Il potere del ciclo mestruale ---> Settimo ciclo
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Il potere del ciclo mestruale ---> Settimo ciclo
Per questo ciclo la parola d'ordine torna ad essere vulnerabilità. Generalmente tutte le difficoltà mestruali sono legate alla sensibilità, ci sentiamo più esposte perchè parti di noi che tendiamo a tenere nascoste vengono in superficie, e questa vulnerabilità può provocare ansia e senso di inadeguatezza. E' vero anche che, se ci sentiamo trasparenti, abbiamo anche la capacità di vedere dentro gli altri e comprendere maggiormente le situazioni esterne. Si può piangere senza motivo apparente, ma va bene, ci aiuta a sciogliere la tensione, e ci avvicina al luogo morbido dentro di noi. Di solito più ci si permette di vivere le emozioni meno bisogno si ha che siano violente e "moleste".
Prestate attenzione a restare aperte, a lasciarvi commuovere, a lasciarvi toccare dalla vita. Attraverso la vulnerabilità potete espandervi e connettervi a qualcosa di più grande, oltre le vostre personali emozioni. Se non ci si rende morbile e vulnerabili è impossibile entrare realmente in contatto con se stesse. La permeabilità è anche ciò che ci permette di entrare realmente in contatto con gli altri, e spesso la tristezza o l'inquietudine premestruale può anche essere qualcosa che captiamo dall'esterno, da chi abbiamo intorno a noi.
Evitate alcol, caffè e zuccheri, che esaltano la sensibilità già presente rendendoci confuse; bevete molta acqua fresca, siate gentili con voi stesse, e aggiungete la solitudine: niente telefoni, pc, tv e musica per qualche tempo durante i giorni del sangue e nel pre-mestruo.
Il vostro compito è di andare incontro alla vostra vulnerabilità e capire cosa ha da dirvi. A volte basta ascoltare per cambiare le cose. Segnate sul diario i momenti di maggior vulnerabilità, e prendetevela comoda.
Riflessione finale: Che cosa hai capito di te? A cosa ti sei aperta? Come ti senti nel tuo corpo? Come ti senti dopo che ti sei concessa di accogliere ed ascoltare la tua sensibilità? Se sei in una relazione, come ti è sembrata l'unione tra voi?
Se siete rimaste indietro, cercate le puntate precedenti!
Primo ciclo; secondo ciclo; terzo ciclo; quarto ciclo; quinto ciclo; sesto ciclo.
Prestate attenzione a restare aperte, a lasciarvi commuovere, a lasciarvi toccare dalla vita. Attraverso la vulnerabilità potete espandervi e connettervi a qualcosa di più grande, oltre le vostre personali emozioni. Se non ci si rende morbile e vulnerabili è impossibile entrare realmente in contatto con se stesse. La permeabilità è anche ciò che ci permette di entrare realmente in contatto con gli altri, e spesso la tristezza o l'inquietudine premestruale può anche essere qualcosa che captiamo dall'esterno, da chi abbiamo intorno a noi.
Evitate alcol, caffè e zuccheri, che esaltano la sensibilità già presente rendendoci confuse; bevete molta acqua fresca, siate gentili con voi stesse, e aggiungete la solitudine: niente telefoni, pc, tv e musica per qualche tempo durante i giorni del sangue e nel pre-mestruo.
Il vostro compito è di andare incontro alla vostra vulnerabilità e capire cosa ha da dirvi. A volte basta ascoltare per cambiare le cose. Segnate sul diario i momenti di maggior vulnerabilità, e prendetevela comoda.
Riflessione finale: Che cosa hai capito di te? A cosa ti sei aperta? Come ti senti nel tuo corpo? Come ti senti dopo che ti sei concessa di accogliere ed ascoltare la tua sensibilità? Se sei in una relazione, come ti è sembrata l'unione tra voi?
Se siete rimaste indietro, cercate le puntate precedenti!
Primo ciclo; secondo ciclo; terzo ciclo; quarto ciclo; quinto ciclo; sesto ciclo.
