Il potere del ciclo mestruale ---> Terzo ciclo
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Re: Il potere del ciclo mestruale ---> Terzo ciclo
Per questo tezo ciclo non sono stata un'attenta ascoltatrice di me stessa, ma la fase premestruale ha chiesto attenzione, quindi, proverò a scrivere alcune considerazioni.
All'inizio del ciclo, mi ero promessa di riprendere a lavorare a maglia e terminare un lavoro iniziato da un anno, cosa che puntualmente non è accaduta. Si è quindi riaperta per me, quella che chiamo "questione creatività". Ciclicamente, oserei dire con cadenza annuale, di solito verso la fine dell'inverno, mi ritrovo sospesa in un limbo, in cui le parole chiave sono: so fare un po'di tutto, ma non so fare niente davvero bene. Non so creare. Quest'anno è capitato in seguito alla visita ad una zia del mio moroso. Sua figlia stava decorando delle uova svuotate per fare l'albero di Pasqua. Erano veramente bellissime, tutte diverse l'una dall'altra. Dopo di che mi mostra una vestaglia che ha cucito lei per la figlia più giovane, con un gufo realizzato a patchwork. E io tornando a casa, torno in crisi. Ho spesso delle buone, ottime idee, ma personalmente non le realizzo quasi mai. Lascio il compito di creare, dare vita alle mie idee a qualcun altro. Anche quando faccio qualcosa, di solito sono lenta. La mia testa va a mille, il mio corpo arriva sempre dopo, con la calma di chi pensa o spera o sa di avere tempo. Altro esempio banale: mi capita spesso di sbagliare a scrivere perchè con i pensieri sono molto oltre.
Per ovviare a questo "problema" l'anno scorso ho iniziato a lavorare su me stessa e ho imparato: a lavorare a maglia, a fare il pane con la pasta madre, a seminare le verdure nell'orto, ho spalato neve, accatastato legna, ho cercato di usare le mani per creare qualcosa di concreto, ma la soddisfazione creativa non è giunta. Mi sono ritrovata quindi allo stesso punto di partenza, ho imparato diverse attività, ma non ce n'è nemmeno una in cui posso dire di eccellere. Non mi sento di aver creato.
Poi, un pensiero ha iniziato a insinuarsi, magari senza senso, ma constatando che ero in fase luteale, ho pensato che questa insoddisfazione poteva essere dovuta al fatto che sapevo per certo di non aver creato nulla nemmeno in questo ciclo. Che forse c'è un atto davvero creativo che come donna posso e so fare. L'atto creativo per eccellenza.
Ci rifletterò meglio in questo periodo mestruale, di solito, il sangue è mio grande amico. Mentre stavo scrivendo mi è arrivata una chiamata per dirmi che è morta una nonna. La mia prima nonna che muore.
Il ciclo della vita, ora, deve ripartire.
All'inizio del ciclo, mi ero promessa di riprendere a lavorare a maglia e terminare un lavoro iniziato da un anno, cosa che puntualmente non è accaduta. Si è quindi riaperta per me, quella che chiamo "questione creatività". Ciclicamente, oserei dire con cadenza annuale, di solito verso la fine dell'inverno, mi ritrovo sospesa in un limbo, in cui le parole chiave sono: so fare un po'di tutto, ma non so fare niente davvero bene. Non so creare. Quest'anno è capitato in seguito alla visita ad una zia del mio moroso. Sua figlia stava decorando delle uova svuotate per fare l'albero di Pasqua. Erano veramente bellissime, tutte diverse l'una dall'altra. Dopo di che mi mostra una vestaglia che ha cucito lei per la figlia più giovane, con un gufo realizzato a patchwork. E io tornando a casa, torno in crisi. Ho spesso delle buone, ottime idee, ma personalmente non le realizzo quasi mai. Lascio il compito di creare, dare vita alle mie idee a qualcun altro. Anche quando faccio qualcosa, di solito sono lenta. La mia testa va a mille, il mio corpo arriva sempre dopo, con la calma di chi pensa o spera o sa di avere tempo. Altro esempio banale: mi capita spesso di sbagliare a scrivere perchè con i pensieri sono molto oltre.
