Situazione economica e ricerca della gravidanza

A me viene da pensare anche un'altra cosa e cioè che il DESIDERIO di maternità esula da tutto questo per me. Nel senso che se desideri un figlio lo desideri e basta. Poi tra desiderare e fare ne passa, ci si riflette, ma se sento questo dentro non riesco a frenarlo solo perchè ho una situazione economica instabile. Ma questa sono io e per di più io ora ho una buona situazione, sono libera professionista ma non ho problemi di lavoro, forse potrei averli il giorno che decidessi di aver un figlio! Forse per questo sento sì importante il discorso economico nel momento in cui si decide di avere un figlio ma non così pesante come risulta a Biancospino e concordo sul fatto che non posso cominciare a pensare all'università per mio figlio quando ancora non ho concepito, che i giochi migliori sono un vasetto di yogurt e un po' di sabbia, che l'asilo nido non è fondamentale e spero riuscirà a godersi più che può i suoi nonni, finchè riescono senza problemi, che la cameretta gliela puoi anche organizzare con un po' di fantasia (in stile paint your life!), insomma...se non c'è un lavoro il discorso cambia ma se il lavoro, anche se un po' precario, c'è, poi se non si hanno da parte i milioni poco conta! Le risorse migliori sono dentro di noi!

io, anche se attualmente non ho esperienza diretta della gestione di un bambino, credo che moltissimo di quello che le famiglie oggi spendono per "far felice" il proprio figlio sia legato non ad esigenze del bambino in sè, ma all'esigenza di apparire agli occhi degli altri.
Ti faccio un esempio: ho dei parenti che hanno un solo stipendio e 2 figlie. La moglie (che non lavora e non ha mai lavorato) è una di quelle persone che passano il tempo al bar a fare le pulci su tutto e tutti ("e guarda quella com'è vestita", "e pensa che quell'altro è andato in vacanza ai Caraibi e come può permetterselo", ecc ecc. ). Ora, per la comunione della figlia più grande hanno speso una cifra impossibile (come per un matrimonio, a momenti), e tutto perchè la gente potesse dire "ma guarda quelli, hanno regalato le bombiniere di platino ai loro 300 invitati e hanno fatto un pranzo da 25 portate".
Non parlo poi del fatto che la mamma NON mette alla figlia più piccola i vestiti della sorella maggiore, perchè "erano dell'altra, poi si sente sminuita" .
In definitiva, in cambio della festa di comunione hanno dovuto rinunciare alle vacanze al mare per 2 anni e a cambiare la macchina (che per ora va, ma ha circa 15 anni...).
Io non credo che tutti i genitori siano a questi livelli, ma la maggior parte secondo me ha paura di sentirsi dire che non dà il meglio ai propri figli e per questo dà loro tutta una serie di cose di cui potrebbe fare tranquillamente a meno (ad esempio, millemila giocattoli con cui il bambino non gioca, una serie di attività sportive o culturali che portano via tempo alla vita di famiglia, i vestiti firmati).
Insomma, secondo me molti danno al proprio figlio tutta una serie di surrogati dell'affetto e della presenza dei genitori di cui un bambino avrebbe bisogno, ma che non gli vengono dati perchè mamma e papà sono troppo impegnati a guadagnare di più per far fare una vita migliore ai figli.
Con questo non dico che un bambino non costa eh (mi viene in mente la spesa per pannolini e latte artificiale e cibi vari per lo svezzamento) però secondo me con la buona volontà ed il buon senso si riesce a far fronte alle eventuali difficoltà che si possono presentare e a far quadrare il bilancio familiare anche con una bocca in più da sfamare
EDIT: ecco, molte di voi hanno scritto nel frattempo le stesse cose

si concordo, infatti io affronto tutto così, io pianifico, organizzo, sarà deviazione professionale, ma per me un conto è gestire un imprevisto, un altro vivere alla giornata, proprio non ci riesco :)
infatti io comincio ora a immaginare una gravidanza, ho voluto prima cambiare casa (quella di prima era più piccola), prima diventare quadro (gravidanza e carriera non vanno d'accordo), prima arrivare allo stipendio che mi ero prefissata. Oggi mi sento pronta.

