Ricerca di gravidanza e rischio di disabilità

no no, non ipotizzo lo stesso handicap... parlo di handicap in generale

Ma allora non è paragonabile! Potrebbe esserci oppure no, potrebbe essere di gravità diversa, come fai a paragonare le situazioni, e a pensare che gli altri potrebbero paragonarli?

Conosco un giovane fortemente ipovedente. L'handicap è dovuto alla rosolia contratta dalla madre in gravidanza, e al fatto che i medici non le avevano ai tempi spiegato le possibili implicazioni. Se lo avesse saputo, avrebbe abortito, e in famiglia lo sanno tutti, questo non vuol dire che non amino questo ragazzo, che ora è sposato, ha una figlia, lavora, ma non ha avuto vita facile, e non è stato facile per una coppia ai tempi giovanissima, che comunque ha avuto altri due figli dopo. Non credo che quello che si pensa di come si affronterebbe una diagnosi del genere abbia a che fare con le persone che conosciamo, e magari amiamo, portatrici di handicap.

Concordo con Nike e aggiungo...se mai dovessi trovarmi a ricorrere ad una itg con gravidanza evidente e conosciuta da tutti, mai e poi mai mi porrei il problema di cosa dire alla gente. E sinceramente mi sentirei anche in diritto di dire una sonora bugia, tipo che l'ho perso senza la mia volontà. E non perché non ritengo legittimo l'itg, ma perché la privacy dei genitori che si trovano ad affrontare un evento tanto doloroso mi sembra la cosa da tutelare maggiormente. Anche di fronte ai sentimenti di uno sfortunato parente con handicap...

forse vado OT, ma nike se la famiglia di questo ragazzo ipovedente avesse abortito ora lui non ci sarebbe, non sarebbe sposato e non avrebbe una bambina, la vita continua e si rinnova. Chi è portatore di handicap non è una persona inutile, anzi spesso sono persone sensibilissime che hanno da insegnare a tutti noi.

Tornando alla gravidanza non è detto che se qualcuno in famiglia ha avuto un figlio con un handicap, necessariamente ci sono rischi per i parenti di dare alla luce un piccolo portatore di handicap. Mia zia ha un figlio down mia mamma no. Dipende penso da un sacco di fattori.
Inoltre, se si può "eliminare" con l'aborto un feto mal sano, questo non garantisce riparo a figli nati sani che in seguito a vaccinazioni o ad altre malattie sono diventati invalidi.

sefora ha scritto: Chi è portatore di handicap non è una persona inutile, anzi spesso sono persone sensibilissime che hanno da insegnare a tutti noi

E con questo? Non tutti i genitori si sentono in grado e tanto meglio se se ne rendono conto. Meglio se no che venga al mondo e che poi i genitori non riescano più a gestire la propria vita e quella del figlio (con costi personali, familiari e sociali)? Alcuni gradi di handicap sono da ospedalizzazione fissa, la persona è un vegetale e la famiglia per sempre legata a quel tipo di vita. Non è per tutti! E non è per tutti nemmeno il bambino con Down o "semplicemente" con ritardo mentale, sebbene n-mila volte più gestibile. Chi non se la sente, non si deve sentire nemmeno obbligato, è per questo che esisono test e leggi che tutelano la scelta, proprio perché è una questione estremamente privata e individuale, come diceva Nike.

Concordo assolutamente con PQ.
Ho lavorato come educatrice coi ragazzi disabili, mi hanno arricchito tanto, mi sono anche molto affezionata ad alcuni di loro, ma proprio perchè ho incontrato i loro genitori ed i loro fratelli e sorelle, so anch'io per certo che non porterei mai avanti una gravidanza se il feto avesse gravi malformazioni.
Tutto questo portando massimo rispetto e stima verso chi lo fa, ma pretendendone altrettanto indietro.. sono davvero scelte privatissime e sempre sofferte che davvero necessitano l'astensione assoluta di giudizio.

Tornando a te Valix, concordo con Lucy e Nike... questo rimuginio delle probabilità e possibilità ti porta solo tanta ansia.. affronterete se vorrete le indagini diagnostiche (la villocentesi tra l'altro si fa più precocemente dell'amnio, a 11 settimane...), ma passo per passo, adesso resta sul qui ed ora, sennò l'ansia ti porta via!

Ma io ho detto che qualcuno lo considera inutile? Ho spiegato una situazione in cui una famiglia, per altro una famiglia di gente buona, credimi, dice chiaramente che ha subito un'ingiustizia (nel caso specifico) e che se avesse avuto tutti i dati in mano in quel momento si sarebbe comportata diversamente. Un conto è parlare di una gravidanza, cioè di un essere in formazione che potrebbe diventare chiunque (potrebbe anche starti mortalmente antipatico, essere una persona cattiva, creare mille problemi e non ripagare mai), un conto è parlare di un adulto con cui si hanno relazioni. Qui stiamo parlando di gravidanza, la domanda non è "che rapporto avete con i portatori di handicap". Io trovo che si rischia di essere facilmente ipocriti ponendo le questioni in termini buonisti!

