Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
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Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
Elisina, non sono madre, ma pensavo proprio a quell'equilibrio che intendi tu!
Certo all'inizio non deve essere per niente facile, me l'immagino come un periodo di rodaggio, dove pian pianino, in base alle esigenze, alle necessità, alle inclinazioni personali e, soprattutto, all'aiuto reciproco, si cerca di raggiungere una stabilità che sia positiva per tutti.
Certo all'inizio non deve essere per niente facile, me l'immagino come un periodo di rodaggio, dove pian pianino, in base alle esigenze, alle necessità, alle inclinazioni personali e, soprattutto, all'aiuto reciproco, si cerca di raggiungere una stabilità che sia positiva per tutti.
Gipsy- Numero di messaggi : 3523
Età : 40
Data d'iscrizione : 05.07.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
Mi riferisco a Raffina, perchè con gli altri interventi (necessità di nuovi equilibri ecc..) mi trovo.
Forse non l'ho scritto chiaramente, ma io sono proprio figlia di una donna che ha lavorato tutta la vita e con molta soddisfazione, e non è mai stata a casa tra le 7 di mattina e le 19 di sera, se non nel we. E ho avuto un'infanzia molto bella, senza mai sentirmi non amata da mia madre, anzi direi proprio il contrario. E anche le mamme delle mie amiche sono tutte mamme lavoratrici, e noi oggi siamo trentenni che ambiamo a fare lo stesso, e abbiamo anche delle ambizioni di carriera. Qualcuna di noi ce la farà, qualcun'altra no, qualcuna rinuncerà magari, preferendo vite meno impegnative. Ma tutte, ne sono certa, cercheremo anche di essere bravi genitori.
Se si è in due, si rivedono entrambi le proprie priorità e ci si aiuta per i figli e per le rispettive carriere, se questo garantisce un equilibrio familiare, e se è possibile. Nulla vieta che una madre o un padre decida di dedicarsi solo alla famiglia, se lo desidera; ma se una donna non fa questa scelta, potrà essere comunque un'ottimo genitore, sebbene impegnata anche in altro.
E parlo non per ipotesi, ma per situazioni viste e sperimentate, e vedo davanti strade già tracciate.
Altrimenti bisognerebbe a priori relegare le madri in ruoli marginali della società, riservando loro occupazioni meno impegnative e meno redditizie; e questa sì che sarebbe una grande sconfitta per le donne, facendoci tornare indietro di un centinaio di anni.
Forse non l'ho scritto chiaramente, ma io sono proprio figlia di una donna che ha lavorato tutta la vita e con molta soddisfazione, e non è mai stata a casa tra le 7 di mattina e le 19 di sera, se non nel we. E ho avuto un'infanzia molto bella, senza mai sentirmi non amata da mia madre, anzi direi proprio il contrario. E anche le mamme delle mie amiche sono tutte mamme lavoratrici, e noi oggi siamo trentenni che ambiamo a fare lo stesso, e abbiamo anche delle ambizioni di carriera. Qualcuna di noi ce la farà, qualcun'altra no, qualcuna rinuncerà magari, preferendo vite meno impegnative. Ma tutte, ne sono certa, cercheremo anche di essere bravi genitori.
Se si è in due, si rivedono entrambi le proprie priorità e ci si aiuta per i figli e per le rispettive carriere, se questo garantisce un equilibrio familiare, e se è possibile. Nulla vieta che una madre o un padre decida di dedicarsi solo alla famiglia, se lo desidera; ma se una donna non fa questa scelta, potrà essere comunque un'ottimo genitore, sebbene impegnata anche in altro.
E parlo non per ipotesi, ma per situazioni viste e sperimentate, e vedo davanti strade già tracciate.
Altrimenti bisognerebbe a priori relegare le madri in ruoli marginali della società, riservando loro occupazioni meno impegnative e meno redditizie; e questa sì che sarebbe una grande sconfitta per le donne, facendoci tornare indietro di un centinaio di anni.
Biancospino- Numero di messaggi : 479
Età : 46
Data d'iscrizione : 18.05.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
Senza sminuire l'autorevolezza del parere delle già-mamme, io mi sento abbastanza d'accordo con Biancospino
Una madre che ha interesse per la propria carriera, non necessariamente farà mancare ai propri figli ciò di cui hanno bisogno, specie se potrà contare sull'aiuto, dovuto, del compagno in primis e, perché no, della famiglia tutta.
Mia madre faceva l'insegnante, e sicuramente aveva abbastanza tempo libero, ma io ricordo i pomeriggi da mia nonna come qualcosa di fantastico! E ora che lei non c'è più penso che ne avrei voluti molti di più di quei pomeriggi passati a vederla cucire, a giocare con lei e i miei cugini o a mangiare caffelatte e biscotti nei suoi tazzoni sbrecciati
Di sicuro dipende anche dal tipo di nonni, non vorrei mai che lasciassero i miei figli posteggiati davanti alla tv per tutto il tempo.
Ma mi sembra molto naturale l'idea di contare un giorno sul loro aiuto.
E' il cerchio della vita, tra qualche anno ci occuperemo dei nostri genitori come fossero bambini
Una madre che ha interesse per la propria carriera, non necessariamente farà mancare ai propri figli ciò di cui hanno bisogno, specie se potrà contare sull'aiuto, dovuto, del compagno in primis e, perché no, della famiglia tutta.
