Gli uomini durante il parto

atam ha scritto:...e non è detto che tutte le donne vogliano condividerla con i propri compagni!

anche se però, per me, questa è un po' una forma di egoismo...proprio perchè nasce il figlio di entrambi...non solo della mamma che lo partorisce.

N non ha visto nulla perchè era dietro di me quando ho partorito e di fianco quando mi hanno dato qualche punto. Lele è rimasto con me tutto il tempo ed ha concentrato su di sè l'attenzione del papà che non gli staccava gli occhi di dosso
La nostra vita sessuale ha avuto qualche problema all'inizio, ma più per una questione di poca lubrificazione, paura mia che fosse cambiato tutto, ecc, ma per lui non c'è stato nessun cambiamento in negativo.
Per dire, anche nelle prime settimane dopo la nascita è stato molto porno-coccoloso e io ero abbastanza trascurata

Porno-coccoloso è stupendo, Julie!

che bello...
per noi non c'è dubbio... è un'esperienza che vivremo assieme, così come assieme viviamo ogni singolo momento dlela nostra vita matrimoniale, ogni istante che ci lega indissolubilmente l'uno all'altra..

mio marito è la prima persona a cui penso in ogni istante della mia giornata (e notate che io ero un'indiscussa mammona tanto da piangere la prima notte di notte fuori casa senza mammina ), è colui che mi da la forza di vivere, colui che mi aiuta a superare i miei attacchi di ansia più brutti, colui che mi tranquillizza e rassicura sempre, colui che ha immensa fiducia in me

so che la gravidanza la vivrò appieno con lui, perchè lui è come me e sarà così anche con il nostro bambino, non esisteranno "ma la mamma è la mamma", no, perchè la mamma e papà sono uguali.. e spero col cuore di potervi confermare, se Dio vorrà, tutto ciò che sto dicendo ora

così sarà molto naturale starmi accanto durante il parto del NOSTRO bambino, ma non davanti vedendo proprio l'espulsione (anche se i documentari li guarda ed è serenissimo), perchè io non voglio che veda sangue o la patatini che si dilata, voglio che la sua patatini rimanga nella sua mente così come è ora, tutta piccina e carotina

so che mi starà accanto supportandomi perchè mi sentirò magari inadeguata e spaventata, perchè è lui che cerco quando ho paura, so che mi darà tutto il suo supporto ed il suo amore, perchè ci viene naturale così, condividere tutto.. lui mi ha visto nei momento peggiori, isterica, pazza, in lacrime, urlante a tirare oggetti, lui sa come sono.. e mi ama per tutto questo, perciò in travaglio potrei non essere tanto diversa dai miei momenti peggiori.. certo, mi spaventa che possa preoccuparsi molto per il mio dolore, perchè piuttosto che vedere soffrire me, soffre lui

e poi, non possiamo assolutamente perderci il primo sguardo del nostro bambino, insieme, voglio che percepisca tutte quelle sensazioni che percepisco io, perchè il figlio è nato da lui quanto da me, è nato dal nostro amore

atamina, anche io ho sentito parlare delle teorie sulla visione del parto ed il susseguente aumento dei divorzi, non penso però che siano legati strettamente, ma sono fermamente convinta che il mio maritino non debba vederla, è proprio un punto fermo... personalmente credo che potrebbe rimanergli inconsciamente questa immagine in mente, ed anche se avremmo ugualmente una vita sessuale soddisfacente, ho paura che qualora la mia patatini potesse, inzialmente, sembrare più, ehm, "larga",( e vi confesso che questa paura ce l'ho e, ahimè, tempo fa mi faceva pensare addirittura ad un cesareo ) il maritino potrebbe associarla alla sua visione.. perciò meglio non vedere e basta

all'inizio, subito dopo il parto, è effettivamente larga mio marito la definì un'autostrada ma poi -giuro!- torna come prima!!!

daneb ha scritto:

atam ha scritto:...e non è detto che tutte le donne vogliano condividerla con i propri compagni!

anche se però, per me, questa è un po' una forma di egoismo...proprio perchè nasce il figlio di entrambi...non solo della mamma che lo partorisce.

Io quoto Daneb,il bambino è di entrambi,anche se forse non è egoismo ma pudore per la donna...non so...

danebina..
se tutto torna come prima allora va bene
.... l'autostrada

cinzia
mi trovo d'accordo con te, mi piace molto l'idea di una sorta di pudore per la donna

Si farfi,perchè l'uomo può aver paura del sangue (risolvibile,non guarda!) o paura di essere inutile o altro,insomma,paure che possono essere superate..
Mentre per la donna è importante che sia serena e rilassata e dunque diventa un disagio che può ostacolare il parto...

Per me non è nè egoismo, nè pudore, quoto Leila che riesce sempre a dire meglio di me le cose che penso anch'io!

Leila ha scritto:invece anche io penso che partorire sia questione da donne...è un momento in cui, se ci si ascia veramente andare, si perde ogni inibizione...si deve perdere ogni inibizione..la neocorteccia non lavora durante il parto...
vedere con la coda dell'occhio il marito agitato, sudato, teso, e magari un po' shoccato o schifato, bè, blocca la donna e blocca anche il meccanismo del parto.

Penso che per me sia più naturale che lui non partecipi semplicemente perchè in quel momento a lavorare è il "cervello primario", e meno persone ci sono in giro, meglio si riesce a lavorare. Certo, i sentimenti mi dicono che sarebbe bello condividere, e la ragione mi dice che il bambino è anche suo. Ma sentimenti e ragione sono cose già troppo complesse secondo me per entrare nel meccanismo animale che è il parto.
Da questo punto di vista Ina May Gaskin e Michael Odent mi hanno aperto un mondo, al grido "siamo mammiferi".

leila ha scritto:vedere con la coda dell'occhio il marito agitato, sudato, teso, e magari un po' shoccato o schifato, bè, blocca la donna e blocca anche il meccanismo del parto.

ma non vedo perchè il marito debba necessariamente passare per quello che affronta la nascita del figlio così