Il Club del "Voglio ma non posso"

Eh no,con mio padre non ci sono rapporti da 10 anni,mentre mia madre abita in un'altra citta' e deve badare anche a mio "fratello" che ha avuto nel secondo matrimonio.

ciao ragazze....dunque anche io in questa sezione.....la mia situazione è piuttosto "complicata" partiamo dal fatto che mio marito è figlio di genitori divorziati (e che dopo quasi 16 anni dal divorzio, si scannano vivi...pensate solo che al nostro matrimonio mia suocera non ha voluto venire, per non vedere mio suocero)

Fabio (il mio maritone) era contro il matrimonio e contro il fatto di allargare la famiglia...(figuriamoci che quando l'ho conosciuto era persino contro il fatto di avere una situazione sentimentale stabile) quindi già il fatto che mi abbia sposato, per me, è stata una conquista.....

Siamo due persone completamente diverse ma anche molto simili...
e lui da quando mi ha conosciuto ha fatto passi da gingante.....

Lui per me farebbe tutto ed io lo stesso per lui

I miei genitori mi hanno trasmesso l'idea che la famiglia è completa solo se ci sono figli (se poi non arrivano pazienza)...di questa cosa con Fabione ne ho parlato.....ancora prima di andare a convivere e gli ho detto che non avrei mai accettato di rinunciare alla creazione di una MIA FAMIGLIA....


Ora, nel periodo in cui sono stata a casa in malattia (sono stata operata al ginocchio) ho iniziato a sentire, ogni giorno sempre più forte, dentro di me il desiderio di un figlio (che fosse BELLO come la MAMMA, e INTELLIGENTE come il PAPA'..... ah ah ah) e ho iniziato il discorso con Fabio.....all'inizio era un discorso impossibile da fare...poi ad un certo punto l'ho messo con le spalle al muro e gli ho chiesto espressamente di dirmi se avesse voluto prima o poi un figlio da me....e lui mi ha detto che se fosse per lui ne farebbe a meno ma dato che sa che per me è importante alla fine si farà quello che voglio io.....
Certo non è una cosa molto romantica...da dire così.....ma lui se non lo avesse voluto veramente (conoscendomi) mi avrebbe detto di NO....

Così .... avevamo pensato di iniziare a provare questa estate.....

Appena rientrata in ufficio mi hanno licenziata per riduzione del personale e quindi i miei sogni di FAMIGLIA si sono frantumati......per fortuna Fabio ha un buon stipendio e grazie a ciò riusciamo a pagare mutuo, macchine e a vivere (.....con il mio stipendio si "usciva" e si faceva salvadanaio....)

ora io sono andata a fare diversi colloqui (l'ultimo questa mattina) ma appena vedono la fede o la mia età mi chiedono se sono sposata e se intendo fare figli o se ho figli.....e la risposta alla fine è sempre la stessa....LE FAREMO SAPERE.....quindi è un no secco......ora io vorrei un consiglio.....continuo a cercare finché non trovo un lavoro a tempo indeterminato e accantono il mio sogno di diventare mamma o inizio a cercare lo stesso un pupo questa estate???

Non so davvero cosa consigliarti.
Sinceramente più che pensare alla situazione lavorativa ti consiglierei di parlare bene con tuo marito, di coinvolgerlo in questo tuo desiderio di maternità, che deve diventare anche vostro.. devi capire se lui lo vuole davvero: mi pare un po' poco quel 'si farà come vuoi tu'.
Te lo dico perchè non vorrei che un domani vi ritrovaste ad affrontare le inevitabili difficoltà (anche economiche, ma non solo...) con del risentimento da parte sua, che si rifletterebbe per sempre sulla vita di vostro figlio/a
Un abbraccio!

Chicaice ha scritto:continuo a cercare finché non trovo un lavoro a tempo indeterminato e accantono il mio sogno di diventare mamma o inizio a cercare lo stesso un pupo questa estate???

La questione principalequi non è il lavoro, ma tuo marito. Un bambino si deve desiderare in due, non farlo per far contento l'altro. Non è un'uscita a cena o un modello di frigorifero. Se sei cresciuta in una famiglia in cui la famiglia è stata importante, forse non sai cosa significa quando uno dei due genitori non ha veramente voluto un figlio, con il cuore e con la testa, ma l'ha fatto tanto per, o perché è capitato.
Certo, si può sempre sperare che entrambi i genitori si innamorino a prima vista del figlio, e a volte succede, ma non è una scommessa tanto promettente.

Francamente il lungo rifiuto di tuo marito a "fidarsi" della contraccezione e questo suo non-desiderio di paternità vanno particolarmente a braccetto.

E' un bel dilemma...

Anche la mia situazione lavorativa è un pò traballante...sto lavorando molto ma non vengo pagata regolarmente da più di un anno...nel senso che sono arrivati molto lentamente dei miseri acconti e ora come ora mi ritrovo di arretrati 8 stipendi!!!
Uno penserebbe di cercare un altro lavoro...ma pensando al nostro progetto familiare non lo faccio perchè penso che avercelo un lavoro significherà poter accedere all'assegno di maternità!

E invece nel tuo caso, non avendo un lavoro, non hai questa possibilità.

Certo, dopo la gravidanza e i primi mesi del bambino potresti cercare qualcosa part-time.

Prima della gravidanza...se come dici ti precludono le assunzioni con l'infima...e scusate il termine ma mi fa arrabbiare...infima scusante di essere donna (quindi forse mamma) allora potresti ripiegare su un lavoro interinale che almeno garantisce un pò di entrate e contributi...

