Parto in casa
+56
Jessyca
donnasummer
uffa
Stelladelmattino
daneb
mulan
Julmax
dianaluna
LedRobi
linda
fatina
goldie
nike
luisav
Valy
Zara
Pachamama
selvynina
Liza
Marti
Parsley
viva
mammamike
Julie
greenhope
June
valix
martymcfly
atam
Farfallina
Tweetier
Sharon
Eowyn
Nina
coccinella
tartarughina
Leila
LadySpank
moonriver
Minerva
Ratatouille
sefora
Schatzy
Miwako
Elisina
tomoe
ranavalentina
dipkick
bluce
Martinamarina
mononoke
Biancospino
Jessica
Elisabetta
sea
LucyintheSky
60 partecipanti
Pagina 13 di 41
Pagina 13 di 41 • 1 ... 8 ... 12, 13, 14 ... 27 ... 41
Re: Parto in casa
Io odio gli ospedali mi fanno sentire a disagio e in "pericolo" (non so come spiegare meglio questa sensazione).
Ho valutato la possibilità del parto in casa, mi sono informata e mi sono documentata ma per N è inconcepibile
La frase che lui ripete (anche ora quando torno alla carica ) è che se mi dovesse succedere qualcosa di brutto non si perdonerebbe mai di aver partorito in casa e non in un ospedale.
Gli ho spiegato che il tempo in cui l'ambulanza arriva in ospedale è lo stesso che ci impiegano a preparare un'eventuale sala chirurgica, ma non riesce a abbandonare le sue idee
La cosa ultra positiva è che ho una carissima amica ostetrica e il parto di Lele è stato come farlo a casa perchè lei sapeva quello che desideravo e come lo desideravo e la sala parto dell'ospedale in cui è nato è una stanza da letto normalissima
Ho valutato la possibilità del parto in casa, mi sono informata e mi sono documentata ma per N è inconcepibile
La frase che lui ripete (anche ora quando torno alla carica ) è che se mi dovesse succedere qualcosa di brutto non si perdonerebbe mai di aver partorito in casa e non in un ospedale.
Gli ho spiegato che il tempo in cui l'ambulanza arriva in ospedale è lo stesso che ci impiegano a preparare un'eventuale sala chirurgica, ma non riesce a abbandonare le sue idee
La cosa ultra positiva è che ho una carissima amica ostetrica e il parto di Lele è stato come farlo a casa perchè lei sapeva quello che desideravo e come lo desideravo e la sala parto dell'ospedale in cui è nato è una stanza da letto normalissima
Julie- Numero di messaggi : 1252
Età : 40
Data d'iscrizione : 14.11.11
Re: Parto in casa
Julie ha scritto:
La frase che lui ripete (anche ora quando torno alla carica ) è che se mi dovesse succedere qualcosa di brutto non si perdonerebbe mai di aver partorito in casa e non in un ospedale.
Come se dovesse partorire lui! C'è di buono che è molto empatico nei tuoi confronti!
Io mi trovo quasi nella tua situazione, perchè mio marito, specialmente quando ho iniziato a parlargliene, ha rifiutato l'idea. La cosa che mi ha stupito è che la motivazione che dava era che ci sono luoghi diversi per fare cose diverse. In camera da letto si dorme, in vasca ci si fa il bagno, non si partorisce! Io così -->
Penso che sotto sotto le motivazioni siano altre, ne potremmo parlare in uno dei topic riservati alle paturnie dei maschietti!
Ma ormai io ho capito che lui si fida delle mie scelte ed ha solo bisogno di tempo, e in secondo luogo, penso che la scelta del luogo del parto competa esclusivamente alla madre. Certo, se il padre è d'accordo e collabora durante il travaglio è decisamente meglio, ma anche se così non fosse, io non rinuncio ai vantaggi del parto in casa solo perchè mio marito ha la cacarella facile (e neanche sul suo, mal sul mio di sederino)!
atam- Numero di messaggi : 972
Età : 39
Data d'iscrizione : 28.10.11
Re: Parto in casa
rimago anche io sempre più affascinata dal parto in casa.. già da subito le mie opzioni di parto sarebbero state o in casa, oppure a vipiteno, dove la naturalità del parto è rispettata più che mai..
in entrambi i casi mio marito è d'accordissimo, quando gli leggo i racconti di parto delle nostre fertiline rimane conquistato, così come lo rimane quando guardiamo i documentari sul parto..
mi appoggia totalmente, ed è vero, come dice atamina, che a partorire siamo noi, ma non credo che essere in contrasto con il proprio marito o compagno, che sarà padre così come noi saremo madri, sia la cosa migliore per noi, per lui e per il bambino stesso...
