Parto in casa
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Re: Parto in casa
Vale, io ti posso riportare la mia esperienza, però non ho mai avuto dubbi, ho sempre saputo che avrei preferito partorire a casa. Anche perchè, se è vero che a casa i vicini potrebbero sentirti, in ospedale spesso c'è un bel via vai di personale, non è che sei proprio isolata.
Nella mia esperienza i vocalizzi ci sono stati, ma il volume non era tale da sentirsi al di fuori delle mura del mio appartamento. So per certo che la mia vicina ha sentito le mie grida al momento dell'uscita della testa: me l'ha detto lei , ha alzato il volume delle tele perchè si stava sentendo male per me. Ma comunque in quel momento io pensavo a tutto fuorchè ai miei vicini.
So di donne che si sono limitate ad attaccare alla porta un cartello con scritto: "Donna in travaglio con assistenza ostetrica", così chi passava di lì era avvisato e non ci pensava nemmeno a suonare per rompere le bolas.
Una cosa che ho apprezzato tantissimo del parto a casa è stato il post partum, Non sono uscita per 14 giorni, ho fatto Lotus Birth e le ostetriche mi hanno assistita tantissimo, dato che ne sentivo il bisogno. I primi 5 giorni sono venute a casa tutti i giorni, poi una volta alla settimana fino alla fine del puerperio, che si è concluso con un bellissimo massaggio di chiusura fatto con il rebozo. Durante queste settimane ho potuto avere tutte le rassicurazioni di cui avevo bisogno, supporto per l'allattamento, figure femminili disponibili e amorevoli, che non è cosa da poco! In più, una volta nato il bimbo, eravamo già a casa! Abbiamo dormito tutti e tre subito insieme, il papà è sempre stato con noi, non si è mai sentito come un ospite in ospedale! Tutti noi abbiamo ricevuto un trattamento super rispettoso: basti pensare che prima di toccare la pancia mi veniva sempre chiesto il permesso, anche in travaglio. Per non parlare dell'unica visita ostetrica effettuata a 38 settimane, in cui mi si chiedeva cosa stessi provando, se provavo fastidio/dolore, sono state fatte delle pause per permettermi di rilassarmi. Il mio bambino non mi è mai stato portato via una volta nato e per effettuare la pesatura è stato preso dal papà. Le ostetriche l'hanno preso in braccio dopo un mese! (A parte quando me l'hanno posato sul petto appena nato). Questa perlomeno la mia esperienza a grandi linee, logico che poi, tutto dipende molto dalle professioniste che si scelgono.
Il costo, beh, sicuramente accompagnamento e parto hanno costi differenti, anche perchè le responsabilità sono diverse e maggiori nel caso di parto a domicilio. In più, io mi sono trovata bene con due ostetriche e credo che nel caso del parto sia per loro una tutela in più essere in due. Inoltre, è vero che il prezzo può sembrare elevato, si parla di cifre che si aggirano intorno ai 2500 euro, ma considerato che il guadagno deve essere diviso per due e comprende, di norma, visite domiciliari una volta a settimana a partire dalla 37esima settimana fino alla 42esima, reperibilità per tutto questo periodo 24h su 24, assistenza al parto (che può durare anche parecchio!), assistenza nel post partum, fattura, alla fine credo che 1250euro a testa per tutti questi servizi non siano affatto molti.
Nella mia esperienza i vocalizzi ci sono stati, ma il volume non era tale da sentirsi al di fuori delle mura del mio appartamento. So per certo che la mia vicina ha sentito le mie grida al momento dell'uscita della testa: me l'ha detto lei , ha alzato il volume delle tele perchè si stava sentendo male per me. Ma comunque in quel momento io pensavo a tutto fuorchè ai miei vicini.
So di donne che si sono limitate ad attaccare alla porta un cartello con scritto: "Donna in travaglio con assistenza ostetrica", così chi passava di lì era avvisato e non ci pensava nemmeno a suonare per rompere le bolas.
