Obiezione di coscienza in materia di contraccezione e aborto
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Obiezione di coscienza in materia di contraccezione e aborto
E'un argomento su cui sono molto combattuta infatti se da un lato mi sembra giusto che la legge non possa obbligare nessuno a fare qualcosa che non si sente di fare, dall'altro la realtà è che in Italia negli ultimi 10 anni i medici obiettori sono passati dal 50 al 70% e in molti comuni è davvero difficile trovare un medico non obiettore nel momento del bisogno.
Di principio mi sembra sbagliato, perchè avere la libertà di scegliere l'aborto nel concreto non è una vera libertà se poi non è possibile trovare qualcuno che lo pratichi.
D'altro canto mi sono chiesta : io o farei? E la risposta è che forse non me la sentirei..il raschiamento in particolare è un intervento cruento in cui letteralmente si "raschia via" l'embrione dalla parete uterina, e quella che si ha davanti è una persona tutta intera, spesso una ragazzina..insomma ci vuole forza..
Il problema però è più ampio infatti molti ginecologi, che io sappia, scelgono l'obiezione per motivi di comodo e non di coscienza. Infatti essere obiettori permette di lavorare anche in molte cliniche private e religiose e permette di avere un certo tipo di appoggi politici, e permette di evitare molte seccature infatti un medico non obiettore al giorno d'oggi, siccome sono pochi, si trova a fare anche 10-20 IVG in una mattinata, una dietro l'altra, con molte più possibilità di andare incontro a denunce/complicanze di un collega che lavora nello stesso reparto, ha lo stesso stipendio e passa le mattinate a far nascere bambini..che ovviamente dà molta più soddisfazione..
Voi cosa ne pensate? e cosa pensate che sceglieranno le nuove generazioni, cioè ragazzi e ragazze della mia età che nel giro di un anno dovranno fare questa scelta?
Di principio mi sembra sbagliato, perchè avere la libertà di scegliere l'aborto nel concreto non è una vera libertà se poi non è possibile trovare qualcuno che lo pratichi.
D'altro canto mi sono chiesta : io o farei? E la risposta è che forse non me la sentirei..il raschiamento in particolare è un intervento cruento in cui letteralmente si "raschia via" l'embrione dalla parete uterina, e quella che si ha davanti è una persona tutta intera, spesso una ragazzina..insomma ci vuole forza..
Il problema però è più ampio infatti molti ginecologi, che io sappia, scelgono l'obiezione per motivi di comodo e non di coscienza. Infatti essere obiettori permette di lavorare anche in molte cliniche private e religiose e permette di avere un certo tipo di appoggi politici, e permette di evitare molte seccature infatti un medico non obiettore al giorno d'oggi, siccome sono pochi, si trova a fare anche 10-20 IVG in una mattinata, una dietro l'altra, con molte più possibilità di andare incontro a denunce/complicanze di un collega che lavora nello stesso reparto, ha lo stesso stipendio e passa le mattinate a far nascere bambini..che ovviamente dà molta più soddisfazione..
Voi cosa ne pensate? e cosa pensate che sceglieranno le nuove generazioni, cioè ragazzi e ragazze della mia età che nel giro di un anno dovranno fare questa scelta?
ranavalentina- Numero di messaggi : 4304
Età : 41
Località : Liguria/Lombardia
Data d'iscrizione : 27.05.08
Re: Obiezione di coscienza in materia di contraccezione e aborto
Mi rendo conto che si tratta di una scelta nella quale l'etica ha un ruolo a dir poco determinante e nessuno può obbligare nessuno a fare nulla.
Ma mi permetto anche di dire che una paziente che entra in ospedale chiedendo di abortire, per motivazioni condivisibili o meno, abbia diritto a farlo, esattamente quanto un obiettore ha diritto di poter scegliere.
Qui il confine oltre il quale si rischia di ledere i diritti altrui è praticamente invisibile, ma mi trovo d'accordo con il discorso di vale.
Un medico che lavoro in una struttura pubblica non dovrebbe essere obiettore.
Nel momento in cui mi rivolgo ad una struttura pubblica io cittadina (che pago le tasse) pretendo che mi venga data l'assistenza di cui ho bisogno, anche se questa comporta la prescrizione della RU486, piuttosto che dell'aborto. Con questo non voglio dire che tutto deve essere fatto a cuor leggero. Il paziente deve comunque essere supportato in maniera adeguata, andando a verificare le motivazioni che portano a questa scelta e a verificare se non esistano seppur minimi margini di rispensamento.
