Parto in ospedale

Ieri ho fatto il corso preparto e a fine lezione ho parlato con l'osterica-insegnante.
Le ho detto (senza fare accenno all'altra ostetrica dell'ospedale che sono riuscita a contattare tramite alcune associazioni) che avevo avuto determinate sensazioni riguardo all'approccio molto interventista della "mia" ginecologa e le ho chiesto, alla luce di quello che lei aveva capito di me dalle mie domande durante il corso, cosa ne pensasse.
Lei ha confermato tutto e mi ha detto che io posso anche trovare appoggio in molte ostetriche del reparto che non condividono l'approccio di questa ginecologa, ma che lei è molto invadente. Lei pretende di essere presente al momento del parto di tutte le sue pazienti e "impartisce" ordini piuttosto precisi scrivendoli anche in cartella per cui per loro diventa difficile andarle contro.
Insomma tutto quello che mi aveva detto l'altra ostetrica. Questo vuol dire che anche "scegliendo" l'ostetrica non sono al riparo da lei.
Anche lei quindi mi ha suggerito di abbandonare questa ginecologa e rivolgermi a un'altra, mettendo ovviamente le carte in tavola con entrambi. Mi ha dato i nominativi di due persone che "non entrano nemmeno in sala parto se non c'è bisogno". Mi ha consigliato anche di essere molto chiara con l'ospedale sia prima sia all'ingresso per il parto scrivendo ciò che chiedo (praticamente mi ha suggerito di fare il piano del parto).
Lei mi ha sconsigliato di cambiare ospedale per questo motivo, più che altro (come diceva PQ) gli ospedali sono ospedali e quello che mi è successo ora potrebbe risuccedere da un'altra parte. L'unica soluzione per lei è arrivare preparati.
Insomma io alla fine credo che farò comunque un altro giretto a Monza e prenderò appuntamento con una delle persone da lei nominate.

Scusate i megapost... ma mi sembra di sbagliare in qualunque modo.

A Cagliari in questi giorni sono morte due donne di parto. Una aveva una gestosi ed è morta dopo una settimana dal parto, ma l'altra è morta per una gravissima emorragia http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/ginecologa_muore_di_parto_nella_clinica_dove_lavorava_salvo_il_bambino/notizie/211983.shtml

Questa notizia mi ha scioccata, perchè lei era una ginecologa e si è resa conto immediatamente di quello che le stava succedendo.
Ma queste emorragie sono fisiologiche o possono essere indotte da qualche manovra sbagliata ed inapropriata?
Eppure pare che il parto fosse andato benissimo, e come è possibile che l'emorragia fosse così inarrestabile?
Questa vicenda mi ha fatto pensare ancora di più che se le cose devono andare storte alla fine non ti salva neanche essere in ospedale
Ma si poteva evitare un simile evento?

Oddio Sea, è ciò che più mi turba l'emorragia... l'ho persino sognata l'altra notte.
Attendo qualche opinione dalle più esperte?
Sono allibita!

Bisognerebbe far luce sulle possibili responsabilità mediche\farmacologiche, onde evitare di fare terrorismo inutile.

Alcuni interventi sul parto possono aumentare il rischio di emorragia post-partum, ad esempio la manovra di Kristeller (sconsigliata dall'OMS), così come la reazione ad alcuni farmaci per indurre/aumentare il parto, ma nell'articolo non se ne fa menzione. Soprattutto dice che è arrivata in ospedale e 10 minuti dopo c'è stata la nascita per cui non ci sarà neanche stato il tempo di praticarle interventi a cui attribuire la responsabilità. Non menziona se fosse un parto naturale dopo cesareo, in cui si potrebbe ipotizzare la rara rottura uterina.

L'articolo parla invece di «coagulazione intravascolare disseminata» (e l'autopsia dovrà confermare la diagnosi postumamente), che provoca emorragie e/o trombi scatenati da vari eventi ostetrici, sostanzialmente qualcosa va storto nel modo in cui la placenta e i suoi vasi coagulano, sicuramente richiede una predisposizione a livello dei fattori di coagulazione del sangue (impossibili probabilmente da indagare in precedenza). Si può solo intervenire in urgenza, ma non sempre con risultati positivi, come vediamo nell'articolo. Ha una prevalenza di 3 parti su 100.000, è una fatalità.

Ho letto anche io l'articolo ieri e mi sono posta gli stessi interrogativi vostri. Sconvolgente....

Al di là di cosa possa essere successo, mi strazia pensare ad una donna, una ginecologa, che capisce perfettamente che sta per morire, dopo aver dato alla luce suo figlio. Terribile

Vero Lucy, proprio terribile...

LucyintheSky ha scritto:Al di là di cosa possa essere successo, mi strazia pensare ad una donna, una ginecologa, che capisce perfettamente che sta per morire, dopo aver dato alla luce suo figlio. Terribile

Ho appena letto e Lucy ha espresso perfettamente il mio pensiero.... Terribile.

Dopo lungo riflettere non sono ancora giunta ad una scelta definitiva, il fatto è che il mio piano iniziale è andato a rotoli: io avevo pensato di restarmene a casa mia e partorire in un ospedale non lontanissimo, ma non avevo riflettuto sul fatto che lì sono sola, genitori e suoceri sono a più di 40 km, quindi dovrei costringere Leo a restare a casa per un numero indefinito di giorni sprecando tante ferie in attesa del grande giorno... direi che non è stata una buona idea!
Così sto pensando che per l'ultimo periodo starò dai suoceri a Roma, per ora l'ospedale che mi ispira maggiormente è il Città di Roma
http://www.casadicuracittadiroma.com/ su internet ho trovato tanti pareri positivi, è un ospedale convenzionato, il ricovero costa 25 euro al giorno, a meno che non si voglia la stanza privata, certo con loro il corso preparto mi costerebbe 170 euro, ma non penso di essere obbligata farlo con loro...che ne pensate?