La contraccezione è un affare di famiglia?

Ispirata da un altro topic: secondo voi è giusto o necessario condividere in famiglia la propria scelta contraccettiva (qualunque sia il metodo impiegato)? E' diverso a seconda dell'età?
Ad esempio nel caso di coppie giovani, che magari vivono ancora con i genitori, sui quali potrebbero ricadere eventualmente le conseguenze di un fallimento contraccettivo, dove la coppia scegliesse di tenere il bambino. In questo caso ritenete che i genitori dovrebbero avere più voce in capitolo? Oppure esistono altre strade?

(Ricordo che esiste già il topic specifico "Parlare dell'apparecchio BabyComp in famiglia" ---> clicca qui )

Io avevo chiesto ai miei di prendere la pillola a 15 anni (e mio padre ha preso un colpo e mi ha guardato così per una settimana). poi mia madre mi ha fatto ragionare dicendomi che non era il miglior metodo per una ragazza di quell'età. Non avevo nemmeno il ragazzo!!!
E poi fino a 17 anni passati non l'ho data a nessuno

Quando ho iniziato a prenderla a 23 anni l'ho detto a mia mamma e anche lì non era molto d'accordo anche se avevo il ragazzo ma era comunque una scelta mia. credo che la pillola stia un po' sulle palle a mia mamma alla luce di ciò, eppure la prendeva anche lei.

Quando, circa due anni dopo, l'ho interrotta lo sapeva come sapeva che volevo un bimbo. Non è che sono andata da lei a dirglielo ma nel parlare è venuto fuori.
Ora sa che uso il preservativo e che prendo la TB in attesa di comprare pearly.

Con mia sorella invece non è che abbia mai avuto 'ste gran dialogo in passato. Diciamo che lei era una ragazza "difficile" va'.
Però ora sa che prendeva la pillola fino a settimana scorsa e anzi, sia io che mia mamma le abbiamo detto di smettere perché le da problemi (ne parlerò con calma nel topic apposito). E già un po' di tempo fa le aveva suggerito la spirale anche se io sono un po' perplessa.

Siamo tre donne, viviamo non proprio insieme ma in tre appartamenti nello stesso condominio e parliamo un po' di tutto, anche di contraccezione.

Quindi sì, almeno per me, la contraccezione è sempre stata un affare di famiglia.



edit: sul fatto che sia giusto o necessario però non saprei esprimermi. Secondo me dipende molto dai genitori e dal tipo di rapporto che c'è!

Io ricordo solo che mia sorella era molto contrariata del fatto che da subito ho preso la pillola (al consultorio, senza analisi... no comment). Mio padre... figuriamoci se lo sapeva... e non avendo mamma.... non se è mai parlato in famiglia!
Adesso con sta novità di Pearly e con l'età io e mia sorella ne parliamo un po' di più... e vedo come spesso lei si stupisca di come io sappia certe cose... d'altronde per lei sono sempre la "sorellina"!

Allora, essendo mio padre medico e molto aperto mentalmente l'educazione sanitaria non è mai stata un tabù, quindi nemmeno quella sessuale. Sia lui che mia madre hanno sempre detto a me e mio fratello di stare attenti e fare tutto con la testa, non hanno mai avuto problemi a parlare di pillola e preservativi, e anche dei metodi naturali: come ho già scritto altrove, infatti, mia madre ha sempre usato il sintotermico come contraccettivo, quindi lo considera molto valido, anche se a noi ragazzi ha sempre specificato che si tratta di un metodo in cui occorre molta costanza e disciplina. Ci hanno anche detto che per qualsiasi imprevisto avremmo sempre potuto contare su di loro, che nel caso di eventuali malattie o gravidanze indesiderate non ci saremmo dovuti far problemi a parlarne, e che ci avrebbero appoggiato qualsiasi scelta avessimo fatto.

Quando iniziai a prendere la pillola era sostanzialmente per "regolarizzare il ciclo" (le solite frescacce ), perchè avevo quasi 18 anni e avevo periodi di amenorrea anche di 3 mesi. I miei non erano molto favorevoli, volevano aspettare che il ciclo si assestasse da solo o eventualmente provare altre terapie, ma io consigliata dal ginecologo non volevo sentire ragioni e me la sono fatta prescrivere, e a quel punto i miei hanno accettato senza problemi la mia scelta. Poi vabbè, fatalità ha voluto che dopo 2 mesi iniziai ad avere rapporti con il mio primo ragazzo, quindi sapevano che mi serviva anche come contraccettivo.