Per ovviare a questo "problema" l'anno scorso ho iniziato a lavorare su me stessa e ho imparato: a lavorare a maglia, a fare il pane con la pasta madre, a seminare le verdure nell'orto, ho spalato neve, accatastato legna, ho cercato di usare le mani per creare qualcosa di concreto, ma la soddisfazione creativa non è giunta. Mi sono ritrovata quindi allo stesso punto di partenza, ho imparato diverse attività, ma non ce n'è nemmeno una in cui posso dire di eccellere. Non mi sento di aver creato.
Poi, un pensiero ha iniziato a insinuarsi, magari senza senso, ma constatando che ero in fase luteale, ho pensato che questa insoddisfazione poteva essere dovuta al fatto che sapevo per certo di non aver creato nulla nemmeno in questo ciclo. Che forse c'è un atto davvero creativo che come donna posso e so fare. L'atto creativo per eccellenza.
Ci rifletterò meglio in questo periodo mestruale, di solito, il sangue è mio grande amico. Mentre stavo scrivendo mi è arrivata una chiamata per dirmi che è morta una nonna. La mia prima nonna che muore.
Il ciclo della vita, ora, deve ripartire.
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Il potere del ciclo mestruale ---> Terzo ciclo
Mi spiace molto per tua nonna, Zara!
Ho letto con attenzione il tuo post, perchè secondo me ci sono diversi spunti interessanti, quindi hai fatto proprio un buon lavoro! Ora tutto sta a districarlo passo per passo!
Allora, intanto rispetto al fatto che a fine inverno la questione si ripresenti più chiaramente penso che abbia a che fare con la ciclicità dell'anno: l'inizio della primavera è il momento in cui tutto si risveglia, in cui si focalizzano i progetti da mettere in pratica nei mesi seguenti, momento in cui la nostra forza creativa e vitale sono alla massima potenza, prima della manifestazione.
Rispetto al lavoro che hai fatto sul "creare materia" vedo due punti distinti: dici di sentire di non aver creato, ma dici anche di non eccellere in nulla. Quindi dov'è esattamente il punto di frustrazione? La non eccellenza o il non trovare qualcosa che ti piace fare?
Riguardo invece all'atto creativo per eccellenza, il punto è proprio quello di capire come portare la nostra forza creatrice in altri ambiti, quindi se davvero il punto per te è l'insoddisfazione di non essere incinta, lo trovo un motivo di più per andare a fondo con l'investigare altre forme di creatività!
Ho letto con attenzione il tuo post, perchè secondo me ci sono diversi spunti interessanti, quindi hai fatto proprio un buon lavoro! Ora tutto sta a districarlo passo per passo!
Allora, intanto rispetto al fatto che a fine inverno la questione si ripresenti più chiaramente penso che abbia a che fare con la ciclicità dell'anno: l'inizio della primavera è il momento in cui tutto si risveglia, in cui si focalizzano i progetti da mettere in pratica nei mesi seguenti, momento in cui la nostra forza creativa e vitale sono alla massima potenza, prima della manifestazione.
Rispetto al lavoro che hai fatto sul "creare materia" vedo due punti distinti: dici di sentire di non aver creato, ma dici anche di non eccellere in nulla. Quindi dov'è esattamente il punto di frustrazione? La non eccellenza o il non trovare qualcosa che ti piace fare?
Riguardo invece all'atto creativo per eccellenza, il punto è proprio quello di capire come portare la nostra forza creatrice in altri ambiti, quindi se davvero il punto per te è l'insoddisfazione di non essere incinta, lo trovo un motivo di più per andare a fondo con l'investigare altre forme di creatività!
nike- Numero di messaggi : 5275
Età : 52
Località : Toscana
Data d'iscrizione : 11.06.09
Re: Il potere del ciclo mestruale ---> Terzo ciclo
Nike, che tempestività
Questo punto non riesco a scioglierlo, nel senso che penso di non eccellere perchè non c'è qualcosa che adoro fare.
Tutte le attività che ho elencato sopra mi piacciono, ma non talmente tanto da farmi impegnare a fondo. Ci sono attività che adoro, ma non sono creative in senso stretto (forse neanche in senso largo ): adoro stare a stretto contatto con gli animali, adoro contemplare la natura nelle sue mutevoli forme, adoro leggere.
