La contraccezione nel sesso anale
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Forum Ladyfertility® :: I METODI NATURALI PER LA FERTILITA' CONSAPEVOLE :: Contraccezione naturale e metodi contraccettivi
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La contraccezione nel sesso anale
Spero di non aver sbagliato sezione e di non essere off topic, nel qual caso mi scuso!
L'altra sera nel chiacchierare con alcune amiche è saltato fuori che un paio di loro utilizzano quello che è forse il "metodo contraccettivo" (tra virgolette perchè suppongo non si possa considerare un metodo a tutti gli effetti) più antico del mondo insieme col coito interrotto, ovvero i rapporti anali.
Loro, che non sono due giovincelle alle prime armi ma donne sopra i 40 quindi, diciamo così, con un certo numero di rapporti alle spalle, sostengono di non aver mai avuto gravidanze indesiderate in questo modo.
Avendo in passato letto pareri discordanti su questa cosa, e accantonando per un momento le considerazioni sull'igiene della pratica e i pareri personali sul farlo o meno, mi domandavo se si sia mai stabilito un indice di Pearl per l'utilizzo unico di rapporti anali e, se sì, quali siano i fattori che influenzano la percentuale di fallibilità.
Ad esempio ho letto che uno dei modi in cui si può rimanere incinte a seguito di un rapporto lato B è che lo sperma può percolare fino al lato A, ma onestamente mi suona un po' come una leggenda metropolitana, nel senso che mi pare strano che l'ambiente rettale sia abbastanza sperma-friendly da consentire agli spermatozoi di sopravvivere per un tempo sufficiente.
Sono stati fatti studi e osservazioni in merito?
L'altra sera nel chiacchierare con alcune amiche è saltato fuori che un paio di loro utilizzano quello che è forse il "metodo contraccettivo" (tra virgolette perchè suppongo non si possa considerare un metodo a tutti gli effetti) più antico del mondo insieme col coito interrotto, ovvero i rapporti anali.
Loro, che non sono due giovincelle alle prime armi ma donne sopra i 40 quindi, diciamo così, con un certo numero di rapporti alle spalle, sostengono di non aver mai avuto gravidanze indesiderate in questo modo.
Avendo in passato letto pareri discordanti su questa cosa, e accantonando per un momento le considerazioni sull'igiene della pratica e i pareri personali sul farlo o meno, mi domandavo se si sia mai stabilito un indice di Pearl per l'utilizzo unico di rapporti anali e, se sì, quali siano i fattori che influenzano la percentuale di fallibilità.
Ad esempio ho letto che uno dei modi in cui si può rimanere incinte a seguito di un rapporto lato B è che lo sperma può percolare fino al lato A, ma onestamente mi suona un po' come una leggenda metropolitana, nel senso che mi pare strano che l'ambiente rettale sia abbastanza sperma-friendly da consentire agli spermatozoi di sopravvivere per un tempo sufficiente.
Sono stati fatti studi e osservazioni in merito?
solesun- Numero di messaggi : 183
Età : 44
Località : Provincia di Lecco
Data d'iscrizione : 10.12.14
Re: La contraccezione nel sesso anale
Leggi qua: https://ladyfertility.forumattivo.com/t884-sesso-anale?highlight=anale
In generale, usa sempre il tasto cerca per vedere se il topic c'è già!
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MissPat- Numero di messaggi : 5617
Età : 46
Località : Castellanza
Data d'iscrizione : 22.08.11
Re: La contraccezione nel sesso anale
Grazie MissPat, ma la domanda è pertinente in questa sezione poiché è specifica sulla contraccezione
L'altro è un topic nella sezione protetta che parla dell'esperienza personale e di coppia su questa pratica.
E' un argomento poco studiato dalla letteratura, in primis perché uno studio sperimentale mirato non sarebbe etico (non si può chiedere ai soggetti di correre un rischio appositamente per studiarlo) e soprattutto perché essenzialmente si basa sui resoconti verbali, i quali rimandano alla capacità / possibilità del soggetto di associare il suo comportamento a rischio (sesso anale) e la conseguenza di una gravidanza, che potrebbe essere stata invece provocata da un comportamento a rischio diverso (ovvero il sesso vaginale).
