Problemi di peso e conseguenze psicologiche
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Re: Problemi di peso e conseguenze psicologiche
Sì, infatti glielo faccio notare sempre e lui ne è felice, anche perchè finora quando si parla del suo peso non si sente dire altro che "sei ciccione, smettila di ingozzarti" oppure "tuo padre è così a 64 anni, tu lo sei a 23, quindi pensa a quanto sarai grasso alla sua età", ovviamente da sua madre
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 35
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Problemi di peso e conseguenze psicologiche
Simpatica sua mamma..come demoralizzare il figlio in 3 secondi netti..meno male che tu lo incoraggi,per lui è un problema nuovo forse è anche per questo che è in difficoltà,da come ne parli sembra un ragazzo maturo per la sua età,non uno che si scoraggia facilmente.
Pachamama- Numero di messaggi : 1620
Età : 46
Data d'iscrizione : 03.10.11
Re: Problemi di peso e conseguenze psicologiche
mulan,è cambiato qualcosa?
Cinzia- Numero di messaggi : 3094
Età : 41
Data d'iscrizione : 21.07.11
Re: Problemi di peso e conseguenze psicologiche
Oddio, ho scoperto solo adesso la risposta di Cinzia! Sorry cara, mi sa che ero un pò fuori quel periodo!
Comunque tiro su il topic perchè sembra che la situazione si sia un pò smossa, cioè il mio ragazzo sente che deve fare qualcosa per il suo sovrappeso. Spesso gli capita di sfogare le sue ansie sul cibo, mangiando velocemente e quindi non rendendosi conto che esagera...ho provato ad affrontare il discorso "alimentazione corretta", ma sembra che lui sia il classico tipo di persona che senza lo schemino non si muove. Casualmente c'è una mia amica che sta per laurearsi in scienze dell'alimentazione e che mi ha detto che non avrebbe problemi a scrivere un programma alimentare per il mio ragazzo, anche se si tratta della classica dieta "italian style" ipocalorica e a base di carboidrati complessi. C'è da dire che una dieta fatta da lei già la stanno seguendo il suo ragazzo e un altro nostro amico e stanno perdendo peso, quindi diciamo che da questo punto di vista i suoi risultati li ha...
Il mio ragazzo è sembrato più entusiasta di questa idieta piuttosto che sulle altre strategie del tipo "low carb", perchè appunto credo che lui senta il bisogno di un vero e proprio schemino da seguire anche in termini di porzioni, visto che autonomamente non riesce a regolarsi. A giorni la mia amica dovrebbe portare il piano alimentare per entrambi...sì, per entrambi, perchè lei ritiene che data la situazione, cioè che il mio ragazzo comunque non appena può si lascia andare e ha difficoltà ad accettare il suo problema di peso, sia meglio che io lo sostenga direttamente da questo punto di vista. Per me non sarebbe una dieta ipocalorica, visto che sono normopeso, il fatto è che io sto adottando uno stile di vita alimentare diverso, senza pane e pasta, e questo stravolgerebbe un pò tutto. Solo che non so, se effettivamente la cosa potrebbe aiutarlo forse per un pò, almeno per farlo abituare, potrei scendere a compromessi...non so, non sono esperta in queste cose, non so se questa strategia dell'avere una persona "direttamente vicina" possa essere utile.
Comunque tiro su il topic perchè sembra che la situazione si sia un pò smossa, cioè il mio ragazzo sente che deve fare qualcosa per il suo sovrappeso. Spesso gli capita di sfogare le sue ansie sul cibo, mangiando velocemente e quindi non rendendosi conto che esagera...ho provato ad affrontare il discorso "alimentazione corretta", ma sembra che lui sia il classico tipo di persona che senza lo schemino non si muove. Casualmente c'è una mia amica che sta per laurearsi in scienze dell'alimentazione e che mi ha detto che non avrebbe problemi a scrivere un programma alimentare per il mio ragazzo, anche se si tratta della classica dieta "italian style" ipocalorica e a base di carboidrati complessi. C'è da dire che una dieta fatta da lei già la stanno seguendo il suo ragazzo e un altro nostro amico e stanno perdendo peso, quindi diciamo che da questo punto di vista i suoi risultati li ha...
