Maternità e scontri generazionali
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Re: Maternità e scontri generazionali
Mia madre e mia suocera hanno detto e continuano a dire tutto e il contrario di tutto su:
-allattamento
-ciuccio
-metodi per il trasporto
-abbigliamento
-pannolini lavabili
-luoghi in cui si dorme
-cibo
-Battesimo
-fratelli (questa ha neanche 8 mesi e mi parlano di fratelli già da almeno 3 mesi )
-varie e eventuali
Dopo vari rospi ingoiati, varie canate fatte, ora cerco di arginarle dicendo sempre sì e facendo poi di testa mia.
-allattamento
-ciuccio
-metodi per il trasporto
-abbigliamento
-pannolini lavabili
-luoghi in cui si dorme
-cibo
-Battesimo
-fratelli (questa ha neanche 8 mesi e mi parlano di fratelli già da almeno 3 mesi )
-varie e eventuali
Dopo vari rospi ingoiati, varie canate fatte, ora cerco di arginarle dicendo sempre sì e facendo poi di testa mia.
fainne- Numero di messaggi : 38
Età : 48
Data d'iscrizione : 17.08.10
Re: Maternità e scontri generazionali
Dopo aver letto queste amenità (e quelle in Suocere e in Consigli sull'allattamento) sto meditando, quando sarà il mio turno, di fare un bel discorsetto a mamma e suocera alla prima avvisaglia di invadenza.
1) La casa è MIA e me la gestisco io, se non sei d'accordo con qualcosa ti sfoghi col marito ma non mettermi paturnie a me
2) Il figlio decido IO come allevarlo, quindi idem come sopra.
Magari sarà poco diplomatico, ma non ho nessuna intenzione di farmi rovinare mesi e mesi di vita, già sono fragile di mio!
Ragazze, tappatevi le orecchie!
1) La casa è MIA e me la gestisco io, se non sei d'accordo con qualcosa ti sfoghi col marito ma non mettermi paturnie a me
2) Il figlio decido IO come allevarlo, quindi idem come sopra.
Magari sarà poco diplomatico, ma non ho nessuna intenzione di farmi rovinare mesi e mesi di vita, già sono fragile di mio!
Ragazze, tappatevi le orecchie!
Parsley- Numero di messaggi : 8318
Età : 38
Data d'iscrizione : 01.04.10
Re: Maternità e scontri generazionali
Sono venuta a cercare e leggere questo topic perchè in questi giorni ho un po' parlato con mia madre delle faccende parto/cura neonatale (complice il parto della mia amica) e mi sono accorta con mio grande stupore che lei la pensa ancora in maniera "arcaica"!
Fino a pochi mesi io ho sempre pensato che avrei fatto tutto come diceva mia mamma, che è una donna molto forte ed energica e credo ci abbia cresciuti bene. Poi voi mi avete traviata
Lei è convinta che i padri in sala parto non ci debbano entrare e che il ruolo di accompagnatori della partoriente spetti alle madri/nonne. E quindi già mi ha detto che in sala parto ci vorrà essere lei (e ci resterà malissimo del contrario).
In più le dicevo che la mia amica prima si è lacerata e poi le hanno cmq fatto un'episiotomia, e lei esce dicendo "Sì, perchè sono degli incompetenti. Lo sanno che le donne si lacerano, devono fare l'episiotomia a tutte subito così è più comodo".
Eravamo al telefono e io non ho avuto cuore di dirle che stava sbagliando completamente approccio. Oltretutto lei dice che si è trovata benissimo con l'episiotomia ma io so che ha avuto dei problemi al pavimento pelvico e incontinenza, solo che nessun dottore le ha mai detto che le cose sono collegate (certo, il ginecologo che l'ha tagliata è lo stesso da cui è stata in cura per trent'anni, non è che te lo viene a dire). Il parto secondo lei deve avvenire senza urla (tanto non servono a niente) e in tre spinte decise (altrimenti non hai carattere).
Poi ovviamente i neonati devono dormire fin da subito nella loro culla e anzi, in ospedale dovrebbero fare come trent'anni fa e tenere i bambini a dormire nel nido, così le mamme si riposano. L'allattamento a richiesta ovviamente non è neanche preso in considerazione perchè dà mille vizi.
Io mi sono resa conto che prima di arrivare qui la pensavo così (ovviamente, perchè erano le uniche informazioni che avevo ricevuto) e ora la penso in modo profondamente diverso.
