Gravidanza e lavoro
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Re: Gravidanza e lavoro
Guarda Jul, non lo so neanch'io... Ma la cosa peggiore secondo me è quella che hanno detto alla mia collega! E in generale, alle donne chiedono molto di più che agli uomini, non so perchè.
Mi chiedo se c'è un modo di far capire che quello che stanno facendo è.. sbagliato... non è etico... non so, forse non è abbastanza grave...
E il bello è che noi due abbiamo dato un preavviso di quasi 7 mesi (appena scoperta la gravidanza lo abbiamo comunicato), due colleghi invece hanno deciso di punto in bianco di cambiare lavoro, con un preavviso di un mese previsto dal contratto... Chi crea più disagio secondo voi? Ma le donne in gravidanza, ovvio! Niente contro quei miei colleghi, hanno pieno diritto di cambiare, però è ora di finirla con queste discriminazioni! Anzi, paradossalmente una madre è molto meno incentivata a cambiare lavoro, vita, rischiare eccetera, tenderà di più a restare nella stessa azienda... Sono allibita...
Mi chiedo se c'è un modo di far capire che quello che stanno facendo è.. sbagliato... non è etico... non so, forse non è abbastanza grave...
E il bello è che noi due abbiamo dato un preavviso di quasi 7 mesi (appena scoperta la gravidanza lo abbiamo comunicato), due colleghi invece hanno deciso di punto in bianco di cambiare lavoro, con un preavviso di un mese previsto dal contratto... Chi crea più disagio secondo voi? Ma le donne in gravidanza, ovvio! Niente contro quei miei colleghi, hanno pieno diritto di cambiare, però è ora di finirla con queste discriminazioni! Anzi, paradossalmente una madre è molto meno incentivata a cambiare lavoro, vita, rischiare eccetera, tenderà di più a restare nella stessa azienda... Sono allibita...
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
Età : 37
Località : Trento
Data d'iscrizione : 05.12.10
Re: Gravidanza e lavoro
Non sono nuovi i tuoi colleghi e i tuoi capi a certe uscite, mi pare. E mi sembra proprio che questo sia mobbing bello e buono!!!
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Gravidanza e lavoro
Guarda Zara, non credo sia mobbing perché se non sbaglio il mobbing deve essere premeditato e volto a portare la persona alle dimissioni... Questi invece sono semplicemente ignoranti e idioti...Non credo (almeno spero) lo facciano nell'intento di far male...magari il loro intento è quello di spronare e di dare motivazione!
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
Età : 37
Località : Trento
Data d'iscrizione : 05.12.10
Re: Gravidanza e lavoro
E' mobbing il fatto che certe affermazioni, se sono testuali come riportate, sono emotivamente violente e possono dunque indurre il lavoratore ad una crisi psicologica da pressioni eccessive. Un esempio lampante è la collega che dice "portate pazienza,non sto bene" e la risposta è "non ti devi lamentare". E' vero che la cosa migliore per fare le cose "pulite" sarebbe che se il lavoratore non è in condizioni fisiche non va al lavoro e il datore di lavoro si può rallegrare del problema; il lavoratore, però, a tutela reciproca, fa lo sforzo di venire al lavoro nonostante la non completa idoneità e informa ,a titolo colloquiale e semplicemente umano, che se ci saranno piccole limitazioni nel suo operato è dovuto allo stato di salute. Spetta al datore di lavoro qui rispondere a) cordialmente (se è una brava persona) b) in modo neutrale, sostanzialmente ignorando il commento (se è una persona non eccellente, ma che almeno non fa danno) e c) in modo aggressivo, cogliendo l'occasione di attaccare la performance del lavoratore e mettendolo dunque sotto pressione (mobbing).Eowyn ha scritto:Guarda Zara, non credo sia mobbing perché se non sbaglio il mobbing deve essere premeditato e volto a portare la persona alle dimissioni...
La tua collega (e tutti voi) farebbe ottimamente a mettere TUTTE le comunicazioni per iscritto, documentare e conservare, così quando la situazione precipita e si fa insostenibile (perché se incontrastata, ogni forma di violenza è solo questione di tempo prima che peggiori), è già pronto un bel fascicolo da recapitare a chi di dovere (servizi interni o esterni): sindacati, risorse umane, avvocato e/o psicologo esperto di mobbing che può certificare lo stato, ecc.)
Ultima modifica di Jessica il Ven Mag 13, 2022 6:56 pm - modificato 1 volta.
Re: Gravidanza e lavoro
Domani sono ufficialmente a 19 settimane e inizio ad accusare parecchio la situazione a livello lavorativo.