Il mio ragazzo è sembrato più entusiasta di questa idieta piuttosto che sulle altre strategie del tipo "low carb", perchè appunto credo che lui senta il bisogno di un vero e proprio schemino da seguire anche in termini di porzioni, visto che autonomamente non riesce a regolarsi. A giorni la mia amica dovrebbe portare il piano alimentare per entrambi...sì, per entrambi, perchè lei ritiene che data la situazione, cioè che il mio ragazzo comunque non appena può si lascia andare e ha difficoltà ad accettare il suo problema di peso, sia meglio che io lo sostenga direttamente da questo punto di vista. Per me non sarebbe una dieta ipocalorica, visto che sono normopeso, il fatto è che io sto adottando uno stile di vita alimentare diverso, senza pane e pasta, e questo stravolgerebbe un pò tutto. Solo che non so, se effettivamente la cosa potrebbe aiutarlo forse per un pò, almeno per farlo abituare, potrei scendere a compromessi...non so, non sono esperta in queste cose, non so se questa strategia dell'avere una persona "direttamente vicina" possa essere utile.
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 35
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Problemi di peso e conseguenze psicologiche
Mulan onestamente non vedo perché tu debba seguire la dieta ricca di carboidrati e ipocalorica che ti consiglia. Nel topic dieta e fitness è stato parlato più e più volte degli effetti devastanti delle diete sbilanciate. Si perde peso certamente, ma così facendo abbassi troppo il metabolismo e nel momento in cui la dieta "finirà" la frustrazione e la fame prenderanno il sopravvento e si ingrasserà con pochissimo tempo. Provate a farlo insieme voi due uno schemino capendo anche quali sono i suoi gusti, forse si sentirà più soddisfatto e preso in considerazione rispetto al trovarsi davanti una dieta preparata da una persona che non sa neanche cosa a lui piace magari. Non so come mai ma questi laureati o laureandi in scienze dell'alimentazione propongono sempre diete ipocaloriche e ricche di carboidrati forse perché (a detta loro) "la dieta mediterranea è la migliore" (ho parlato con diverse persone anche laureate alla specialistica e ho sentito più volte questa cosa). se a lui per esempio piace il pane che lo mangiasse a pranzo, magari 70 grammi aggiungendo però anche una dose di proteine e di grassi. Secondo me mangiare quello che piace aiuta tantissimo psicologicamente perché non si ha più paura della dieta ma ci si sente bene e ci si alza dal tavolo soddisfatti e sazi Almeno questo è il mio modesto parere
Luthien- Numero di messaggi : 7550
Età : 39
Località : Roma
Data d'iscrizione : 12.05.10
Re: Problemi di peso e conseguenze psicologiche
Luthien, il problema sai qual è? Che lui è troppo abituato a mangiare in modo "mediterraneo", con pasta, pane, anche proteine, questo sì, ma sembra che non riesca a rinunciare ai carboidrati complessi. A volte abbiamo provato a mangiare in modo diverso, abbiamo fatto colazione con le uova e un pò di frutta (quando siamo da lui io faccio così), poi a pranzo è capace di mangiare schifezze su schifezze in quantità industriali. Non so che pensare onestamente, ho provato a prestargli il libro di Wolf ma dice che non ha tempo di leggerlo....onestamente non so davvero come comportarmi.
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 35
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Problemi di peso e conseguenze psicologiche
Allora provate a trovare un bravo nutrizionista nella vostra zona se gli proponi una dieta ipocalorica e ricca di carboidrati sai già che la cosa non durerà. imparare a mangiare bene è molto importante e vedrai che con l'aiuto della persona giusta piano,piano qualcosa si smuoverà. purtroppo non è facile, bisogna fare dei sacrifici soprattutto all'inizio ma bisogna essere determinati nel farlo. Lui è intenzionato a cambiare il proprio modo di nutrirsi oppure non ne sente la necessità?