Non temo tanto la lotta, perchè lei è una persona molto rispettosa delle mie decisioni, ma più che altro temo che, se mai dovesse arrivare il momento, lei sarebbe delusa dalle mie scelte (in primis il fatto che non sarà lei quella presente al mio parto). E poi se veramente il bimbo è ad alto bisogno magari penserebbe pure che è colpa del "vizi".
Insomma, so che mi sto fasciando la testa con notevole anticipo, però effettivamente non è facile andare contro quello che mia madre mi ha insegnato. Vorrei farle capire già adesso che molte prassi sono cambiate, ma per lei sono tutte "fisse d'adesso", me l'ha già detto
Fino a pochi mesi io ho sempre pensato che avrei fatto tutto come diceva mia mamma, che è una donna molto forte ed energica e credo ci abbia cresciuti bene. Poi voi mi avete traviata
Lei è convinta che i padri in sala parto non ci debbano entrare e che il ruolo di accompagnatori della partoriente spetti alle madri/nonne. E quindi già mi ha detto che in sala parto ci vorrà essere lei (e ci resterà malissimo del contrario).
In più le dicevo che la mia amica prima si è lacerata e poi le hanno cmq fatto un'episiotomia, e lei esce dicendo "Sì, perchè sono degli incompetenti. Lo sanno che le donne si lacerano, devono fare l'episiotomia a tutte subito così è più comodo".
Eravamo al telefono e io non ho avuto cuore di dirle che stava sbagliando completamente approccio. Oltretutto lei dice che si è trovata benissimo con l'episiotomia ma io so che ha avuto dei problemi al pavimento pelvico e incontinenza, solo che nessun dottore le ha mai detto che le cose sono collegate (certo, il ginecologo che l'ha tagliata è lo stesso da cui è stata in cura per trent'anni, non è che te lo viene a dire). Il parto secondo lei deve avvenire senza urla (tanto non servono a niente) e in tre spinte decise (altrimenti non hai carattere).
Poi ovviamente i neonati devono dormire fin da subito nella loro culla e anzi, in ospedale dovrebbero fare come trent'anni fa e tenere i bambini a dormire nel nido, così le mamme si riposano. L'allattamento a richiesta ovviamente non è neanche preso in considerazione perchè dà mille vizi.
Io mi sono resa conto che prima di arrivare qui la pensavo così (ovviamente, perchè erano le uniche informazioni che avevo ricevuto) e ora la penso in modo profondamente diverso.
Non temo tanto la lotta, perchè lei è una persona molto rispettosa delle mie decisioni, ma più che altro temo che, se mai dovesse arrivare il momento, lei sarebbe delusa dalle mie scelte (in primis il fatto che non sarà lei quella presente al mio parto). E poi se veramente il bimbo è ad alto bisogno magari penserebbe pure che è colpa del "vizi".
Insomma, so che mi sto fasciando la testa con notevole anticipo, però effettivamente non è facile andare contro quello che mia madre mi ha insegnato. Vorrei farle capire già adesso che molte prassi sono cambiate, ma per lei sono tutte "fisse d'adesso", me l'ha già detto
Jillian- Numero di messaggi : 4598
Età : 38
Data d'iscrizione : 26.08.12
Re: Maternità e scontri generazionali
Guarda, qua hai centrato in pieno il tema. Ci sarebbe tanto da dire e da scrivere, ma penso che sia fondamentale che tu affronti per primo questo punto.Jillian ha scritto: ma più che altro temo che, se mai dovesse arrivare il momento, lei sarebbe delusa dalle mie scelte
E ti lancio uno spunto che vuole essere semplice: la tua maternità, se sarà, quando sarà, è tua e del tuo bambino e del tuo compagno. Non di tua madre.
La maternità riguarda per prima cosa il tuo corpo, intrecciato con quello della famiglia che TU avrai creato. E' una scelta riproduttiva, in tutto e per tutto, agita e pensata attraverso il corpo e la propria sessualità. Faresti entrare tua madre in camera da letto? O lasceresti che ti influenzi sulla scelta di un contraccettivo? Se lei avesse usato felicemente la pillola e tu no, penseresti di averla delusa o di aver fatto la scelta giusta per te?
