Padri e relazione con il bambino
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Re: Padri e relazione con il bambino
Io sono rimasta allibita quando il collega rumeno di mio marito ha candidamente ammesso di non aver mai cambiato un pannolino alla figlia che ora ha 2 anni la settimana scorsa e' nata la sua secondogenita e quando gli ho parlato mi ha detto che si comportera' nello stesso modo anche con la nuova arrivata!!!Non spinge nemmeno il passeggino quando escono tutti insieme,perche' e' compito della madre!!!Mi ha spiegato che la tradizione del suo paese vede le madri impegnate nell'accudire i figli,mentre i padri sono designati al ruolo del capo famiglia che guadagna il denaro per la sussistenza!!!!!
In piu' il ragazzo e' disperato perche' anche la seconda figlia e' femmina
invece di essere contento perche' e' una bimba perfetta,lui si preoccupa degli "sfotto'" che gli stanno arrivando dai parenti e amici rumeni!!!
Mi ha detto che noi non possiamo capire e che per loro non riuscire a generare un figlio maschio e' fonte di vergogna!!!!Sembra che riproveranno con una terza gravidanza,nonostante la loro situazione economica sia alquanto disastrosa (e forse non solo quella!)
Ora mi chiedo che genere di padre potra' mai essere questo ragazzo per le sue figlie ???
In piu' il ragazzo e' disperato perche' anche la seconda figlia e' femmina
invece di essere contento perche' e' una bimba perfetta,lui si preoccupa degli "sfotto'" che gli stanno arrivando dai parenti e amici rumeni!!!
Mi ha detto che noi non possiamo capire e che per loro non riuscire a generare un figlio maschio e' fonte di vergogna!!!!Sembra che riproveranno con una terza gravidanza,nonostante la loro situazione economica sia alquanto disastrosa (e forse non solo quella!)
Ora mi chiedo che genere di padre potra' mai essere questo ragazzo per le sue figlie ???
glo- Numero di messaggi : 1733
Età : 45
Data d'iscrizione : 11.09.09
Re: Padri e relazione con il bambino
Mi sento di quotare PQ soprattutto sull'importanza della coesione fra genitori, perché se il bambino trova roccia dura da un lato e gommapiuma dall'altro, secondo voi chi preferirà? E con il tempo imparerebbe a strumentalizzare la divergenza fra i genitori per ottenere quello che vuole peggiorando solo la situazione della coppia genitoriale e di conseguenza togliendo equilibrio al suo ambiente di crescita.
Però per esperienza con la mia sorellina (che ora ha diritto al voto) so che i "no" sono importantissimi per la buona crescita del bambino, in quanto servono per contrastare la sua sindrome di onnipotenza, fargli percepire i suoi confini e soprattutto dimostrargli la presenza di una figura più forte di lui ed amorevole, che quindi lo protegge dal mondo e da sé stesso.
La nostra piccoletta, essendo molto attesa, era cresciuta un po' viziatella e a tre anni era diventata una piccola despota isterica e prepotente che non riconosceva la minima autorità, faceva scenate oscene in pubblico per un capriccio negato (un giocattolo al super, camminare per strada senza darci la mano...) e ricatti di ogni tipo, quale "Se non mi fai vedere i cartoni non mangio!". Eravamo tutti e 4 stremati (avevo 16 anni)!
La sua (e nostra!) salvezza è venuta da un libro,
Giuliana Ukmar, "Se mi vuoi bene dimmi di no"
http://www.ibs.it/code/9788846401243/ukmar-giuliana/vuoi-bene-dimmi.html
I miei si sono accorti che l'unica cosa da fare era dimostrarle "chi comandava" e "chi l'amava" allo stesso tempo. E che inevitabilmente la cosa passava per il "No", senza violenza ma con molta fermezza.
Che posso dire? Ormai guida la macchina, si prepara alla maturità, fa la baby sitter, spiega matematica ai compagni ed è la mia migliore amica!
Però per esperienza con la mia sorellina (che ora ha diritto al voto) so che i "no" sono importantissimi per la buona crescita del bambino, in quanto servono per contrastare la sua sindrome di onnipotenza, fargli percepire i suoi confini e soprattutto dimostrargli la presenza di una figura più forte di lui ed amorevole, che quindi lo protegge dal mondo e da sé stesso.
