Contraccezione in adolescenza

Apro questo topic per conoscere il vostro punto di vista sulla contraccezione in età adolescenziale.
Appena smessa la pillola ero molto preoccupata delle possibili conseguenze negative sulla mia fertilità dovute ad anni di ormoni e mi sono mentalmente rimproverata più volte per non essermi informata meglio in passato.
Certo è che il ginecologo mi ha prescritto la pillola senza minimamente spiegarmi in cosa consistesse (figuratevi che all'inizio ero convinta che fosse qualcosa tipo spermicida ) e quali potessero essere le alternative naturali.
Io ho cominciato ad assumere la pillola a 18 anni (ok, non proprio una ragazzina ma neanche un'adulta fatta e finita, specie considerando la realtà sociale e lavorativa attuale) e, pur essendo una persona coscienziosa e matura, non so come me la sarei cavata tra temperature, stick, muco e ansia da mestruazione. Tutto sommato, quando ci si abitua, non è un metodo complesso, ma richiede sicuramente una certa consapevolezza del proprio corpo e una certa responsabilità, anche di assumersi le conseguenze dei propri eventuali errori di utilizzo o interpretazione.
Poi, però, mi sono chiesta se gli apparecchi e il metodo Ladyfertility siano un tipo di contraccezione che potrebbero essere usati anche da un'adolescente.
Quindi vi giro la domanda: che ne pensate? Che metodo consiglierete alle vostre figlie quando avranno 15-16 anni e cominceranno i primi approcci sessuali? Comprereste loro un computer?
E a PanicQueen, in quanto fertility educator, che tipo di metodo consiglieresti se dovessi tenere lezione, ad esempio, ad una classe di liceali?

Io sono una delle (credo assai rare) ormai-ex-adolescenti cresciute a pane e metodi naturali: nel senso che i miei li usavano ed io lo sapevo benissimo, ed ho cominciato a compilare i miei grafici anche prima di essere sessualmente attiva, solo per provare a vedere se riuscivo a prevedere, più o meno, le mestruazioni, su invito (certo non obbligo) di mia madre. Madre che non si è mai rifiutata ovviamente di portarmi dal ginecologo o di farmi fare le mie scelte, però dandomi abbastanza informazioni (per esempio sui danni dei metodi ormonali) perchè fossero scelte libere, e non obbligate! Il risultato? Mai preso un ormone in vita mia, e quando è stato il momento probabilmente l'ho gestito molto meglio di ragazzine a cui era stato sbattuto il blister in mano a quattordici anni così i genitori erano tranquilli.
Secondo me moltissimo si basa sul tipo di educazione sessuale che si è ricevuta, e sono fermamente convinta che se questa si ferma ad un'istruzione meramente "tecnica" sarà sempre difficile staccarsi dalla pillola e dall'idea che il proprio corpo e la propria fertilità siano pericoli da tenere a bada con ogni mezzo. Perchè di fatto l'idea di fondo della pillola e dei metodi ormonali è che qualsiasi effetto collaterale è trascurabile di fronte al sommo obiettivo.
Credo che cercherò di educare i miei figli, e soprattutto le mie figlie (tutte persone attualmente inesistenti, grazie ai metodi naturali ) al rispetto di sè, del proprio corpo, al rispetto dell'altro, a non considerare il sesso come un gioco, all'importanza di conoscersi bene, anzi, il meglio possibile per poter decidere responsabilmente. E se proprio gli ormoni urlano "oraaa!"... a usare il preservativo!

Grazie per la tua testimonianza!
E' molto bello il modo in cui sei cresciuta e il fatto che fossi stata educata ai metodi naturali da tua madre.
Mi pare di aver capito che tu consiglieresti di aspettare (cosa?) e che alla fine consiglieresti il preservativo, non solo un computer... giusto?

Non esattamente.
Se cerco di immaginarmi come mamma consigliera di figlia adolescente (non mi riesce molto facile... ) penso che cercherei di trasmettere non tanto il fatto che "bisogna aspettare", ma che l'amore non si fa a casaccio. Questa idea, se interiorizzata davvero (non che mi illuda che sia facile far interiorizzare le cose ai figli) toglierebbe tutta una casistica di ragazzini che hanno rapporti non protetti e corrono rischi tutto sommato "inutili", perchè magari nemmeno amano o stimano il partner, ma vogliono essere all'altezza degli altri. Tu parlavi giustamente del fatto che i metodi naturali richiedono un equilibro ed una conoscenza di sè, ed anche una certa costanza, che gli adolescenti non hanno. Ecco, mentre la conoscenza tecnica si può imparare, a maggior ragione se si comincia presto, una certa "attitudine" a guardare il sesso ed il corpo come cose da non banalizzare, che secondo me caratterizzano i metodi naturali e che infatti ho riscontrato in tantissime delle donne che li usano, si possono trasmettere ai ragazzi solo se si prende come presupposto che l'amore si fa con la testa.
Dopodichè... lo sappiamo che a volte gli ormoni urlano. Se dovessi consigliare una figlia che mi dice "Ok, mamma, tutto bene, imparo, mi piace anche, mi sembra giusto... però certi giorni vorrei tanto fare l'amore con X!" credo che preferirei suggerire l'uso del preservativo invece che dire "Ah, no, allora i metodi naturali non fanno per te, di corsa a impillolarti": questo atteggiamento è il tipico cavallo di battaglia dei promotori della pillola agli adolescenti, con la scusa che non c'è altro scampo alla loro superficialità o alla difficoltà di controllarsi. Invece c'è eccome, ecco tutto.
Spero di essere stata comprensibile...