Una cosa che ho apprezzato tantissimo del parto a casa è stato il post partum, Non sono uscita per 14 giorni, ho fatto Lotus Birth e le ostetriche mi hanno assistita tantissimo, dato che ne sentivo il bisogno. I primi 5 giorni sono venute a casa tutti i giorni, poi una volta alla settimana fino alla fine del puerperio, che si è concluso con un bellissimo massaggio di chiusura fatto con il rebozo. Durante queste settimane ho potuto avere tutte le rassicurazioni di cui avevo bisogno, supporto per l'allattamento, figure femminili disponibili e amorevoli, che non è cosa da poco! In più, una volta nato il bimbo, eravamo già a casa! Abbiamo dormito tutti e tre subito insieme, il papà è sempre stato con noi, non si è mai sentito come un ospite in ospedale! Tutti noi abbiamo ricevuto un trattamento super rispettoso: basti pensare che prima di toccare la pancia mi veniva sempre chiesto il permesso, anche in travaglio. Per non parlare dell'unica visita ostetrica effettuata a 38 settimane, in cui mi si chiedeva cosa stessi provando, se provavo fastidio/dolore, sono state fatte delle pause per permettermi di rilassarmi. Il mio bambino non mi è mai stato portato via una volta nato e per effettuare la pesatura è stato preso dal papà. Le ostetriche l'hanno preso in braccio dopo un mese! (A parte quando me l'hanno posato sul petto appena nato). Questa perlomeno la mia esperienza a grandi linee, logico che poi, tutto dipende molto dalle professioniste che si scelgono.
Il costo, beh, sicuramente accompagnamento e parto hanno costi differenti, anche perchè le responsabilità sono diverse e maggiori nel caso di parto a domicilio. In più, io mi sono trovata bene con due ostetriche e credo che nel caso del parto sia per loro una tutela in più essere in due. Inoltre, è vero che il prezzo può sembrare elevato, si parla di cifre che si aggirano intorno ai 2500 euro, ma considerato che il guadagno deve essere diviso per due e comprende, di norma, visite domiciliari una volta a settimana a partire dalla 37esima settimana fino alla 42esima, reperibilità per tutto questo periodo 24h su 24, assistenza al parto (che può durare anche parecchio!), assistenza nel post partum, fattura, alla fine credo che 1250euro a testa per tutti questi servizi non siano affatto molti.
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Parto in casa
Valeria io no. ho partorito in casa, ma sulla questione privacy ti posso dire che per tutto il travaglio e anche al momento del parto vero e proprio non ho emesso nessun suono come reagirai in quei momenti è davvero difficile da prevedere ;-)
fatina- Numero di messaggi : 1499
Età : 42
Data d'iscrizione : 09.08.13
Re: Parto in casa
Ti ringrazio tanto Zara per questa condivisione! Allora, paradossalmente sapere che il parto in casa costa "relativamente poco" mi mette in difficoltà perché faccio più fatica a decidere cosa preferisco. Non so quanto costi una doula che accompagni in ospedale ma se fosse ad esempio dell'ordine di 2000 euro contro i 2500 del parto in casa con 2 figure assistenziali sarei in seria difficoltà
Per i rumori si tratta proprio di un mio pudore verso i vicini. Non voglio che "sappiano i fatti miei" perché poi me li rivedrò tutti i giorni per anni. Si tratta di un evento intimo che non mi va di condividere con tutto il palazzo. In ospedale invece, soprattutto in reparto maternità, è normalissimo sentire urla di ogni genere e quindi non mi interessa se mi sentono altre mille persone sulla carta, per come sono fatta adesso, so che affrontare una cosa di questo tipo sapendo che è pieno di gente che mi conosce e che sente tutto, mi farebbe scattare l'inibizione. E poi in ospedale non sarei l'unica a partorire
Per i rumori si tratta proprio di un mio pudore verso i vicini. Non voglio che "sappiano i fatti miei" perché poi me li rivedrò tutti i giorni per anni. Si tratta di un evento intimo che non mi va di condividere con tutto il palazzo. In ospedale invece, soprattutto in reparto maternità, è normalissimo sentire urla di ogni genere e quindi non mi interessa se mi sentono altre mille persone sulla carta, per come sono fatta adesso, so che affrontare una cosa di questo tipo sapendo che è pieno di gente che mi conosce e che sente tutto, mi farebbe scattare l'inibizione. E poi in ospedale non sarei l'unica a partorire
Parsley- Numero di messaggi : 8318
Età : 38
Data d'iscrizione : 01.04.10
Re: Parto in casa
Vale la faccenda è questa: se partorisci in regioni che prevedono rimborso e decidi di avvalertene, ci sono delle regole da rispettare. Non sono uguali ovunque, ma ad esempio la richiesta di due ostetriche sono quasi certa in qualche luogo ci sia, così come il pediatra, e così via .... (ma ti basta leggere il documento della regione emilia per saperlo).