Ultima modifica di nike il Lun Ago 13, 2012 2:22 pm - modificato 1 volta.
nike- Numero di messaggi : 5275
Età : 52
Località : Toscana
Data d'iscrizione : 11.06.09
Re: Il potere del ciclo mestruale ---> Settimo ciclo
Mammia mia, questo ciclo segue a pennello il precedente
ho appena scritto il mio Sesto e mi sono commossa solo a leggere questa frase
ho appena scritto il mio Sesto e mi sono commossa solo a leggere questa frase
e poi leggo che il tema è la commozionenike ha scritto:Generalmente tutte le difficoltà mestruali sono legate alla sensibilità"
Bello bello anche questo, non ero ancora arrivata a viverla in questo modo Non vedo l'ora!nike ha scritto:La permeabilità è anche ciò che ci permette di entrare realmente in contatto con gli altri
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Il potere del ciclo mestruale ---> Settimo ciclo
Questo ciclo di osservazione mi è venuto proprio facile e non vedo l'ora che si concluda (a brevissimo ormai) per fare il resoconto!!
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Re: Il potere del ciclo mestruale ---> Settimo ciclo
Invece io sto facendo fatica, non era il momento per lasciarmi andare, e non me lo sono goduto! Altro giro, spero di coglierlo meglio!
nike- Numero di messaggi : 5275
Età : 52
Località : Toscana
Data d'iscrizione : 11.06.09
Re: Il potere del ciclo mestruale ---> Settimo ciclo
Devo dire che la vulnerabilità è stata dura! Credevo mi riuscisse più facile, invece mi sono trovata in onde alte di paranoie, paure, cose vecchie che tornavano a galla.... e in questo il positivo è stato scoprire che non ho superato qualcosa che credevo lo fosse, e l'ho affidato alla Terra attraverso il mio sangue, quindi alla fine è diventato molto liberatorio!
L'apertura verso gli altri mi è risultata faticosa nel senso che, sentendomi un po' senza veli io, appena "sentivo" gli altri la tentazione era di chiudersi a riccio. L'empatia però l'ho vista manifestarsi in tutto il suo tsunami quando piangevo davanti alla cerimonia delle Olimpiadi, ma non per la commozione, bansì perchè percepivo le ingiustizie del mondo, le ineguaglianze, le lotte dei popolo... insomma, una lagna da Madre Universale che mi capitava spesso quando ero incinta!
Insomma, bello aprire i canali, ma mi richiede il grande coraggio di restare a vivere le mie emozioni!
E voi, belle donne, cosa mi raccontate?
L'apertura verso gli altri mi è risultata faticosa nel senso che, sentendomi un po' senza veli io, appena "sentivo" gli altri la tentazione era di chiudersi a riccio. L'empatia però l'ho vista manifestarsi in tutto il suo tsunami quando piangevo davanti alla cerimonia delle Olimpiadi, ma non per la commozione, bansì perchè percepivo le ingiustizie del mondo, le ineguaglianze, le lotte dei popolo... insomma, una lagna da Madre Universale che mi capitava spesso quando ero incinta!
Insomma, bello aprire i canali, ma mi richiede il grande coraggio di restare a vivere le mie emozioni!
E voi, belle donne, cosa mi raccontate?
nike- Numero di messaggi : 5275
Età : 52
Località : Toscana
Data d'iscrizione : 11.06.09
Re: Il potere del ciclo mestruale ---> Settimo ciclo
Finalmente rispondo a questo topic!
Avevo la risposta "pronta" già nel ciclo scorso, ma poi ho scordato di scrivere E' stato un ciclo-compito molto facile, quello che sono andata a "chiamare" mi ha "risposto" subito e continua questa esperienza inaspettata in cui traggo nuove conoscenze e ispirazioni dalla fase luteale, laddove non avevo aspettative di alcun tipo, posso dire che è diventata una fase "fertile" in modo complementare alla fase dell'ovulazione!
La vulnerabilità: ho notato che nella fase follicolare, l'energia è di tipo "inarrestabile". Cado? Mi rialzo! Cado ancora? Mi rialzo ancora! E avanti così, a lottare, a spingere, con la forza più maschile del guerriero, concentrata sulla sfida. Nella fase luteale, coerentemente con la morbidezza che per me la caratterizzano, il momento di difficoltà diventa un momento di dolcezza infantile: una bimba smarrita, ma non indifesa; in pausa, ma non in attesa passiva, in pacata riflessione, in morbida ricerca della soluzione. Che in questa fase riesco a chiedere meglio all'esterno.
