Il potere del ciclo mestruale ---> Primo ciclo

Aggiungo anche il mio resoconto: purtroppo anche io ho avuto un ostacolo di percorso, che mi ha fatto volontariamente dissociare dal proseguimento. L'ho fatto "a metà", ma mi è stato utile lo stesso, rinuncio per scelta alla pretesa di farlo "bene", pur di farlo in qualche modo cerco così di conciliare l'evitamento di una forzatura con il cogliere delle opportunità.

Alcune conclusioni, infatti, mi sono state possibili anche senza un resoconto dettagliato e quotidiano, ad esempio ho avuto modo di completare alcune impressioni che erano nate in cicli precedenti.
Per rispondere ai quesiti di partenza, già in precedenza avevo notato che durante la fase mestruale mi sento più vicina alla "vera me", come se calasse giù una tenda che mi facesse scorprire "me", senza gli annebbiamenti dei fumi ormonali un po' come scoprire il centro del vulcano. Inoltre, e di questo non mi ero mai accorta, nei primi 7-10 giorni di ciclo tendo a sognare più intensamente (mi sta ricapitando anche in questo nuovo ciclo avviato). Nella fase prossima all'ovulazione, invece, da sempre ho notato incrementi e veri propri picchi di energia, ma un'energia "elettrica", frizzante, intensa, ma disordinata, pensieri creativi che corrono, ma sfuggono, poca capacità di concentrazione. Invece nella fase luteale, c'è un'energia diversa: non l'avevo mai notata, mi sembrava una fase connotata da pigrizia, flemma e lentezza, invece proprio per questo si è resa la fase più adatta a coltivare un progetto, a conservare l'energia in modo che possa continuare a nutrire lo scopo in cui è riposta.
Se dovessi attribuire una polarità, la fase luteale si riconferma per me connotata da aspetti "femminili" yin di conservazione e cura, mentre la fase follicolare ha un'energia più "maschile", yang, eclettica, guizzante.

Queste informazioni mi rendono più in grado di pianificare il mio lavoro, mi permettono di restare ricettiva in fase follicolare, ma senza la pretesa da me stessa di cogliere al volo idee sfuggenti, mentre so che la fase buona per "investire" è la seconda parte del ciclo.
Aggiungo che c'è probabilmente anche un effetto di influenza attiva: l'energia yang della fase follicolare è anche legata all'attesa dell'ovulazione, che ha un sapore di prestazione, se vogliamo. Nella seconda parte del ciclo me ne dimentico totalmente e sono rivolta più verso l'esterno. Potrei contrapporle, per riassumere tutti questi aspetti, usando le parole "pressione" e "accoglienza".

Poi sarà un caso, ma aneddoticamente mi sembra di notare (non sarebbe la prima volta) che la Luna in Vergine mi renda particolarmente sensibile alle tematiche della bellezza, divento attatta improvvisamente e intensamente alle cure per il corpo ecc.

ma perchè ho scoperto solo ora questo bellissimo topic?????????
che stupida a non aprirlo prima......
nike è un topic stupendo!

inizierò con l'arrivo del prossimo ciclo

Panic, hai fatto un bellissimo lavoro!

Nike, grazie, sei di grande incoraggiamento!! E soprattutto, allora c'è speranza per tutte coloro che trovano difficoltà ad essere costanti io penso che se si resta in ascolto, anche parziale, i messaggi dal nostro mondo psicofisico ci possono raggiungere lo stesso

Fertiline belle, qualcuna ha da raccontarci qualcosa sul suo primo ciclo? O si vuole aggregare al lavoro? Vi aspetto! Non demordete!

Io ho scelto di prepararlo bene, perché non lo osservavo con il giusto trasporto, in realtà non mi ascoltavo davvero. Ho iniziato un quadernino su cui per ora segnerò che cosa voglio osservare di me giorno per giorno, e quando sarò soddisfatta e più pronta per guardarmi dentro con la giusta attenzione ricomincerò il diario vero e proprio. Magari comincerò con l'autunno, che per me è sempre stato periodo di "semina", raccoglimento e riflessione in confronto all'estate, più frenetica e da ansia-da-prestazione.