io ritengo che il supporto del padre sia fondamentale, anche se non fisicamente magari (non tutti si sentono si assistere), ma proprio psicologicamente..
non riuscirei a portare avanti questa idea sapendo che lui non è d'accordo
in entrambi i casi mio marito è d'accordissimo, quando gli leggo i racconti di parto delle nostre fertiline rimane conquistato, così come lo rimane quando guardiamo i documentari sul parto..
mi appoggia totalmente, ed è vero, come dice atamina, che a partorire siamo noi, ma non credo che essere in contrasto con il proprio marito o compagno, che sarà padre così come noi saremo madri, sia la cosa migliore per noi, per lui e per il bambino stesso...
io ritengo che il supporto del padre sia fondamentale, anche se non fisicamente magari (non tutti si sentono si assistere), ma proprio psicologicamente..
non riuscirei a portare avanti questa idea sapendo che lui non è d'accordo
Farfallina- Numero di messaggi : 1594
Età : 39
Località : La Spezia
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Parto in casa
A questo proposito mi hai fatto tornare in mente una puntata di Forum dove c'era una coppia che aspettava un bambino.atam ha scritto:penso che la scelta del luogo del parto competa esclusivamente alla madre.
Lei voleva partorire a casa mentre il marito, per paura che qualcosa andasse storto, in ospedale.
Il giudice alla fine ha dato ragione al marito, dicendo che lui ha lo stesso diritto di scelta della madre, e poi anche perchè secondo lui (il giudice) andare in ospedale era la cosa più giusta.
mammamike- Numero di messaggi : 1271
Età : 44
Data d'iscrizione : 28.07.11
Re: Parto in casa
Concordo con Farfa, non può essere solo una decisione della madre perché è lei che partorisce. Per me significherebbe un'assunzione di responsabilità troppo grande, come dire "il figlio è mio e decido io come farlo nascere".
La scelta deve essere condivisa e una donna che sceglie di partorire in casa ha 9 mesi per informare e coinvolgere il compagno. Una donna che ha una forte motivazione in tal senso e che fa un figlio con un uomo con cui è affine e con cui sa comunicare, ha tutte le possibilità di "convincere" il compagno ed avere il suo appoggio.
Diversamente, se il compagno ha la forte percezione (distorta) che il parto in casa è una follia e che si mette realmente a rischio la vita di madre e figlio, come si fa ad ignorare una così grande paura con tutto il malessere che ne conseguirebbe?
La scelta deve essere condivisa e una donna che sceglie di partorire in casa ha 9 mesi per informare e coinvolgere il compagno. Una donna che ha una forte motivazione in tal senso e che fa un figlio con un uomo con cui è affine e con cui sa comunicare, ha tutte le possibilità di "convincere" il compagno ed avere il suo appoggio.
Diversamente, se il compagno ha la forte percezione (distorta) che il parto in casa è una follia e che si mette realmente a rischio la vita di madre e figlio, come si fa ad ignorare una così grande paura con tutto il malessere che ne conseguirebbe?
LucyintheSky- Numero di messaggi : 7561
Età : 42
Data d'iscrizione : 29.05.08
Re: Parto in casa
Anche io sono assolutamente d'accordo che la scelta deve essere condivisa, e per più motivi: da un lato, non si tratta solo di dove partorisce la madre, e quindi di come lei dispone del proprio corpo, si tratta della responsabilità del padre di tutelare il bambino che nasce.
L'altro motivo è che partorire "a modo proprio", con accanto la negatività del padre che non convidivide, non può facilitare il parto, ma anzi, lo può influenzare negativamente, perché potrebbe creare ansia, anche non consapevole, nella madre.
Allora la soluzione è "dargli retta" e partorire in ospedale se lui vuole così? Per me, assolutamente NO. Prima della gravidanza e durante, se siamo alle strette, è importante condividere con lui tutte le informazioni e affrontare con lui le sue resistenze, affinché possa capire e accettare cosa significa partorire in casa e perché lo si fa.
L'altro motivo è che partorire "a modo proprio", con accanto la negatività del padre che non convidivide, non può facilitare il parto, ma anzi, lo può influenzare negativamente, perché potrebbe creare ansia, anche non consapevole, nella madre.
Allora la soluzione è "dargli retta" e partorire in ospedale se lui vuole così? Per me, assolutamente NO. Prima della gravidanza e durante, se siamo alle strette, è importante condividere con lui tutte le informazioni e affrontare con lui le sue resistenze, affinché possa capire e accettare cosa significa partorire in casa e perché lo si fa.
