Figli unici vs fratria

Può essere
Specifico che ho riportato il mio esempio non tanto per parlare di quello (non vorrei essere O.T.) ma per capire il punto di vista delle mamme sul tema "preferenze" (se sono O.T. mi sposto)

i miei sono ancora piccolini per andare a verificare questo tipo di preferenze in modo obiettivo...finora non ci sono preferenze di sorta...ma ripeto sono così piccoli ancora...

Non sono mamma. E sono figlia unica.

Ardath, nel mio ideale di famiglia, ora, la penso esattamente come la pensavi tu prima della nascita di Leo: tre pargoli, meravigliose creature da amare. Chissà se sarà questo il mio destino...

Questa era la parte relativa al "non sono mamma", ora arriva quella del "sono figlia unica". Sono felicemente figlia unica! Forse lo dico perché non so cosa significhi amare un fratello, una sorella; forse lo dico perché sono egoista; forse, ancora, perché vedo esperienze in famiglia (non tutte, per fortuna), in cui l'amore fraterno spesso viene sovrastato dall'invidia e dalla gelosia, e mi ritengo fortunata per non aver provato questi sentimenti nei confronti di una persona così vicina.

Nonostante questo, vorrei tre figli.

Non so se sono riuscita ad esprimere la mia non-posizione in merito, spero di sì...Non sentirti giudicata da nessuno! Chi l'ha detto che è obbligatorio mettere al mondo più figli?

PS: non mi esprimo sugli aspetti più fisici, quali la gravidanza, perché a livello teorico potrei concordare con DK, ma nella pratica.... chissà come sarà per me!

dipkick ha scritto:perche' pensi che avere un altro figlio sarebbe cosi' tnato diverso da averne uno solo? cioe', secondo me il grande salto lo si fa col primo, con gli altri c'e' molto meno da perdere ;)  E a maggior ragione se li fai vicini, i bimbi non restano piccoli per sempre, e tra qualche anno avrai, quando iniziano la scuola (o materna) avrai molto molto piu' tempo per il tuo lavoro e le tue passioni.

Ecco quello che ho pensato subito leggendoti, Ardath!
La differenza abissale nel tempo che puoi avere per te, per coltivare qualsiasi aspirazione, secondo me sta nell'avere figli o nel non averne.
Il figlio in più ti impegna in maniera significativa solo nei primi anni, ma dal momento in cui si hanno due figli di 3 e 5 anni, ad esempio, non vedo grandi differenza in termini di tempo per te tra averne due o averne uno. Anzi, ti dirò che forse avere due bimbi in casa che giocano insieme può anche consentirti qualche ritaglio di tempo in più, perché mentre li vedrai insieme (sempre che non si stiano squartando vivi ) ti sentirai libera di leggere o scrivere qualcosa al pc. Si faranno compagnia.

Non sono mamma, quindi non so quanto posso permettermi in realtà visto che in pratica non ne so un granchè, ma anche io la vedo un po' come Lucy, dip e daneb, più che altro per quello che mi è stato tramandato da mia madre.. lei mi ha sempre detto che i figli richiedono un grande impegno, anche in termini di tempo, quando sono molto piccoli, ma quando cominciano ad andare alla materna le cose diventano molto diverse (io e mia sorella non siamo andate al nido).. alla materna ci stanno tutto il giorno, poi quando cominciano la scuola ci vanno tutta la mattina (o anche al pomeriggio se fanno il tempo pieno) e quando sono fuori da scuola devono fare le loro cose, tipo i compiti, giocare fuori, stare con gli amichetti, tutte cose che non richiedono la presenza costante della madre che dedichi tutto il suo tempo a loro.. io ricordo che mia madre riusciva a fare le sue cose senza troppi problemi, ha sempre lavorato, preparava le sue lezioni, insegnava anche a casa, e noi facevamo le nostre cose e i nostri giochi... questo non per dire che si debbano fare più figli o che tutti debbano fare le stesse cose, se si vuole si può anche fare un solo figlio o dieci o venti, sono scelte assolutamente personali che uno può prendere come vuole... è solo che dall'esterno sembra che tu abbia una visione dei figli come un qualcosa che assorbe TUTTE le energie e TUTTO il proprio tempo per sempre da quando vengono al mondo, ma io credo che sia dovuto principalmente al fatto che tuo figlio è ancora molto piccolo e ha ancora tantissimo bisogno di te... ma non sarà sempre così

La mia esperienza è abbastanza altalenante, da piccola avrei voluto avere altri fratelli/sorelle oltre alla sorella che avevo (tra me e lei passano 5 anni... ma non siamo cresciute "sole"); son poi passata durante l'adolescenza alla fase del "non voglio, nè mai vorrò ( ) figli", "per fortuna che ho solo una sorella"; poi sono diventata adulta e ho capito cosa volesse insegnarmi mia mamma sull'importanza della famiglia, ho iniziato a desiderare un marito con cui condividere la vita e fare dei figli ai quali insegnare a mia volta perchè vale la pena venire al mondo.

