vivere ancora coi genitori...

Jill è strano trovarsi in questa sorta di limbo in cui non siamo ancora del tutto indipendenti dalla famiglia ma già abbiamo dei ritmi lavorativi (nel mio caso sicuramente meno perché per via dell'università faccio ancora part time). Non credo ci sia bisogno di sentirsi in colpa, alla fine molte persone dopo i 18 anni dicono addio alle vacanze in famiglia   
Io credo che tu abbia fatto bene a rinunciare al viaggio se la vivevi come una forzatura già prima di partire; io invece non ho provato alcuna fatica a dire di sì, e proprio per questo una volta arrivata in vacanza è stato così strano avvertire di essere nel posto sbagliato.
Io poi dalla nascita ho sempre la tendenza a fare il passo più lungo della gamba, quindi capisco perché inizio a provare queste sensazioni ora che il mio rapporto con l'ing è molto solido. Per fortuna maturando ho imparato a controllare l'impulso razionalmente, ma sono tendenze che ho sempre provato (per es. al liceo pensavo all'università, alla triennale pensavo alla specialistica, al primo anno di specialistica pensavo al lavoro, e ora che ho un lavoro ho una pulsione verso la convivenza).
Io non credo di aver fatto trasparire nulla agli occhi dei miei, che per altro mi hanno ringraziata all'infinito per essere andata e credo che in cuor loro sappiano che era proprio l'ultima volta... Abbiamo un ottimo rapporto e mi dispiace iniziare a sentire i primi segnali che mi dicono di lasciare il nido  

Robi più che altro l'avrei sentita una forzatura perchè è proprio l'anno sbagliato! Avevo già detto che non avrei fatto vacanze e ho vissuto questa loro richiesta come un non pensare che ormai anche io ho le mie esigenze lavorative. Tu sei stata molto brava a non far trasparire proprio nulla, io non so se ce l'avrei fatta, più che altro perchè appunto i miei hanno la tendenza a decidere tutto loro senza coinvolgermi.
Goldie grazie anche a me mancano un po' i momenti che prima passavo con mia mamma, abbiamo fatto tante vacanze io e lei insieme durante l'università. solo che ora, come dici tu, ho voglia prima di costruirmi le mie cose perchè sento che è il momento. E' strano ma questo mi fa sentire anche molto in colpa, come se li stessi abbandonando e me ne "fregassi"

Ragazze, ho letto velocemente perché sono al lavoro, appena torno e trovo un po' di tempo rispondo, perché è un argomento ancora abbastanza spinoso per me, nonostante io sia "fuori di casa" da un anno.

Eccomi qui   
allora, tutte le sensazioni che descrivete le ho provate mooolte volte anch'io. Il discorso vacanze, soprattutto, per i miei genitori sembra essere qualcosa di molto importante. L'ultima vacanza lunga insieme l'abbiamo fatta che avevo 17 anni. Dopo quella, mio papà continua a cercare di convincere me e mia sorella a fare un viaggio con loro, ma per fortuna non ha grandi risultati, a parte quello di farmi sentire in colpa perché dico di no!    L'ultima volta ci ha convinte ad andare 4 giorni a londra, che eravamo già all'università! Un disastro! Poi 3 anni fa siamo andati in canada a trovare mia sorella: ecco, per fortuna che era una cosa particolare, lei viveva lì, io sono stata a casa sua e i miei in albergo, altrimenti sarebbe stato un disastro anche quello. Non è cattiveria, ma proprio ormai è passato. C'è un tempo per tutto, e stare con i genitori quando si comincia a diventare indipendenti... beh, si rischia solo di litigare!
Per fortuna loro ci hanno abbastanza rinunciato negli ultimi anni...Ciò che ho visto è che per farlo hanno dovuto ricostruire il loro rapporto come coppia, separandolo dal fatto di essere genitori, e ri-imparare a stare loro due. E non è stato e non è, per loro, un processo facile.
Per quanto riguarda la vita di tutti i giorni, e non le vacanze... Beh, io sono stata all'università fuori, ma tornavo tutti i weekend per vedere il mio ragazzo, quindi non conta. Poi sono tornata a stare da loro per un anno, ho iniziato a lavorare e mi sono sentita tanto tanto fuori luogo... Mia mamma che vedendomi al pc o sul divano la sera mi diceva "ma non devi andare a dormire per svegliarti domani?", non potevo cucinare quello che volevo... sembrano stupidaggini, ma contano! e i miei genitori non so se lo capissero del tutto, come forse è normale per i genitori, sentendo anche i vostri racconti.
Per questo ho fatto di tutto per andarmene a stare da sola, anche se accettando un loro aiuto economico.
Ora da un anno vivo da sola in un'altra città, ma sto ancora faticando per far capire che non posso e non è necessario tornare da loro ogni fine settimana! E via scene assurde al telefono tipo "cicci picci ci maaaanchiii", e devo controllarmi per non fare scenate, perché NON capirebbero. credo abbiano bisogno di un distacco graduale, prima o poi capiranno, ma quanto ci vuole! per ora ignoro la cosa, e dico che non posso tornare per vari impegni lavorativi, ma piano piano dovrò far capire loro che magari non torno perché sto semplicemente bene a casa mia!

