La scuola materna

Noi iniziamo lunedì.L'asilo è statale ma ci è stato chiesto di portare un'infinità di cose...praticamente un corredino solo per l'asilo. Innanzitutto da noi il grembiule non si usa, quindi dovrò portare dei cambi e mi pretendono: tre paia di mutande,un pantalone, maglietta, canottiera, calze e calzini antiscivolo...il tutto contrassegnato da nome e cognome. Quindi dovrò decidere tra il guardaroba di mia figlia cosa sarà per l'asilo e cosa no, come se fossi un negozio di abbigliamento  
Poi il pomeriggio i bimbi di tre anni li fanno solo dormire, c'è la stanza con i lettini e tutti i bimbi devono avere le loro lenzuola, il cuscino, federa,copertina il tutto contrassegnato da nome e cognome...bene, finchè non ne ho la necessità il pomeriggio la tengo a casa...se è per dormire allora me la porto a casa...senza pensare che dovrei comprare un paio di lenzuola e un cuscino solo per l'asilo....e che sono la banca d'Italia?  
Poi dobbiamo portare un pacco di pennarelli, un quadernone ad anelli grossi, 20 cartelline trasparenti, pacchi di fazzolettini di carta,un pacco di bicchieri di plastica, salviette.
Praticamente devo andare a fare la spesa solo per l'asilo.Poi avremo il colloquio individuale con un fascicolo di 20 pagine da compilare sulla bambina, mi chiedono anche se è nata a termine e il tipo di parto  , mio marito scherzando ha ipotizzato anche domanda su come l'abbiamo concepita   A me sembra davvero tutto molto allucinante.
Ma anche da voi tutte queste menate???
Comunque io i primi giorni faccio come mi sento, a mangiare ho deciso che non la lascio da subito, magari dalla settimana dopo...farò tutto molto per gradi

Sea, il cambio lo chiedono nel caso si bagnino, ma a parte le mutande te ne hanno chiesto uno solo, no? Per il materiale, purtroppo temo dipenda dalle casse delle scuole, che sono sempre più risicate.
Sul questionario, ti dirò, trovo che gravidanza e parto siano così importanti che non mi dispiace che facciano delle domande per capire da dove arriva il bambino. Ricordo che me lo chiese anche il maestro di prima elementare di Beatrice, e io apprezzai! 

Ciao ragazze, ho una domanda: nella zona dove sono io praticamente tutte le scuole (asili, scuole materne) sono a ispirazione religiosa. Tuttavia, noi non siamo religiosi né vorremmo un'educazione scolastica religiosa per nostro figlio. Come si fa in questi casi? ovviamente, facendo 20-25 km al giorno si possono trovare soluzioni laiche, ma è normale che invece nei centri piccoli non si riescano a trovare strutture pubbliche non cristiane cattoliche? E in generale, come funziona l'integrazione dei bambini non credenti (o con fedi diverse) in quegli istituti? Il problema non sarebbe nemmeno "l'ora della preghiera" in sé, bensì proprio il contesto culturale educativo quotidiano della scuola: sebbene estremamente condivisibile dal punto di vista della didattica, a noi crea qualche perplessità dal punto di vista spirituale...
Che voi sappiate c'è un elenco di scuole laiche? Vado a cercare e parlare in comune?
Grazie.

Ardath , ma quindi non c'è un asilo statale/comunale in tutta la tua zona  ? Mi sembra impossibile!
Anche alla statale per esempio fanno l'ora di religione, ti danno un modulo e tu scegli se fargliela fare o no. Per chi non fa religione sono comunque garantite delle attività.
A noi a 3 anni ci era sembrato un pò una forzatura e volevamo scegliere il no, però poi la maestra ci ha consigliato di fargliela fare, perchè non è proprio religione intesa come catechismo, e oltretutto sono pochissimi che scelgono per il no e rischierebbe di vedersi esclusa dal gruppo, o addirittura di stare da sola con la maestra  

Anche qui Ardath è così, il comune riesce a garantire (più o meno) il nido, le elementari e le medie, ma le materne sono paritarie.
Io sono credente, ma mi sono messa un po' di scrupoli perchè non volevo che fosse una sorta di sorveglianza "Vogliamoci bene" e mi sono informata e alla fine non è così. Qui funziona che fanno delle attività "cattoliche" che consistono in 2-3 lavoretti all'anno e basta, ma la maggior parte del tempo è dedicata ad attività che hanno un tema diverso ogni anno (l'anno scorso per esempio erano gli elementi: acqua, aria, terra e fuoco).
C'è la preghiera prima del pasto, che sono delle canzoncine. C'è comunque molto rispetto, visto dall'esterno, per le altre religioni, anche perchè ci sono tantissimi bambini mussulmani e soprattutto non ci sono le suore come maestre, contro le quali non ho nulla da dire, ma non credo che ogni suora sia portata per l'insegnamento.

