Disturbi del comportamento alimentare

Ragazze anche io ci sono cascata... e leggendo le vostre storie mi sono commossa.
Io ho sofferto di anoressia dai 14 ai 15 anni e sono stata veramente moooolto male. Nessuno si é mai accorto di nulla perché ero comunque magra già di mio facendo 9 ore di allenamento alla settimana.
Purtroppo tutto é iniziato quando mi sono fidanzata con un ragazzo che mi comandava e secondo lui mi dovevo vestire come diceva lui e io per non perderlo lo ascoltavo... Se ci penso ora, dico che ai tempi sono stata davvero parecchio stupida!
Mi diceva che dovevo dimagrire perché iniziavo a fargli schifo, ero alta 1.59 e pesavo 51 chili quindi ho iniziato a non mangiare più e a prendere lassativi, da una pastiglia ogni 3-4 ore a prendere 3 alla volta.
Andavo a lezione e svenivo sempre, a scuola mi sentivo una schifezza e non riuscivo neanche a seguire le lezioni (mi mancavano gli zuccheri e tutto ciò di cui abbiamo bisogno) ma nonostante ciò non ho mai perso un anno di scuola. Mi sedevo a tavola, facevo finta di mangiare oppure mangiavo giusto 30 grammi di pasta al giorno e per il resto andavo avanti a bere acqua arrivando a quasi 7 litri al giorno. I miei genitori non mi hanno mai detto nulla e mai si sono accorti che stavo male e continuavo a dimagrire.
Quando andavo a lezione, mettevo il body e guardandomi allo specchio, pensavo a quanti chili dovevo ancora perdere....
Il mio fidanzato era contento quando mi vedeva star male e non mi reggevo in piedi tanto da dirmi che stavo diventando più bella...
Le uniche persone che si preoccupavano di me erano le mie compagne e la maestra di danza e grazie a loro sono risucita a guarire... mi hanno salvato la vita dato che ero arrivata a pesare 30 chili......

Finalmente, una volta che mi sono sistemata, ho trovato il coraggio di denunciare quell'orribile persona che mi ha fatto del male e mi picchiava, tutt'ora a distanza di anni sto riportando i segni di anni di violenza. L'ho lasciato e sono stata single fino ai miei 21 anni quando ho conosciuto l'amore della mia vita... colui che sta per diventare mio marito e padre del mio bimbo/a.

Bambolina...mi si spezza sempre il cuore a leggere queste cose...

ciao a tutte!!!!
scusate, ho proprio bisogno di parlare con qualcuno! è la prima volta che affronto questo problema in modo così eclatante ma credo sia giunto il momento giusto. Io sto insieme al mio ragazzo da quasi 5 anni. Purtroppo io e lui siamo di due città diverse anche se credo che entro l'estate si trasferirà nella mia città.
Quando ci siamo messi insieme lui pesava 80 kg essendo alto quasi 1.90.Io nn avrei mai detto, guardandolo, che potesse essere una persona che tende ad ingrassare molto facilmente e che fosse abituato a fare diete:fino a quel momento le poche volte che l'avevo visto era sempre stato magro perchè riusciva evidentemente a perdere peso per l’estate. Dopo circa 4 mesi che stavamo insieme, ha preso 40 kg. Io all'inizio, accecata dall'amore, non ho detto niente. Le cause che hanno contribuito al suo aumento di peso è stata la lontananza dalla famiglia e la sua nuova vita in un posto nuovo in cui doveva ancora integrarsi. Infatti lui per stare più vicino a me e per rendere la distanza meno pesante si è trasferito da un suo zio e dai suoi cugini. Non è voluto venire a vivere nella mia città perchè nn gli piaceva l'idea di vivere in una città provenendo da un paesino. vabbè questo è soggettivo anche se c'è voluto un bel po' per capire questa sua scelta.
Dopo circa un anno, ho iniziato a fargli capire che avrei preferito che lui dimagrisse sia per la sua salute, sia perchè lui stesso era cambiato (era più insicuro, più chiuso) e lui stesso diceva di voler dimagrire, sia perchè a me piaceva più come prima. Ho provato anche la strada della salute e lui stesso ne è consapevole. Ha provato in questi anni a fare diverse diete ma dopo poco le ha lasciate tutte: solo l'anno scorso, con una dieta, ha perso circa 20 chili ma poi ha avuto uno dei suoi momenti di depressione e li ha ripresi quasi tutti. Siamo sempre punto a capo solo che io ora mi sto stancando e noto che sto cambiando molto anche nei suoi confronti sopratutto in questo periodo. Mi sono sempre chiesta se era giusto o meno chiedere al proprio partner di dimagrire o se bisognerebbe accettarlo se lo si ama sul serio. secondo voi??Io lo amo ma non riesco ad accettare che questa situazione continui (perchè vedo che tutto rimane sempre uguale) e finisco per tirare sempre fuori l'argomento (mi riferisco a questo periodo) e finiamo per discutere sempre. Lui mi ripete sempre che vuole dimagrire ma che non ci riesce ed io nn so più che fare, come rapportarmi con lui su questo tema anche perchè dopo un po' l'attrazione sessuale, soprattutto con gli anni, rischia di compromettersi ( già siamo distanti). Lui mi dice sempre che non lo capisco, che non capisco quanto possa essere difficile per lui facendomi passare quasi per una persona che pensa solo all'apparenza ma non credo affatto di essere così; ho accettato questa cosa per troppo tempo e adesso sta diventando un problema sempre più serio, lui stesso si vergogna della gente (per es. quando si va bere fuori qualcosa) e questo limita anche me. Ci sono dei problemi oggettivi, nn è solo un mio capriccio,questo perchè anche lui bada al parere della gente.
Non sono proprio che fare..nn capisco perchè nn riesca a trovare la forza..capisco che avere la famiglia vicino possa aiutarlo però certe volte penso che lui con me si sia molto adagiato dato che ha sempre ritenuto che fosse una cosa che riguardasse solo lui e non me: io nn credo sia del tutto corretto, anche se ovv è lui che deve sentire l'esigenza di dimagrire, perchè credo che sia giusto cercare di piacere sempre al proprio partner, sicuramente è un modo per tenere viva la storia con il passare degli anni. Lui mi dice sempre che mi amerebbe uguale anche se ingrassassi come lui quasi a farmi sentire in colpa ma qui nn si tratta di un paio di chili...c'è molto di più!!
scusate lo sfogo..nn saprei dove situare questo topic se fra la parte della salute o di psicologia...
Non so proprio come concludere..scusate la lunghezza del mio messaggio ma avevo bisogno di condividere questi pensieri..
Buonanotte!!!