Panicqueen ha scritto:La questione principalequi non è il lavoro, ma tuo marito. Un bambino si deve desiderare in due, non farlo per far contento l'altro. Non è un'uscita a cena o un modello di frigorifero. Se sei cresciuta in una famiglia in cui la famiglia è stata importante, forse non sai cosa significa quando uno dei due genitori non ha veramente voluto un figlio, con il cuore e con la testa, ma l'ha fatto tanto per, o perché è capitato.
Certo, si può sempre sperare che entrambi i genitori si innamorino a prima vista del figlio, e a volte succede, ma non è una scommessa tanto promettente.

Francamente il lungo rifiuto di tuo marito a "fidarsi" della contraccezione e questo suo non-desiderio di paternità vanno particolarmente a braccetto.

Certo su questo punto hai ragione....è vero bisogna DESIDERARE entrambi un figlio...che non è sicuramente un giocattolo, o una macchina......

per mia fortuna non conosco cosa voglia dire non essere "desiderata" dai genitori....ma fidati che lo vivo ogni giorno accanto a mio marito....che a soli 11 giorni è stato sbattuto dalla nonna e lì depositato e dimenticato fino all'età del militare.....al suo rientro, dal militare, ha duvuto superare il divorzio dei suoi e fare da papà a suo fratello (ha dovuto, perché la madre non ha mai permesso al padre di vedere il figlio) e suo fratello gliele ha fatte vedere di tutti colori ....

Sò che mio marito un figlio con il cuore non lo vorrà (almeno per ora è così) e non posso certo biasimarlo.... ma lui, per sua SFORTUNA, non sà cosa vuol dire avere una FAMIGLIA che ti appoggia sempre e comunque.....e solo da quando viviamo sotto lo stesso tetto ha visto e respira un'aria diversa, di FIDUCIA, RISPETTO e INCONDIZIONATO AMORE.....quello che dai suoi non ha mai avuto....e ti dirò che l'ho visto piano piano cambiare, per esempio ora mi aspetta a cena -certo detta così sembra idiota....ma lui ha sempre pensato a se e questo è un passo importante-, il fatto che sia cambiato nei confronti dei bambini -prima era proprio allergico, ora ci gioca-

il fatto è che ha lui spaventa l'idea di perdere la sua libertà di scegliere....ha paura di sacrificarsi e dover ripassare tutto ciò che ha passato con suo fratello (e come dargli torto????)

In ultimo il fatto che lui dopo 3 anni di Lady si sia fidato......è una cosa ancora più importante per me più che per altre ragazze......proprio perché sà che se il computerino dovesse sbagliare arriva il pupo.....quindi.....credo che inizi a sentirsi pronto per una SUA FAMIGLIA....e non lo obbligherò mai a fare una cosa che lui non vuole.....

Sto cercando di "lavorare" con lui su queste cose e sto ottenendo dei piccoli risultati.....

Egoisticamente dico che LUI SARA' IL PAPA' PIU' BRAVO DI QUESTA TERRA.....E' FANTASTICO e vorrei che anche lui lo capisse.....va beh....

scusate lo sfogo... un bacione a tutte

Onestamente, e anche crudemente, mi sento di dirti che è una situazione molto più delicata di come sembra: chi una famiglia non la ha mai avuta non passa così facilmente al ruolo di padre! Già è difficile superare i temi dei nostri genitori quando si tratta di situazioni "normali", ma quando c'è un grosso trauma alle spalle, un grande abbandono, devi decidere di affrontare la genitorialità facendo i conti ogni giorno con il tuo bambino interiore, con il tuo senso di rifiuto e di abbandono, e con il fatto che devi costruire un rapporto senza sapere neanche di cosa si sta parlando. Dal cuore mi viene davvero da dirti di fare attenzione, perchè realmente non è così automatico che lui diventi il papà più bravo di questa terra! Scusa se mi sono permessa!

tranquilla nike, non mi offendo.

E' vero non posso essere sicura che sarà un ottimo padre....ma davvero ci credo.

La situazione è molto più critica di come ho scritto.....ma se dovessi raccontare la nostra vita.....beh, mi ci vorrebbero 1000 pagine....
inoltre so che io alla fine non potrò mai comprenderlo fino in fondo...sono situazioni che per capirle bisogna viverle....(almeno penso).....

Grazie infinite...

Sai ti sei iscritta quando io mi sono sposata...

Chicaice io sono d'accordo con le altre..
Purtroppo è una brutta situazione, e come dice nike, dopo un'esperienza così non è affatto automatico diventare un bravo papà perchè anche se ci sono i sentimenti magari non c'è la capacità di comunicarli e fare i genitori è davvero molto difficile e impegnativo anche per chi viene da una famiglia modello e lo desidera da sempre..
Secondo me dovreste prendervi più tempo per parlarne e capire davvero quello che lui sente nei confronti di questa scelta..

Soprattutto c'è il fatto che nessun bambino è realmente come lo immaginiamo! Il bambino ideale, che culliamo dentro di noi, e quello reale, che conosciamo fuori, sono sempre, inevitabilmente diversi, e trovo che bisogna almeno esserne molto convinti entrambi, perchè quando le cose non vanno come si sperava bisogna essere tranquilli di non avere responsabilità anche all'interno della coppia sull'aver insistito! E guarda che non sono una pessimista, io ne farei altri tre o quattro, di bambini! Solo che un detto dice "noi facciamo progetti, e Dio ride!"... e ho imparato che è vero!