Dopo lunghe riflessioni io sono anche arrivata a dire che far fare il pendolare a mio figlio non ne vale la pena. Viviamo in un paesino e sarà destinato dalle superiori a prendere la corriera, fare spostamenti in auto per il lavoro e per fare la maggior parte degli sport per cui più tardi inizia meglio è.
Inoltre la sua comunità locale è questa e sono i primi momenti in cui può legare con gli altri e creare delle amicizie

sea io devo portare molte più cose ed è una scuola privata!  

Grazie per l'opinione, ragazze. Julie, tu centri due punti che sono fondamentali per me: la vita nella propria comunità e il fatto di evitare trasferte di 40 km al giorno fino dalla tenera infanzia. Io non sono nata qui, ci siamo trasferiti due anni e mezzo fa, ma per come ho imparato a conoscere questo posto e per l'idea di vita che abbiamo in generale, la vita nella comunità dove si vive è molto importante (proprio come osserva Julie, appunto). Una delle cose che non mi piace di certe grandi città è che una vera vita di comunità è impossibile, perché i quartieri sono così grandi che anche se si frequenta la scuola del quartiere dove si vive, non è detto che poi i bambini e gli adulti possano interagire agevolmente tra di loro. Nei centri piccoli, questo è uno dei lati positivi (e magari per certe cose anche negativi), ma sicuramente far circondare mio figlio di amichetti e di opportunità in un raggio per lui raggiungibile anche in autonomia (penso alle elementari, per esempio) è molto importante.
Poi c'è il discorso che noi abbiamo impostato la nostra vita su una dimensione umana, abitiamo a 5 km dal nostro ufficio, abbiamo (grazie al Gruppo di Acquisto Solidale di qui) una rete vicina di famiglie di supporto... Far fare 25 km andata e 25 km ritorno a un bambino per fargli frequentare una scuola statale (magari steineriana, ma non ce lo potremmo permettere) è contro alla mia visione dell'educazione, almeno fino alle medie.
Per le superiori si vedrà, ma chissà dove saremo anche noi, per allora.
Credo che andrò a conoscere personalmente le varie scuole materne che mi ispirano (ce n'è una ottima a 500 metri da casa, dicono sia la migliore del comprensorio!!!) e, anche se di matrice cristiano cattolica vedrò di scegliere con mente aperta... Però mi amareggia un po' che in uno stato laico, l'unica che si faccia carico di un certo tipo di istruzione sia ancora la chiesa  

Qui da me, per fortuna, ogni paese o quasi ha la sua scuola materna statale, quindisu questo siamo fortunati. In quella del nostro paese (ci siamo trasferiti da tre anni) ci siamo stati perchè si tengono le elezioni. La struttura è recente e ci è sembrato un bell'ambiente, chissà le maestre, ma da qui a quando andrà alla materna...
Certo che anche io sarei in difficoltà se mi trovassi nella situazione di Ardath.

Ardath capisco perfettamente le tue riserve! E' assurdo che non ci siano scuole laiche...comunque alla peggio faranno i lavoretti sul Natale, la Pasqua, ma non c'è un vero e proprio "indottrinamento cattolico" a quell'età. Non ha nulla a che vedere con il catechismo che si fa per la comunione o la cresima, per esempio. A maggior ragione se sono le uniche scuole avranno, come dice Julie, altri bambini di altre religioni e a quel punto non è che possono "forzare" la situazione!
Comunque la miglior cosa è visitarle e rendersi conto di come sono e cosa fanno. E' importante che sia un ambiente sereno e familiare e che ti possa trovare a tuo agio. Tutto qui!  

daneb ha scritto:sea io devo portare molte più cose ed è una scuola privata!  

Ieri sono uscite fuori nella lista anche un paio di scarpe di ricambio  ...sinceramente quelle però non so da dove tirarmele fuori, dovrò andarle a comprare  
Comunque Chiara tutto super bene, veramente l'ultimo periodo di nido ha fatto il miracolo, si è già perfettamente ambientata.La maestra mi ha detto che ieri consolava i bimbi che piangevano...il mio tesorino  
Io, tanto per fare un pò la mamma chioccia  , i primi giorni avevo pensato di non lasciarla a mangiare, ieri quando mi ha vista arrivare prima del pranzo mi ha guardata arrabbiata e mi ha detto " Mamma uffaaaaa ma adesso c'è la pappa non voglio andare via "  
Benissimo...allora da oggi rimane anche a pranzo, poi vediamo come va