Lavoro in una azienda di servizi IT della quale sono direttore tecnico, ho una decina di persone che riportano a me e questo ovviamente è una grossa responsabilità, che a sua volta porta anche molto molto stress. A inizio gravidanza il medico del lavoro ha richiesto per me lo smart working sia per il rischio covid sia per gli spostamenti, quindi dal punto di vista strettamente fisico la situazione è abbastanza tranquilla, ma tutto questo stress è veramente pesante. Sono entrati nuovi progetti anche di rilievo internazionale ed è sicuramente molto stimolante lavorarci su, ma gran parte del tempo lo occupo a seguire i ragazzi, ognuno dei quali ha le sue peculiarità (chi è ansioso, chi tende a prendersi troppe libertà se non gli si sta addosso...) e le scadenze dei progetti.
Molto spesso mi ritrovo a metà giornata completamente distrutta, anche ieri ho dovuto prendere permesso perché non ero assolutamente in grado di proseguire pur stando a casa, e allo stesso tempo non riesco a non sentirmi in colpa perché in un certo senso sono anche "privilegiata" a poter lavorare in queste condizioni.
Tra l'altro mi preoccupa non poco la situazione che si verificherà in mia assenza: ancora non è stato trovato alcun sostituto, chiunque venga designato risponde picche perché, giustamente, sono l'unica deficiente che ha accettato un ruolo di responsabilità con lo stipendio da semplice impiegata.
Tutto ciò è abbastanza frustrante.
Lavoro in una azienda di servizi IT della quale sono direttore tecnico, ho una decina di persone che riportano a me e questo ovviamente è una grossa responsabilità, che a sua volta porta anche molto molto stress. A inizio gravidanza il medico del lavoro ha richiesto per me lo smart working sia per il rischio covid sia per gli spostamenti, quindi dal punto di vista strettamente fisico la situazione è abbastanza tranquilla, ma tutto questo stress è veramente pesante. Sono entrati nuovi progetti anche di rilievo internazionale ed è sicuramente molto stimolante lavorarci su, ma gran parte del tempo lo occupo a seguire i ragazzi, ognuno dei quali ha le sue peculiarità (chi è ansioso, chi tende a prendersi troppe libertà se non gli si sta addosso...) e le scadenze dei progetti.
Molto spesso mi ritrovo a metà giornata completamente distrutta, anche ieri ho dovuto prendere permesso perché non ero assolutamente in grado di proseguire pur stando a casa, e allo stesso tempo non riesco a non sentirmi in colpa perché in un certo senso sono anche "privilegiata" a poter lavorare in queste condizioni.
Tra l'altro mi preoccupa non poco la situazione che si verificherà in mia assenza: ancora non è stato trovato alcun sostituto, chiunque venga designato risponde picche perché, giustamente, sono l'unica deficiente che ha accettato un ruolo di responsabilità con lo stipendio da semplice impiegata.
Tutto ciò è abbastanza frustrante.
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 35
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Gravidanza e lavoro
Mi dispiace molto per lo stress, Mulan!
Fai bene a tutelare per prima te stessa: maschera d'ossigeno prima su di te, poi gli altri!
Viene sempre un punto nella gravidanza dove diventa impellente il bisogno di staccare dall'esterno e rivolgere le energie interiormente (il culmine al momento del parto). E' il corpo che chiama la mente a dare attenzione ad un evento emotivamente più saliente di qualsiasi altra cosa possa esserci intorno!
Il lavoro può essere molto gratificante, ma la biologia impone le sue priorità
In questo caso, il conflitto mi sembra amplificato dalla mancanza di ricompense commisurate agli sforzi: anche il sentimento di ingiustizia in gravidanza diventa amplificato (altra risorsa naturale che permette di proteggere la bambina in grembo proteggendo prima di tutto la madre!).
Ti incoraggerei inoltre a non prenderti responsabilità che non hai: se non hanno trovato un sostituto, non farlo diventare un problema tuo al contrario, la difficoltà che stanno sperimentando crea un buon terreno per richiedere di modificare la tua posizione in futuro.
A titolo informativo, ricordo anche che esiste la possibilità di astenersi dal lavoro per malattia e questo stato di indisponibilità può essere anche puramente psicologico o psicofisico, attestabile dal medico di base previa relazione di un professionista della salute mentale.
Fai bene a tutelare per prima te stessa: maschera d'ossigeno prima su di te, poi gli altri!
Viene sempre un punto nella gravidanza dove diventa impellente il bisogno di staccare dall'esterno e rivolgere le energie interiormente (il culmine al momento del parto). E' il corpo che chiama la mente a dare attenzione ad un evento emotivamente più saliente di qualsiasi altra cosa possa esserci intorno!
Il lavoro può essere molto gratificante, ma la biologia impone le sue priorità
In questo caso, il conflitto mi sembra amplificato dalla mancanza di ricompense commisurate agli sforzi: anche il sentimento di ingiustizia in gravidanza diventa amplificato (altra risorsa naturale che permette di proteggere la bambina in grembo proteggendo prima di tutto la madre!).