Non è che tutti i portatori di handicap sono sensibili, gentili, insegnano qualcosa ai genitori. A volte sono violenti, ingestibili, ingrati, o nascono in una famiglia che non ha gli strumenti per occuparsene, e finiscono per tutta la vita in cliniche. Proprio perchè sono persone come noi, e ci piace dirlo, possono avere mille caratteri, esattamente come noi!

certo, è vero...ma comunque penso che anche le esperienze negative hanno da insegnarci...talvolta la natura ha un decorso inaspettato...forse a dimostrazione che non siamo onnipotenti e che le situazioni più difficili possono insegnarci ad essere pazienti e al dominio di sé. Con questo non voglio esser IO a giudicare nessuno, penso che se abbiamo l'opportunità di scegliere durante la gravidanza, non abbiamo l'opportunità di scegliere dopo la gravidanza. Avevo un compagno di classe normale fino ad un anno, poi in seguito ad una vaccinazione ha subito delle terribili malformazioni. Un'amica ha contratto l'artrite reumatoide a 2 anni ed è cresciuta con degli handicap fisici, ma credetemi ha da insegnare a me, è forte, tenace, paziente e talvolta è lei a risollevarmi l'umore.

Penso che nella vita, e talvolta anche nella gravidanza, non si abbia mai tutto sotto controllo...anche se gli accertamenti ci possono aiutare a capire come sta procedendo la gestazione e se il feto incorre in malformazioni.

Ad una donna che conosco avevano riferito che il feto avrebbe avuto degli handicap, lei combattuta se abortire o meno, un giorno riceve il responso medico che si erano sbagliati ed il bimbo ora è perfettamente normale.

Valix ho letto tutto il post e penso che la tua paura sia rispettabilissima. Però volevo anche portarti la mia esperienza di gravidanza, portata avanti senza aver affrontato nessun tipo di test o di esame diagnostico per malformazioni o malattie genetiche ( non ho fatto neanche la translucenza nucale, che ormai si fa quasi di prassi). Forse sarò una voce fuori dal coro, ma quando sono rimasta incinta non mi è mai balenata per la testa la paura che mia figlia fosse malata, non ci ho mai minimamente pensato. E anche quando, insieme a mio marito, abbiamo dovuto scegliere se fare o no questi esami abbiamo deciso di no senza se e senza ma. L'unico paletto che mi sono messa è stato quello di pensare che se avessi avuto un figlio malato non ne avrei avuti altri, e mi sarei dedicata solo a lui.Basta, poi sono andata avanti serenamente per la mia strada.
Quando parlavo con le altre mamme in attesa veramente non riuscivo a capire perchè si concentrassero tanto solo sui risultati dei vari test ( e le ansie che a volte le attese dei risultati comportano) e poco sulla gioia di quello che vivevano ogni giorno. Ho conosciuto davvero mamme che sono andate quasi in esaurimento perchè non si fidavano del risultato e volevano andare più a fondo, che parlavano solo di paure. Aiuto, no...questo non è stato il mio modo di aspettare Chiara, non volevo fosse così e così non è stato.
Con questo per dirti semplicemente non che devi fare come me , ma di lasciarti andare con gioia quello si, di scrollarti di dosso le paure e di non fare delle tue paure un pensiero fisso..e che magari un pizzico di incoscienza nel vivere le cose belle non guasta .
Spero tu riesca a superare questo blocco.
Un abbraccione

se penso a cosa può toccare mio figlio, concepito sano, dopo il suo concepimento...malattie materne in utero, infezioni perinatali, traumi da caduta da piccino, incidenti...insomma...mi sparo domani e via!

la vita si cerca, si dona, si accetta..la vita non è perfetta, si alimenta di ogni cosa e l'accettazione del proprio percorso, opportunamente sentito e creato, è fondamentale per la qualità della vita.

Detto ciò ogni donna ed ogni coppia deve conoscere i propri limiti, ed accettare (appunto) le proprie scelte..quindi se spaventa la malattia del nascituro, quella cromosomica o genetica, allora si faccia la villocentesi o l'amniocentesi e si facciano più ecografie anche di II livello per scongiurare più malattie possibili, rimanendo consapevoli che nemmeno tutti e tre insieme questi esami daranno mai la certezza che il nascituro sarà davvero sano, perchè, gioco forza, non possono indagare ogni malattia esistente, ma solo un (buon ) numero.

Certo, ragionare con un handicap grave in famiglia è diverso che farlo senza..ma credo che questo dovrebbe comportare consapevolezza in più, ma mai abbandonarsi a paure ed allarmismi irragionevoli..abbiamo molti mezzi, per fortuna...
baci...