Padri e relazione con il bambino
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Re: Padri e relazione con il bambino
Ti quoto Lucy, un adulto si responsabilizza da solo!Il mio signor marito era tutto un "ricordami di", un bel giorno mi sono rotta e non gli ho più ricordato niente, ha imparato ad arrangiarsi e francamente è una soddisfazione per entrambi: per me che non mi sento più responsabile per le sue cose e lui che si sente ed è molto più capace di sbrigarsela..come dice anche fiordiloto, se interveniamo sempre è un danno.
Pachamama- Numero di messaggi : 1620
Età : 46
Data d'iscrizione : 03.10.11
Re: Padri e relazione con il bambino
daneb, come puoi vedere sei in buona compagnia. Io ne avevo parlato nel topic delle coccole e avevo trovato l'appoggio di tutte in particolare di sea.
In questi casi io e mio marito siamo proprio ai ferri corti, a volte penso che basterebbe una parola di più per creare veramente un problema di coppia serio che molto probabilmente vive con noi ma in maniera discreta.
Quoto in pieno anche fiordiloto e Lucy. Faccio un esempio pratico: ieri eravamo di corsa per via della visita a Stefano, ho chiesto a mio marito di andarli a prendere a scuola, lui li ha portati a casa e ha iniziato a fare la doccia a Stefano, poi l'ho asciugato io quando sono arrivata, poi lui ha lavato Francesco e l'ha rilavato quando a fatto la cacca mentre noi eravamo dal medico. E' la prima volta che succede. Guarda sotto l'età dei miei bambini.
E ti dirò mi sono trattenuta molto perché alla fine ho perso più tempo e ho dovuto correre come una matta per fare poi la cena. Mettere su la pasta era troppo.
Però alla fine eravamo tutti contenti.
E ti dirò di più oggi siamo a casa per la visita agli occhi e Franci ha la febbre, domani lui se li becca tutti e due perché è il suo giorno di riposo e io vado a lavorare!!!
Ho imparato che non bisogna pretendere, bisogna chiedere aiuto. E' l'unica strada
In questi casi io e mio marito siamo proprio ai ferri corti, a volte penso che basterebbe una parola di più per creare veramente un problema di coppia serio che molto probabilmente vive con noi ma in maniera discreta.
Quoto in pieno anche fiordiloto e Lucy. Faccio un esempio pratico: ieri eravamo di corsa per via della visita a Stefano, ho chiesto a mio marito di andarli a prendere a scuola, lui li ha portati a casa e ha iniziato a fare la doccia a Stefano, poi l'ho asciugato io quando sono arrivata, poi lui ha lavato Francesco e l'ha rilavato quando a fatto la cacca mentre noi eravamo dal medico. E' la prima volta che succede. Guarda sotto l'età dei miei bambini.
E ti dirò mi sono trattenuta molto perché alla fine ho perso più tempo e ho dovuto correre come una matta per fare poi la cena. Mettere su la pasta era troppo.
Però alla fine eravamo tutti contenti.
E ti dirò di più oggi siamo a casa per la visita agli occhi e Franci ha la febbre, domani lui se li becca tutti e due perché è il suo giorno di riposo e io vado a lavorare!!!
Ho imparato che non bisogna pretendere, bisogna chiedere aiuto. E' l'unica strada
ettav- Numero di messaggi : 1672
Età : 49
Località : Rescaldina MI
Data d'iscrizione : 12.11.11
Re: Padri e relazione con il bambino
Secondo me non è una questione di rassegnarsi ma di comunicazione. Tu digli esplicitamente, puntando su come ti senti tu, che cosa ti pesa e che cosa ti innervosisce e provate a capire come risolvere la situazione. Sono d'accordo con Lucy che non devi educarlo, ma magari lui non capisce neppure cos'è che ti fa tanto incavolare.
Allo stesso tempo se tu intervieni tutte le volte che Ale piange con lui sia a tuo marito che al bimbo trasmetti l'idea di inadeguatezza del papà e io al posto suo agirei il meno possibile.
Allo stesso tempo se tu intervieni tutte le volte che Ale piange con lui sia a tuo marito che al bimbo trasmetti l'idea di inadeguatezza del papà e io al posto suo agirei il meno possibile.