Ti incoraggerei inoltre a non prenderti responsabilità che non hai: se non hanno trovato un sostituto, non farlo diventare un problema tuo al contrario, la difficoltà che stanno sperimentando crea un buon terreno per richiedere di modificare la tua posizione in futuro.
A titolo informativo, ricordo anche che esiste la possibilità di astenersi dal lavoro per malattia e questo stato di indisponibilità può essere anche puramente psicologico o psicofisico, attestabile dal medico di base previa relazione di un professionista della salute mentale.
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Gravidanza e lavoro
Cara Mulan, non posso che quotare ogni singola parola di Jessica!
Mi viene da chiederti, d'istinto cosa senti di dover fare? Senza pensare alle conseguenze per te o per gli altri...
Mi viene da chiederti, d'istinto cosa senti di dover fare? Senza pensare alle conseguenze per te o per gli altri...
mimi- Numero di messaggi : 2677
Età : 36
Data d'iscrizione : 14.06.13
Re: Gravidanza e lavoro
Grazie mille per il supporto Jessica. La mia terapeuta mi ha prospettato la soluzione di assentarmi qualche giorno per malattia, il problema è che sarebbe controproducente, nel senso che al mio rientro mi ritroverei tutti gli arretrati e sarebbe peggio. I primi di marzo sono stata in malattia 10 giorni per un distacco della camera gestazionale ed è stato il delirio, al mio rientro ho passato giornate intere in riunione perché c'erano una marea di attività arretrate, praticamente nessuno faceva le mie veci e ogni tanto dovevo connettermi seppur stesa sul divano per far almeno andare avanti i progetti.Jessica ha scritto:A titolo informativo, ricordo anche che esiste la possibilità di astenersi dal lavoro per malattia e questo stato di indisponibilità può essere anche puramente psicologico o psicofisico, attestabile dal medico di base previa relazione di un professionista della salute mentale.
Tra l'altro ieri pomeriggio ho scoperto che verrà assunto un ragazzo che mi farà da sostituto e al quale è stata offerta una retribuzione più alta della mia. Quest'ultima cosa ovviamente non l'ho saputa direttamente ma da voci di corridoio, e onestamente lunedì ne parlerò con le risorse umane perché non ho intenzione di avere gli oneri da responsabile quando ci sarà un'altra figura che farà un lavoro con molte meno responsabilità a una retribuzione più alta della mia. A questo punto preferisco onestamente che ci sia un cambio diretto e via.
Di istinto onestamente chiederei il congedo anticipato, lo dico assolutamente senza vergogna, però dubito che ci siano i presupposti per ottenerlo perché non ho una gravidanza a rischio (per fortuna e incrociamo le dita) e a parte un giorno alla settimana in cui vado in ufficio passo 8 ore al giorno seduta davanti alla scrivania di casa mia. Anche solo parlarne infatti mi fa sentire un po' in colpa perché veramente c'è gente che ha lavori a rischio e deve fare chilometri di spostamento ogni giorno.greengiuly ha scritto:Mi viene da chiederti, d'istinto cosa senti di dover fare? Senza pensare alle conseguenze per te o per gli altri...
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 35
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Gravidanza e lavoro
Lo dicevo in quest'ottica il congedo per malattia non ha una durata prestabilita, dipende dalle circostanze valutate dal professionista in raccordo con il medico di base.mulan ha scritto:Grazie mille per il supporto Jessica. La mia terapeuta mi ha prospettato la soluzione di assentarmi qualche giorno per malattia [..]
Di istinto onestamente chiederei il congedo anticipato
E assolutamente no ai sensi di colpa! se non si riesce, non si riesce, non facciamoci frenare dall'abilismo interiorizzato!
La gravidanza non sarà una disabilità di per sé, ma molte cose meno imponenti della gravidanza possono metterci K.O. quindi non è quello il metro!
Il metro è come ti senti TU e solo tu puoi sapere se/cosa riesci a fare nelle tue circostanze: non il tuo datore di lavoro, non il tuo medico, non le persone intorno
Nessun altro è nei tuoi panni!
Re: Gravidanza e lavoro
mulan, il senso di colpa può anche venire in queste circostanze, ma se ci comportiamo sempre nell'ottica del "c'è chi sta peggio", allora dovremo eliminare qualsiasi tipo di atteggiamento volto a migliorare la nostra felicità/serenità/sopravvivenza/salute!
Con questo non voglio spingere ad avere atteggiamenti egoistici ed egocentrici a prescindere, ma valutare prima il TUO sentire di donna e madre.
Con questo non voglio spingere ad avere atteggiamenti egoistici ed egocentrici a prescindere, ma valutare prima il TUO sentire di donna e madre.
mimi- Numero di messaggi : 2677
Età : 36
Data d'iscrizione : 14.06.13
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