La nostra piccoletta, essendo molto attesa, era cresciuta un po' viziatella e a tre anni era diventata una piccola despota isterica e prepotente che non riconosceva la minima autorità, faceva scenate oscene in pubblico per un capriccio negato (un giocattolo al super, camminare per strada senza darci la mano...) e ricatti di ogni tipo, quale "Se non mi fai vedere i cartoni non mangio!". Eravamo tutti e 4 stremati (avevo 16 anni)!
La sua (e nostra!) salvezza è venuta da un libro,
Giuliana Ukmar, "Se mi vuoi bene dimmi di no"
http://www.ibs.it/code/9788846401243/ukmar-giuliana/vuoi-bene-dimmi.html
I miei si sono accorti che l'unica cosa da fare era dimostrarle "chi comandava" e "chi l'amava" allo stesso tempo. E che inevitabilmente la cosa passava per il "No", senza violenza ma con molta fermezza.
Che posso dire? Ormai guida la macchina, si prepara alla maturità, fa la baby sitter, spiega matematica ai compagni ed è la mia migliore amica!
June- Numero di messaggi : 1982
Età : 45
Data d'iscrizione : 02.08.08
Re: Padri e relazione con il bambino
so che mi attirerò le ire di molte ma quello che vedo nelle mie amiche neo mamme è cmq spesso una sorta di despotismo materno verso i figli, e sembra che questi bambini senza la mamma non possano stare/vivere/respirare....mi chiedo sono sempre i papà non collaborativi e disenteressati o sono a volte anche le mamme che hanno una sorta di diritto di possesso?
non metto in dubbio che c'è una fase nella vita del neonato in cui la sua stessa vita è legata alla mamma, e questo è sacrosanto, ma c'è poi un momento in cui anche i papà possono fare il loro...e glielo si lascia fare? ci si stacca dal bimbo e lo si lascia serenamente al padre per assorbire quello che il padre può e deve dare?
di certo poi ogni esprienza è singola e personale e sottolineo che parlo da osservatrice esterna di situazioni non volendo giudicare nessuna di voi, ma semplicemente esprimendo un pensiero....
non metto in dubbio che c'è una fase nella vita del neonato in cui la sua stessa vita è legata alla mamma, e questo è sacrosanto, ma c'è poi un momento in cui anche i papà possono fare il loro...e glielo si lascia fare? ci si stacca dal bimbo e lo si lascia serenamente al padre per assorbire quello che il padre può e deve dare?
di certo poi ogni esprienza è singola e personale e sottolineo che parlo da osservatrice esterna di situazioni non volendo giudicare nessuna di voi, ma semplicemente esprimendo un pensiero....
betty- Numero di messaggi : 1694
Età : 47
Data d'iscrizione : 18.01.10
Re: Padri e relazione con il bambino
Tiro su questo post per chiedere un consiglio. Allora, Chiara ha quasi 15 mesi e mezzo e come molte mamme ben sapranno qui siamo nel delirio più totale. Lei è una bambina moooolto vivace, a questo ci si aggiunge la sua curiosità, la sua voglia di giocare, toccare, sperimentare, ruzzolare...ormai corre per casa, ce la rivolta tipo un calzino, tutto in terra, giochi ovunque, cassetti svuotati, pezzi di biscottino trovati in mezzo alle nostre mutande e chi più ne ha e più ne metta
Io, vissuta in una famiglia numerosa sono più che abituata al caos, sono più serena se per camminare devo scavalcare i giochi di Chiara, se trovo una mia pantofola dentro al bidè o altre sorprese...mio marito invece è in sclero più totale. Lui abituato all'ordine, alla pulizia e alla perfezione sta facendo una fatica immensa e ultimemente ha cominciato a scgridare Chiara per comportamenti che secondo me sono fisiologici e normalissimi per la sua età.
Ultimamente lo vedo molto provato e non so che fare, non so come prenderlo....un consiglio?
Io, vissuta in una famiglia numerosa sono più che abituata al caos, sono più serena se per camminare devo scavalcare i giochi di Chiara, se trovo una mia pantofola dentro al bidè o altre sorprese...mio marito invece è in sclero più totale. Lui abituato all'ordine, alla pulizia e alla perfezione sta facendo una fatica immensa e ultimemente ha cominciato a scgridare Chiara per comportamenti che secondo me sono fisiologici e normalissimi per la sua età.
Ultimamente lo vedo molto provato e non so che fare, non so come prenderlo....un consiglio?