Ma trovo sia a dir poco roba da terzo mondo dover passare, come è accaduto ad una mia cara amica, sotto 8 (e dico 8!) medici diversi per avere la pillola del giorno dopo. In quel caso non sei tu a scegliere, ma sono gli atri che ti impongono una scelta.
Ma mi permetto anche di dire che una paziente che entra in ospedale chiedendo di abortire, per motivazioni condivisibili o meno, abbia diritto a farlo, esattamente quanto un obiettore ha diritto di poter scegliere.
Qui il confine oltre il quale si rischia di ledere i diritti altrui è praticamente invisibile, ma mi trovo d'accordo con il discorso di vale.
Un medico che lavoro in una struttura pubblica non dovrebbe essere obiettore.
Nel momento in cui mi rivolgo ad una struttura pubblica io cittadina (che pago le tasse) pretendo che mi venga data l'assistenza di cui ho bisogno, anche se questa comporta la prescrizione della RU486, piuttosto che dell'aborto. Con questo non voglio dire che tutto deve essere fatto a cuor leggero. Il paziente deve comunque essere supportato in maniera adeguata, andando a verificare le motivazioni che portano a questa scelta e a verificare se non esistano seppur minimi margini di rispensamento.
Ma trovo sia a dir poco roba da terzo mondo dover passare, come è accaduto ad una mia cara amica, sotto 8 (e dico 8!) medici diversi per avere la pillola del giorno dopo. In quel caso non sei tu a scegliere, ma sono gli atri che ti impongono una scelta.
Ultima modifica di pippi_ci il Lun Ago 03, 2009 2:44 pm - modificato 1 volta.
pippi_ci- Numero di messaggi : 2886
Età : 41
Data d'iscrizione : 03.12.08
Re: Obiezione di coscienza in materia di contraccezione e aborto
Pippi, quoto tutto quello che hai scritto.
In primis deve essere tutelato il paziente, quando si trova a prendere una decisione del tutto legale, seppur delicata e con risvolti etici.
Io ho un'amica che dopo aver passato due visite allucinanti con ginecologi obiettori - vi risparmio cosa le hanno detto, e come l'hanno trattata- è andata ad interrompere la gravidanza in Svizzera. Come se qui fosse una fuorilegge!
Trovo davvero insostenibile l'ingerenza religiosa e le pressioni del vaticano su questi argomenti,
In primis deve essere tutelato il paziente, quando si trova a prendere una decisione del tutto legale, seppur delicata e con risvolti etici.
Io ho un'amica che dopo aver passato due visite allucinanti con ginecologi obiettori - vi risparmio cosa le hanno detto, e come l'hanno trattata- è andata ad interrompere la gravidanza in Svizzera. Come se qui fosse una fuorilegge!
Trovo davvero insostenibile l'ingerenza religiosa e le pressioni del vaticano su questi argomenti,
Elisina- Numero di messaggi : 7414
Età : 47
Data d'iscrizione : 22.05.08
Re: Obiezione di coscienza in materia di contraccezione e aborto
Elisina ha scritto:Trovo davvero insostenibile l'ingerenza religiosa e le pressioni del vaticano su questi argomenti,
Assolutamente d'accordo. Anche se questo discorso era stato già parzialmente affrontato in un altro topic. Rischiando di andare OT, aggiungerei che se da un lato è vero che il vaticano deve mettere bocca su queste questioni (perchè le questioni etiche debbono essere affrontate da un "capo" religioso), dall'altro è vero che c'è modo e modo per farlo.
Voglio dire che il Papa è liberissimo di dire ai fedeli non abortite, ma non deve essere altrettanto libero di criticare la decisione (SOVRANISSSSSIMA, peraltro) di uno stato di utilizzare nelle proprie strutture la RU486, piuttosto che la pratica dell'aborto. (e' un po' come se noi andassimo a rompere le palle e a mettere bocca sulle norme approvate dal parlamento dei nostri vicini... non s'è mai visto!)
Mi trovo comunque piuttosto d'accoro sul discorso di Rana. Sicuramente decidere di essere obiettori è molto più semplice sotto molteplici punti di vista, ed è una scelta che non si deve giustificare, come invece sembra siano tenuti a farlo i non obiettori.
Credo, magari sbagliando, che questa domanda, ovvero se diventare medico obiettore o meno, ce la di dovrebbe porre prima di prendere la specializzazione.