Anche quando ho fatto i miei controlli dal ginecologo ho sempre chiesto senza problemi a mia madre, che mi pagava la visita, e mio padre mi ha continuato tranquillamente a fare la ricetta della pillola prima e dell'anello poi. Quando, di recente, ho iniziato ad accarezzare l'idea di smettere l'anello e passare a Pearly ne ho parlato con mia madre perchè nel mio caso era necessario, visto che non lavorando me lo dovrebbero pagare i miei, e lei ne è stata più che entusiasta, mi ha subito detto "finalmente ti disintossichi da quegli ormoni", e anzi da quando ho smesso non fa che ripetermi quanto mi vede più sgonfia (e in effetti è vero, ho già perso un chilo solo di ritenzione idrica). Ovviamente mi ha subito detto "finchè non avrai Pearly usate sempre il preservativo, mi raccomando, e se ti chiede il salto della quaglia digli che piuttosto lo metti a stecchetto"!

Insomma, nel complesso ho un rapporto molto aperto riguardo la contraccezione con i miei, e ne sono più che contenta, però ecco, diciamo che se non avessi necessità non gliene parlerei così tranquillamente, giusto se uscisse il discorso.

Io ho sempre condiviso le mie scelte contraccettive con tutti in famiglia...non ho mai avuto segreti. La prima volta che ho preso la pillola avevo 18 anni e l'ho continuata a prendere per 3 anni poi ho dovuto interromperla.Mia madre non mi ha detto niente perché aveva tremendamente paura che restassi incinta (non si fidava del mio ragazzo dell'epoca) e secondo me ha visto nella pillola una sorta di sicurezza. poi un anno e mezzo fa la ginecologa me l'ha risegnata e i miei erano profondamente contrari, hanno cercato di farmi cambiare idea ma io testarda sono andata avanti. quando l'ho smessa sono stati entrambi molto felici e quando ho parlato loro di Pearly non erano molto convinti ma hanno approvato. con mia sorella invece non ho molto dialogo; sa che uso pearly però non mi ha detto né bene, né male...non si esprime...la cosa mi dispiace anche perché penso che sia normale parlarne tra sorelle ma io con lei non ci sono mai riuscita. Alla fine non è che si è obbligati di parlare di contraccezione in famiglia perché in realtà è un affare della coppia però tutto sommato con la mia famiglia ho un buon rapporto e quindi non mi pesa parlarne

Io credo che sia un affare di famiglia nel momento in cui le persone abbiano una sufficiente capacità di dialogare ed analizzare quale sia la scelta più indicata al caso, accettare la sessualità di un altro membro della famiglia e rispettarne le idee.

Da me questo non è successo, perché mia madre si è sempre imposta con le sue fissazioni credendo di sapere cosa fosse meglio per me e non mi ha dato alternative valide. E' stata fortunata a non diventare nonna invece che parlare ed accettare che stavo scoprendo questo mondo. Tabù tabù tabù! Ho scoperto anni dopo, parlandole del Pearly (non mi arrendo, non riesco a tagliarla fuori del tutto dalle cose importanti!), che certi blocchi erano solo suoi.
Quindi ritengo che tutto stia negli elementi della famiglia... se fossi cresciuta con mio padre, per paradosso forse sarebbe stato più facile argomentare e discutere! In ogni caso, se si parla di adolescenti, è comunque giusto che un genitore sia a conoscenza del fatto che la figlia assume la pillola e se non utilizza metodi sufficientemente sicuri, forse dovrebbe farsi un'esame di coscienza...

orchidea ha scritto:Io credo che sia un affare di famiglia nel momento in cui le persone abbiano una sufficiente capacità di dialogare ed analizzare quale sia la scelta più indicata al caso, accettare la sessualità di un altro membro della famiglia e rispettarne le idee.

