Il Club del "Voglio, ma non è il momento..."

Ne avevo parlato in termini diversi, ovvero che sentivo la pressione di avere un figlio prima che accadesse qualcosa a mia mamma... di poterci scambiare quello sguardo d'intesa, madri entrambe. Quel nodo è risolto perché mi ha fatto riflettere sul fatto che saper rimandare una scelta così importante, invece che imporsela quando ancora non si è davvero pronte, è già un gesto di amore materno verso il figlio che sarà... che per adesso è ancora un progetto, ma appunto sacrificare una paura così forte come quella che ho io di non darle un nipotino è un sacrificio da madre, che faccio per lui/lei perché nasca perché lo desidero con tutta me stessa.
In realtà c'è qualcosa che mi blocca prima, io vedo tutte le fertiline che si mettono alla ricerca e le trovo già Donne, più grandi di me, mentre hanno magari la mia età o meno, o hanno avuto il primo figlio che erano più giovani di me adesso... e io invece mi sento ancora ragazzina mio malgrado (come quando hai 10 anni e vorresti essere grande domani, subito) ed è come se dovessi aspettare di diventare Donna perché possa scattare la ricerca, insomma mi sento indegna o meglio insicura. Eh, ne riparlerò sì, mannaggia a questa insicurezza che mi si intrufola in ogni aspetto della vita anche a distanza di anni!

è da un po' che vi leggo e non ho tempo di rispondere!
Vale, credo sia abbastanza normale questa alternanza, a volte capita anche a me. Le mie fasi sono divise diversamente però, che strano! cioè, all'inizio della mia fase follicolare non ci penso proprio ai bambini, la voglia arriva solo quando sono prossima all'ovulazione...ma sarà che la mia fase follicolare è piuttosto lunga!
Ma le questioni economiche/lavorative quanto entrano nei tuoi ragionamenti?

Io ultimamente invece mi sento molto simile a quanto ha scritto chiaretta: so di volere figli, da quando sono piccola sono certissima di volerli, un giorno. Ma ora non è il momento, e non ne soffrirei se non fosse per questo orologio biologico che ticchetta! sarei molto tranquilla con me stessa, aspetterei il momento giusto, se non fosse per questa irrazionale paura dell'età, o di una possibile infertilità...
A volte penso che la società sia sbagliata, che ritardi molti passaggi della vita (inevitabilmente lo studio universitario ritarda indipendenza, convivenza, matrimonio, qualche soddisfazione lavorativa..), e sono passaggi che potrebbero essere importanti, prima di fare il passo successivo. E sarebbe giusto poterli vivere con tutta la calma, e gustarseli... Ma il nostro corpo non si è potuto adeguare alla società, e l'orologio biologico purtroppo resta sempre lo stesso...

La questione economica non mi influenza quasi per nulla, si tratta proprio di un sentirmi capace/non capace e il tutto è reso pesante proprio dal fatto che per il 50% del mio tempo (dato che ovulo a metà esatta del ciclo o quasi) la vivo come se essere genitore fosse la prossima tappa della mia vita, naturale e spontanea, e nel restante 50% mi sento del tutto incapace, a malapena in grado di gestire me stessa e una coppia. Mi sembra un po' quando i miei passavano il tempo a dirmi che ero immatura e che i miei coetanei facevano tutto meglio e più "da grandi" mentre io pensavo solo a "giocare e perdere tempo", ma ne è passato di tempo da allora e sicuramente dentro ci sono altri ingredienti oltre a questa dinamica... però non so distinguerli.

Valeria ha scritto:Mi sembra un po' quando i miei passavano il tempo a dirmi che ero immatura e che i miei coetanei facevano tutto meglio e più "da grandi" mentre io pensavo solo a "giocare e perdere tempo", ma ne è passato di tempo da allora e sicuramente dentro ci sono altri ingredienti oltre a questa dinamica... però non so distinguerli.

Ma davvero ti dicevano così?

Eh purtroppo sì... lo facevano in buona fede, per spronarmi (anche a mia sorella in realtà, essendo quasi coetanee) ma ovviamente sono frasi che hanno il loro impatto, a volte ho l'impressione di aver paura di comportarmi troppo da adulta perché significherebbe dargli torto! Poi il tono che usavano era del tutto oggettivo, come tu diresti ad una persona "tu sei bionda" loro mi dicevano come un normalissimo dato di fatto "tu sei immatura", mi sono ritrovata a dirlo ad una mia amica dell'università come se mi stessi descrivendo tipo "mi piace questo e questo e poi, sai, sono immatura e quindi...". Adesso tutto questo mi rema contro perché è esattamente l'opposto di ciò che è un genitore forse dovrei fare sto figlio e basta, magari trovo la pace interiore!
Nello specifico il meccanismo che ho dentro è questo: devo crearmi abbastanza tempo libero da poterci inserire almeno mezzo figlio. Cioè prima faccio lo spazio e poi ci infilo il bambino. Lo so che è assurdo perché non ha senso fare le cose prima di farle, cosa posso mettermi a fare, comprare bavaglini e far finta di cambiare i pannolini, puntare la sveglia ogni mezz'ora di notte e presentarmi tutti i giorni alle 8 all'asilo per dimostrare a me stessa che sono già in grado di inserire tutto ciò nella mia giornata? Non ha senso, ma dentro di me mi convinco che sia l'unica strada. In realtà non sono incapace ma faccio solo una vita troppo piena, quando arriveranno i figli rinuncerò a parecchi impegni e sfizi... ma ho sempre questa vocina che mi dice che devo essere capace già adesso di rinunciarci, per ritenermi davvero pronta. Speravo che prendere coscienza di questi meccanismi bastasse a superarli ma evidentemente no, ormai sono mesi che ci litigo!