Approfitto di questo messaggio di Valeria per dire a tutte: questo è un percorso per scoprire la propria energia, per danzare con le nostre forze interne e non combatterle e non farci sopraffare. Non c'è un meglio o un peggio, un giusto o uno sbagliato, il punto è osservarsi e mettere insieme cose che prima non notavamo nella giusto prospettiva, per arrivare un po' più in profondità della conoscenza di noi stesse. Questo per dirvi che mi spiace vedere che in così tante avete abbandonato il progetto, forse lo vedete un po' troppo come un qualcosa che va fatto bene, ma non è così, non è un lavoro da preparare, da prendere nel modo giusto, da fare con una certa modalità, è molto più semplice di come sembra, eppure molto più profondo di come sembra, come molte delle cose che riguardano la forza del femminile. Insomma, sarò felice se metterete i commenti delle vostre osservazioni, perchè a volte anche il dire: in questa fase non ho notato nulla potrebbe essere un'indicazione!

Non so, è che secondo me bisogna anche essere pronte, e io ho notato che non mi osservavo davvero, lo facevo un po'... come prendo la tb al mattino (dormendo). Non trovo che sia giusto nei confronti del mio femminile, lo facevo mezzo facendo finta di farlo, è difficile spiegarlo scrivendo. Durante il giorno non mi prendevo davvero dei momenti per ascoltarmi, semplicemente la sera scrivevo un riassuntino del giorno, dividendo tra sensazioni fisiche e psicologiche, ma... non avendoci pensato su durante il giorno tendevo ad appiattire un po'. Poi vedevo le vostre considerazioni e mi rendevo conto che notavo solo una fettina di cose, mentre voi eravate molto più ricettive a tante sensazioni diverse e mi sono vista superficiale, ecco.

Non lo so, magari da un giorno all'altro mi renderò di conto all'improvviso che sbaglio tutto e che va fatto senza pensarci e come se ne ha voglia, e che non ti avevo capito davvero, ma per adesso mi sembra proprio di non rendermi giustizia, quasi di barare per fingere con me stessa che sto facendo una cosa figa

Scusami non sto cercando di andare contro quello che dici, forse semplicemente non mi sento capace di farlo, oppure ho paura di guardarmi troppo da vicino

Il post di Valeria e quello di Cincia nel topic del terzo ciclo mi portano a queste riflessioni: viviamo in un mondo che ci dice continuamente che tutto ciò che è femminile è sbagliato e da nascondere, gli sbalzi di umore, gli odori, la fisicità, la menopausa, non siamo capaci di partorire, di essere abbastanza empatiche da sapere cosa fare per i nostri figli, e così via. Allora credo che quello che sta succedendo qui sia che non abbiamo voglia-forza-potere-interesse per dire: questo è quello che sono, e mi riprendo la mia femminilità, che vuol dire ombra, energia, potere, vuol dire riconoscere che sono anche una parte che non mi piace, e che non piace, perchè è una parte rabbiosa, emotiva, "nera", che l'uomo occidentale non ama, tanto da aver ridotto il femminile all'archetipo della Madonna o della Maddalena, senza le mille sfumature in cui altre visioni del mondo hanno sempre sfaccettato il femminile: la madre, la sensuale, la guerriera, la prostituta sacra, la vergine e così via. Allora credo che dovremmo scrollarci di dosso l'idea che ci fa paura entrare in contatto con noi stesse. Che senso ha? Noi siamo noi, voglaimo vivere tutta la vita con una maschera addomesticata che ci mostra belle bamboline sorridenti sempre uguali a se stesse, o vogliamo mostrarci con la nostra forza, che è fatta di luce e di ombra, ma anche di intensità e potere?

quando ho scritto di là volevo dire che in questo momento non mi sento "io" quindi non sapevo se avesse senso analizzare tanto minuziosamente una versione di me troppo alterata, ma se dico che non sono io non è perchè in questo momento sto male e allora non voglio riconoscermi in questo male...tutt'altro!...ho vissuto momenti molto difficili nella mia vita, lutti, separazioni, delusioni...ma li sentivo dentro...questo momento purtroppo è caratterizzato da una forte influenza esterna che mi rende passiva, contrasta e vince sulla mia positività
non ho nessun sentimento di rifiuto verso le mie parti più nere e negative...le ho sempre vissute pienamente traendone anche nuova forza e nuovi stimoli...stavolta non ci sto riuscendo perchè mi sento completamente sopraffatta...sento che sarei piena di energie buone, positive e invece vengo affossata e il dispiacere che ne deriva mi rende incapace di reagire e soprattutto di capire lucidamente quanto tutto questo mi appartenga realmente
col mio intervento volevo semplicemente cercare di capire se questo può essere un buon terreno per iniziare...anche nella più grande tragedia io mi sono sempre sentita me stessa...adesso non ci riesco...ho citato i quadratini di FF perchè c'è un'imbarazzante fila di tristezza, irritabilità, stress in cui non mi riconosco, ma che dominano le mie giornate...
sono scollegata, ma spero di essermi spiegata