Julie- Numero di messaggi : 1252
Età : 40
Data d'iscrizione : 14.11.11
Re: Padri e relazione con il bambino
oggi vedo di lavorarci...grazie, siete preziosissime
daneb- Numero di messaggi : 3830
Età : 43
Data d'iscrizione : 02.08.11
Re: Padri e relazione con il bambino
Ciao ragazze, ho letto con estremo interesse la discussione di questi ultimi giorni, perché veramente, in casa mia (quella dei miei genitori) era così: mia madre faceva tutto e mio padre, che lavorava lontano e aveva un lavoro di responsabilità, non faceva niente. Nel senso che lei cucinava, stirava, lavava, puliva, ci veniva a prendere a scuola, giocava con noi, ci portava a pianoforte-piscina, ecc. ecc., mentre mio padre era sempre stanco, o non c'era, e quando c'era comunque non "era nella sua routine" fare certe cose, per cui non le faceva. Per me, da figlia (perché io purtroppo figli non ne ho e non posso certo dare lezioni sulle dinamiche di coppia), le sofferenze più grandi erano due: la prima era vedere la mamma stanca, perché alla fine lo era, e il vedere come si sobbarcasse, a volte anche proprio per non discutere davanti a noi, di praticamente tutto. La seconda era ed è stata la difficoltà di ricavarmi uno spazio con mio padre. A causa di questo fatto che lui alla fine con noi faceva molto poco, a me mancava tantissimo e, anche crescendo, ho sempre avuto l'impressione che mi evitasse, che non gli piacessi, che non mi amasse, che avessi fatto qualcosa di sbagliato. In realtà, poi ho capito che semplicemente "nessuno gliel'aveva insegnato" a prendersi cura di me in un certo modo. Perché invece, poi, le cose che ci siamo ricavati insieme (spazi di condivisione, argomenti, momenti) sono belli, e tutt'ora, da adulti, ci cerchiamo e condividiamo.
Faccio due esempi: a un certo punto ha cominciato a farmi lui il bagnetto, quando ero piccola, perché si vede che la mamma lo ha "costretto", per suddividerci i compiti. Beh, lui aveva le mani così grandi che quando mi sciacquava i capelli all'indietro sulla testa, nella vasca, e mi proteggeva gli occhi con la mano, non passava NEMMENO una goccia d'acqua! E a me piaceva tantissimo, tant'è che chiedevo sempre che il bagnetto me lo facesse lui! E penso che, nel suo piccolo, gli abbia anche fatto piacere, perché ha capito che non ci voleva "un mago" o che non è che non avrebbe mai potuto imparare... Il secondo momento di condivisione sono diventati i videogiochi: a 6 anni mi ha regalato una console per giocare e, più tardi, anche il computer. Beh, io su quello ci ho praticamente costruito la mia vita e le mie competenze! Abbiamo giocato insieme a tantissimi giochi, e visto che ero "una femmina" e che macchine, calcio e combattimenti non mi andavano a genio, abbiamo scoperto insieme il mondo delle avventure grafiche, degli enigmi, dei giochi più di avventura, di Super Mario, di Indiana Jones, di Sam & Max... Insomma, anche se la sua vera passione è sempre rimasta Flight Simulator e PES, con me ha sempre giocato ad altro ed è riuscito a entrare in contatto con me, con quello che mi piaceva.
Non so com'è andata, tra lui e mia madre. Certo, magari se mia madre avesse posto "più paletti" e lo avesse spinto a fare più cose (come a stare con me), anche lei avrebbe avuto più tempo libero, non lo so. So solo che, da figlia, il diverso e diseguale impegno dei genitori è una sofferenza ed è tuo DIRITTO e DOVERE Daneb cercare di ritagliare a tuo figlio uno spazio con suo padre. Lo so, lo so, a volte è un po' pesante che dobbiamo capire e fare tutto noi, a volte gli uomini sembrano dei carri di sassi che non riesci a spostare, non importa quanta fatica tu faccia. Ma se poi si trova la leva giusta, se quel "carro di sassi" si sposta fino al punto in cui serve veramente, allora diventa una risorsa, diventa un punto fermo. Almeno, questo è stato il percorso che io ho vissuto da figlia, e volevo raccontarvelo perché secondo me è un diritto dei bambini (oltre che delle mamme veramente stracariche di lavoro) che il padre sia un padre, e non un fratello maggiore un po' troppo "scapestrato".
