Parto in casa
+56
Jessyca
donnasummer
uffa
Stelladelmattino
daneb
mulan
Julmax
dianaluna
LedRobi
linda
fatina
goldie
nike
luisav
Valy
Zara
Pachamama
selvynina
Liza
Marti
Parsley
viva
mammamike
Julie
greenhope
June
valix
martymcfly
atam
Farfallina
Tweetier
Sharon
Eowyn
Nina
coccinella
tartarughina
Leila
LadySpank
moonriver
Minerva
Ratatouille
sefora
Schatzy
Miwako
Elisina
tomoe
ranavalentina
dipkick
bluce
Martinamarina
mononoke
Biancospino
Jessica
Elisabetta
sea
LucyintheSky
60 partecipanti
Pagina 14 di 41
Pagina 14 di 41 • 1 ... 8 ... 13, 14, 15 ... 27 ... 41
Re: Parto in casa
Quoto Lucy quando dice che in una coppia in cui c'è comunicazione e affinità ci sono ben 9 mesi di tempo per discutere della questione e alla fine ci sono ben poche probabilità che si sia in disaccordo, specialmente dopo un buon lavoro di accoglienza delle obiezioni e comprensione reciproca. Sono sicura che questo capiti nella maggioranza delle coppie che si amano, e non solo su questo argomento!
Io mi riferivo invece ai casi, che sicuramente capitano, in cui magari per mancanza di dialogo costruttivo, differenza forte di convinzioni, o in presenza di un uomo particolarmente dominante non si arrivi a nessun accordo . In quel caso estremo io non rinuncerei alla mia posizione, perchè se per altre cose riesco a vedere il compromesso e lo cerco volentieri, su questo argomento non vedo come sulla donna possa essere caricata anche la responsabilità di trovare delle mediazioni. Sopporterei la negatività che mi viene dal padre di mio figlio, lavorerei sull'accettazione di questa sua negatività, sulla comprensione e sul perdono, piuttosto che lavorare sul cambiamento dei miei programmi .
Ecco da cosa nasce la mia affermazione "la scelta compete esclusivamente alla madre", e aggiungo "in un caso o nell'altro" (anche se per ipotesi la donna vuol fare chennesò, un cesareo programmato senza motivazioni mediche! ). Non è solo perchè "è lei a partorire", ma soprattutto perchè la gravidanza e il parto sono eventi in cui si esprime tutta la potenza femminile, e penso che se oggi siamo qui a discuterne è proprio perchè negli anni questi eventi sono stati volutamente plasmati sulla mentalità maschilista che continua a considerare la donna e i suoi organi come "incapaci" che necessitano dell'aiuto della tecnologia "maschile" .
Non sarà sicuramente il mio caso, ma mi metto nei panni di una donna che decide di rinunciare per amore del marito al parto in casa . Non lo sopporterei! E qui riquoto Lucy, quando dice "come si fa ad ignorare una così grande paura con tutto il malessere che ne conseguirebbe? ". E perchè invece dovrei ignorare il mio malessere? Non solo per non aver seguito il mio istinto, ma nel sapere che mio marito mi considera una pazza?
Spero di non aver urtato nessuna di voi, è un argomento che mi sta molto a cuore, e in questi casi, magari senza accorgermene, posso caricare troppa enfasi ed essere percepita come troppo irruente. Spero non sia questo il caso!
@June: l'iniezione di anti-D, per quello che mi risulta, non è una pratica che richiede particolare "urgenza"
Io mi riferivo invece ai casi, che sicuramente capitano, in cui magari per mancanza di dialogo costruttivo, differenza forte di convinzioni, o in presenza di un uomo particolarmente dominante non si arrivi a nessun accordo . In quel caso estremo io non rinuncerei alla mia posizione, perchè se per altre cose riesco a vedere il compromesso e lo cerco volentieri, su questo argomento non vedo come sulla donna possa essere caricata anche la responsabilità di trovare delle mediazioni. Sopporterei la negatività che mi viene dal padre di mio figlio, lavorerei sull'accettazione di questa sua negatività, sulla comprensione e sul perdono, piuttosto che lavorare sul cambiamento dei miei programmi .