Eowyn ha scritto:
A volte penso che la società sia sbagliata, che ritardi molti passaggi della vita (inevitabilmente lo studio universitario ritarda indipendenza, convivenza, matrimonio, qualche soddisfazione lavorativa..), e sono passaggi che potrebbero essere importanti, prima di fare il passo successivo. E sarebbe giusto poterli vivere con tutta la calma, e gustarseli... Ma il nostro corpo non si è potuto adeguare alla società, e l'orologio biologico purtroppo resta sempre lo stesso...

Eowyn ti straquoto! E' lo stesso discorso che facevo anche io Da una parte mi piace tanto la vita di coppia, dall'altra voglio (vorremmo) dei figli e l'età avanza

Vale capisco anche quello che dici tu del non sentirsi "pronta" o adulta.
Ad es mia madre mi ha sempre detto che non sarei stata in grado di tenere una casa o cucinare o fare le faccende domestiche perchè quando vivevo con loro non avevo mai voglia di farle. Ora, sicuramente le pulizie non sono il mio forte, ma la casa non è mai sporca, ci diamo dei programmi di pulizia, stiro e lavo senza problemi e la mia cucina è organizzata meglio della sua . Diciamo che io mi sentivo pronta per farlo ma non avevo ancora avuto l'occasione. Con i figli credo sia più o meno la stessa cosa (passatemi il paragone figli-faccende domestiche) io penso che sarei in grado, mi frena solo il fatto che non l'ho mai fatto (ho provato a cambiare la bimba della mia amica ma sono un disastro). Però credo che, nel momento in cui avrò un figlio, scatterà quel qualcosa che mi darà inevitabilmente la forza e la maturità di accudirlo e pensare a lui e sentirmi forte per lui, e acquisterò la manualità che mi manca. Io l'ho visto succedere ad altre mamme e non ho motivo per credere che non sarà così anche per me o per te!

Lo sapevo che mi avrebbe fatto scrivere qui anche se sono serena, vedo che molti degli aspetti critici sono comuni tra tutte e la cosa mi rincuora
sarebbe bello se anche qualche mamma ci dicesse la sua impressione sulle nostre paturnie

Vale, io alla fine come Jil penso che quando c'è, lo "spazio" si trova, ho passato circa un mese a cronomentrare se riuscivo ad essere al nido alle 18, mi sono dovuta rassegnare all'idea che avrò di un nido privato perchè non posso rischiare un incidente tutte le sere per guadagnare 10 minuti! Non sono mai stata in grado di tenere in braccio neonati ma credo che quando è tuo sia diverso...d'altra parte se ci è riuscito mia cognato credo potrò farcela anche io.... e spero funzioni così anche per le cacche puzzolenti perchè con i miei nipoti avevo i conati di vomito!!!
Noi ci siamo lanciati ma anche io sono altalenante, ci sono momenti in cui mi dico che se anche dobbiamo goderci ancora qualche mese di ricerca non è certo una tragedia, siamo giovani, siamo felici e abbiamo e stiamo costruendo qualcosa di magnifico... altri momenti in cui vado nel pallone totale quasi ne avessi bisogno per respiare....Sto fuori casa 11 ore al giorno e non so come faremo, ma mi conosco e le cose devo affrontare step by step, sì programmare, sì pianificare ma finchè non hai un esserino che ti sveglia 6 volte a notte non puoi sapere come ce la farai!

L'unica è provare una volta a passare con il rosso e poi vedere come vi sentite

ahaha Zara pare un metodo molto alla roulette russa

Zara a parte gli scherzi mi sa che prima o poi faccio veramente così io dico tanto che devo fare troppe cose prima, che è troppo presto ecc, la verità è che sistemate alcune cose (senza fretta ) probabilmente senza troppo pensarci non si baderà più a rossi e verdi, lui già adesso in realtà non ci bada molto (del tipo che prima fa tutto e poi una volta concluso mi chiede se era verde.....).. prima però alcune cose basilari le vorrei sistemare, per il resto sto cominciando ad accettare che alcune cose sono fuori dal controllo e questa è una di quelle.. lo so che non dovrebbe essere così, che un figlio va fatto consapevolmente e dovrebbe essere la scelta più consapevole e ragionata di tutte, ma nel nostro caso particolare e visti anche i problemi forse "uscire" dall'idea di controllare la cosa e accettarlo potrebbe essere la cosa migliore