Cambiare lavoro

Lavoro in una piccola azienda da 9 anni, il lavoro mi piace ma le prospettive di carriera non sono granché. Sono diventata responsabile di produzione, ma lo stipendio è poco più alto di quello di un semplice tecnico... Da qualche mese ho iniziato un dottorato aziendale (quindi mantengo la mia posizione e stipendio in azienda ma divido il tempo tra lavoro normale e studio/ricerca), ma non ho chiaro se le mie prospettive di carriera miglioreranno una volta preso il dottorato. Per ora in realtà per darmi tempo per la ricerca mi hanno affiancato un nuovo collega per aiutarmi, ma da quel che ho capito l'idea è che lui diventi responsabile, e io poi boh. Qualcos'altro, ma ancora non si sa cosa. L'azienda al momento non è in crescita.
Non era nei miei pensieri il cercare un nuovo lavoro ora che sono occupata per 3 anni con il dottorato, ma ho visto un annuncio di una azienda semi-pubblica della mia zona e ho la tentazione di provare. Anche perché scrivono che terranno in considerazione i candidati anche per posizioni future.
Però ho il dubbio di non fare una bella impressione, perché cambiare lavoro vorrebbe dire rinunciare al dottorato. Non sarebbe una scelta facile e dovrei valutare bene pro e contro dopo aver fatto il colloquio, e ho paura che se poi valutassi di restare dove sono, questo avrebbe ripercussione su possibili posizioni future per cui potrei candidarmi... magari sono paranoie stupide ma non so...
Mi piacerebbe provare il colloquio anche per vedere un po' altre realtà visto che ho sempre lavorato qui, ma sono in dubbio!
Poi c'è anche un altro fatto... per il dottorato sto lavorando tantissimo, anche la notte, visto che non voglio togliere tempo a figli e marito... ho fatto diverse settimane sveglia fino alle 3:00 4 giorni su 7... il mio fisico ne sta risentendo molto... quindi da una parte sto crollando e vorrei cambiare e mandare a quel paese tutti, dall'altra dopo tutto questo lavoro fatto in questi mesi mi dispiacerebbe buttar via tutto...

Ciao Eowyn, andiamo per ordine: parli di un dottorato aziendale, ma si tratta di un dottorato finanziato dall'azienda ma esterno o di un'attività completamente interna all'azienda? Sulle prospettive di carriera a fine dottorato parlerei chiaramente con il tuo responsabile, mi sembra una domanda più che lecita onestamente. Se vedi che tentennano o non hanno evidentemente un'idea chiara prendi atto della cosa e fai le tue valutazioni.
Non ho ben capito il discorso di eventuali ripercussioni future se facessi il colloquio: parli da parte della tua azienda attuale? Hai paura che possa in qualche modo scoprilo?

Io in generale ti consiglierei di candidarti alla posizione Eowyn, anche per rimetterti alla prova in un processo di selezione. Ricorda inoltre una cosa: un processo di selezione avviene a quattro mani, sei anche tu ad acquisire elementi sull'azienda e il futuro lavoro per valutare se fa per te, non dimenticarlo.

È un dottorato Executive, una cosa nuova, il bando la fa l'azienda per i propri dipendenti, paga lo stipendio normale e credo che paghi qualcosa all'università perche cmq il primo anno ci sono le lezioni, c'è un advisor universitario che segue il progetto...

Sulle ripercussioni intendevo dalla parte dell'azienda per cui mi candido... magari se poi rinuncio mi "brucio" l'opportunità e metti che mi ripresenti tra qualche anno, una volta preso il dottorato, si ricordano che avevo rifiutato, che ne so...

Eowyn ha scritto:Sulle ripercussioni intendevo dalla parte dell'azienda per cui mi candido... magari se poi rinuncio mi "brucio" l'opportunità e metti che mi ripresenti tra qualche anno, una volta preso il dottorato, si ricordano che avevo rifiutato, che ne so...

Su questo mi sento di risponderti senza problemi di stare tranquilla: se ti comporti in modo onesto e corretto anche in caso di rifiuto le opportunità rimangono aperte. Considera che un paio di anni fa feci un colloquio con una società di consulenza che arrivò a farmi un'offerta formale, io rifiutai in quanto mi avrebbero allocata presso un cliente che a me non piaceva (in quel periodo non avevano alternative), glielo spiegai chiaramente e tuttora a volte continuano a contattarmi quando hanno posizioni aperte compatibili con le mie skill. Se poi decidessero loro di "bruciarti" ti direi "Eowyn, hai schivato una bella pallottola".

Eowyn anche secondo me provare a fare il colloquio, anche in via conoscitiva, è sembre una buona idea!
E' fondamenale essere chiari, i contratti vengono firmati da entrambe le parti ed è giusto che anche tu sappia cosa offrono, chiarendo consa (eventualmente) lasceresti. Può essere anche un buon modo per scucire un trattamento migliore se la nuova azienda è motivata ad accaparrarti! A me è successo così anni fa... ho cambiato e dopo un anno sono addirittura tornata a lavorare per la precedente azienda, dove a conti fatti mi trovavo meglio e ci lavoro tutt'ora.
Capisco che non vuoi rendere vano lo studio fino ad ora... fa parte del tuo "prezzo" e finchè non ascolti la nuova offerta resterai col dubbio!
In ogni caso un grande in bocca al lupo!

Grazie orchidea!
Non credo però che se andassi via potrei mai tornare... i miei capi sono molto "orgogliosi", e se qualcuno se ne va dicono sempre che non valeva abbastanza da restare, o che comunque possono tranquillamente farne a meno. Non hanno MAI insistito con qualcuno perchè restasse, figuriamoci far tornare chi se n'è andato... la prendono proprio sul personale!

Eowyn, però questo loro atteggiamento sembra quasi un ricatto morale, non credi?

green, sono tante le aziende che hanno questa "filosofia", soprattutto in settori come il mio e quello di Eowyn. In passato provai a tornare nella mia vecchia azienda e purtroppo la cosa non andò a buon fine, col senno del poi devo dire però che ne sono felice, perché alla fine non avrei mai avuto un percorso simile a quello che poi mi sono costruita.

A parte questo, io comunque la candidatura la manderei e il colloquio lo farei.

Effettivamente non conosco il settore nello specifico, e mi scuso se il mio messaggio può essere sembrato un po' troppo aggressivo... È che sono diventata un po' insofferente a certe politiche aziendali

Da parte mia nessuna percezione di aggressività green, figurati. Anche io ho ridimensionato molto il ruolo del lavoro nella mia vita a causa di esperienze in aziende profondamente tossiche, per questo dico che non mi sorprende per niente la descrizione che fa Eowyn.