Anche perchè penso che se cè qualcosa che ci piace realmente dovremmo essere in grado di percepirlo, sentirlo. Non è che posso mettermi a fare la lista di attività creative che conosco e provarle tutte. Mi sembra così sterile un approccio di questo tipo.
Questo è un punto difficile. Perchè una parte di me vorrebbe avere un bambino, l'altra ne ha molta paura. In questo periodo ci stiamo seriamente pensando, io e il mio compagno. Lui mi ha proposto di provarci tra un paio di mesi, dopo che ci saremo sposati. Io sto seguendo un percorso, che dura ormai da un anno, sulla maternità, o meglio, sulla mia paura della maternità. Nel mio post precedente ho omesso un passaggio, perchè non sapevo bene come inserire quest'altro pensiero, sempre sorto durante la fase luteale.
Vorrei trovare una madre.
Una madre per me, visto che la mia non sono mai riuscita a considerarla madre fino in fondo. Mi piacerebbe una donna saggia, che guarda nell'animo, che mi dica che se sarò in difficoltà ci sarà sempre per me. Che mi dica che diventare madre è una gioia, non una disgrazia. Forse è per questo che mi piace la natura, perchè è piena di sagge madri. Così poi un giorno potrò essere madre a mia volta, magari di una bambina.
E' po' complicato esternare queste emozioni, per niente lineari, che toccano nel profondo.
nike ha scritto:
Rispetto al lavoro che hai fatto sul "creare materia" vedo due punti distinti: dici di sentire di non aver creato, ma dici anche di non eccellere in nulla. Quindi dov'è esattamente il punto di frustrazione? La non eccellenza o il non trovare qualcosa che ti piace fare?
Questo punto non riesco a scioglierlo, nel senso che penso di non eccellere perchè non c'è qualcosa che adoro fare.
Tutte le attività che ho elencato sopra mi piacciono, ma non talmente tanto da farmi impegnare a fondo. Ci sono attività che adoro, ma non sono creative in senso stretto (forse neanche in senso largo ): adoro stare a stretto contatto con gli animali, adoro contemplare la natura nelle sue mutevoli forme, adoro leggere.
Anche perchè penso che se cè qualcosa che ci piace realmente dovremmo essere in grado di percepirlo, sentirlo. Non è che posso mettermi a fare la lista di attività creative che conosco e provarle tutte. Mi sembra così sterile un approccio di questo tipo.
nike ha scritto:
Riguardo invece all'atto creativo per eccellenza, il punto è proprio quello di capire come portare la nostra forza creatrice in altri ambiti, quindi se davvero il punto per te è l'insoddisfazione di non essere incinta, lo trovo un motivo di più per andare a fondo con l'investigare altre forme di creatività!
Questo è un punto difficile. Perchè una parte di me vorrebbe avere un bambino, l'altra ne ha molta paura. In questo periodo ci stiamo seriamente pensando, io e il mio compagno. Lui mi ha proposto di provarci tra un paio di mesi, dopo che ci saremo sposati. Io sto seguendo un percorso, che dura ormai da un anno, sulla maternità, o meglio, sulla mia paura della maternità. Nel mio post precedente ho omesso un passaggio, perchè non sapevo bene come inserire quest'altro pensiero, sempre sorto durante la fase luteale.
Vorrei trovare una madre.
Una madre per me, visto che la mia non sono mai riuscita a considerarla madre fino in fondo. Mi piacerebbe una donna saggia, che guarda nell'animo, che mi dica che se sarò in difficoltà ci sarà sempre per me. Che mi dica che diventare madre è una gioia, non una disgrazia. Forse è per questo che mi piace la natura, perchè è piena di sagge madri. Così poi un giorno potrò essere madre a mia volta, magari di una bambina.
E' po' complicato esternare queste emozioni, per niente lineari, che toccano nel profondo.
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Il potere del ciclo mestruale ---> Terzo ciclo
In questo ciclo ho notato in modo incredibile che attorno al 5-6 cd si tende a ritornare al buio premestruale :shock:ed è strano perchè ho letto questo topic al 7 cd, non è che l'ho letto prima e mi sono fatta influenzare!
A parte questo, ho la sensazione di aver iniziato a vivere un po' meglio la fase premestruale. Sarà stato anche il fatto di avere finalmente un ciclo di una lunghezza normale! e quindi di essere arrivata al pre-mestruo più "fresca".