E' innegabile che avere figli è anche un passaggio di testimone generazionale, quindi assolutamente la propria madre "c'entra" con il risultato della tua procreazione, a livello pratico, simbolico, ecc. Ma con il risultato, non con la scelta
Diventare madri a propria volta deve poter significare (dico deve per tutelare la propria sanità mentale su tanti fronti!) anche e soprattutto aver raggiunto quel grado di indipendenza che permette di agire in maniera autonoma rispetto ai condizionamenti o insegnamenti ricevuti (che non significa fare totalmente l'opposto, perché quella non è indipendenza, ma ribellione), scegliendo consapevolmente cosa "portarsi dietro" dalla passata generazione e cosa "portare di nuovo" per la propria e la successiva.
Inoltre, fare scelte diverse da quelle della propria madre non significa sottrarre validità alle sue: ogni donna ha la sua storia e sono sicura che anche per tua madre, che dalle tue parole sembra valorizzare proprio la capacità di una donna di autodeterminarsi, sarà importante vederti contare sulle tue proprie forze per prendere le tue (vostre, di coppia, di famiglia) decisioni
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Maternità e scontri generazionali
Grazie PQ per la tue parole, sono contenta che si sia capito il senso del discorso e soprattutto che sia normale sentirsi così e vivere questo passaggio.
In questi mesi sto vivendo (insieme al mio compagno) il distacco dalle nostre famiglie e la ricerca di una "nostra" indipendenza come "nuova famiglia". Sta avvenendo in modo molto lento per non traumatizzare nessuno ma per noi non è facile tracciare un confine tra i "noi figli" e i "noi adulti che formano una nuova famiglia" (e lo è ancor meno per i nostri genitori).
Tu mi hai fatto capire che fa tutto parte dello stesso percorso
In questi mesi sto vivendo (insieme al mio compagno) il distacco dalle nostre famiglie e la ricerca di una "nostra" indipendenza come "nuova famiglia". Sta avvenendo in modo molto lento per non traumatizzare nessuno ma per noi non è facile tracciare un confine tra i "noi figli" e i "noi adulti che formano una nuova famiglia" (e lo è ancor meno per i nostri genitori).
Tu mi hai fatto capire che fa tutto parte dello stesso percorso
Jillian- Numero di messaggi : 4598
Età : 38
Data d'iscrizione : 26.08.12
Re: Maternità e scontri generazionali
Cara Jillian, sono felice che questo distacco stia avvenendo in modo lento e tranquillo.
Perché il mio sembra essere avvenuto (quasi) tutto dopo il parto.
Io non ho neanche preso in considerazione l'idea di avere mia mamma con me durante il parto, mi dava proprio fastidio, infatti ci sono stati solo mio marito e le due ostetriche. Pensa che mia mamma, come la tua, è convinta che le urla durante il parto siano una roba da pazze perché si perde troppo il controllo (che è proprio ciò che devi fare per un buon parto, ma vabbè), ovviamente non le ho detto che ho urlato come un assatanata ad ogni singola spinta e che questo mi ha aiutata proprio tanto.
Lei non mi ha allattata, le hanno detto che non aveva latte a causa del troppo stress (?) e lei ci crede fermamente. Tuttora dice che sono fortunata ad avere latte, perché quando sono nata dice che ho pianto la prima settimana ininterrottamente per la fame e che poi ha capito di darmi il latte artificiale, peccato che poi aggiunge che non ho MAI dormito e ho continuato a piangere fino al terzo mese di vita quando mi ha messo nel lettone e poi ho magicamente iniziato a dormire.
Ogni volta (quando è arrabbiata soprattutto) mi ribadisce che faccio le cose completamente diverse da come le farebbe lei però per fortuna cerca di non intromettersi, se non ogni tanto, per esempio crede che il passeggino sia più comodo della fascia e ha smesso solo ora di ribadirlo ad ogni uscita per farmelo usare.
La cosa che mi rende più amareggiata è che mi ha detto, durante un litigio, che io prendo certe decisioni riguardo l'educazione di Zeno solo perché sono opposte alla sue e quindi solo per darle contro di principio. Penso le dia molto fastidio non essere considerata, non le ho mai chiesto consigli, ma alla fine che consigli dovevo chiederle? Non ha mai allattato e lo svezzamento è stato un tale disastro che ancora oggi ho problemi con il cibo Abbiamo comprato ogni tanto assieme i vestitini, ma anche qui abbiamo gusti molto diversi. Per non parlare dei giochi, lei adora i patacconi plasticosi, io punterei tutto sul legno
E tornando a noi Jill, buon percorso cara! Ricordati di farle sempre presente che il suo compito di mamma è appoggiarti nelle scelte, non cercare di imporre le sue idee, fa parte della vita prendere strade diverse da quelle dei propri genitori
Se la situazione degenera fai presente che siete voi i genitori e solo voi sapete cos'è meglio per il piccolo/a, che apprezzi i consigli ma l'ultima parola spetta solamente a voi. È brutto sentirsi la delusione dei genitori addosso, ma bisogna anche fermarsi e chiedersi "Sto davvero facendo qualcosa che comporta una delusione o sono loro che pretendono che io mi comporti come vorrebbero?"