Biancospino ha scritto:tutto si può fare, ma da qui a pensare che sia una scelta responsabile mettere al mondo un bambino senza un lavoro ce ne passa.
tu sei adulta, puoi decidere a cosa rinunciare, tuo figlio non deciderà nulla, subirà le tue decisioni e ne sarà il frutto.
mettere al mondo un bambino senza poterselo permettere per me è un atto di egoismo.
la casa, la cameretta, l'asilo, le vacanze, i giochi, non serviranno, ma aiutano; se lavori, da qualche parte devi lasciarlo un bambino, e prima o poi sentirai la mancanza di tutto quello che non puoi permetterti e soprattutto la sentirà tuo figlio. e non è bello. non è bello non poter dare a un figlio ciò che si vuole. è un dolore per ogni madre non potergli dare il futuro che si desidera.
e' anche vero che io ragiono già pensando al futuro, perchè il futuro arriva e dubito arrivi prima la manna da cielo.
questo è il mio punto di vista, io sono abituata a fare le cose con razionalità non mi affido al caso, ma è chiaro che ognuna fa le sue scelte.

credo che nessuno qui stia dicendo che sia una scelta responsabile mettere al mondo un figlio senza un lavoro.
Ma credo che sia legittimo pensare che attendere di mettere al mondo un figlio quando sia ha modo di permettersi nido-giochi-casa di 80 mq minimo-500 euro al mese in eccedenza per le attività ludiche, forse sia un modo di allontanare da sè un qualcosa che per ovvi motivi, a queste condizioni, è irrealizzabile.

Mio figlio, stai certa, non sentirà mai la mancanza di quello che io -madre- trovo superfluo.
Forse saranno i suoi amici a fargli sentire la mancanza del corso di tennis/canoa/basket, ma stai certa che io avrò modo di supplire a queste mancanze, anche grazie all'amore che ho per lui, e che mi farà trovare la soluzione al problema.

Ho un bimbo piccolo, e posso rassicurare molte mamme che i "spaventosi" costi legati all'arrivo di un bambino, sono in realtà dei costi-non costi.
Basta solo volerlo.

Biancospino ha scritto: se lavori, da qualche parte devi lasciarlo un bambino, e prima o poi sentirai la mancanza di tutto quello che non puoi permetterti e soprattutto la sentirà tuo figlio. e non è bello. non è bello non poter dare a un figlio ciò che si vuole. è un dolore per ogni madre non potergli dare il futuro che si desidera.

io penso che il succo del discorso sia qui: tu mamma sentirai la mancanza delle cose, il bambino secondo me (a patto che non vada in giro nudo e scalzo in pieno inverno... ) non la sentirà, se avrà vicino una figura genitoriale in grado di dargli affetto e dividere con lui il tempo (cosa che ovviamente diventa più difficile se si lavora tutto il giorno, e sotto questo aspetto avere un lavoro non totalizzante o stare a casa è la cosa ottimale!)
con questo non dico che se in una famiglia senza lavoro e piena di debiti arriva un figlio bisogna fare i salti di gioia, ma semplicemente che una gravidanza, più o meno cercata, fa parte dell'ordine naturale delle cose ed è destinata a stravolgere la vita della famiglia in qualsiasi caso: una dose di incoscienza ci vuole comunque, senza pensare di dover/poter pianificare tutto in anticipo

sere ha scritto: tu mamma sentirai la mancanza delle cose, il bambino secondo me ... non la sentirà, se avrà vicino una figura genitoriale in grado di dargli affetto e dividere con lui il tempo

assolutamente d'accordo!!!!

Biancospino ha scritto: ho voluto prima cambiare casa (quella di prima era più piccola), prima diventare quadro (gravidanza e carriera non vanno d'accordo), prima arrivare allo stipendio che mi ero prefissata. Oggi mi sento pronta.

ti senti pronta per un figlio perchè hai una casa con una cameretta in più e un livello più alto in ufficio?

oppure ho capito male?

Ripeto ognuna la viva come crede.

Io per me stessa, e per mio figlio, desidero una certa tranquillità economica e ritengo meglio raggiungerla prima di pensare a una gravidanza; se per voi va bene uguale, è perfetto.

I figli si sono sempre fatti anche in tempo di guerra, è innegabile che tutto si possa fare lo stesso.
La domanda è: a quale prezzo?

Io non vivo la maternità come una cosa bella comunque e a priori: per me è bella se ci sono un sacco di premesse. Un padre innamorato. Una bella casa. Una madre realizzata anche nel lavoro. Delle prospettive di crescita per la famiglia, anche in termini economici.

D'altra parte se la pensassimo tutte allo stesso modo il mondo sarebbe noioso, capisco che c'è posto per tutte.

Hai capito benissimo.

Sono sposata da qualche anno, ho rimandato la gravidanza per fare carriera e ho scelto di cambiare casa apposta in vista di un figlio.

perdonami Biancospino ma a me sembra che tu consideri l'arrivo di un bambino come se fosse l'acquisto di una macchina: lo stipendio alto e la carriera avviata non credo che facciano la felicità del bambino (ovvio, possono fare la tua, non dico che una donna debba stare in casa a fare la massaia per sentirsi realizzata )... credo che la scelta di avere un figlio si debba fare valutando cosa si è disposti a cambiare/sacrificare della propria vita per lui, non quanto sia il budget a nostra disposizione
EDIT: ovviamente ognuno la vive come crede, solo secondo la mia opinione le priorità sono diverse