Parto in casa

Volete farvi due risate?
Vi ricordate di quando ho detto "Mia madre? Perlamordiddio!!! Solo a pensarci mi metto a piangere!"? Bene, oggi mi ha detto che dovrò comprare delle camicie da notte per l'ospedale, che i pannolini lavabili in ospedale me li tirano in testa, e che il fasciatoio gonfiabile che ho comprato all'IKEA per l'ospedale andrà benissimo. Ora, io lo so so che è meglio non dirle nulla dei miei programmi, ma avete un metodo per evitare che mi attacchi alla sua giugulare?

Io durante il parto non ho invocato mia mamma e al pensiero di averla in sala parto mi viene l'ansia, come te.
Io a tutti i "consigli" ho risposto che mi faceva piacere il suo interessamento, ma ci pensavo io a mio figlio come lei aveva pensato a me.
Ora ogni tanto ci prova, adduce fonti intoccabili prese da riviste di grande fama (tv sorrisi e canzoni, vero, Dipiù, ecc) , ma ci ho fatto proprio il callo
Per tornare IT, oggi ho visto un video di un parto in casa ed è stato molto bello. L'unica cosa che non mi è piaciuta è stata il numero eccessivo di persone presenti: 2 ostetriche e il marito e mi sembra doveroso, i genitori e un'altra persona che filmava
Per me il momento è talmente sacro e intimo che già in 4 mi sembra troppo

Uhm, dici che siamo off topic se parliamo della questione "dirlo o non dirlo al parentame"? Secondo me no, in fondo è una delle sfaccettature di una scelta del genere quella di rapportarsi con i nonni, gli amici...
Io sono per il "dirlo" solo se si sa di avere a che fare con persone comprensive, che anche se non dovessero essere d'accordo, non creino pesantezze e non si mettano a urlare "Tu sei pazza", con il rischio che in quelle giornate facciano arrivare i carabinieri con una segnalazione di tentato omicidio !
Addirittura io penso che si debba anche divagare sulla data presunta del parto, onde evitare stress inutili e ansie da "a quella è successo questo e quello..." (ma questo è OT sicuro però ,smetto subito!)

Non so, riguardo il numero di persone, credo che anche lì sia soggettivo. Ho visto il docufilm "Le premiere cri" e una ragazza partorisce in casa con una decina di amici tutti lì a guardare e a cantare e suonare... Io non credo che ce la farei!

Mah.....
http://medbunker.blogspot.it/2009/12/parto-in-casa-sicuro-o-pericoloso.html

Solo nelle ultime righe dice che il parto in casa è fattibile (in condizioni fisiologiche), e nel resto dell'articolo fa terrorismo, dimenticando anche quanto sia diversa la situazione sanitaria tra Usa e Italia. Fuorviante.

Ma piu' che altro ha scoperto l'acqua calda. E' ovvio che se non ho una gravidanza fisiologica non decido di partorire in casa!

Moon, il fatto è che ormai si inventano di tutto pur di farti scoraggiare e farti accettare i loro interventi. Anche il concetto di fisiologico è diventato a dir poco "soggettivo". Giusto ieri parlavo con due donne incinte che al mio "sto valutando il parto in casa" mi hanno preso per pazza! Sembra che il reparto terapia intensiva neonatale sia imprescindibile per un parto tranquillo!

Purtroppo hai ragione Atam, pensa che a me presero per una pazza quando scelsi di partorire in un ospedale senza TIN, figurati il parto in casa...

A parte che questo pomeriggio vedo l'ostetrica e, credetemi, mi sto sforzando di trattenere l'entusiasmo perché non sto nella pelle, ieri notte ho fatto un sogno riguardo il parto in casa e volevo condividerlo con voi.
In sintesi, ho sognato il mio parto, il mio piccolo (anche nel sogno non ho capito se fosse maschio e femmina!), il primo allattamento. Tutto bellissimo, perfetto, fino a quando, dopo aver informato i familiari della nascita... avviene la prima lite con mia mamma e mio zio che mi prendono per pazza! Non li so gestire, mi sovrastano, mi fanno piangere, non riesco a difendermi. Ho addosso un senso di impotenza enorme.

Questo sogno mi ha fatto stare male, ma mi ha anche aiutato molto a capire che ci sono cose che hanno bisogno della mia attenzione, cose su cui devo lavorare. Mi sta aiutando molto anche il libro di Verena Schmid (è probabile che il sogno sia una conseguenza della lettura). E' come se ci fosse dentro di me una zona paurosa, terrificante che mi manda messaggi di inadeguatezza e debolezza verso la scelta della casa come luogo del parto. Queste paure fino adesso le ho proiettate inconsciamente (forse per difesa) fuori di me: su mia mamma (l'ansia e l'insicurezza fatta donna) e mio zio (che rappresenta nel mio immaginario tutta la classe medica interventista). Oggi invece credo di aver maturato la consapevolezza che queste paure le ho introiettate, e sono diventate parte di me.
Questa parte di me si sentirebbe molto tranquilla se facessi tutte le visite che mi sono state assegnate e se programmassi un cesareo "perchè non si sa mai", mi rimprovera per aver preso un appuntamento con l'ostetrica, mi guarda con disprezzo quando mi scopre a fantasticare sul parto in casa, e mi umilia quando mi vede leggere libri o guardare documentari contro la medicalizzazione del parto. Ride di me quando penso ai pannolini lavabili e quando sente i miei discorsi sul lothus. Insomma è una vera str***za!
Che dite, mi devo fare vedere da uno bravo?

A parte lo scherzo, penso che il primo passo verso l'elaborazione di queste paure sia innanzitutto riconoscerle e cominciare ad accettarle. In fondo anche loro hanno un'intenzione positiva (come piace dire a noi piennellisti). Poi magari mi piacerebbe parlare un pochino con loro, rassicurarle, dopo averle ringraziate per il loro interessamento. Sono sicura che con la condivisione e il vostro aiuto posso fare molto!

PS: mi sento già mooooolto meglio!

Fantastica!