Faccio due esempi: a un certo punto ha cominciato a farmi lui il bagnetto, quando ero piccola, perché si vede che la mamma lo ha "costretto", per suddividerci i compiti. Beh, lui aveva le mani così grandi che quando mi sciacquava i capelli all'indietro sulla testa, nella vasca, e mi proteggeva gli occhi con la mano, non passava NEMMENO una goccia d'acqua! E a me piaceva tantissimo, tant'è che chiedevo sempre che il bagnetto me lo facesse lui! E penso che, nel suo piccolo, gli abbia anche fatto piacere, perché ha capito che non ci voleva "un mago" o che non è che non avrebbe mai potuto imparare... Il secondo momento di condivisione sono diventati i videogiochi: a 6 anni mi ha regalato una console per giocare e, più tardi, anche il computer. Beh, io su quello ci ho praticamente costruito la mia vita e le mie competenze! Abbiamo giocato insieme a tantissimi giochi, e visto che ero "una femmina" e che macchine, calcio e combattimenti non mi andavano a genio, abbiamo scoperto insieme il mondo delle avventure grafiche, degli enigmi, dei giochi più di avventura, di Super Mario, di Indiana Jones, di Sam & Max... Insomma, anche se la sua vera passione è sempre rimasta Flight Simulator e PES, con me ha sempre giocato ad altro ed è riuscito a entrare in contatto con me, con quello che mi piaceva.
Non so com'è andata, tra lui e mia madre. Certo, magari se mia madre avesse posto "più paletti" e lo avesse spinto a fare più cose (come a stare con me), anche lei avrebbe avuto più tempo libero, non lo so. So solo che, da figlia, il diverso e diseguale impegno dei genitori è una sofferenza ed è tuo DIRITTO e DOVERE Daneb cercare di ritagliare a tuo figlio uno spazio con suo padre. Lo so, lo so, a volte è un po' pesante che dobbiamo capire e fare tutto noi, a volte gli uomini sembrano dei carri di sassi che non riesci a spostare, non importa quanta fatica tu faccia. Ma se poi si trova la leva giusta, se quel "carro di sassi" si sposta fino al punto in cui serve veramente, allora diventa una risorsa, diventa un punto fermo. Almeno, questo è stato il percorso che io ho vissuto da figlia, e volevo raccontarvelo perché secondo me è un diritto dei bambini (oltre che delle mamme veramente stracariche di lavoro) che il padre sia un padre, e non un fratello maggiore un po' troppo "scapestrato".
ArdathLilith- Numero di messaggi : 2417
Età : 44
Data d'iscrizione : 19.02.11
Re: Padri e relazione con il bambino
scusate se il mio non sarà un intervento costruttivo come richiede il regolamento ma non potevo rinunciare a fare un immenso applauso a quest'intervento di Aradath perchè mi sono quasi commossa ed è uno splendido esempio di quanto sia importante per tutti che un padre abbia il suo spazio, non può che giovare a tutti quanti!
Gloria- Numero di messaggi : 1067
Età : 39
Data d'iscrizione : 12.10.11
Re: Padri e relazione con il bambino
Concordo in pieno. Le cose, i padri, imparano a farle facendole. Con la pratica, la necessità, non la teoria e soprattutto le "prediche" delle mogli.
Io da quando Diego ha circa un anno e mezzo l'ho sempre lasciato molto al padre, anche la notte, per trasferte lavorative ma anche per delle sacrosante serate nella mia città nativa. E se la sono sempre cavata. Ho dovuto imparare a tacere sulle "sottigliezze" che non mi andavano , tipo la messa a letto in abiti da giorno , i denti non lavati, l'addormentamento insieme nel divano o nel lettone (diventa il mio sostituto, se non ci sono), i piatti accatastati nel lavello.
.
Ma si adorano, Fabio mi è sostanzialmente intercambiabile e questo mi fa stare molto serena se devo lavorare o sono fuori (anche adesso, che il week end lavoro sempre fino alle 21 ). Dovete lavorarci insieme, soprattutto sulla pratica, sforzandoti di non essere pignola o giudicante sui dettagli, e valorizzando come dice Lucy le cose positive che questo porta nel rapporto padre/figlio e nel tuo umore.Non deve diventare un altro te, deve semplicemente fare il papà
Io da quando Diego ha circa un anno e mezzo l'ho sempre lasciato molto al padre, anche la notte, per trasferte lavorative ma anche per delle sacrosante serate nella mia città nativa. E se la sono sempre cavata. Ho dovuto imparare a tacere sulle "sottigliezze" che non mi andavano , tipo la messa a letto in abiti da giorno , i denti non lavati, l'addormentamento insieme nel divano o nel lettone (diventa il mio sostituto, se non ci sono), i piatti accatastati nel lavello.