Per comprendere se c'è rischio, dobbiamo riflettere sulla dinamica: naturalmente l'eiaculazione in sede rettale non può di per sé provocare una gravidanza, mentre il rischio derivante dal contatto, seppure breve ed esterno, tra lo sperma e l'orifizio vaginale, non può essere considerato nullo. Questo perché è vero che il retto non è un ambiente adatto alla sopravvivenza degli spermatozoi ma ciò non garantisce che vengano neutralizzati all'istante. All'aria aperta gli spermatozoi non possono sopravvivere, ma non muoiono istantaneamente. Una gravidanza eventualmente ottenuta secondo questo modalità sarebbe certo più una rarità che una certezza, ma è una pratica, dal punto di vista contraccettivo, che va considerata affine ad altre pratiche che comportano in qualche misura appunto un contatto tra sperma e vagina. No contatto = no rischio. Contatto = un qualche rischio, sicuramente non particolarmente elevato, ma ben difficile da quantificare.
E' la differenza tra effetto contraccettivo e sicurezza contraccettiva. Certamente il sesso anale rispetto a quello vaginale ha un effetto contraccettivo (impatterà in senso negativo sulle nascite), ma non ha un'affidabile sicurezza contraccettiva.
In soldoni? Restare incinta con il sesso anale è improbabile, ma se vogliamo dormirci la notte, è importante proteggersi
Non possiamo dimenticare di sottolineare anche che il rischio, ben più concreto rispetto a quello di gravidanza, che deriva dal contatto tra vulva o vagina e sperma fuoriuscito dal retto è quello di contrarre un'infezione batterica o micotica (oltre al rischio, ugualmente presente nei contatti pene/vagina, di infezioni sessualmente trasmesse, come HIV, HPV, clamidia, ecc.)
L'altro è un topic nella sezione protetta che parla dell'esperienza personale e di coppia su questa pratica.
E' un argomento poco studiato dalla letteratura, in primis perché uno studio sperimentale mirato non sarebbe etico (non si può chiedere ai soggetti di correre un rischio appositamente per studiarlo) e soprattutto perché essenzialmente si basa sui resoconti verbali, i quali rimandano alla capacità / possibilità del soggetto di associare il suo comportamento a rischio (sesso anale) e la conseguenza di una gravidanza, che potrebbe essere stata invece provocata da un comportamento a rischio diverso (ovvero il sesso vaginale).
Per comprendere se c'è rischio, dobbiamo riflettere sulla dinamica: naturalmente l'eiaculazione in sede rettale non può di per sé provocare una gravidanza, mentre il rischio derivante dal contatto, seppure breve ed esterno, tra lo sperma e l'orifizio vaginale, non può essere considerato nullo. Questo perché è vero che il retto non è un ambiente adatto alla sopravvivenza degli spermatozoi ma ciò non garantisce che vengano neutralizzati all'istante. All'aria aperta gli spermatozoi non possono sopravvivere, ma non muoiono istantaneamente. Una gravidanza eventualmente ottenuta secondo questo modalità sarebbe certo più una rarità che una certezza, ma è una pratica, dal punto di vista contraccettivo, che va considerata affine ad altre pratiche che comportano in qualche misura appunto un contatto tra sperma e vagina. No contatto = no rischio. Contatto = un qualche rischio, sicuramente non particolarmente elevato, ma ben difficile da quantificare.
E' la differenza tra effetto contraccettivo e sicurezza contraccettiva. Certamente il sesso anale rispetto a quello vaginale ha un effetto contraccettivo (impatterà in senso negativo sulle nascite), ma non ha un'affidabile sicurezza contraccettiva.