Un abbraccio forte!
Edit: Come sempre PQ espone concetti che permettono riflessioni profonde e significative, grazie!
Perché il mio sembra essere avvenuto (quasi) tutto dopo il parto.
Io non ho neanche preso in considerazione l'idea di avere mia mamma con me durante il parto, mi dava proprio fastidio, infatti ci sono stati solo mio marito e le due ostetriche. Pensa che mia mamma, come la tua, è convinta che le urla durante il parto siano una roba da pazze perché si perde troppo il controllo (che è proprio ciò che devi fare per un buon parto, ma vabbè), ovviamente non le ho detto che ho urlato come un assatanata ad ogni singola spinta e che questo mi ha aiutata proprio tanto.
Lei non mi ha allattata, le hanno detto che non aveva latte a causa del troppo stress (?) e lei ci crede fermamente. Tuttora dice che sono fortunata ad avere latte, perché quando sono nata dice che ho pianto la prima settimana ininterrottamente per la fame e che poi ha capito di darmi il latte artificiale, peccato che poi aggiunge che non ho MAI dormito e ho continuato a piangere fino al terzo mese di vita quando mi ha messo nel lettone e poi ho magicamente iniziato a dormire.
Ogni volta (quando è arrabbiata soprattutto) mi ribadisce che faccio le cose completamente diverse da come le farebbe lei però per fortuna cerca di non intromettersi, se non ogni tanto, per esempio crede che il passeggino sia più comodo della fascia e ha smesso solo ora di ribadirlo ad ogni uscita per farmelo usare.
La cosa che mi rende più amareggiata è che mi ha detto, durante un litigio, che io prendo certe decisioni riguardo l'educazione di Zeno solo perché sono opposte alla sue e quindi solo per darle contro di principio. Penso le dia molto fastidio non essere considerata, non le ho mai chiesto consigli, ma alla fine che consigli dovevo chiederle? Non ha mai allattato e lo svezzamento è stato un tale disastro che ancora oggi ho problemi con il cibo Abbiamo comprato ogni tanto assieme i vestitini, ma anche qui abbiamo gusti molto diversi. Per non parlare dei giochi, lei adora i patacconi plasticosi, io punterei tutto sul legno
E tornando a noi Jill, buon percorso cara! Ricordati di farle sempre presente che il suo compito di mamma è appoggiarti nelle scelte, non cercare di imporre le sue idee, fa parte della vita prendere strade diverse da quelle dei propri genitori
Se la situazione degenera fai presente che siete voi i genitori e solo voi sapete cos'è meglio per il piccolo/a, che apprezzi i consigli ma l'ultima parola spetta solamente a voi. È brutto sentirsi la delusione dei genitori addosso, ma bisogna anche fermarsi e chiedersi "Sto davvero facendo qualcosa che comporta una delusione o sono loro che pretendono che io mi comporti come vorrebbero?"
Un abbraccio forte!
Edit: Come sempre PQ espone concetti che permettono riflessioni profonde e significative, grazie!
Trottolina- Numero di messaggi : 283
Età : 31
Località : Novara
Data d'iscrizione : 03.03.14
Re: Maternità e scontri generazionali
Trottolina mi spiace che tu abbia un divario così profondo da tua madre.
In realtà il mio disagio nasce proprio dal fatto che noi abbiamo sempre avuto un rapporto molto stretto, proprio di mamme-amiche (le ho sempre raccontato tutto, usciamo spesso insieme, vacanze spesso solo io e lei ecc) e quindi non vorrei proprio deluderla, pur volendo fare di testa mia. Il fatto di avere idee diverse ogni tanto mi fa sentire in colpa.
Sicuramente è indice del fatto che non sono ancora passata completamente dall'essere "figlia" al sentirmi "indipendente" e quindi forse dovrei pure spostarmi di topic e finire in "rapporto con i genitori" Oppure, come riporti tu, sarà un passaggio che avverrà definitivamente in concomitanza con un momento cruciale come il parto.