Questo non per dire che sia male, anzi. Ma che, semplicemente, se si opta per l'assistenza in libera professione le possibilità sono le più varie, e tutto dipende da donna ed ostetrica.
Per cui in quel caso tutte le variabili che ti immagini sono un ... dipende
Io per dire il tampone ho scelto proprio di non farlo.
Questo non per dire che sia male, anzi. Ma che, semplicemente, se si opta per l'assistenza in libera professione le possibilità sono le più varie, e tutto dipende da donna ed ostetrica.
Per cui in quel caso tutte le variabili che ti immagini sono un ... dipende
Io per dire il tampone ho scelto proprio di non farlo.
mononoke- Numero di messaggi : 1375
Età : 45
Data d'iscrizione : 16.06.10
Re: Parto in casa
L'ostetrico che mi ha seguito in gravidanza e in travaglio, se avessi deciso di partorire anche in casa, si sarebbe fatto affiancare da un'altra ostetrica. E secondo me è giusto, specie in caso di problemi
LucyintheSky- Numero di messaggi : 7561
Età : 42
Data d'iscrizione : 29.05.08
Re: Parto in casa
anche qui ci vuole un back up, non necessariamente per tutto il travaglio, ma anche solo per la fase espulsiva. Le mie andavano sempre in tandem cmq, anche a tutte le visite :). Per la questione grida, Vale, io che sono una persona decisamente timida e riservata ho gridato come un'assatanata ma non me ne poteva fregare di meno, ti assiucro . Capisco che sia molto soggettiva come cosa, pero' quando sara' il momento valuta bene tu i fattori che ci sono in gioco e il peso che realmente puo' avere quello dei vicini
dipkick- Numero di messaggi : 1971
Età : 41
Località : Perth-Australia
Data d'iscrizione : 24.04.08
Re: Parto in casa
Grazie alle fertiline che hanno partorito in casa
Per le grida & i vicini: non è che mi sto inventando un problema dove normalmente non c'è, ci mancherebbe, è che sono una molto razionale e che pensa tanto, e so che c'è il rischio concreto in un momento del genere di sentirmi sopraffatta dalla sensazione di essere spiata, e che questo possa rendere più difficile il travaglio (per una mia resistenza a lasciarmi andare) o magari farmi decidere di correre in ospedale, dove il personale e gli ospiti non si scandalizzano certo per due grida
E decidere per l'una o per l'altra cosa (mi importa, non mi importa) in realtà è importante perché da questo dipenderà lo stesso setting in cui avverrà il parto
Per le grida & i vicini: non è che mi sto inventando un problema dove normalmente non c'è, ci mancherebbe, è che sono una molto razionale e che pensa tanto, e so che c'è il rischio concreto in un momento del genere di sentirmi sopraffatta dalla sensazione di essere spiata, e che questo possa rendere più difficile il travaglio (per una mia resistenza a lasciarmi andare) o magari farmi decidere di correre in ospedale, dove il personale e gli ospiti non si scandalizzano certo per due grida
E decidere per l'una o per l'altra cosa (mi importa, non mi importa) in realtà è importante perché da questo dipenderà lo stesso setting in cui avverrà il parto
Parsley- Numero di messaggi : 8318
Età : 38
Data d'iscrizione : 01.04.10
Re: Parto in casa