In soldoni? Restare incinta con il sesso anale è improbabile, ma se vogliamo dormirci la notte, è importante proteggersi
Non possiamo dimenticare di sottolineare anche che il rischio, ben più concreto rispetto a quello di gravidanza, che deriva dal contatto tra vulva o vagina e sperma fuoriuscito dal retto è quello di contrarre un'infezione batterica o micotica (oltre al rischio, ugualmente presente nei contatti pene/vagina, di infezioni sessualmente trasmesse, come HIV, HPV, clamidia, ecc.)
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Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: La contraccezione nel sesso anale
Esauriente come sempre
Grazie!
Mi sorge però una domanda (che esula da quella sulla sicurezza del sesso anale), riguardo a questa affermazione:
Grazie!
Mi sorge però una domanda (che esula da quella sulla sicurezza del sesso anale), riguardo a questa affermazione:
Ma non si chiede ugualmente ai soggetti di correre un rischio, quando si fanno gli studi su contraccettivi nuovi che non sono ancora stati testati? A priori, cosa cambia tra il chiedere a dei soggetti di praticare solo il sesso anale per sei mesi rispetto a chiedergli, che so, di farlo solo col preservativo femminile (ovviamente penso al momento in cui il preservativo femminile è stato inventato e non ancora testato)? Si corrono comunque dei rischi.Panicqueen ha scritto: uno studio sperimentale mirato non sarebbe etico (non si può chiedere ai soggetti di correre un rischio appositamente per studiarlo)
solesun- Numero di messaggi : 183
Età : 44
Località : Provincia di Lecco
Data d'iscrizione : 10.12.14
Re: La contraccezione nel sesso anale
E' un'osservazione corretta, in questo caso è una differenza sottile, che gioca sul filo dell'etica (che è anche poi relativa, gli studi infatti sono approvati o meno da una commissione etica proprio perché non c'è una linearità assoluta tra giusto e sbagliato nella ricerca)
La differenza qui rimanda al fatto che nel caso dello studio sull'efficacia di un contraccettivo, si suppone che il metodo proposto sia progettato appositamente per limitare significativamente le gravidanze (validità di costrutto, cioè il fondamento teorico su cui è stato basato il metodo), e infatti lo studio su soggetti umani è ordinariamente preceduto da una fase di studio di laboratorio e/o su soggetti animali.
L'eventuale efficacia contraccettiva del sesso anale, invece, non può essere controllata sperimentalmente proprio perché non richiede un'alterazione ad hoc del comportamento spontaneo dei soggetti che sia progettata per migliorare la condizione di rischio (alla quale espongo comunque i soggetti nello studio sperimentale, che per questo prevede in ogni caso il consenso informato). E' una situazione di "o la va o la spacca" su cui uno studio di questo tipo non permetterebbe di intervenire, proprio perché si starebbe studiando l'efficacia contraccettiva direttamente legata a quel comportamento quindi l'unico modo di conoscere il risultato di quella pratica è affidarsi all'associazione che spontaneamente emerge tra quel comportamento e il risultato delle gravidanze, ma in quel caso non è più uno studio sperimentale (che studia la connessione causa-effetto), ma uno studio correlazionale (che studia appunto l'associazione, ma non può stabilire la relazione di causa-effetto in maniera altrettanto certa proprio perché la variabile "causa" non è controllata a monte).
E' lo stesso motivo per cui non esistono studi, se non correlazionali, dell'efficacia del coito interrotto. Sono infatti scientificamente più rilevanti quegli studi che vanno "direttamente alla fonte", ovvero ad esaminare se ci sono spermatozoi nel pre-eiaculato, piuttosto che quelli che determinano che su tot soggetti che lo usano il tot % ha una gravidanza in un anno di utilizzo.
Scusate se divento troppo tecnica, è che la ricerca è un po' il mio pane
La differenza qui rimanda al fatto che nel caso dello studio sull'efficacia di un contraccettivo, si suppone che il metodo proposto sia progettato appositamente per limitare significativamente le gravidanze (validità di costrutto, cioè il fondamento teorico su cui è stato basato il metodo), e infatti lo studio su soggetti umani è ordinariamente preceduto da una fase di studio di laboratorio e/o su soggetti animali.