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Parto in casa
lucyna quoto ogni tua singola parola
e quoto anche pq totalmente, specialmente per quanto riguarda l'aspetto psicologico di un padre che rimane in netto contrasto con la madre sulla scelta del parto e la influenza negativamente, perchè una donna che sceglie di partorire a casa lo fa anche per evitare tutti quegli stati di ansia e di negatività che un parto medicalizzato può spesse volte portare, conseguentemente avere la propria libertà in casa, ma con il padre di tuo figlio che ti rema contro, è mille volte controproducente su più fronti
io non me la sentirei mai se non avessi l'appoggio di mio marito, che ha donato la vita a quel bambino che nasce così come l'ho donata io
e quoto anche pq totalmente, specialmente per quanto riguarda l'aspetto psicologico di un padre che rimane in netto contrasto con la madre sulla scelta del parto e la influenza negativamente, perchè una donna che sceglie di partorire a casa lo fa anche per evitare tutti quegli stati di ansia e di negatività che un parto medicalizzato può spesse volte portare, conseguentemente avere la propria libertà in casa, ma con il padre di tuo figlio che ti rema contro, è mille volte controproducente su più fronti
io non me la sentirei mai se non avessi l'appoggio di mio marito, che ha donato la vita a quel bambino che nasce così come l'ho donata io
Farfallina- Numero di messaggi : 1594
Età : 39
Località : La Spezia
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Parto in casa
io leggendo i racconti dei parti in casa e di quelli non troppo sereni in ospedale,ho rivalutato tantissimo la questione.nonostante sia un'opzione che non scarterei completamente,la responsabilità di un parto in casa è molto alta.sia mia madre che mia nonna hanno avuto complicazioni al parto (in tutti,per motivi diversi)in h si hanno possibilità maggiori di essere curati in caso di problemi.ovviamente questo è generalizzare,il sostegno reciproco della coppia è fondamentale,entrambii devono essere sereni.
martymcfly- Numero di messaggi : 555
Età : 40
Data d'iscrizione : 25.07.11
Re: Parto in casa
Io, se mai dovessi pensarci, valuterei seriamente il parto in casa
Credo che mio marito e la mia famiglia d'origine mi appoggerebbero se portassi motivazioni fondate a questa scelta, oktretutto avrei la fortuna di avere una madre psicologa che ha fatto molti corsi di preparazione al parto ed è proprio nella sua libreria che ho trovato delle chicche "femministe" come Diario di una ginecologa e Riprendiamoci il parto (The Birth Book in originale).
Certo, a patto di trovarmi in una situazione "tranquilla", cioè no per i gemelli, no se il bambino è podalico...
L'unico dubbio che mi sorge è: per me che sono RH negativo è una strada praticabile? L'ostetrica può praticare l'eventuale sieroprofilassi?
Perché se dopo il parto dovessero spostare urgentemente me e bambino in ospedale per le analisi al bambino e la sieroprofilassi a me, non dico che tanto vale ma ci andiamo vicino!
Credo che mio marito e la mia famiglia d'origine mi appoggerebbero se portassi motivazioni fondate a questa scelta, oktretutto avrei la fortuna di avere una madre psicologa che ha fatto molti corsi di preparazione al parto ed è proprio nella sua libreria che ho trovato delle chicche "femministe" come Diario di una ginecologa e Riprendiamoci il parto (The Birth Book in originale).
Certo, a patto di trovarmi in una situazione "tranquilla", cioè no per i gemelli, no se il bambino è podalico...
L'unico dubbio che mi sorge è: per me che sono RH negativo è una strada praticabile? L'ostetrica può praticare l'eventuale sieroprofilassi?
Perché se dopo il parto dovessero spostare urgentemente me e bambino in ospedale per le analisi al bambino e la sieroprofilassi a me, non dico che tanto vale ma ci andiamo vicino!
June- Numero di messaggi : 1982
Età : 45
Data d'iscrizione : 02.08.08
Re: Parto in casa
Farfallina ha scritto:rimago anche io sempre più affascinata dal parto in casa.. già da subito le mie opzioni di parto sarebbero state o in casa, oppure a vipiteno, dove la naturalità del parto è rispettata più che mai..
Ho avuto la mia bimba a Vipiteno!!!! e ci tornerei mille volte! credo che l'unica alternativa potrebbe essere proprio il parto in casa ma alla fine, visto che il primo si è concluso (ahimè) con un cesareo, forse in ospedale sarei di nuovo più tranquilla (e alla fine è questo che conta, sapere di essere nel posto GIUSTO per te e il tuo bambino). E poi l'ostetrica di Vipiteno, dopo il cesareo, mi ha detto, con accento mostruosamente tedesco: "Vedrà che il prossimo andrà diversamente!" e io ci credo!
viva- Numero di messaggi : 348
Età : 40
Località : Trento
Data d'iscrizione : 08.04.12
Pagina 13 di 41 • 1 ... 8 ... 12, 13, 14 ... 27 ... 41
Pagina 13 di 41
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.