Ma lo sai Vale che alle grida ci avevo pensato più volte pure io ? Ad esempio, nel mio palazzo si sente davvero tutto, anche uno spillo che cade...18 appartamenti...non so se sarebbe proprio il posto più intimo dove partorire
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Parto in casa
Vedi che non sono pazza a preoccuparmi della cosa! Nel mio palazzo non si sente granché, ma io abito al piano rialzato e se passo dal cancello mentre sta andando la mia lavatrice la sento... le mie finestre sono tutte vicinissime ai punti di passaggio e la porta d'ingresso è il punto isolato peggio, quindi le urla in soggiorno si sentono fino al secondo piano. E con urla non intendo "aaaaarghh" ma parole e frasi urlate, che tutti possono capire Non mi faccio un problema se sto male o mi ferisco in casa e ho bisogno di urlare, ma un parto è diverso, può durare più di un giorno intero... voglio poter urlare che ho paura o che mi si sta spaccando in due la frizzy oppure, conoscendomi, che ho paura di vomitare di nuovo... non mi sentirei libera di regredire, di dire cose stupide e infantili; poi è un evento dalla connotazione molto sessuale e sono convinta al 70% che l'inibizione sul momento sarebbe dannosa per me (peraltro, simile al senso di inibizione che si ha in ospedale in caso di visite non gradite, personale che va e viene eccetera...).
Parsley- Numero di messaggi : 8318
Età : 38
Data d'iscrizione : 01.04.10
Re: Parto in casa
Secondo me una delle cose belle di partorire in casa, oltre alla continuità assistenziale e alla certezza del protagonismo nelle scelte, è proprio la libertà di lasciarsi andare, di sentirsi in intimità e protezione.
In effetti se non è così che ti sentiresti penso tu faccia bene a rifletterci su, non è una cosa assurda.
Io entrambe le volte non ho fatto di questi pensieri, ma evidentemente mi sentivo in una situazione diversa, o comunque non avevo di queste paure.
Se le hai fai bene a non ignorarle!
Sulla presenza di due ostetriche, concordo con Lucy, di norma viene proposto da loro stesse per una forma di protezione in caso di situazioni difficili da gestire, e di mutuo sostegno.
Volevo solo dire che non esiste alcun obbligo in quel senso, appunto a meno di rimborso regionale, e ci sono anche ostetriche che preferiscono lavorare da sole, o altre che lavorano con una doula o che comunque offrono alla mamma la possibilità di scegliere la situazione che le offre più sicurezza.
In effetti se non è così che ti sentiresti penso tu faccia bene a rifletterci su, non è una cosa assurda.
Io entrambe le volte non ho fatto di questi pensieri, ma evidentemente mi sentivo in una situazione diversa, o comunque non avevo di queste paure.
Se le hai fai bene a non ignorarle!
Sulla presenza di due ostetriche, concordo con Lucy, di norma viene proposto da loro stesse per una forma di protezione in caso di situazioni difficili da gestire, e di mutuo sostegno.
Volevo solo dire che non esiste alcun obbligo in quel senso, appunto a meno di rimborso regionale, e ci sono anche ostetriche che preferiscono lavorare da sole, o altre che lavorano con una doula o che comunque offrono alla mamma la possibilità di scegliere la situazione che le offre più sicurezza.
mononoke- Numero di messaggi : 1375
Età : 45
Data d'iscrizione : 16.06.10
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