quoto.
neanche nel mio caso è successo di parlarne apertamente, più che un problema di accettazione e rispetto però, nel mio caso, è stato proprio un problema di comunicazione e noncuranza (o piuttosto di paura, perchè in fondo so che i miei mi vogliono bene e si preoccupano per me). di contraccezione se ne è sempre parlato "di striscio", la pillola non era un contraccettivo, ma una soluzione per quei due brufolini che avevo in faccia a 16 anni, e di pearly ne ho parlato solo per sapere come scaricarlo eventualmente dalle spese sanitarie...
sinceramente non l'ho mai vissuto come un problema, non ho mai fatto fatica a reperire da me le informazioni al riguardo e non ho mai sentito il "bisogno" di condividere. l'assenza di comunicazione ha creato ben altri problemi (!!!), ma non in questo settore.

Aneddoto bellissimo di stasera. Preciso che con i suoceri c'è un ottimo rapporto.
Vengono a cena, chiacchierando ci chiedono se c'è qualche novità.
Io chiacchiero del più e del meno, a un certo punto il mio compagno fa:
"Ah, sì, ha smesso di prendere la pillola, è rinata, una cosa assurda, adesso prende la temperatura basale e sa quando ovula, per non avere gravidanze indesiderate, ma comunque se arriva un bimbo non è un problema, anzi..."

Io




E invece:
"Ah, bene, sì fai bene, alla fine sono ormoni, non fanno per niente bene, e così ti conosci meglio" (la mamma)
"Sì sì, vero, e poi anche se arriva un bimbo " (il babbo)

Io ero sempre più , non perché non sappia che sono ottime persone, ne ho avuto la riprova più e più volte, ma perché tutta questa conversazione è avvenuta alla velocità della luce, con reazioni cristalline e rapide, senza imbarazzi o chiari momenti di "Oddio adesso cosa dico".

Poi si è tornati a parlare delle ottime patate al forno che avevo cucinato. Questa è la mia esperienza finora di contraccezione in famiglia.
In realtà sia la famiglia del mio compagno che la mia sono estremamente aperte e disponibili al dialogo e soprattutto rispettose delle scelte e non "oltranziste" (che è poi quello che dice anche Orchidea, poco più sopra). Mia madre mi ha consigliato la pillola, da giovane, ma quando l'altra sera al telefono (viviamo lontane) le ho accennato alla temperatura basale ha detto: "Ah, sì sì, capisco, fai bene!" senza sbilanciarsi troppo e facendomi capire che accetta le mie scelte. Sicuramente quando ci vedremo di persona le spiego un po' tutto e magari le faccio anche vedere i grafici, chissà magari anche lei da ragazza lo faceva.

Quindi, riassumendo, forte anche delle mie esperienze positive, posso dire che parlare di contraccezione in famiglia può essere una buona cosa. Tant'è che mia sorella minore, per seguire il mio esempio, visto che gliene ho parlato, ha sospeso anche lei gli ormoni questo mese!

Vorrei aggiungere una cosa.
Mi sarebbe piaciuto sapere in modo diverso, da bambina (bambina grande, quasi ragazza intendo) dei preservativi che mia madre teneva in un cassetto a cui avevo libero accesso, nel quale era giustificatissimo che ficcassi il naso. O dello spermicida nel suo armadio... e tutte cose in superficie, non particolarmente imboscate o mimetizzate!
Quindi è un discorso che si può fare anche al contrario, sulla contraccezione "dei grandi"... o genitori più discreti, o dialogo.

ragazze io non saprei... io con i miei ho un ottimo rapporto, migliorato negli ultimi anni da quando quindi mi sono fidanzata "ufficialmente"... ma di certe cose a casa mia non si è mai parlato... pertanto non credo sia un affare di famiglia, se loro dovessero iniziare ad aprire il discorso (ma a 22 anni mi sembra un po' tardino) penso potrei aprirmi anche io, ma per ora non credo potrei prendere io l'iniziativa... magari una volta fuori di casa sarà diverso. Ora mi sembra fuori luogo andare da mamma e dire "ah mamma sai, prendo la Temperatura Basale" quando in 22 anni non mi hanno mai parlato di contraccezione...
Con mia sorella discorso divero...lei mi ha prescritto la pillola e lei sa che ho smesso ma non sa di Pearly, ma credo che appena saremo più tranquille (soprattutto lei con il pupo) ne parleremo...