E qui mi ricollego a ciò che Nike riporta sulla sensibilità, sull'apertura all'esterno: è vero, in fase luteale sono molto più orientata all'esterno, "vivo" molto più nelle relazioni che dentro la mia testa (come in fase follicolare, dove il mio turbine di idee, sentimenti, tumulti sono la mia principale preoccupazione). Questo ritengo sia dovuto al fatto che il progesterone fa aprire verso l'altro, all'accoglienza, all'intersoggettività, così come deve essere in vista di una gravidanza.
Quindi in fase luteale affronto la difficoltà in una maniera che per me è innovativa, nel senso che non mi ero mai accorta, non ero consapevole di poterla vivere così. Ho imparato a usare quella dolcezza per chiedere aiuto agli altri (laddove in fase follicolare semplicemente "non chiedo", risolvo da me, ecc) per esporre il mio problema in pacatezza e i risultati arrivano! Agli altri non passa inosservata la mia richiesta di aiuto. E' un modo di "reach out" all'esterno che se me l'avessero chiesto, non avrei riconosciuto in me.
L'altra sorpresa è venuta proprio dalle relazioni, in particolare quella con il mio ragazzo. Per quello che lo concerne, il mio ciclo mestruale è diviso in due: o "faccio l'ovetto" (con tutto il tumulto psico-fisico che ne consegue) oppure "sono piagnolina" per la tendenza a commuovermi di più, a essere più sensibile alle ingiustizie, ecc. In un momento in cui scherzavamo, gli parlavo del fatto che la gravidanza è come 9 mesi di "piagnolina" e lui, con mia grande sorpresa, mi ha risposto:
- "noooooo, quello non ce la posso fare"
- "Ma come? Eppure in fase luteale sono così affabile, non come in fase follicolare che non si riesce a starmi dietro!"
- "sì, ma quando sei piagnolina bisogna stare attenti a come ti si parla, invece quando fai l'ovetto sei più te stessa".
Eppure io avevo una visione molto diversa cioè, posso capire l'attrattiva che ha per me la fase ovulatoria, ma avrei scommesso la testa che lui preferiva la parte in cui sono più mediatrice, accondiscendente. In particolare non mi riconosco di essere sensibile al punto di influenzare il modo in cui l'altro si rapporta a me. Ma d'altronde non credo sia influenzato dallo stereotipo della donna pre-mestruale... Evidentemente lui vede cose che io non vedo!
Avevo la risposta "pronta" già nel ciclo scorso, ma poi ho scordato di scrivere E' stato un ciclo-compito molto facile, quello che sono andata a "chiamare" mi ha "risposto" subito e continua questa esperienza inaspettata in cui traggo nuove conoscenze e ispirazioni dalla fase luteale, laddove non avevo aspettative di alcun tipo, posso dire che è diventata una fase "fertile" in modo complementare alla fase dell'ovulazione!
La vulnerabilità: ho notato che nella fase follicolare, l'energia è di tipo "inarrestabile". Cado? Mi rialzo! Cado ancora? Mi rialzo ancora! E avanti così, a lottare, a spingere, con la forza più maschile del guerriero, concentrata sulla sfida. Nella fase luteale, coerentemente con la morbidezza che per me la caratterizzano, il momento di difficoltà diventa un momento di dolcezza infantile: una bimba smarrita, ma non indifesa; in pausa, ma non in attesa passiva, in pacata riflessione, in morbida ricerca della soluzione. Che in questa fase riesco a chiedere meglio all'esterno.
E qui mi ricollego a ciò che Nike riporta sulla sensibilità, sull'apertura all'esterno: è vero, in fase luteale sono molto più orientata all'esterno, "vivo" molto più nelle relazioni che dentro la mia testa (come in fase follicolare, dove il mio turbine di idee, sentimenti, tumulti sono la mia principale preoccupazione). Questo ritengo sia dovuto al fatto che il progesterone fa aprire verso l'altro, all'accoglienza, all'intersoggettività, così come deve essere in vista di una gravidanza.
Quindi in fase luteale affronto la difficoltà in una maniera che per me è innovativa, nel senso che non mi ero mai accorta, non ero consapevole di poterla vivere così. Ho imparato a usare quella dolcezza per chiedere aiuto agli altri (laddove in fase follicolare semplicemente "non chiedo", risolvo da me, ecc) per esporre il mio problema in pacatezza e i risultati arrivano! Agli altri non passa inosservata la mia richiesta di aiuto. E' un modo di "reach out" all'esterno che se me l'avessero chiesto, non avrei riconosciuto in me.