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Padri e relazione con il bambino
Hai provato a spiegare a tuo marito le fasi di sviluppo dei bambini, e come potete fare, insieme, per supportare la bambina a viverle in armonia con il resto della famiglia? E' normale che sia provato se le condizioni abitative sono quotidianamente stressanti per lui, ma forse sapere cosa aspettarsi e quali richieste sono appropriate a quali età puoi aiutarlo a sentirsi più in controllo e rassicurato dagli eventi. Forse se la situazione è così imperante, potresti provare a tenere meno oggetti a portata della bambina o comunque provare a circoscrivere per lei gli spazi e i momenti di azione? La bambina non deve poter avere la totale libertà di ribaltare tutta la casa, ha bisogno di giocare e sperimentare, sì, ma ha bisogno anche di guida e contenimento, di imparare a farlo nelle modalità appropriate che l'adulto le indicherà.
E' importante poi che possiate essere coesi e coerenti nel gestire i comportamenti di Chiara, altrimenti se un genitore permette o addirittura approva un comportamento e l'altro invece lo scoraggia in modo anche incisivo, possono portare confusione e irritabilità per la bambina, che si tradurrà in comportamenti sempre meno gestibili.
E' importante poi che possiate essere coesi e coerenti nel gestire i comportamenti di Chiara, altrimenti se un genitore permette o addirittura approva un comportamento e l'altro invece lo scoraggia in modo anche incisivo, possono portare confusione e irritabilità per la bambina, che si tradurrà in comportamenti sempre meno gestibili.
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Padri e relazione con il bambino
Mah, discutiamo spesso. Nel senso che mi rendo conto che io prendo le difese della bimba...molte volte gli chiedo che film si era fatto nella sua testa..nel senso che è vero che lei è una bimba vivace, però non mi sembra che faccia cose fuori dalla norma...insomma, frugare e rivoltare i cassetti lo abbiamo fatto tutti, penso...e anche spargere i giochi per casa. Sicuramente io sono più permissiva, lui è più rigido. Ma io mi sento di essere permissiva in questo momento, perchè secondo me pretendere che Chiara non disordini e non sporchi a questa età è pretendere troppo.
Poi ad esempio, al nido la fanno giocare con la pasta, e la bimba lo vuole fare anche a casa...io non posso sgridarla per questo...non posso sgridarla se viene da me con un sorrisone con un pacco di pasta rubato dalla dispensa e vuole fare due travasi con la pasta, io sto al gioco...per mio marito invece tutto questo è caos e non capisco cosa, secondo lui dovrebbe fare Chiara e come dovrebbe giocare a 15 mesi.
Quella di lasciarle meno giochi a portata di mano ( non che ne abbia tanti eh, ma in una casa piccola sembrano tantissimi) però potrebbe essere in effetti una buona idea
Poi ad esempio, al nido la fanno giocare con la pasta, e la bimba lo vuole fare anche a casa...io non posso sgridarla per questo...non posso sgridarla se viene da me con un sorrisone con un pacco di pasta rubato dalla dispensa e vuole fare due travasi con la pasta, io sto al gioco...per mio marito invece tutto questo è caos e non capisco cosa, secondo lui dovrebbe fare Chiara e come dovrebbe giocare a 15 mesi.
Quella di lasciarle meno giochi a portata di mano ( non che ne abbia tanti eh, ma in una casa piccola sembrano tantissimi) però potrebbe essere in effetti una buona idea
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Padri e relazione con il bambino
Secondo me, però, una certa gestione degli spazi si può iniziare ad insegnargliela! Per esempio, che lei possa prendersi da sola il pacco di pasta che vuole e scegliere quando giocare con quello non è così giusto! Piuttosto sei tu che decidi quando, dove e con che pasta, in modo da arginare il disordine, ma anche il fatto che sia lei a decidere quello che vuole! E non per autoritarismo, ma perchè fa bene ai bambini sapere che esistono nei limiti che non sono loro a decidere! E poi l'altra cosa per non impazzire è risistemare insieme a lei ogni cosa che finisce di usare! Ovviamente per Chiara non c'è ancora il concetto di ordine, ma se la fai stare con te e ti fai aiutare a risistemare, che so, le cose nei cassetti, tu non impazzisci, il babbo trova meno caos, e per Chiara diventerà un'abitudine l'idea che prima di passare ad un'altra cosa si conclude con quella che si ha! Forse se riesci a coinvolgerla di più tu in quello che fai invece di lasciar fare a lei puoi riuscire a governare di più la situazione!
nike- Numero di messaggi : 5275
Età : 52
Località : Toscana
Data d'iscrizione : 11.06.09
Re: Padri e relazione con il bambino
Io però Sea cara ti capisco tanto tanto tanto tanto, come può capirti la mamma di un bambino davvero vivace! Ti ricordi quando ti dicevo che intorno all'anno e mezzo era il periodo peggiore? Eccoti li
Chiara mi ricorda tanto Diego, in più Diego ha sempre avuto questa naturale predisposizione ai tentativi di suicidio, con cadute, salti, idee bizzarre e altrettanti micro infarti per me.
