita in una lista d'attesa per poter entrare in una delle (POCHISSIME) strutture convenzionate. Ma i tempi sono stati troppo lunghi e Giulia non ha potuto nemmeno iniziare le cure. La morte l'ha raggiunta in lista d'attesa...siamo a questo punto capisci? Al di la dell'omerta' che regna sovrana in troppe famiglie....e' inammissibile porca miseria!
moonriver- Numero di messaggi : 5435
Data d'iscrizione : 19.04.10
Re: Disturbi del comportamento alimentare
Ardath mi dispiace tanto.Se la famiglia ha chiuso tutte le porte purtroppo non c'è niente da fare..Secondo me loro crolleranno dopo,adesso sembrano freddi per lo shock...
Resta comunque il fatto che non ammettono il problema e penso a quanto abbia sofferto la figlia per questa indifferenza....
Il suocero di mia sorella cmq per i primi mesi non ha dato alcun segnale,solo dopo ha iniziato a farci capire che qualcosina lui capiva...Anche se,ti dico la verità,i due figli hanno sofferto da morire vedendolo in quello stato e pregavano Dio che se lo prendesse...
Tu sei speciale e tanto sensibile,un abbraccio...
Resta comunque il fatto che non ammettono il problema e penso a quanto abbia sofferto la figlia per questa indifferenza....
Il suocero di mia sorella cmq per i primi mesi non ha dato alcun segnale,solo dopo ha iniziato a farci capire che qualcosina lui capiva...Anche se,ti dico la verità,i due figli hanno sofferto da morire vedendolo in quello stato e pregavano Dio che se lo prendesse...
Tu sei speciale e tanto sensibile,un abbraccio...
mammamike- Numero di messaggi : 1271
Età : 44
Data d'iscrizione : 28.07.11
Re: Disturbi del comportamento alimentare
sì moon, ricordo perfettamente Giulia, ne abbiamo parlato anche qui nel forum.
Hai ragione a dire che ci dovrebbe essere la convinzione del malato ma se io avessi una figlia o anche un figlio con questi problemi, non dormirei la notte e farei di tutto per convicerlo a farsi curare.
Una situazione vergognosa, queste malattie non vengono prese in considerazione... esistono delle leggi a sostegno dei malati e dei loro familiari? Mi sembra di capire di no visto che le strutture convenzionate sono davvero poche.
Se soltanto le famiglie iniziassero ad aprirsi al mondo esterno, alle associazioni come quella che hai citato, forse si potrebbe fare qualcosa ed evitare che altre persone come l'amica di Ardath paghino le conseguenze dell'ignoranza e dell'incomprensione di altri.
Hai ragione a dire che ci dovrebbe essere la convinzione del malato ma se io avessi una figlia o anche un figlio con questi problemi, non dormirei la notte e farei di tutto per convicerlo a farsi curare.
Una situazione vergognosa, queste malattie non vengono prese in considerazione... esistono delle leggi a sostegno dei malati e dei loro familiari? Mi sembra di capire di no visto che le strutture convenzionate sono davvero poche.
Se soltanto le famiglie iniziassero ad aprirsi al mondo esterno, alle associazioni come quella che hai citato, forse si potrebbe fare qualcosa ed evitare che altre persone come l'amica di Ardath paghino le conseguenze dell'ignoranza e dell'incomprensione di altri.
ettav- Numero di messaggi : 1672
Età : 49
Località : Rescaldina MI
Data d'iscrizione : 12.11.11
Re: Disturbi del comportamento alimentare
Purtroppo però, ettav, a volte non è così lampante nemmeno per i genitori: come dicevano moon e Elisina la bulimia è più insidiosa dell'anoressia in questo senso, perchè all'esterno sembra davvero tutto normale.
Io in passato ho sofferto di DCA non classificati, ovvero non rientravo nelle caratteristiche di anoressia, bulimia o altre, sostanzialmente avevo sviluppato un disturbo ossessivo con manifestazioni psicotiche catalizzato sull'alimentazione. Non sto ad entrare in dettagli perchè c'entra poco con la situazione dell'amica di Ardath (magari ne parlerò in seguito, se a qualcuno può interessare), ma non manifestando problemi dal punto di vista fisico la mia famiglia inizialmente non si era accorta che ci fosse un problema. Alla fine si sono resi conto che qualcosa non andava perchè il mio comportamento era cambiato radicalmente, ero entrata praticamente in una spirale distruttiva, e mi hanno aiutata.
Ovviamente la mia consapevolezza e la mia voglia di risolvere il problema è stata fondamentale, ma ecco, non ringrazierò mai abbastanza la mia famiglia per come mi è stata vicina in quel periodo, anche perchè mi rendo conto che sono stata davvero molto fortunata.
Io in passato ho sofferto di DCA non classificati, ovvero non rientravo nelle caratteristiche di anoressia, bulimia o altre, sostanzialmente avevo sviluppato un disturbo ossessivo con manifestazioni psicotiche catalizzato sull'alimentazione. Non sto ad entrare in dettagli perchè c'entra poco con la situazione dell'amica di Ardath (magari ne parlerò in seguito, se a qualcuno può interessare), ma non manifestando problemi dal punto di vista fisico la mia famiglia inizialmente non si era accorta che ci fosse un problema. Alla fine si sono resi conto che qualcosa non andava perchè il mio comportamento era cambiato radicalmente, ero entrata praticamente in una spirale distruttiva, e mi hanno aiutata.
Ovviamente la mia consapevolezza e la mia voglia di risolvere il problema è stata fondamentale, ma ecco, non ringrazierò mai abbastanza la mia famiglia per come mi è stata vicina in quel periodo, anche perchè mi rendo conto che sono stata davvero molto fortunata.
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 35
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Disturbi del comportamento alimentare
Mulan io sono un po' curiosa, non ho mai pensato a disturbi del comportamento alimentare diversi dai soliti due, e per un periodo ho avuto qualche problema con l'alimentazione, innescato dal fegato affaticato e poi "gonfiato" dalla tensione e dalla mia stessa paura... è durato qualche mese e poi pian piano è andato scemando, e non gli ho mai attribuito caratteristiche particolari (quando ne parlo dico sempre che "era per via del fegato") ma parlare aiuta sempre a chiarire, quindi se vorrai...
Parsley- Numero di messaggi : 8318
Età : 38
Data d'iscrizione : 01.04.10
Re: Disturbi del comportamento alimentare
Credo che il padre non ci dorma tutt'ora la notte.....ettav ha scritto:sì moon, ricordo perfettamente Giulia, ne abbiamo parlato anche qui nel forum.
Hai ragione a dire che ci dovrebbe essere la convinzione del malato ma se io avessi una figlia o anche un figlio con questi problemi, non dormirei la notte e farei di tutto per convicerlo a farsi curare.
Ultima modifica di moonriver il Sab Giu 30, 2012 1:25 pm - modificato 1 volta.
moonriver- Numero di messaggi : 5435
Data d'iscrizione : 19.04.10
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