Non ho mai pensato al numero preciso di figli, l'unica certezza è che ne vorremmo minimo 2... ovvero non il così detto "figlio unico".
Non metto in dubbio che si possa essere pienamente felici da figli unici però secondo me e mio marito è meglio condividere la cosa con uno o più fratelli/sorelle. Sia mia mamma che mia suocera son figlie uniche ed entrambe hanno rimpianto di non aver avuto qualcuno accanto nei momenti più duri, qualcuno che non fossero i genitori o il marito ma che fosse comunque di famiglia.
Io ho in mente molte storie di fratelli che litigano furiosamente fino a non parlarsi per un po', come me e mia sorella, oppure in cui un fratello sfrutta l'altro senza ritegno, come mio zio e mio papà, e via dicendo però lo stesso credo che a conti fatti siano più i pro che i contro.
Non che si faccia il secondo in funzione di far compagnia al primo... ma è proprio perchè li vedo come due che si fanno compagnia e si supportano a vicenda.
Poi cercando di immaginarmi le cose in prospettiva (ovvero quando saranno più cresciutelli) sono dell'idea che il discrimine principale per quanto riguarda il tempo per sè stessi/il rapporto di coppia stia tra 0 e 1 e non tra 1 e 2; anche ripensando alla mia infanzia mi pare che mia mamma fosse più esaurita quando aveva da gestire me da sola rispetto a quando eravamo tutte e due sopra i 3 anni... anche perchè nel frattempo aveva imparato a chiedere aiuto nel migliore dei modi. (E fu così che tra nuoto di qui, pallavolo di là, chitarra, kungfu, scacchi e salto professionale della corda venne mastodonticamente smentita ).
Sulla questione economica... ecco sono un po' spaventata anche io quindi non mi sento di dire nulla.
Per la questione "preferenze occulte" anche io ne ho "subite" parecchie, da questo disagio nei confronti di mia sorella era nato il mio pensiero di non voler mai e poi mai figli... eppure ora mi rendo conto che in realtà i miei non hanno fatto preferenze ci hanno solo trattate in maniera diversa sotto certi aspetti perchè siamo effettivamente diverse. Mia sorella mia sa però che non l'ha ancora capito... è gelosa del mio essere la più grande da sempre.
Sotto questo aspetto spero di riuscire a dare a ciascun figlio quello di cui avrà bisogno senza sollevare inutili gelosie ed incomprensioni... sicuramente non farò come i miei che non ci hanno mai spiegato esplicitamente questa cosa, io a spiegare le nostre decisioni in tal senso ci proverò e riproverò; e se non dovessi riuscirci spero almeno che una volta maturi riescano a capire, come ho fatto io, il perchè di certe azioni che lì per lì sembrano preferenze palesi e che viste col senno di poi erano tutt'altra cosa.

Edit: nei miei tempi biblici di scrittura hanno aggiunto Lucy e chiaretta più o meno sulla stessa linea.... ora ci vorrebbe il parere di qualche mamma con figli VERAMENTE più grandicelli a tirarci per le orecchie sul concetto romantico di figli più grandi=rapporto meno esclusivo=più tempo.

Hythien ha scritto:
Per la questione "preferenze occulte" anche io ne ho "subite" parecchie, da questo disagio nei confronti di mia sorella era nato il mio pensiero di non voler mai e poi mai figli... eppure ora mi rendo conto che in realtà i miei non hanno fatto preferenze ci hanno solo trattate in maniera diversa sotto certi aspetti perchè siamo effettivamente diverse.
Sotto questo aspetto spero di riuscire a dare a ciascun figlio quello di cui avrà bisogno senza sollevare inutili gelosie ed incomprensioni... sicuramente non farò come i miei che non ci hanno mai spiegato esplicitamente questa cosa, io a spiegare le nostre decisioni in tal senso ci proverò e riproverò; e se non dovessi riuscirci spero almeno che una volta maturi riescano a capire, come ho fatto io, il perchè di certe azioni che lì per lì sembrano preferenze palesi e che viste col senno di poi erano tutt'altra cosa.

Hythien sai che mentre ponevo la domanda in risposta a Daneb mi sono io stessa risposta in questo modo? Ma, come te, penso anche che sia indispensabile spiegare ai figli chiaramente il perchè di certe decisioni; forse è questo che a me (e a te) è mancato, o forse è vero che certe cose si capiscono solo da adulti.

Hytien, io la penso come te! Noi vorremmo degli altri figli (sempre se sopravviviamo al primo ) per quelle ragioni che hai elencato.
Nonostante non abbia amato moltissimo il periodo della gravidanza, sento che prima o poi vorrei riprovare quelle sensazioni, dare di nuovo la vita, annusare un neonato che profuma di liquido amniotico, mettere i primi minuscoli vestitini... e poi scoprire il carattere di un altro bimbo, vedere i fratellini insieme, vederli crescere. Ma decisamente NON ora  

Poi, se una coppia decide che è felice di avere solo un figlio, non c'è proprio niente di male, così come ci sono coppie che decidono di non averne! Ognuno deve trovare il suo equilibrio.

Jillian però quante incazzature ci si risparmierebbe se si capisse tutto e subito!
Comunque barcamenandosi per essere sempre equi mi sa che sia inevitabile a volte fare degli errori o interpretare male qualche segnale (anche con tutte le più buone intenzioni nelle azioni dei miei certe cose ancora non riesco a spiegarmele).