Ecco da cosa nasce la mia affermazione "la scelta compete esclusivamente alla madre", e aggiungo "in un caso o nell'altro" (anche se per ipotesi la donna vuol fare chennesò, un cesareo programmato senza motivazioni mediche! ). Non è solo perchè "è lei a partorire", ma soprattutto perchè la gravidanza e il parto sono eventi in cui si esprime tutta la potenza femminile, e penso che se oggi siamo qui a discuterne è proprio perchè negli anni questi eventi sono stati volutamente plasmati sulla mentalità maschilista che continua a considerare la donna e i suoi organi come "incapaci" che necessitano dell'aiuto della tecnologia "maschile" .
Non sarà sicuramente il mio caso, ma mi metto nei panni di una donna che decide di rinunciare per amore del marito al parto in casa . Non lo sopporterei! E qui riquoto Lucy, quando dice "come si fa ad ignorare una così grande paura con tutto il malessere che ne conseguirebbe? ". E perchè invece dovrei ignorare il mio malessere? Non solo per non aver seguito il mio istinto, ma nel sapere che mio marito mi considera una pazza?
Spero di non aver urtato nessuna di voi, è un argomento che mi sta molto a cuore, e in questi casi, magari senza accorgermene, posso caricare troppa enfasi ed essere percepita come troppo irruente. Spero non sia questo il caso!
@June: l'iniezione di anti-D, per quello che mi risulta, non è una pratica che richiede particolare "urgenza"
atam- Numero di messaggi : 972
Età : 39
Data d'iscrizione : 28.10.11
Re: Parto in casa
Anche a me hanno colpito gli ultimi racconti di parto in casa se non altro perchè immagino come sarebbe andata in ospedale...
Io non so che strada sceglierò, non è una cosa che vedo così vicina, credo appunto che quando decideremo di iniziare la ricerca mi documenterò in maniera concreta. Lovvo non parte con pregiudizi a differenza della mia famiglia il cui giudizio per me conta molto e se deciderò per il parto in casa voglio farlo con tutta la serenità che questo evento necessita, come diceva PQ ci sono 9 mesi di tempo per chiarire tutti gli aspetti.
Certo un parto in casa ha molti vantaggi che non credo sarebbero eguagliati in ospedale, neppure se a farmi partorire sarà mia sorella, neppure con la certezza che il mio piano del parto venga rispettato alla lettera, però sono cose che dovrò valutare sul momento una cosa che da non mamma/futura mamma mi sembra entusiasmante fantastica ecct ecct non è detto che da donna incinta non mi terrorizzi!
Io non so che strada sceglierò, non è una cosa che vedo così vicina, credo appunto che quando decideremo di iniziare la ricerca mi documenterò in maniera concreta. Lovvo non parte con pregiudizi a differenza della mia famiglia il cui giudizio per me conta molto e se deciderò per il parto in casa voglio farlo con tutta la serenità che questo evento necessita, come diceva PQ ci sono 9 mesi di tempo per chiarire tutti gli aspetti.
Certo un parto in casa ha molti vantaggi che non credo sarebbero eguagliati in ospedale, neppure se a farmi partorire sarà mia sorella, neppure con la certezza che il mio piano del parto venga rispettato alla lettera, però sono cose che dovrò valutare sul momento una cosa che da non mamma/futura mamma mi sembra entusiasmante fantastica ecct ecct non è detto che da donna incinta non mi terrorizzi!
Sharon- Numero di messaggi : 3597
Età : 36
Località : milano
Data d'iscrizione : 06.06.11
Re: Parto in casa
Ho una curiosità un po' sciocca: ma i vicini se ne accorgono, che c'è un parto in corso? Partorire in un luogo familiare mi affascina molto, ma mi frenano diversi aspetti legati proprio al trovarsi in casa: da me ad esempio si sente tutto, anche quando si lavano i denti, e mi sentirei... esposta. In ospedale almeno ci si aspetta che tu urli eccetera! Per questo forse al momento sarei più per l'ospedale informato' cioè cercato come si deve e con piano del parto. Ma mi piacerebbe superare queste inibizioni perché solo di questo si trata..
Parsley- Numero di messaggi : 8318
Età : 38
Data d'iscrizione : 01.04.10
Re: Parto in casa
Vale io credo che in quei momenti nemmeno ci pensi che qualche vicino possa sentirti! Un po' come succede in altri frangenti......
moonriver- Numero di messaggi : 5435
Data d'iscrizione : 19.04.10
Re: Parto in casa
Alcune donne che scelgono di partorire in casa però preferiscono avvertire i vicini avanti tempo
@June: negli USA le ostetriche in casa possono amministrare la profilassi quindi fisicamente è possibile.