Quando si intraprende una carriera lavorativa la si deve prendere in toto, con i suoi pro e anche con i suoi contro... voglio dire... anche io (prendete questo esempio chiaramente con le contropinze...) vorrei fare i progetti, ma mai rendicontarli perchè trovo la parte rendicontazione di una noia mortale, ma lo devo fare perchè fa parte del mio lavoro e vengo pagata anche per questo.
pippi_ci- Numero di messaggi : 2886
Età : 41
Data d'iscrizione : 03.12.08
Re: Obiezione di coscienza in materia di contraccezione e aborto
Pippi, ti prego, non lanciarmi questi input che divento una belva! Ti quoto su tutta la linea...
Obiettare, se lo si vede in regime militare è una decisione che implica poi dei divieti e delle restrizioni.
Chi fa l'obiettore poi non può nemmeno più avvicinarsi all'arma, nemmeno come spazzino! Non può suonare, non può fare concorsi... Ha semplicemente obiettato (com'è libero di fare) e giustamente ha fatto la sua scelta!
Basterebbe che anche medicalmente fosse così, sei un medico che non desidera prestare determinati servizi? Liberissimo di farlo nei complessi ospedalieri cattolici, non al servizio dello Stato (e del cittadino)!
La costituzione è chiara, L'Italia è uno stato laico... Non è affare di chi ha il diritto di poter avere un servizio sanitario (scolastico etc..) realmente libero l'obiezione!
Obiettare, se lo si vede in regime militare è una decisione che implica poi dei divieti e delle restrizioni.
Chi fa l'obiettore poi non può nemmeno più avvicinarsi all'arma, nemmeno come spazzino! Non può suonare, non può fare concorsi... Ha semplicemente obiettato (com'è libero di fare) e giustamente ha fatto la sua scelta!
Basterebbe che anche medicalmente fosse così, sei un medico che non desidera prestare determinati servizi? Liberissimo di farlo nei complessi ospedalieri cattolici, non al servizio dello Stato (e del cittadino)!
La costituzione è chiara, L'Italia è uno stato laico... Non è affare di chi ha il diritto di poter avere un servizio sanitario (scolastico etc..) realmente libero l'obiezione!
Re: Obiezione di coscienza in materia di contraccezione e aborto
Angel, credo di capire che Pippi volesse dire che non comprende come mai uno ti da una pillola anticoncezionale e non ti da una pillola del giorno dopo perchè anche la pillola anticoncezionale ha una certa attività abortiva.
Cito dal mio manuale di Bioetica: "A cura di E: SGreccia, A. G. Spagnolo, M. L. Di Pietro: Bioetica: manuale per i diplomi universitari della Sanità"
"Il meccanismo contraccettivo si esplica in due modi: mediante alterazione del rapporto sessuale (contraccettivi di barriera), per impedire che gli spermatozoi vengano a contatto con la cellula uovo (contraccezione meccanica), o mediante alterazione fisica del corpo dell'uomo o della donna di modo che l'atto sessuale in periodo fertile non sia seguito da un concepimento (contraccezione ormonale).
[...] I cossidetti contraccettivi ormonali hanno anche un'attività abortiva.
[...] La pillola estroprogestinica è composta dall'associazione di 2 ormoni sintetici, quando viene assunta la pillola interferisce con i complessi meccanismi ormonali che regolano l'attività produttiva della donna mediante l'antagonismo - a livello degli organi bersaglio - con gli ormoni naturali e l'alterazione artificiale della sequenza temporale di quest'ultimi. Cosicchè sulla donna la pillola causa i seguenti effetti:
1) blocco della secrezione di gonadotropine, cioè degli ormini che stimolano l'ovulazione che non si verifica,
2) alterazione della produzione di muco da parte del collo dell'utero...
3) alterazione dell'endometrio uterino, che viene reso inadatto all'annidamento dell'embrione, e della motilità delle tube, che impediscono il trasporto del'embrione nella cavità uterina. Quest'ultimo effetto è abortivo.
Credo che la domanda di Pippi fosse su questo aspetto. Anzi, volendo essere un cicinin polemica io mi chiedo anche se gli stessi medici che fanno obiezione impiantano poi spirali, dato che si considerano tecniche abortive ad azione intercettiva.
Scusate ma questo esame in università (Cattolica) mi aveva davvero mosso un fuoco dentro alucinante. Un fuoco innanzituto di conoscenza, io ignoravo il 99% delle questioni etiche nella loro complessità(e adesso ne ignoro cmq un altro buon 90%) e un fuoco poi, personale, sul fronte delle decisioni e dei miei pensieri.