L'altra sorpresa è venuta proprio dalle relazioni, in particolare quella con il mio ragazzo. Per quello che lo concerne, il mio ciclo mestruale è diviso in due: o "faccio l'ovetto" (con tutto il tumulto psico-fisico che ne consegue) oppure "sono piagnolina" per la tendenza a commuovermi di più, a essere più sensibile alle ingiustizie, ecc. In un momento in cui scherzavamo, gli parlavo del fatto che la gravidanza è come 9 mesi di "piagnolina" e lui, con mia grande sorpresa, mi ha risposto:
- "noooooo, quello non ce la posso fare"
- "Ma come? Eppure in fase luteale sono così affabile, non come in fase follicolare che non si riesce a starmi dietro!"
- "sì, ma quando sei piagnolina bisogna stare attenti a come ti si parla, invece quando fai l'ovetto sei più te stessa".
Eppure io avevo una visione molto diversa cioè, posso capire l'attrattiva che ha per me la fase ovulatoria, ma avrei scommesso la testa che lui preferiva la parte in cui sono più mediatrice, accondiscendente. In particolare non mi riconosco di essere sensibile al punto di influenzare il modo in cui l'altro si rapporta a me. Ma d'altronde non credo sia influenzato dallo stereotipo della donna pre-mestruale... Evidentemente lui vede cose che io non vedo!
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Re: Il potere del ciclo mestruale ---> Settimo ciclo
Che bel percorso, Panic! Stai davvero andando alla scoperta di una gamma diversa di sensazioni, ed è molto bello!
Molto interessante quello che ti riporta il tuo ragazzo! Interessante vedere che alla fine non è la condiscendenza che cerc e che apprezza, ma una sorta di tua verità (dico "una sorta" perchè credo che tu sia profondamente vera anche nell'altra fase), anche se più forte e apparentemente più scomoda da condividere! Insomma, questi uomini ci sorprendono anche quando stiamo cercando noi stesse e temiamo che la parte meno addomesticata di noi sia quella per loro diù difficile!
Molto interessante quello che ti riporta il tuo ragazzo! Interessante vedere che alla fine non è la condiscendenza che cerc e che apprezza, ma una sorta di tua verità (dico "una sorta" perchè credo che tu sia profondamente vera anche nell'altra fase), anche se più forte e apparentemente più scomoda da condividere! Insomma, questi uomini ci sorprendono anche quando stiamo cercando noi stesse e temiamo che la parte meno addomesticata di noi sia quella per loro diù difficile!
nike- Numero di messaggi : 5275
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Re: Il potere del ciclo mestruale ---> Settimo ciclo
E' precisamente quello che mi ha sorpreso, hai colto perfettamente!
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Re: Il potere del ciclo mestruale ---> Settimo ciclo
Wow, sono felice di approdare qui, perché senza saperlo la conclusione del mio ciclo precedente era "Voglio rivolgermi più all'interno". Io non ho problemi con vulnerabilità, pianto ed emozioni collegate a momenti di riflessione - malinconia, tristezza, senso di essere indifesa - ma voglio provare a viverle non più solo nei momenti "clou", bensì voglio imparare a sfruttare la vulnerabilità nella vita quotidiana, per avere più tolleranza verso me e verso gli altri e per lasciare emergere una parte di me che so benissimo esistere, ma che nascondo proteggendola con l'iper-efficienza, la bravura, l'iper-attività e il decisionismo.
E' come se indossassi sempre una maschera da "uomo" perché quel tipo di comportamenti sembrano più efficaci, in società, sul lavoro, ovunque, mentre mi ostinassi a tenere solo per me il mio volto da "donna", perché temo che sia considerato troppo emotivo e da squalificare.
Voglio provare a lasciare emergere la mia sensibilità e a lasciarle prendere il sopravvento per un po'... Vediamo che succede!
E' come se indossassi sempre una maschera da "uomo" perché quel tipo di comportamenti sembrano più efficaci, in società, sul lavoro, ovunque, mentre mi ostinassi a tenere solo per me il mio volto da "donna", perché temo che sia considerato troppo emotivo e da squalificare.
Voglio provare a lasciare emergere la mia sensibilità e a lasciarle prendere il sopravvento per un po'... Vediamo che succede!
ArdathLilith- Numero di messaggi : 2417
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