@June: negli USA le ostetriche in casa possono amministrare la profilassi quindi fisicamente è possibile.
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Parto in casa
Moon io a dirla tutta negli "altri frangenti" ci penso eccome, e quando sono gli altri a darsi alla pazza gioia busso sulla parete o sul soffitto Mi spiace ma se voglio guardarmi un porno scelgo io quando e come! (ai vicini di sopra sono bastate un paio di volte, adesso o sono diventati casti o hanno imparato a parlarsi sottovoce. Forse non è così difficile controllarsi...)
Tornando in topic, magari in quel momento non ci penso, ma per tutti i 9 mesi precedenti sì, e probabilmente anche dopo... per me questa è una bella fonte di disagio, mi sentirei timorosa nell'esprimere le mie sensazioni proprio perché il condominio è un porto di mare, pieno di gente giudicante ed estranea che non voglio sappia NULLA del mio parto, mentre l'ospedale e nello specifico la sala travaglio è il luogo dove SI travaglia... se anche qualcuno sente qualcosa non si stupisce di certo. E se decidessi di scegliere il parto in casa, per me questa sarebbe la primissima cosa su cui lavorare, perché il disagio e l'inibizione potrebbero portare dei problemi.
Ad esempio un'altra cosa che forse è strana, è il fatto di non avere un ambiente tutto nuovo e sconosciuto. Non so perché, ma l'idea di partorire nel luogo dove solitamente vivo, dormo, mangio eccetera mi fa strano. Preferirei piuttosto una casa maternità, che sia a forma di casa ma non la mia casa... non so, devo ancora capirla meglio questa cosa
Tornando in topic, magari in quel momento non ci penso, ma per tutti i 9 mesi precedenti sì, e probabilmente anche dopo... per me questa è una bella fonte di disagio, mi sentirei timorosa nell'esprimere le mie sensazioni proprio perché il condominio è un porto di mare, pieno di gente giudicante ed estranea che non voglio sappia NULLA del mio parto, mentre l'ospedale e nello specifico la sala travaglio è il luogo dove SI travaglia... se anche qualcuno sente qualcosa non si stupisce di certo. E se decidessi di scegliere il parto in casa, per me questa sarebbe la primissima cosa su cui lavorare, perché il disagio e l'inibizione potrebbero portare dei problemi.
Ad esempio un'altra cosa che forse è strana, è il fatto di non avere un ambiente tutto nuovo e sconosciuto. Non so perché, ma l'idea di partorire nel luogo dove solitamente vivo, dormo, mangio eccetera mi fa strano. Preferirei piuttosto una casa maternità, che sia a forma di casa ma non la mia casa... non so, devo ancora capirla meglio questa cosa
Parsley- Numero di messaggi : 8318
Età : 38
Data d'iscrizione : 01.04.10
Re: Parto in casa
Questo e' un altro paio di maniche.Valeria ha scritto:E se decidessi di scegliere il parto in casa, per me questa sarebbe la primissima cosa su cui lavorare, perché il disagio e l'inibizione potrebbero portare dei problemi.
moonriver- Numero di messaggi : 5435
Data d'iscrizione : 19.04.10
Re: Parto in casa
Sai che questa è una sensazione che condivido? nella casa dove convivevo prima con il mio compagno non avrei potuto comunque fare un parto in casa, perché si trovava fuori dalla distanza consigliata dall'ospedale (e gli ospedali più vicini erano comunque posti da far accapponare la pelle!), ma spesso mi sono immaginata a partorire lì ed è emersa questa sensazione di "strano" all'idea che il travaglio inizi e io non vada da nessuna parte non so se sono condizionata dalle migliaia di storie di parto (in ospedale) che ho letto fin da giovanissima, dove all'inizio delle contrazioni, si prende e si parte!, ma restare nello stesso posto, non fare un "viaggio", è qualcosa che percepisco un po' dissonante, se mi immedesimo nella situazione. Oggi ho cambiato casa e neanche qui partorirei, perché è troppo piccola e le finestre affacciano sul marciapiede (adoro essere così partecipe della vita del quartiere, ma non per partorire! ) Ma forse la sensazione di allontanarsi dalla propria casa proviene invece da un retaggio atavico, dato che molti mammiferi animali si appartano per partorire, scegliendo un angolo riparato. Però la casa maternità non è nelle mie corde, quindi posso solo sperare che la prossima casa abbia requisiti "adatti" (se mai dovessi partorire). Mi basterebbe poter cambiare piano! (e qui forse mi ispiro invece alle storie di parto in casa made in USA)Valeria ha scritto:Ad esempio un'altra cosa che forse è strana, è il fatto di non avere un ambiente tutto nuovo e sconosciuto.