In realtà il mio disagio nasce proprio dal fatto che noi abbiamo sempre avuto un rapporto molto stretto, proprio di mamme-amiche (le ho sempre raccontato tutto, usciamo spesso insieme, vacanze spesso solo io e lei ecc) e quindi non vorrei proprio deluderla, pur volendo fare di testa mia. Il fatto di avere idee diverse ogni tanto mi fa sentire in colpa.
Sicuramente è indice del fatto che non sono ancora passata completamente dall'essere "figlia" al sentirmi "indipendente" e quindi forse dovrei pure spostarmi di topic e finire in "rapporto con i genitori" Oppure, come riporti tu, sarà un passaggio che avverrà definitivamente in concomitanza con un momento cruciale come il parto.
Jillian- Numero di messaggi : 4598
Età : 38
Data d'iscrizione : 26.08.12
Re: Maternità e scontri generazionali
Guarda anche io con lei ho un rapporto da amiche, però discutiamo (anche animatamente) su queste cose
È proprio il passaggio da figlia a mamma che porta taaanti cambiamenti, però il bel rapporto sotto resta, tranquilla!
C'è solo da trovare un nuovo equilibrio
È proprio il passaggio da figlia a mamma che porta taaanti cambiamenti, però il bel rapporto sotto resta, tranquilla!
C'è solo da trovare un nuovo equilibrio
Trottolina- Numero di messaggi : 283
Età : 31
Località : Novara
Data d'iscrizione : 03.03.14
Re: Maternità e scontri generazionali
Mia mamma mi aveva sempre detto che il parto è una cosa da donne; all'ultimo parto suo avrebbero fatto entrare anche mio babbo (prima la sala parto era off limits), ma lei non ha voluto. E anche io, sinceramente, non ero molto convinta di volere mauri accanto... poi ho cambiato idea e sono stata molto contenta della mia scelta. In ospedale non ho proprio voluto nessun altro, niente parenti fuori ad aspettare, niente di niente perchè lo trovo davvero brutto: non sarei riuscita ad essere così tranquilla se avessi saputo che dall'altra parte della porta c'erano genitori, sorelle, cognati e quant'altro.
Riguardo alle urla invece io non ho fiatato per tutto il parto ero stremata perchè samu è nato all'una di notte dopo una notte quasi insonne e io ero stanca morta: mi sembrava che urlare mi facesse sprecare inutilmente energie
Jillian, secondo me ti stai preoccupando di cose che non esistono: quando sarà il momento giusto nasceranno una mamma, tu, e una nonna, tua mamma. E, fidati, saranno due persone completamente diverse da quelle che siete ora, così come diverso sarà il rapporto che avrete.
Riguardo alle urla invece io non ho fiatato per tutto il parto ero stremata perchè samu è nato all'una di notte dopo una notte quasi insonne e io ero stanca morta: mi sembrava che urlare mi facesse sprecare inutilmente energie
Jillian, secondo me ti stai preoccupando di cose che non esistono: quando sarà il momento giusto nasceranno una mamma, tu, e una nonna, tua mamma. E, fidati, saranno due persone completamente diverse da quelle che siete ora, così come diverso sarà il rapporto che avrete.
fatina- Numero di messaggi : 1499
Età : 42
Data d'iscrizione : 09.08.13
Re: Maternità e scontri generazionali
Fatina il punto è che per me, che ammiro moltissimo mia mamma, è molto difficile staccarmi del modello che mi ha dato. Ad es nella mia prima relazione io mi sono posta col mio ex esattamente come lei si pone con mio padre (questo l'ho capito solo anni dopo, e ovviamente è un errore che non ho più commesso con il mio attuale moroso, guadagnandone tantissimo in serenità del rapporto).
Ad esempio, a leggere il tuo commento, ho subito pensato che io non voglio che il rapporto con mia madre cambi con l'arrivo di un bebè. Deve cambiare per forza? Non so, probabilmente si tratta del discorso di "lasciare andare" la "me figlia" per diventare la "me adulta" e poi la "me madre". Ci lavorerò su
Ad esempio, a leggere il tuo commento, ho subito pensato che io non voglio che il rapporto con mia madre cambi con l'arrivo di un bebè. Deve cambiare per forza? Non so, probabilmente si tratta del discorso di "lasciare andare" la "me figlia" per diventare la "me adulta" e poi la "me madre". Ci lavorerò su
Jillian- Numero di messaggi : 4598
Età : 38
Data d'iscrizione : 26.08.12
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