Cito dal mio manuale di Bioetica: "A cura di E: SGreccia, A. G. Spagnolo, M. L. Di Pietro: Bioetica: manuale per i diplomi universitari della Sanità"
"Il meccanismo contraccettivo si esplica in due modi: mediante alterazione del rapporto sessuale (contraccettivi di barriera), per impedire che gli spermatozoi vengano a contatto con la cellula uovo (contraccezione meccanica), o mediante alterazione fisica del corpo dell'uomo o della donna di modo che l'atto sessuale in periodo fertile non sia seguito da un concepimento (contraccezione ormonale).
[...] I cossidetti contraccettivi ormonali hanno anche un'attività abortiva.
[...] La pillola estroprogestinica è composta dall'associazione di 2 ormoni sintetici, quando viene assunta la pillola interferisce con i complessi meccanismi ormonali che regolano l'attività produttiva della donna mediante l'antagonismo - a livello degli organi bersaglio - con gli ormoni naturali e l'alterazione artificiale della sequenza temporale di quest'ultimi. Cosicchè sulla donna la pillola causa i seguenti effetti:
1) blocco della secrezione di gonadotropine, cioè degli ormini che stimolano l'ovulazione che non si verifica,
2) alterazione della produzione di muco da parte del collo dell'utero...
3) alterazione dell'endometrio uterino, che viene reso inadatto all'annidamento dell'embrione, e della motilità delle tube, che impediscono il trasporto del'embrione nella cavità uterina. Quest'ultimo effetto è abortivo.
Credo che la domanda di Pippi fosse su questo aspetto. Anzi, volendo essere un cicinin polemica io mi chiedo anche se gli stessi medici che fanno obiezione impiantano poi spirali, dato che si considerano tecniche abortive ad azione intercettiva.
Scusate ma questo esame in università (Cattolica) mi aveva davvero mosso un fuoco dentro alucinante. Un fuoco innanzituto di conoscenza, io ignoravo il 99% delle questioni etiche nella loro complessità(e adesso ne ignoro cmq un altro buon 90%) e un fuoco poi, personale, sul fronte delle decisioni e dei miei pensieri.
Re: Obiezione di coscienza in materia di contraccezione e aborto
Vale grazie per l'info........non sapevo che la pillola potesse avere anche effetto abortivo........della spirale invece lo sapevo.......infatti ero convinta che il medico obiettore di coscieza non impiantasse spirali.......mah
angelmoon- Numero di messaggi : 948
Età : 49
Data d'iscrizione : 04.04.09
Re: Obiezione di coscienza in materia di contraccezione e aborto
Bhe guarda io in quel libro ho trovato delle cose che per me non esisteva su molti aspetti: contraccezione, eutanasia etc...
La mia domanda sulla spirale era così, per sapere se Rana, sa questa cosa...
La mia domanda sulla spirale era così, per sapere se Rana, sa questa cosa...
Re: Obiezione di coscienza in materia di contraccezione e aborto
se non ricordo male c'era stato qualche anno fa un servizio delle "iene" in cui con una telecamera nascosta venivano interpellati medici che si dichiaravano obiettori nelle strutture pubbliche per poi "invitare" le loro pazienti ad abortire (a pagamento!) nelle strutture private in cui lavoravano... qualcuno mi può confermare che fosse così?
ovviamente spero che la maggior parte degli obiettori lo sia per motivi di coscienza, ma c'è anche qualcuno che se ne approfitta...
ovviamente spero che la maggior parte degli obiettori lo sia per motivi di coscienza, ma c'è anche qualcuno che se ne approfitta...
coccinella- Numero di messaggi : 2591
Età : 45
Data d'iscrizione : 17.12.08
Re: Obiezione di coscienza in materia di contraccezione e aborto
Io sapevo, come dice Rv, che molti medici scelgono l'obiezione proprio per non passare la giornata a praticare aborti. Alla fine credo ci sia un problema a monte, infatti è un modo di scaricare la "patata bollente" a quei pochi che non si dichiarano obiettori, ci dovrebbe essere un sistema che faccia in modo che i medici obiettori poi alla fine non si riducano a fare sempre le stesse cose, oltretutto poco carine...perchè anche se un medico non è obiettore, non credo sia molto piacevole praticare un aborto, e praticarli tutti i giorni.
Quindi credo che sia tutto il sistema che "costringa" molti medici all'obiezione
Quindi credo che sia tutto il sistema che "costringa" molti medici all'obiezione
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
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