Poi si, certamente, come dice Zara, ognuno nella sua bilancia dei pro e dei contro deve metterci il proprio pensiero e le proprie esperienze e se finisce per pendere sul figlio unico o sul non averne vuol dire che quello è il meglio per quella famiglia.

E se anche è vero e naturale che il conto prima o poi si chiude da sè... per ora siamo ggggiovaniiii....

Eccomi. Per rispondere a Daneb: già ora alterno serate in cui riesco a lavorare (ma sono comunque stanca e non totalmente concentrate) a serate in cui vado a letto alle 21 e mi sveglio comunque stanca. Lavoro al mattino, il pomeriggio è con Leo e non posso scrivere, dalle 18 alle 19 ci sono cenetta e bagnetto, poi nanna sua, poi cena nostra, poi doccia e poi di nuovo o lavoro o scrittura ma ormai esaurita.
Io sono già a pezzi così. Leggo con paura i racconti delle persone come me che non hanno aiuti - i miei suoceri sono buoni, ma fate conto che vengono qui un pomeriggio alla settimana, stanno con Leo 4 ore al pomeriggio (mentre io lavoro) e la sera quando vanno via dobbiamo sistemare tutta la cucina perché si fermano a cena... Insomma: non so se me la sento di "investire" altro del mio tempo E restare serena. Già ora siamo in una situazione economica veramente tirata, perché i miei 9 mesi "off" (1 mese prima del parto e 8 mesi dopo) sono stati tremendi. Ho perso diversi clienti. Non ho guadagnato praticamente niente per tutto l'anno e ho incassato solo 3000€ di INPS...
Io ho veramente paura che un altro figlio potrebbe disintegrare la mia serenità, il nostro equilibrio come famiglia, le nostre finanze (NON per il costo in sé del figlio, ma per la mia impossibilità di lavorare e per l'assenza di aiuti economici nella nostra posizione di "imprenditori").
Quello che scrivete altrove sulle notti insonni, sul non poter andare a letto quando si è stanchi, sul fatto che tutto il tempo libero è occupato dal secondo figlio, quando anche il primo è "sistemato"... Io ho paura. Peraltro, il mio compagno e la sua famiglia non sono, a differenza di quanto diceva Hythien, molto "tribali". Sono estremamente individualisti, anzi. Mia suocera è cresciuta litigata con tutta la sua famiglia, quindi è come se non avessero alfabetizzazione emotiva per essere una famiglia allargata. Sono brave persone, vogliono bene a noi, adorano Leonardo, ma non sembrano in grado (almeno in questi primi 10 mesi) di dare un aiuto sostanziale nella gestione famigliare. E non è nemmeno loro dovere, saremmo NOI i genitori!
Leggo la soddisfazione con cui guardate i bambini più grandi accogliere i fratelli o le sorelle e io (che ho una graaaaaande autostima) vi ammiro molto per come ci siete arrivate! Per come avete gestito i rapporti familiari, per come avete aiutato tutti a trovare un equilibrio tra di voi.
La verità - la sto per sparare grossa - è che non sento di avere l'appoggio del mio compagno. Leo è nato perché io gli ho detto chiaramente che non volevo più aspettare (almeno a provare), mentre lui, a causa della nostra situazione lavorativa ed economica (e al fatto che ha due anni meno di me) voleva aspettare ancora. Ora come ora, io ho visto l'impatto che un figlio ha avuto su di me, la solitudine totale che mi ha creato attorno i primi mesi, il fatto che SOLO IO di noi due ho dovuto sacrificare il mio lavoro, e le cose non cambieranno in futuro, lo so. Lui è un ottimo padre, ma la madre sono io e lui non accetta né accetterà di fare il mammo, di mettere in stand by la sua carriera, le sue ambizioni, per permettere a me di continuare a lavorare mentre lui sta con un Leo Bis di pochi mesi.
Quindi vedete, i problemi sono veramente a tutto tondo.

Nessuna di voi è stata troppo dura (non ricordo chi scriveva di aver paura di esserlo stata, assolutamente no). Ma la verità è che la maternità è UNA delle parti importanti della mia vita, e sento che con Leo sto già dando tanto. Vorrei conservare un po' per le altre mie passioni. Magari è difficile capirlo, magari vi sembrerà una bestemmia, ma per me le storie che lascio al mondo sono un po' come dei figli. Impegnativi, faticosi, misteriosi. Gratificanti, dolci, terribili. E non so se riuscirei a ritagliare altro spazio alle mie storie per un altro bambino. Sento che sarei una madre peggiore di quanto non sia ora (e già non è che vinco la palma d'oro)...

Mi sono spiegata? Sicuramente tanto dipende dalle mie paure e dalle difficoltà di solitudine che ho avuto nei primi mesi con Leonardo. Non vorrei nemmeno prendere una decisione "in base alla paura"... Vedremo. Nella vita so che ti puoi aspettare di tutto. Solo che ora questa convinzione mi sembra così forte che non mi pare possa modificarsi...