Luthien- Numero di messaggi : 7550
Età : 39
Località : Roma
Data d'iscrizione : 12.05.10
Re: Problemi di peso e conseguenze psicologiche
Un pò sì e un pò no, nel senso che è consapevole di essere sovrappeso e spesso è triste perchè si sente brutto e perchè non riesce a dimagrire, generalmente cerca di stare attento, ma poi gli capita di fare della abbuffate pazzesche e mangiare in modo squilibrato, perchè gli vengono dei veri e propri attacchi di fame. Gli ho proposto di andare da un nutrizionista, ma lui dice che non ha tempo e non gli va di spendere soldi, e alla fine (questo lo so per sentito dire) da queste parti si trovano solo nutrizionisti che propinano la classica dieta mediterranea. Tra una cosa e l'altra, alla fine, lui non riesce a stare più di un giorno senza un piatto di pasta, quello che penso è: si può trovare un compromesso? Un modo di mangiare più sano ed equilibrato ma non troppo lontano dal suo stile di vita?Luthien ha scritto:Lui è intenzionato a cambiare il proprio modo di nutrirsi oppure non ne sente la necessità?
Io per prima dico che è difficile cambiare abitudini, però SO che è per il mio benessere, fisico e psicologico, e lo faccio. Per lui, invece, sembra che la questione del suo peso sia secondaria a tante altre cose...non che sia chissà quanto grasso, è alto 1 metro e 80 e pesa 85 chili ed è parecchio muscoloso, ma comunque non è proprio l'ideale rimanere così insomma.
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 35
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Problemi di peso e conseguenze psicologiche
Ma certo che il compromesso c'è Deve imparare che la pasta la può mangiare e il pane anche, non deve demonizzare il cibo ma deve mangiare con le giuste quantità. si abbuffa perché gli zuccheri creano dipendenza e creano fame, tanta fame però il cambiamento deve partire anche da lui, deve informarsi e volersi bene. Dire che non ha tempo di leggere un libro o di informasi non è un buon presupposto di partenza secondo me e bisognerebbe capire cosa lo ha spinto psicologicamente ad assumere queste abitudini
Luthien- Numero di messaggi : 7550
Età : 39
Località : Roma
Data d'iscrizione : 12.05.10
Re: Problemi di peso e conseguenze psicologiche
Il fatto è che lui è una persona molto ansiosa, da 5 anni è in cura da una psichiatra per una lieve forma di disturbo bipolare, prende uno psicofarmaco (che piano piano sta sospendendo), e ha fatto degli enormi passi avanti in questo periodo. Gli è rimasta, però, questa forma di ansia che lui sfoga con il fumo e, a volte, anche con il cibo: dal suo punto di vista queste sono le sue trasgressioni, ecco. Nei suoi momenti di massimo stress o, al contrario, nei momenti di massimo relax, lui si lascia andare così. Il problema è che non è che a livello alimentare "trasgredisce" una volta alla settimana, ma tra una cosa e l'altra mangia male sempre, perchè magari si limita un sacco in un pasto, e in quello dopo si rifà con gli interessi. Dovrebbe imparare a mangiare sempre nelle giuste quantità, un pò c'è riuscito, perchè ad esempio un anno fa pesava 92 chili e ora è sceso a 85, ha ricominciato a fare sport, ma di strada ce n'è da fare eccome. Come ho già scritto, la madre in tutto questo non aiuta, ha una visione dell'alimentazione tutta sua che impone anche a lui, che si ribella e dice la sua, ma, a quanto dice, non ha la testa per stare a combattere con lei (e un pò lo capisco anche, visto che anche lei ha parecchi problemi). Insomma, è un gran bel casino
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 35
Data d'iscrizione : 30.08.11
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