L'eventuale efficacia contraccettiva del sesso anale, invece, non può essere controllata sperimentalmente proprio perché non richiede un'alterazione ad hoc del comportamento spontaneo dei soggetti che sia progettata per migliorare la condizione di rischio (alla quale espongo comunque i soggetti nello studio sperimentale, che per questo prevede in ogni caso il consenso informato). E' una situazione di "o la va o la spacca" su cui uno studio di questo tipo non permetterebbe di intervenire, proprio perché si starebbe studiando l'efficacia contraccettiva direttamente legata a quel comportamento quindi l'unico modo di conoscere il risultato di quella pratica è affidarsi all'associazione che spontaneamente emerge tra quel comportamento e il risultato delle gravidanze, ma in quel caso non è più uno studio sperimentale (che studia la connessione causa-effetto), ma uno studio correlazionale (che studia appunto l'associazione, ma non può stabilire la relazione di causa-effetto in maniera altrettanto certa proprio perché la variabile "causa" non è controllata a monte).
E' lo stesso motivo per cui non esistono studi, se non correlazionali, dell'efficacia del coito interrotto. Sono infatti scientificamente più rilevanti quegli studi che vanno "direttamente alla fonte", ovvero ad esaminare se ci sono spermatozoi nel pre-eiaculato, piuttosto che quelli che determinano che su tot soggetti che lo usano il tot % ha una gravidanza in un anno di utilizzo.
Scusate se divento troppo tecnica, è che la ricerca è un po' il mio pane
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Dott.ssa Jessica Borgogni
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Re: La contraccezione nel sesso anale
Bè ma ci vuole anche un po' di tecnicità, e la spiegazione è stata chiara
In effetti la differenza è sottile ma ben delineabile.
(non offenderti ma quando ho letto "su soggetti animali" in un discorso relativo alla contraccezione e ai preservativi mi è passata per la testa l'immagine di topini con addosso dei minuscoli preservativi e mi è venuto da ridere )
In effetti la differenza è sottile ma ben delineabile.
(non offenderti ma quando ho letto "su soggetti animali" in un discorso relativo alla contraccezione e ai preservativi mi è passata per la testa l'immagine di topini con addosso dei minuscoli preservativi e mi è venuto da ridere )
solesun- Numero di messaggi : 183
Età : 44
Località : Provincia di Lecco
Data d'iscrizione : 10.12.14
Re: La contraccezione nel sesso anale
ehehehe no, in quel caso, solo prove di laboratorio (simili a quelle dei cerchioni delle auto), ma senza topini
(...ehm invece io adesso sto immaginando uno studio correlazionale sul sesso anale nei topi vabbè!!)
(...ehm invece io adesso sto immaginando uno studio correlazionale sul sesso anale nei topi vabbè!!)
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Re: La contraccezione nel sesso anale
Ok abbiamo bisogno di ferie!
solesun- Numero di messaggi : 183
Età : 44
Località : Provincia di Lecco
Data d'iscrizione : 10.12.14
Re: La contraccezione nel sesso anale
Scusa Solesun, per curiosità, le tue amiche visto che lo utilizzano come metodo contraccettivo praticano solo il sesso anale?
EDIT: PQ, se questa domanda è più attinente all'altro topic, cancello e ricopio
EDIT: PQ, se questa domanda è più attinente all'altro topic, cancello e ricopio
fiordiloto- Numero di messaggi : 1662
Età : 45
Località : Genova
Data d'iscrizione : 19.08.11
Re: La contraccezione nel sesso anale
Quasi esclusivamente quello, sì, dato che i loro mariti malsopportano i preservativi.
(Ho parlato loro di TB, computerini ecc ma non paiono interessate)
(Ho parlato loro di TB, computerini ecc ma non paiono interessate)
solesun- Numero di messaggi : 183
Età : 44
Località : Provincia di Lecco
Data d'iscrizione : 10.12.14
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