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Parto in casa
Ecco hai colto parte del punto, grazie! Sento proprio istintiva (a pensarci su, poi come diceva Sharon da donna incinta magari sentirò tutt'altro) l'esigenza di cambiare posto, come se l'energia dell'evento fosse un fatto troppo eccezionale per essere contenuta nella casa dove ho la mia vita di routine.
Sicuramente però, se abitassi in una villetta o anche villa mi farei moooolti meno problemi Potrei andare a partorire in una stanza che uso poco
Forse mi verrebbe da prepararmi un angolino della casa apposta, già dai primi mesi di gravidanza, e di lasciarlo lì a sedimentare... non sento per niente mia l'immagine di mettermi sul pavimento o nella vasca dove ieri facevo il bagno e domani ricomincerò a farci il bagno, sono troppo quotidiani...
Sicuramente però, se abitassi in una villetta o anche villa mi farei moooolti meno problemi Potrei andare a partorire in una stanza che uso poco
Forse mi verrebbe da prepararmi un angolino della casa apposta, già dai primi mesi di gravidanza, e di lasciarlo lì a sedimentare... non sento per niente mia l'immagine di mettermi sul pavimento o nella vasca dove ieri facevo il bagno e domani ricomincerò a farci il bagno, sono troppo quotidiani...
Parsley- Numero di messaggi : 8318
Età : 38
Data d'iscrizione : 01.04.10
Re: Parto in casa
Per me è importante che l'ambiente sia familiare e le persone siano conosciute.
Sto pensando da un paio di giorni alle cose scritte una pagina fa. Io e N ne abbiamo parlato tanto e tuttora ogni tanto viene fuori e secondo me su alcuni argomenti e con alcune paure non si riesce a cambiare idea.
Abbiamo trovato un modo di trascorrere la gravidanza e affrontare il parto che facesse stare bene entrambi. E' vero che è la donna che "porta" il bambino e che lo partorisce, ma si è in due che lo si aspetta, o meglio per noi è stato così.
La paura che la mamma o il bimbo perdano la vita è molto profonda e secondo me non può sparire argomentandola o discutendone.
Io sono riuscita a fare in modo che si avverassero le cose per me più importanti (posizione libera durante travaglio e parto, no ossitocina e episiotomia, taglio del cordone ritardato, 48h in ospedale dal parto, no aggiunte, ecc) e visto che erano possibili anche senza parto in casa, non ho lottato fino alla fine.
Probabilmente se non ci fosse stata la mia amica ad assistermi durante il travaglio e il parto avrei puntato di più i piedi, ma ci penseremo la prossima volta
Sto pensando da un paio di giorni alle cose scritte una pagina fa. Io e N ne abbiamo parlato tanto e tuttora ogni tanto viene fuori e secondo me su alcuni argomenti e con alcune paure non si riesce a cambiare idea.
Abbiamo trovato un modo di trascorrere la gravidanza e affrontare il parto che facesse stare bene entrambi. E' vero che è la donna che "porta" il bambino e che lo partorisce, ma si è in due che lo si aspetta, o meglio per noi è stato così.
La paura che la mamma o il bimbo perdano la vita è molto profonda e secondo me non può sparire argomentandola o discutendone.
Io sono riuscita a fare in modo che si avverassero le cose per me più importanti (posizione libera durante travaglio e parto, no ossitocina e episiotomia, taglio del cordone ritardato, 48h in ospedale dal parto, no aggiunte, ecc) e visto che erano possibili anche senza parto in casa, non ho lottato fino alla fine.
Probabilmente se non ci fosse stata la mia amica ad assistermi durante il travaglio e il parto avrei puntato di più i piedi, ma ci penseremo la prossima volta
Julie- Numero di messaggi : 1252
Età : 40
Data d'iscrizione : 14.11.11
Pagina 14 di 41 • 1 ... 8 ... 13, 14, 15 ... 27 ... 41
Pagina 14 di 41
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.