La ricerca dell'indipendenza

Zara, hai centrato in pieno le mie aspettative per questa svolta! Spero solo di non sbagliare, perché allora sì che chi mi circonda potrà dirmi "Te l'avevo detto!".
Che poi continuo a ripeterlo ai miei, che però sembrano non capire: non voglio mollare l'università!

Ma se anche dovessi sbagliare, credi che gli altri siano perfetti e non abbiano mai commesso errori?  Non ti preoccupare troppo per il giudizio altrui, sai quanti scheletri hanno le persone negli armadi. Per quanto riguarda i tuoi, forse sono solo spiazzati da questa tua decisione, vedrai che, trovato un lavoretto e dato un esame, capiranno che è tutto a posto.

Continuano a ripetermi che la gente non è lì ad aspettarmi per darmi un lavoro, che lo che è la verità, però questo mi butta giù ancora di più; cioè, perché non possono avere un minimo di fiducia nei miei confronti? Che poi io un lavoro ce l'ho già, faccio i turni in un museo alla domenica e nei festivi, quindi sto già dimostrando di poter fare più cose contemporaneamente e di avere la testa sulle spalle... ma sembra non conti nulla, solo l'università conta.
In ogni caso io credo proprio che, almeno per quanto riguarda i miei genitori, vogliano evitare che io faccia i loro stessi errori; ed è stato così finora, ma adesso voglio scegliere io, anche rischiando di sbagliare! Non capisco perché non lo capiscano (scusa il gioco di parole).

Però le scelte possono rivelarsi sbagliate solo a posteriori e dipende anche dal periodo storico, i tuoi hanno fatto questo percorso trent'anni fa e sbagliano se pensano di poter confrontare la tua vita con le proprie! Ma lasciali sbagliare, i genitori tendono a fare così (mia mamma peggio ancora: ha sempre confrontato me e il mio carattere e le mie aspirazioni con la persona che era stata lei alla stessa età!) quindi non dare troppo peso a questa cosa, è una loro debolezza.
Tu sei nel 2013 e adesso hai bisogno di sentirti adulta e indipendente e non più figlia piccola e studentessa che deve solo portare a casa i voti. Poi appunto non stai mollando l'università, ti stai solo concedendo più tempo, perché non mi sembra che così tu vada avanti granché, no? Quindi insistere non servirebbe a nulla.
L'errore semmai di questi tempi è rimandare troppo a lungo l'ingresso nel mondo del lavoro, ma questa è una mia opinione e dipende anche dalla propria formazione.
Conosco anche persone che hanno fatto questo "errore": ad esempio lasciare l'uni a circa 10 esami dalla laurea, per aver trovato un lavoro sicuro. Poi è arrivato il matrimonio, i figli, lo stesso lavoro c'è ancora, e gli esami rimasti sono 8. Embè? Si è comunque realizzata in quello che voleva, certo rimane l'amarezza per non riuscire a concludere... ma non è un errore vero e proprio, è andata così e non le ha impedito di crescere.
Guardacaso poi mia mamma mi ha sempre avvertita di finire prima l'uni e cercarmi poi un lavoro "sennò se cominci a lavorare non ti laurei più". Beh dipende dalle persone, io però sapevo che nel mio caso era vero XD e ho tirato fino all'ultimo pur di laurearmi.

E' esattamente quello che dicono a me! Ma ho giurato a me stessa che in ogni caso avrei terminato l'università, ed è ciò che farò.
Per ora, infatti, cerco un lavoro abbastanza semplice, poco pretenzioso, una sorta di lavoro estivo, ecco. Poi si vedrà...

greengiuly ha scritto:Zara, hai centrato in pieno le mie aspettative per questa svolta! Spero solo di non sbagliare, perché allora sì che chi mi circonda potrà dirmi "Te l'avevo detto!".

Devi sentirti a tuo agio anche in caso di errori. Perché sbagliamo TUTTI. Non stai facendo niente di immorale o di illegale, direi che i tuoi genitori possono ritenersi soddisfatti a prescindere. E se qualcuno un domani dovesse pronunciare la fatidica, ANTIPATICA, frase... bèh, avrei una risposta da suggerirti e comincia per V...

Quotissimo Oni!

E in più c'è una cosa importante: tante volte cresciamo con il mito "farò così, farò questo, farò quello" ma poi capita di cambiare idea convinti, o anche di fare a malincuore scelte diverse semplicemente perché non abbiamo alternativa. Col senno di poi non si può concludere che era meglio l'altra strada.

...i tuoi genitori hanno fatto degli errori e vogliono preservarti.
Ma tu devi sentirti libera di fare i tuoi errori, sempre se ne farai! Non è detto...magari invece il tuo istinto ti sta portando verso il meglio per te!

Oni, anche io avrei in mente quella bella parolina come risposta  , ma non verso i miei genitori...  Non se lo meritano.

Hai ragione Valeria, anche se si è programmato tutto sin dall'inizio, è probabile che la vita venga scombussolata da imprevisti, che non per forza devono essere negativi!

Grazie per il sostegno Selvy! Qui invece sembra che sia una catastrofe!!

A proposito, da quando ho "parlato" con mia mamma, ogni singola parola che mi dice è inerente alla ricerca di lavoro; mi dice spesso che ne ha parlato con Tizio o Caio, e che loro le hanno detto di dirmi di non smettere, che sto facendo una fesseria, che la figlia del cugino del cognato di Sempronio ha girato tutti i negozi/bar/uffici della zona e non ha trovato niente...etc. Poi se ne esce con: "Potresti chiedere lì, vai a portare il cv là..."
Insomma, sono caduta dalla padella nella brace!! Per quanto io sappia che lo sta facendo per aiutarmi, vorrei tanto dirle di lasciarmi perdere, di farmi cercare per conto mio e di non parlarne con le sue amiche soprattutto!!! Io non l'ho detto ai miei amici, se non ai più stretti, e lei lo dice alle sue clienti?! Ma anche no!! Però non le dico niente perché è diventata di un permaloso pazzesco e non mi va di litigare ancora, quindi annuisco e via...

Fai bene a lasciarla fare, ci sono passata quando stava per scadermi un contratto e lei continuava a starmi addosso "stai cercando? stai cercando?", è stressante ma stringi i denti e vai per la tua strada!
E poi... che male c'è se lo racconta alle clienti? Mica stai pensando di diventare pornostar, scusa cercare lavoro è un'ottima cosa, è legale e fa felice il portafoglio!