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Ma si adorano, Fabio mi è sostanzialmente intercambiabile e questo mi fa stare molto serena se devo lavorare o sono fuori (anche adesso, che il week end lavoro sempre fino alle 21 ). Dovete lavorarci insieme, soprattutto sulla pratica, sforzandoti di non essere pignola o giudicante sui dettagli, e valorizzando come dice Lucy le cose positive che questo porta nel rapporto padre/figlio e nel tuo umore.Non deve diventare un altro te, deve semplicemente fare il papà
Elisina- Numero di messaggi : 7414
Età : 47
Data d'iscrizione : 22.05.08
Re: Padri e relazione con il bambino
Ragazze vi quoto tutte, siete tutte molto sagge e preziose
L'intervento di Ardath mi ha commossa Soprattutto la parte del bagnetto...che dolce!
E' importantissimo che i padri non si perdano questi momenti, i figli crescono così in fretta, certe cosa non tornano più! Propongo a Daneb di far leggere al maritino l'intervento di Ardath in particolare, il suo punto di vista da figlia potrebbe risvegliare in lui una tenerezza e un istinto paterno che forse non ti aspetti
L'intervento di Ardath mi ha commossa Soprattutto la parte del bagnetto...che dolce!
E' importantissimo che i padri non si perdano questi momenti, i figli crescono così in fretta, certe cosa non tornano più! Propongo a Daneb di far leggere al maritino l'intervento di Ardath in particolare, il suo punto di vista da figlia potrebbe risvegliare in lui una tenerezza e un istinto paterno che forse non ti aspetti
Lulity- Numero di messaggi : 2269
Età : 40
Data d'iscrizione : 04.01.12
Re: Padri e relazione con il bambino
Leggere Ardath e Eli mi fa venire voglia di portare anche il mio esempio
Il marito sta molto tempo con Silvano, fà tutto quello che faccio io, ovviamente da papà , come è giusto che sia..certo i primi tempi gli rompevo le balle su come faceva le cose ma poi ho capito che lui è lui e non un mammo, così chiudendo un occhio sul casino,tutto è filato sempre più liscio, so che il pargolo è in ottime mani!Tra l' altro ci passa così tanto tempo da stupire tutte le mamme che conosco in zona, mi dicono sempre che i loro mariti non riescono a stare più di mezza giornata coi figli e solo ogni tanto; il mio ci sta tantissimo e a forza di cambiarlo ha imparato anche a trovargli i vestiti da solo, senza che glieli lasci pronti io, per esempio.Gli ha insegnato un sacco di parole, persino numeri e lettere, fanno la spesa insieme tutte le mattine, vanno ai giardini, insomma hanno un ottimo rapporto, quindi sono molto contenta di aver lasciato loro lo spazio per trovarsi
Il marito sta molto tempo con Silvano, fà tutto quello che faccio io, ovviamente da papà , come è giusto che sia..certo i primi tempi gli rompevo le balle su come faceva le cose ma poi ho capito che lui è lui e non un mammo, così chiudendo un occhio sul casino,tutto è filato sempre più liscio, so che il pargolo è in ottime mani!Tra l' altro ci passa così tanto tempo da stupire tutte le mamme che conosco in zona, mi dicono sempre che i loro mariti non riescono a stare più di mezza giornata coi figli e solo ogni tanto; il mio ci sta tantissimo e a forza di cambiarlo ha imparato anche a trovargli i vestiti da solo, senza che glieli lasci pronti io, per esempio.Gli ha insegnato un sacco di parole, persino numeri e lettere, fanno la spesa insieme tutte le mattine, vanno ai giardini, insomma hanno un ottimo rapporto, quindi sono molto contenta di aver lasciato loro lo spazio per trovarsi
Pachamama- Numero di messaggi : 1620
Età : 46
Data d'iscrizione : 03.10.11
Re: Padri e relazione con il bambino
Che meraviglia, Pacha!
fiordiloto- Numero di messaggi : 1662
Età : 45
Località : Genova
Data d'iscrizione : 19.08.11
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