Ricerca di gravidanza e rischio di disabilità

Ma questo ti porterebbe a fingere di non volere dei figli, e questo non sarebbe bello per niente, o a palesare che non ne cerchi per paura dell'handicap in famiglia, che sarebbe anche peggio. Entrambe le ipotesi sono castranti, dolorose e ti porterebbero solo ad odiare questa cognata di cui in qualche modo dovrai prenderti cura.

Concordo pienamente con Lucy!
E aggiungo che credo sia peggio anche nei confronti di tua cognata farle percepire il peso di non avervi permesso di avere dei figli piuttosto che un'eventuale e ipotetica interruzione di gravidanza, che riguarderebbe solo te e tuo marito e di cui non sareste tenuti a mettere al corrente nessuno.
Tuo marito cosa ne pensa?

mio marito continua a dire che sua sorella è un problema di cui non mi devo preoccupare, ha una forma di protezione estrema nei miei confronti sotto questo aspetto. Ma ci sono cose di cui non posso non preoccuparmi, o quanto meno chiedermi

Ciao Valix, ho letto tutta la discussione e sono concorde con chi dice di non fasciarti la testa prima di rompertela.
E' normale avere paure e dubbi, anche chi non ha un disabile in famiglia.
Purtroppo non siamo immuni nella vita da malattie, problemi, disgrazie ed eventi incerti. Credo che ora sia inutile fantasticare perchè avresti pensieri negativi che non è detto si concretizzino nella realtà.
Anche chi ha figli geneticamente sani può dover affrontare handicap nel corso della loro vita.
Io credo e questo è un mio personalissimo pensiero che chi nasce non sceglie di farlo, qualcun altro ha scelto per lui. Perciò penso che questi dubbi dovrai affrontarli quando sarà il momento opportuno.
Noi non abbiamo il controllo sul fato, destino, caso o progetto di Dio, chiamatelo come volete, ma se dobbiamo pensare a ciò che potrebbe accadere non dovremmo neanche alzarci dal letto la mattina, e neanche questo ci rende immuni dall'immediato futuro.
Avere un figlio è una scelta di coppia, nel bene e nel male.
Se è un vostro sogno desiderio o progetto è giusto realizzarlo, perchè si vive una volta sola.
Stai tranquilla, nella vita spesso ci si spaventa per eventi che ci appaiono più grandi di noi e invece sul momento di affrontarli si tira fuori una parte di noi fino ad allora sconosciuta e si va avanti, altre volte invece si cade per piccolezze.

C'è poi chi i figli li vuole avere e chi invece no.
E sono entrambe scelte che vanno rispettate.
Però credo che quello che sia più importante sia vivere la propria vita cosi come la si desidera a prescindere da quello che può accaderci.

credo che la prima cosa da fare sia parlare veramente con l'ing e dirgli che il mio utero inizia a reclamare...

grazie a tutte, se ovviamente c'è qualcuno che ha vissuto in prima persona un'esperienza simile, fatevi avanti

Valix io ho mio cognato che è disabile, ha avuto una paralisi cerebrale infantile, ora lui ha gravi deficit motori ma non cognitivi, io personalmente sapendo che non è una malattia cromosomica non ho fatto l'amniocentesi ma solo la traslucenza nucale, che oramai si fa di prassi, ovvio che la paura di gestire due disabili bloccava anche me, avevo paura, ma non si può avere il controllo su tutto, ne abbiamo parlato molto io e mio marito e non ti nascondo che avremo ricorso alla itg perchè sappiamo bene quel che comporta avere un disabile in famiglia, onestamente di quel che avrebbe potuto pensare mio cognato non me ne importava un fico secco, è la mia vita, mio figlio al quale onestamente avrei voluto evitare le sofferenze di mio cognato. Sarò stata anche cruda ma questo è il mio pensiero. Per dirtela tutta anche la moglie dell'altro cognato (sono 3 fratelli) fece l'amniocentesi per entrambe le figlie, che sono sanissime. Valix coraggio!

GRAZIE PER LE TUE PAROLE!!!

ecco, io quoto in pieno saradavidemic.
se per caso dovesse portisi una scelta difficile io ti consiglio di pensare solo ed esclusivamente al benessere tuo, di tuo marito e del bimbo.
io penso che in generale, di quello che pensano gli altri di noi, un pò dovremmo fregarcene, perché altrimenti non si vive più, e non si ha più rispetto per se stessi.

quindi valix, io fossi in te ne parlerei con tuo marito e poi deciderete insieme. solo voi due.
un bacio

Valix io vivo un caso analogo al tuo.
Il fratello di Arashi è schizofrenico con disturbi bipolari e anche io mi sono posta le tue stesse identiche domande.
Oltretutto la malattia psichica la trovo ancora peggiore di quella fisica (mia mamma era poliomelitica, in casa avevo una zia cieca... insomma, conosco il problema) perché è una cosa che "non da pace".
Tra l'altro il fratello è totalmente gestito e succube della madre e mi chiedo cosa sarà quando lei non ci sarà più... ma pare che a questa cosa ci penso solo io... mah.
Tra l'altro faccio molta fatica a parlarne con Arashi perché mi sento il colpa in quanto mi sembra di mettere il discussione il suo "potere riproduttivo"...

sono pienamente d'accordo, le malattie psichiche sono di gran lunga più ingestibili...