COmunque preservativo sempre! Perchè non esistono solo le gravidanze indesiderate, ma anche le malattie sessualmente trasmissibili, le infezioni, e su questo non credo comunque che potrei essere certa delle conoscenze e della vita sessuale non solo di mio figlio, ma anche della sua partner!

Bellissimo topic. Io ho due bambine e sono mesi che mi faccio questa domanda. La più grande ha 10 anni e non manca poi così tanto. Io penso che da subito (menarca) le proporrò di prendere la temperatura, forse le proporrò un computer e la inviterò a conoscere il suo corpo con l'osservazione dei sintomi secondari. Fare il grafico penso sarà divertente per lei visto che già si mostra incuriosita dai miei e mi chiede un sacco di cose. Ma quando arriverà la necessità di usare veramente il metodo penso le consiglierò il preservato, come dice nike per le malattie che ci sono in giro. Con il tempo, trovata una persona stabile, spero sarà lei a voler abbandonare il preservativo o passare ad usarlo solo in certi giorni, ma sarà una scelta matura che dovranno prendere in due e a priori non saprei a che età potrà succedere... L'importante per me è dare tutti gli strumenti necessari per capire che esiste una valida alternativa alle schifezze ormonali proposte dai ginecologi o dalle mamme poco informate.

il discorso sull'educare sessualmente il minore a non avere rapporti non protetti o rapporti "per gioco" e a rispettare il proprio corpo, la propria sensibilità e quella del partner è assolutamente condivisibile, ma vale un po' per tutti i metodi contraccettivi. penso infatti che l'assumere la pillola non significa necessariamente avere rapporti imprudenti o avere rapporti "per gioco" o voler essere promiscui.
In pratica, per il momento in 3 su 3 consigliate il preservativo come contraccettivo fondamentale. Giustissimo il discorso sulle malattie sessualmente trasmissibili, onestamente quando ho aperto il topic non ci avevo pensato, perchè mi riferivo proprio a una coppia stabile di adolescenti che sono innamorati e vogliono fare l'amore con sentimento

Anche io consiglierò preservativo, e per me i rischi a livello fisico di un rapporto non protetto saranno esattamente 50% malattie e 50% gravidanza (mentre oggi si mette l'accento quasi solo sulla gravidanza).
Poi conto sul fatto che vedendo i miei strumenti e i miei grafici come parte del mio quotidiano ci sia una curiosità da parte loro, e nel caso potrò davvero far usare il monitoraggio per conoscenza personale. Credo che se certi concetti sono percepiti come normali e sacrosanti da sempre in famiglia, poi arrivati al dunque non ci siano grossi problemi nell'applicarli.

Hai espresso esattamente il mio pensiero! Spesso non ce ne accorgiamo ma gran parte di quello che siamo è dovuto a cosa non dette ma apprese direttamente, giorno per giorno, in famiglia. Mi piacerebbe riuscire a essere in grado di parlare ai miei figli di sesso e contraccezione così come ne parlo qui (ovviamente evitando certi particolari non necessari   ), senza falsi pudori, senza far passare il sesso come un tabù. Il sesso è parte della nostra vita, è la base della vita e non è non parlandone e tenendolo nascosto che preserverò i miei figli, anzi! A me hanno messo in mano un libro quando ho iniziato a fare domande, io vorrei essere in gradi di fare anche qualcosina in più, essere in grado di dare risposte quanto meno. Preservativo sempre in pole position come metodo contraccettivo però! Il resto lo vedo inizialmente come una conoscenza di se stesse che porta a una maturità personale e sessuale in modo che poi si possa scegliere con la propria testa!

Esatto, penso anche io che vedendo le cose come una prassi normale usata in famiglia una ragazzina afferra subito quanto il monitoraggio del ciclo sia sensato, per tante cose: sesso, salute, conoscenza...
Credo sia molto più difficile capirlo per adulti che sono cresciuti secondo il dogma "fuori della pillola non c'è salvezza".
(Anche io mi riferivo ad una coppia stabile di adolescenti. E' ovvio che per i rapporti occasionali ci vuole il preservativo).