Gravidanza e lavoro

Concordo pienamente con te quando dici che i progetti personali non debbano essere condizionati dal lavoro (l'ho fatto per tanti anni); ma dove lavoro la sostituzione è indispensabile, deve essere mantenuto il rapporto educatrici/bambini e un cambiamento, come dicevo, è gia in atto.
Per di più la titolare qualche mese ci ha fatto una battuta: almeno per quest'anno avremmo "dovuto" stare tranquille (lo diceva perché una collega ha dichiarato apertamente la ricerca di gravidanza). Ed ora io me ne esco così...
Non ho paura solo di come se la caveranno senza di me, perché sicuramente riusciranno a trovare un'educatrice splendida! Ho paura di come sarà al mio rientro... Me la faranno "pagare"? E se diventerà pesante e mi lasceranno a casa dovrò ricominciare da zero nella ricerca lavoro!
Ci credete che ad ora è veramente l'unico pensiero negativo e preoccupante che ho?

PS: è vero, mulan, pensa i giri della vita! Per sfizio sono andata a rileggere le nostre conversazioni: era facile per me parlare senza esserci passata!

L'ho comunicato alla mia titolare.
Mi sento leggera ora, grazie Mulan per avermi raccontato la tua esperienza, cosa che mi ha fatta riflettere e prendere questa decisione.

Oh mimi, sono tanto contenta che tu stia meglio
Come l'ha presa la tua responsabile alla fine?

È una persona che maschera molto, sicuramente le dà delle preoccupazioni; ma con me è stata carina, mi ha chiesto se intendessi continuare a lavorare o meno, dato che avrei la possibilità di scegliere. Credo abbia apprezzato molto la mia volontà di continuare, ma ovviamente ho messo le mani avanti: qualora dai medici dovessi ricevere uno stop, questa è la mia priorità al momento.

Un mesetto dopo aver scritto il mio ultimo post, sulla fine ho deciso di richiedere la maternità anticipata. Stavo iniziando a vivere male il nido, con gli starnuti, i moccoli, le ca***e molli... e mi rendevo conto di svolgere il mio lavoro in un modo che non mi appagava.
La decisione è stata presa e nel giro di qualche giorno ero a casa, con "somma gioia" della mia titolare; lo so, ho creato un bel casino, soprattutto perché contemporaneamente è andata via anche un'altra collega storica (per motivi personali), ma in quel momento la mia responsabilità, la mia priorità, era Ghianda.
Facendomi un bell'esame di coscienza ero arrivata alla conclusione che stavo continuando a lavorare solo per l'egoismo di essere ben vista dalla titolare e per non mettere in difficoltà le colleghe; ma arrivati ad un certo si deve fare i conti con un esserino che non può decidere nulla... E io ho preso la mia decisione, supportata sulla fine da tutti.

Tutto questo arrovellarsi per poi scoprire che all'interno degli asili nido è prassi (ritenuta obbligatoria) per il titolare lasciare subito a casa la dipendente che comunichi la propria gravidanza, per via del lavoro a rischio biologico e di fatica.
Aaah..... l'ingenuità!