Eowyn lungi da me sminuire il tuo disagio perché ci sono passata di brutto anche io, ma leggere "cicci picci ci manchi" è impagabile sto cadendo dalla sedia!!

 ahaha beh, non proprio così, ma il senso è quello!   Meglio sdrammatizzare và!   

Mi fa ridere perché i miei non si spingerebbero mai a dire delle cose così esplicite piuttosto mettono il muso e robe simili... ma c'è da dire anche che quando ho annunciato che stavo cercando casa, a parole mi hanno appoggiata (poi i loro sentimenti se li sono tenuti per sé, anche se io purtroppo collego la cosa alla recidiva della malattia di mia mamma e chi può dirlo se queste cose non abbiano un fondo psicosomatico?)
Comunque credo che sia molto raro trovare una famiglia in cui questo distacco è indolore. Anche i miei ad esempio hanno sempre rotto le balle per le vacanze: "dopo una certa età non siete più volute venire con noi!" eh che sorpresa!
Purtroppo mia sorella ci va ancora in vacanza, risparmiandosi solo le gite in giornata, anche se ha quasi 25 anni e questo mi sa che non aiuta la loro presa di coscienza che tutto ciò sia fisiologico

Caspita a me questi racconti fanno strano. Anche a mio marito, quando mi ha chiesto di vivere assieme, i suoi genitori hanno fatto mille problemi (proprio assurdi!!!) ed io proprio non capivo! I miei genitori da quando ho 18 anni mi hanno sempre detto che quando si cresce bisogna essere indipendenti e si sono mostrati felici sia della precedente convivenza che dell'attuale. E sono molto felici anche che mio fratello giri l'Europa per lavoro e sì che se ne è andato di casa per l'università ed in pratica non è tornato più a vivere nella vecchia casa con loro.
Pero' mi ricordo che quando ho lasciato il mio precedente ragazzo e sono tornata a casa (per pochissimi mesi, poi sono andata a vivere con John) mio padre e mio fratello sorridevano sotto i baffi anche se cercavano di nasconderlo   

Eowyn ha scritto:Poi sono tornata a stare da loro per un anno, ho iniziato a lavorare e mi sono sentita tanto tanto fuori luogo... Mia mamma che vedendomi al pc o sul divano la sera mi diceva "ma non devi andare a dormire per svegliarti domani?", non potevo cucinare quello che volevo... sembrano stupidaggini, ma contano!

Ecco Eowyn, è proprio quello che intendevo io! non che non sto bene con loro o che non mi piace stare con loro, solo che....non è come quando sono da sola! Anche io ho vissuto un anno fuori casa all'università e quindi mordo il freno perchè so già com'è!

Eowyn ha scritto:...Ciò che ho visto è che per farlo hanno dovuto ricostruire il loro rapporto come coppia, separandolo dal fatto di essere genitori, e ri-imparare a stare loro due. E non è stato e non è, per loro, un processo facile.

Questo è veramente importante, e infatti i miei negli ultimi anni stanno facendo un grande lavoro sul loro rapporto e devo dire che ne sta uscendo una bella coppia, molto meglio di quando io ero piccola perchè si erano innescate alcune dinamiche familiari secondo me sbagliate. Però secondo me, anche se sono tornati a vedersi come coppia, a volte è difficile vedere noi non più come figli (che nella loro mente è uguale a bambini) ma come adulti (cioè quello che siamo).
Quando avevo 17 anni anche i miei hanno portato me e mio fratello nella nostra "ultima vacanza tutti insieme" (ed effettivamente così è stato) e io onestamente ne ho un ricordo bruttissimo: un paesino sperduto in Sardegna in cui non c'era niente. Ora mi rendo conto che era un posto bellissimo e ci siamo anche fatti diversi giri in macchina, ma io a quell'età volevo andare in mezzo alla gente, conoscere ragazzi/e, divertirmi ecc... Ma no, hanno scelto loro un posto che piaceva a loro, perchè i villaggi vacanze a detta loro erano cose super caotiche in cui si sarebbero trovati malissimo. Ecco, due anni fa ci sono andati e si sono divertiti alla grande nonostante abbiamo circa 50 anni. E' questa la cosa che mi dà più fastidio, il fatto che a volte proprio non ascoltino le mie esigenze. E forse per questo l'idea di una nuova vacanza tutti insieme mi lascia perplessa...perchè non si sanno adattare.
Se invece si parla della mia vita in situazioni che non riguardano loro (convivenza, uscite con gli amici, lavoro ecc) allora sono le persone più disponibili del mondo e hanno sempre spronato la mia indipendenza (tanto per farvi capire, mio fratello vive all'estero e loro non si sono mai lamentati perchè ritengono sia giusto che ognuno segua la propria strada). Quindi spesso non capisco questa loro contraddizione.

Jillian ha scritto:...hanno sempre spronato la mia indipendenza (tanto per farvi capire, mio fratello vive all'estero e loro non si sono mai lamentati perchè ritengono sia giusto che ognuno segua la propria strada). Quindi spesso non capisco questa loro contraddizione.

Anche i miei sono così! Per il lavoro mi hanno sempre incoraggiata anche a cercare in altre città, a scegliere la strada per me. hanno accettato anche la convivenza, cosa che non mi sarei aspettata. Secondo me capiscono razionalmente certe cose, ma emotivamente non ce la fanno, e noi restiamo i loro bambini! è proprio una contraddizione, come dici tu.