So anche che non è facile la gestione, e io mi irritavo tantissimo quando sentivo i consigli di mia madre, perchè noi figli non eravamo così vivaci!
Mio marito non si è mai arrabbiato del disordine, ed anzi, credo di essere io quella che in quel periodo è andata più vicina all'esaurimento, e non per il disprdine, quanto per la totale assenza di tempo per me.
Quindi, consigli: l'unico davvero "sensato" con bimbi così intraprendenti, è limitare gli spazi di disastro. Io ad esempio tenevo la porta della camera chiusa, e avevo messo nei cassetti bassi della cucina (io ho soggiorno con angolo cottura, unico spazio) le cose con cui permettevo giocasse (scodelle di plastica, pentolini, niente cose pesanti e soprattutto rumorose, io soffro l'inquinamento acustico più di ogni altra cosa) portando in giardino tutti i giochi rumorosi e ingombranti e lasciando solo i POCHISSIMI che gli interessavano . Validissima la proposta di Nike di abituarli a riordinare insieme, io lo faccio ancora con Diego, trasformandolo in un gioco, e lui poi è sempre molto orgoglioso del lavoro svolto!
Tieni duro Seuccia, dopo i due anni comincia ad andare un pochino meglio!
Chiara mi ricorda tanto Diego, in più Diego ha sempre avuto questa naturale predisposizione ai tentativi di suicidio, con cadute, salti, idee bizzarre e altrettanti micro infarti per me.
So anche che non è facile la gestione, e io mi irritavo tantissimo quando sentivo i consigli di mia madre, perchè noi figli non eravamo così vivaci!
Mio marito non si è mai arrabbiato del disordine, ed anzi, credo di essere io quella che in quel periodo è andata più vicina all'esaurimento, e non per il disprdine, quanto per la totale assenza di tempo per me.
Quindi, consigli: l'unico davvero "sensato" con bimbi così intraprendenti, è limitare gli spazi di disastro. Io ad esempio tenevo la porta della camera chiusa, e avevo messo nei cassetti bassi della cucina (io ho soggiorno con angolo cottura, unico spazio) le cose con cui permettevo giocasse (scodelle di plastica, pentolini, niente cose pesanti e soprattutto rumorose, io soffro l'inquinamento acustico più di ogni altra cosa) portando in giardino tutti i giochi rumorosi e ingombranti e lasciando solo i POCHISSIMI che gli interessavano . Validissima la proposta di Nike di abituarli a riordinare insieme, io lo faccio ancora con Diego, trasformandolo in un gioco, e lui poi è sempre molto orgoglioso del lavoro svolto!
Tieni duro Seuccia, dopo i due anni comincia ad andare un pochino meglio!
Elisina- Numero di messaggi : 7414
Età : 47
Data d'iscrizione : 22.05.08
Re: Padri e relazione con il bambino
Elisina ha scritto:Quindi, consigli: l'unico davvero "sensato" con bimbi così intraprendenti, è limitare gli spazi di disastro.
... Validissima la proposta di Nike di abituarli a riordinare insieme, io lo faccio ancora con Diego, trasformandolo in un gioco, e lui poi è sempre molto orgoglioso del lavoro svolto!
Quotissimo!
Io ho una casa abbastanza grande, ma non per questo ho mai permesso che i miei figli facessero del disastro ovunque! Ho sempre insegnato loro che gli "spazi" del gioco erano la loro cameretta e un angolo della sala da pranzo allestita solo per loro. Come tutti i bimbi hanno fatto i loro esperimenti (cassetti, free climbing sui mobili etc...) ma ho sempre cercato (e cerco tutt'ora!) di spostare la loro attenzione su altre cose. Se proprio vedo che non ce la faccio provo ad aggirare con qualcosa del tipo "vuoi vedere cosa c'è nel cassetto? va bene, poi però andiamo a fare quell'altra cosa". E allora vuotiamo tutto il cassetto, gli faccio toccare, guardare, sperimentare (senza distruggere!) e poi rimettiamo (plurale) in ordine.
Mi è stato più difficile insegnare il concetto di riordinare, ma poi a lungo andare diventa parte del gioco stesso.