E' stata comunque una fase strana. Ero più consapevole del solito di essere nel pre-mestruo, e ho cercato di fare due cose: 1-di essere più indulgente con me stessa, 2-di capire che sono in SPM e quindi di trattenermi dal rispondere male agli altri. E ci sono riuscita!
Certo, è rimasta la fatica ad addormentarsi, l'ansia che mi accompagna di sottofondo, ma molto meno del solito. Più che altro mi sentivo molto consapevole. Del fatto che questa fase va attraversata.
Poi sabato, due giorni prima delle M, è successa una cosa strana. Ero ad una festa con amici, e mi sono resa conto che in questa fase tende a prevalere il mio lato maschile. Mi annoio con i discorsi delle amiche, preferisco stare con gli amici del mio ragazzo. Mi danno fastidio cose che di solito mi piacciono, quel chiacchiericcio femminile continuo... e soprattutto il parlare di bambini. Le mie amiche non facevano che parlare di bambini, e io provavo proprio fastidio. Al che mi sono isolata dalle amiche.
Poi mi sono resa conto che forse si è esasperato un sentire che ho dentro in questo periodo. Non posso avere figli ora. E neanche tra breve. La mia migliore amica sta iniziando la ricerca. E io non posso e non potrò almeno per un paio d'anni. Ce l'ho in mente ora, mentre prima continuavo a pensare "ma magari tra qualche mese o un annetto..." e rimandavo la speranza. Ora invece l'ho realizzato, e ho realizzato che la cosa mi fa stare abbastanza male ma almeno sono consapevole e posso affrontarla dentro di me.
Ora sto ancora elaborando cosa fare... sto pensando di allontanarmi per un po' da chi può "ricordarmi" questo desiderio sepolto e avvicinarmi invece a chi ha una vita diversa. Ma non so se è una cosa sensata... Insomma, ora sto passando la fase mestruale a cercare di elaborare questa "rivelazione".
A parte questo, ho la sensazione di aver iniziato a vivere un po' meglio la fase premestruale. Sarà stato anche il fatto di avere finalmente un ciclo di una lunghezza normale! e quindi di essere arrivata al pre-mestruo più "fresca".
E' stata comunque una fase strana. Ero più consapevole del solito di essere nel pre-mestruo, e ho cercato di fare due cose: 1-di essere più indulgente con me stessa, 2-di capire che sono in SPM e quindi di trattenermi dal rispondere male agli altri. E ci sono riuscita!
Certo, è rimasta la fatica ad addormentarsi, l'ansia che mi accompagna di sottofondo, ma molto meno del solito. Più che altro mi sentivo molto consapevole. Del fatto che questa fase va attraversata.
Poi sabato, due giorni prima delle M, è successa una cosa strana. Ero ad una festa con amici, e mi sono resa conto che in questa fase tende a prevalere il mio lato maschile. Mi annoio con i discorsi delle amiche, preferisco stare con gli amici del mio ragazzo. Mi danno fastidio cose che di solito mi piacciono, quel chiacchiericcio femminile continuo... e soprattutto il parlare di bambini. Le mie amiche non facevano che parlare di bambini, e io provavo proprio fastidio. Al che mi sono isolata dalle amiche.
Poi mi sono resa conto che forse si è esasperato un sentire che ho dentro in questo periodo. Non posso avere figli ora. E neanche tra breve. La mia migliore amica sta iniziando la ricerca. E io non posso e non potrò almeno per un paio d'anni. Ce l'ho in mente ora, mentre prima continuavo a pensare "ma magari tra qualche mese o un annetto..." e rimandavo la speranza. Ora invece l'ho realizzato, e ho realizzato che la cosa mi fa stare abbastanza male ma almeno sono consapevole e posso affrontarla dentro di me.
Ora sto ancora elaborando cosa fare... sto pensando di allontanarmi per un po' da chi può "ricordarmi" questo desiderio sepolto e avvicinarmi invece a chi ha una vita diversa. Ma non so se è una cosa sensata... Insomma, ora sto passando la fase mestruale a cercare di elaborare questa "rivelazione".
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
Età : 37
Località : Trento
Data d'iscrizione : 05.12.10
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