Ricerca di gravidanza e rischio di disabilità

Sono sposata da poco più di un anno e, piano piano, il desiderio di maternità inizia a fare capolino (al momento da me prepotentemente represso).
Ma... c'è un ma. Nella famiglia di mio marito c'è una persona con handicap. La paura è tanta. E se dovesse capitare anche a me? A mente fredda interromperei la gravidanza, senza pensarci due volte. Ma sarebbe comunque doloroso. L'alternativa è la vita con due persone handicappate in famiglia, un problema enorme che non credo di avere la forza di affrontare.

C'è qualcuna che si è trovata in questa stessa situazione? Come l'avete affrontata?

Credo che innanzitutto faccia la differenza il tipo di handicap di cui si parla....

Handicap è molto generale e indica una forma di menomazione che comporta disagio e svantaggio. L'handicap può essere dato da una malattia qualsiasi, di vario tipo, anche acquisita, quindi per valutare dovresti prima sapere se è genetica.
Eventualmetne è possibile richiedere una consulenza genetica di coppia, per valutare la probabilità di concepire un bambino con quella o altre anomalie.

Personalmente non porterei avanti una gravidanza in caso di malformazioni gravi o anomalie cromosomiche. Sono d'accordo con te che sarebbe in ogni caso doloroso, e nel contesto di una gravidanza in atto, una decisione non facile.

Da quel che so (non chiedetemi il perché di questa frase, ma con mio marito questo è un discorso non facile che piano piano tenterò di affrontare... per favore non giudicate ) non è nulla di congenito.

Però c'è un notevole handicap fisico e anche mentale. Se mi succedesse qualcosa di anche lontanamente simile sarebbe una situazione difficilmente gestibile

Se non è genetico (può anche essere congenito), avete le stesse probabilità di avere un figlio con handicap di qualsiasi altra coppia.

Sì assolutamente sì, ma a differenza di altre coppie avremmo non solo un figlio, ma anche un'altra persona di cui prenderci cura.

Sono tutti discorsi ipotetici, lo so... però non posso non pensarci prima di decidere se avere o meno un figlio.

valix ha scritto:Sì assolutamente sì, ma a differenza di altre coppie avremmo non solo un figlio, ma anche un'altra persona di cui prenderci cura.

Ma infatti sono due discorsi separati! Fai bene a pensare a "cosa faresti se", come dovrebbe fare responsabilmente chiunque pensi di affrontare la genitorialità. Poi si aggiunge la riflessione circa la familiarità per valutare se avete rischi in più, cosa che però fortunatamente sembra non abbiate (o comunque non in base all'handicap del vostro familiare).

La sorella di mia madre ha la sindrome di Down ed è nata quando mia nonna aveva già 40 anni o poco più.
Mia madre e suo fratello hanno avuto in tutto 5 figli sani, quindi su di me non incombe chissà quale paura. Al massimo farò l'amniocentesi, come fece mia madre quando aspettava me (anche se era solo 32-enne)

Valix, secondo me la voglia repressa ti sta facendo vivere questa paura (legata ad una remota possibilità) ancora peggio. So che parliamo di cose molto dolorose, ma io preferirei interrompere una gravidanza per gravi problemi piuttosto che non provarci affatto

Su questo hai ragione, ma non riesco davvero a non pensarci.
So che sembreranno discorsi eccessivi, ma... mettiamo che resto incinta, mettiamo che si scopre qualcosa che in uno stato avanzato (visibile agli altri per intenderci) e decidessi di abortire. Con quale faccia guarderei questa persona per dirle che ho deciso di abortire una persona che ha problemi come lei?

Ma quali alternative hai? Non faresti un figlio per non correre rischi? In ogni caso stai addirittura ipotizzando che l'handicap dell'eventuale bambino sarebbe lo stesso di quest'altra persona.... e non credo che nessuno potrebbe giudicarti, avrebbe a che fare con la tua capacità di gestire la situazione, non con quello che pensi di quella persona....