Sono d'accordo sul fatto che i bambini (salvo pericolo imminente o azioni oggettivamente sbagliate) non vadano sgridati ma contenuti. So anche che questo è un terreno delicato che può diventare oggetto di scontro con i mariti /compagni. Cercate di parlare serenamente sul percorso da seguire e sul comportamento da tenere con vostra figlia, in modo da evitare che uno gli dica NO, e l'altro poco dopo gli dica SI. E, ancor peggio, evitate di contraddirvi direttamente davanti a lei.
Coraggio, come dice Elisina superati i due anni è tutto in discesa... (o quasi! )
Tweetier- Numero di messaggi : 240
Età : 41
Data d'iscrizione : 24.06.11
Re: Padri e relazione con il bambino
Grazie mille per i vostri consigli ed esperienze.
Io credo che la nostra situazione sia anche esasperata dal fatto che abbiamo una casa piccolissima, dal fatto che Chiara non ha la sua cameretta, ma che è costretta a giocare in 45 m2. La sua stanza dei giochi è la nostra sala/angolo cottura, dove c'è la cucina, il tavolo in mezzo, il divano....ecco io non me la sento di confinarla in un ambiente che è già confinato di suo. E infatti una grande discussione che ho avuto qualche giorno fa con mio marito verteva prorpio su questo fatto. Abbiamo scelto di farla arrivare pur sapendo di avere una casa microscopica, allora se lei si sta adattando a questo spazio, noi cerchiamo di adattarci a lei. Nel senso che, vista nell'ottica del "sacrificio", nel senso più bello del termine, che si fa per un figlio, io credo, da adulta, di poter chiudere un occhio su disordine o sullo sporco, se il bene più grande è quello di far giocare mia figlia serenamente in uno spazio limitante.
Poi, dalle vostre esperienze mi rendo conto che io devo un pò smorzare i miei entusiasmi ( quando mi ci metto sono più bambina di lei) e contenerla e indirizzarla un pò di più .
Però, quello che non vedo in mio marito è l'accettazione "matura" di una situazione un pò scomoda, ma che hai cercato consapevolmente...questo mi fa imbestialire tantissimo!
Io credo che in questa cosa saremo sempre diversi, potremo cercare di smussare gli angoli ( ora che è uscita la questione sono molto spinosi), però abbiamo proprio due ottiche diverse...io che la guardo e la trovo adorabile anche se fa qualche monellerie di troppo e penso " e va bhè che sarà mai , dopo con calma riordino"...lui, meno accomodante che sa dire solo " Guarda che casino che ha fatto"...ecco questo mi fa un pò irrigidire e non riesco ad andargli incontro
Io credo che la nostra situazione sia anche esasperata dal fatto che abbiamo una casa piccolissima, dal fatto che Chiara non ha la sua cameretta, ma che è costretta a giocare in 45 m2. La sua stanza dei giochi è la nostra sala/angolo cottura, dove c'è la cucina, il tavolo in mezzo, il divano....ecco io non me la sento di confinarla in un ambiente che è già confinato di suo. E infatti una grande discussione che ho avuto qualche giorno fa con mio marito verteva prorpio su questo fatto. Abbiamo scelto di farla arrivare pur sapendo di avere una casa microscopica, allora se lei si sta adattando a questo spazio, noi cerchiamo di adattarci a lei. Nel senso che, vista nell'ottica del "sacrificio", nel senso più bello del termine, che si fa per un figlio, io credo, da adulta, di poter chiudere un occhio su disordine o sullo sporco, se il bene più grande è quello di far giocare mia figlia serenamente in uno spazio limitante.
Poi, dalle vostre esperienze mi rendo conto che io devo un pò smorzare i miei entusiasmi ( quando mi ci metto sono più bambina di lei) e contenerla e indirizzarla un pò di più .
Però, quello che non vedo in mio marito è l'accettazione "matura" di una situazione un pò scomoda, ma che hai cercato consapevolmente...questo mi fa imbestialire tantissimo!
Io credo che in questa cosa saremo sempre diversi, potremo cercare di smussare gli angoli ( ora che è uscita la questione sono molto spinosi), però abbiamo proprio due ottiche diverse...io che la guardo e la trovo adorabile anche se fa qualche monellerie di troppo e penso " e va bhè che sarà mai , dopo con calma riordino"...lui, meno accomodante che sa dire solo " Guarda che casino che ha fatto"...ecco questo mi fa un pò irrigidire e non riesco ad andargli incontro
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
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