Rispndendo solo alla domanda per me si è giusto che tu gli chieda di dimagrire. e assolutamente non la vedo come una tua superficialità o capriccio! leggendo il post nn mi pare tu sia in fissa da "magro è bello", non mi pare che tu gli chieda o la tartaruga sull'addome o gira al largo. ti preoccupi per una condizione fisica che vedi gl porta delle insicurezze e poi di certo anche dal punto di vista salute ha i suoi effetti!

ora su come agire, cosa fare, credo che con questo livello di sovrapeso rivolgervi a un specialista, che analizza la situazione, che lo segua sia dal punto di vista kg persi che parte psicologica sia la cosa migliore. Anche perchè i kg sono tanti e il fai da te non è il massimo.

in tutto questo poi la componente "deve volerlo lui", quindi motivazione è fondamentale! io ho un papà che si è sposato di 80kg e poi si è stabilizzato sui 98-105....e ho una mamma da quasi 40 anni si batte in questo senso! ma il papà a fronte del "mangiare è salute e mi piace anche" non ci sente proprio!però da quanto dici lui sente questa necessità e la vede, per cui è già sulla buona strada!

Oscillazioni così ampie di peso in brevi periodi (20 kg e più), il disagio sociale, la depressione che descrivi, mi fanno pensare che ci sia ben più che un problema di dieta! (anzi, credo che il topic possa essere unito a quello sui disturbi alimentari, poi vedrà PQ)
Credo che il tuo ragazzo soffra di BED (Binge Eating Disorder) o comunque di una forma di DCA.
In questi casi, fare pressing sul dimagrimento, fare pressing sulla forza di volontà non solo è completamente inutile, ma è anche dannoso. Fa soffrire molto la persona ed inibisce la capacità di affrontare serenamente il problema. Purtroppo la volontà non c'entra affatto, si tratta di una malattia.
Io capisco come tu ti senti: la voglia di vederlo star bene, la rabbia per la sua "passività", la sensazione di impotenza eccetera; ma la cosa più giusta da fare e fargli prendere consapevolezza del fatto che deve farsi aiutare per risolvere la sua situazione. Nel tuo post parli solo di "diete", mai di psicoterapia ad esempio...ma in situazioni come questa è assolutamente fondamentale occuparsi prima di ciò che sta dietro il rapporto disturbato col cibo.
La pratica del dieting dissennato, per inciso, è causa (e non conseguenza come spesso si crede) di molti disturbi alimentari.. evitate di porporgli diete fai da te. Evitate anche i commenti sul suo aspetto, soprattutto tu che sei la sua ragazza!
Mettetevi un attimo tranquilli e parlatevi, cercate un bravo professionista (anche presso le ASL) e in bocca al lupo per tutto

Concordo con Elisina.

Grazie mille per le vostre risposte...effettivamente non ho mai pensato alla possibilità che fosse necessario rivolgersi ad uno psicoterapeuta dal momento che già prima di stare con me aveva fatto diverse diete con l'aiuto di un dietologo..però adesso credo sia la soluzione più giusta e quella di cui lui ha più bisogno aldilà della dieta.. ancora grazie!

Piccola Momo...non sentirti in colpa, mi raccomando, per aver parlato della situazione di Gigio, perchè l'hai fatto solo pechè sei preoccupata per lui. Già il fatto che voglia andare da uno psicologo è davvero positivo e vedrai che lì emergerà anche il problema del cibo.
Domani la Titti ti dà tanti bacini.

Finalmente proiezione a Torino del film Male di Miele di Marco Pozzi e cosa scopro? Che il programma e' riservato dai giovani dai 15 ai 20 anni...... Ho scritto un messaggio sulla bacheca di fb del film facendo presente che capisco che quella sia la fascia piu' colpita ma che non sarebbe stato male fare due propiezioni, e che ero molto delusa...incredibile ma vero ora mi ritrovo una mail del regista che mi invita alla proiezione giovedi pomeriggio!!

Elisina ha scritto:.. e invece accadono, di DCA si muore, e la bulimia è più subdola dell'anoressia, perchè non si vede, perchè il peso è normale, perchè ci si vergogna e si nasconde e tutto sembra normale mentre da dentro ci si consuma.

Gia'...leggevo recentemente un libro di Nardone in cui spiegava proprio questo. Che il tasso di mortalita' piu' alto nei disordini alimentari non e' nell'anoressia, dice che questa e' la statistica degli ingnoranti. Muoiono piu' di frequente le vomitatrici a causa appunto di collasso provocato dalla caduta del potassio. Vomitando si produce alcalemia, si riduce il potassio nell'organismo. E se cade il potassio il cuore va in tilt....