Mia madre faceva l'insegnante, e sicuramente aveva abbastanza tempo libero, ma io ricordo i pomeriggi da mia nonna come qualcosa di fantastico! E ora che lei non c'è più penso che ne avrei voluti molti di più di quei pomeriggi passati a vederla cucire, a giocare con lei e i miei cugini o a mangiare caffelatte e biscotti nei suoi tazzoni sbrecciati
Di sicuro dipende anche dal tipo di nonni, non vorrei mai che lasciassero i miei figli posteggiati davanti alla tv per tutto il tempo.
Ma mi sembra molto naturale l'idea di contare un giorno sul loro aiuto.
E' il cerchio della vita, tra qualche anno ci occuperemo dei nostri genitori come fossero bambini
LucyintheSky- Numero di messaggi : 7561
Età : 42
Data d'iscrizione : 29.05.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
Bellissima riflessione Lucy!
Gipsy- Numero di messaggi : 3523
Età : 40
Data d'iscrizione : 05.07.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
LucyintheSky ha scritto:Senza sminuire l'autorevolezza del parere delle già-mamme,
oddio, addirittura autorevole no :roll:
la mia era la mia limitatissima e contenuta esperienza......
i nonni sono una grande risorsa: ad averceli, però, a disposizione!!
Mia mamma non vede Diego da natale, mia suocera è sempre in giro coi fidanzati (il cerchio della vita lei l'ha preso largo si vede ).....
..... voi che ne potrete godere, siete molto fortunate, al di là dei principi e delle idee!
Elisina- Numero di messaggi : 7414
Età : 47
Data d'iscrizione : 22.05.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
io però avevo fatto un discorso un po' diverso biancospino...forse mi sono spiegata male . Non voglio e non posso entrare nella riflessione sulla bravura dei genitori....non potrei farlo perchè non saprei da che parte cominciare . Io mi chiedevo una cosa.......perchè fare figli se non li si vede mai?Me lo chiedo ......non trovo risposta .Capisci quello che intendo dire?una donna ha una propria vita fatta di lavoro (appagante), passioni ecc chela tengno occupata fino alle 19, quindi la domanda sorge spontanea....
raffina- Numero di messaggi : 1010
Età : 45
Data d'iscrizione : 26.04.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
LucyintheSky ha scritto:... ma io ricordo i pomeriggi da mia nonna come qualcosa di fantastico! E ora che lei non c'è più penso che ne avrei voluti molti di più di quei pomeriggi passati a vederla cucire, a giocare con lei e i miei cugini o a mangiare caffelatte e biscotti nei suoi tazzoni sbrecciati
Lucy.. l'avrei potuta scrivere io questa frase... dio quanti ricordi bellissimi...
Io ragazze purtroppo... sono molto.. quadrata ecco... e dico che non si può avere, come si suol dire dalle mie parti OV, GALINE E CUL CALD... con questo voglio dire che nel preciso momento in cui IO Pippi deciderò che mi sento/ci sentiamo pronti per mettere al momendo un esserino minuscolo che ha bisogno di te in ogni singolo istante dei suoi primi anni di vita, ma ne avrà bisogno quasi per sempre (chiaramente dal punto di vista affettivo...) sarà perchè io mi sentirò sufficientemente donna matura per rinuciare a qualcosa di me per lui... credo che sia un po' il cerchio della vita.. quando si arriva a diventare mamme...
Voglio dire che guardando quell'esserino minuscolo in tutta la sua perfezione quella sarà la più grande soddisfazione e realizzazione che la vita mi potrà dare.
E penso che certi sacrifici, senza scendere nel discoso del maschilismo/femminismo, della parità dei sessi, della sconfitta per le donne e bla, bla, bla..., siano capaci solo le donne di farli... perchè ancora oggi quando mia madre mi guarda e so che mi sta capendo... ho come la sensazione che si siano scordati di tagliare il cordone ombelicale...
E comunque senza fare della retorica gratis, penso che MAI E DICO MAI le rinunce che si fanno per i figli, per qualunque ragione, possano rivelarsi a conti fatti delle sconfitte...
pippi_ci- Numero di messaggi : 2886
Età : 41
Data d'iscrizione : 03.12.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
Il nostro modo di essere mamme e di intendere la maternità è inevitabilmente influenzato dall'esperienza che abbiamo avuto coi nostri genitori e con nostra madre, quindi è normale che si abbiano anche idee diverse.
Mia mamma è stat una mamma lavoratrice che molte volte mi è mancata, e sono convinta che se in parte è stata necessità (si è trovata improvvisamente da sola a gestire una farmacia due anni dopo la mia nascita) in parte è stata anche una scelta, e questa scelta a volte a me è pesata. Non la condanno per questo, so che mi vuole molto bene e che sono comunque la cosa più importante della sua vita, tutti possono sbagliare, io però sono cresciuta con l'idea che mi sarebbe piaciuto avere una mamma come quella della mia migliore amica, ho dei ricordi bellissimi di quando andavo da loro, aveva il tempo di prepararci la colazione, di portarci a scuola, di preparare dolci per merenda, di accompagnarci a danza e di venire sempre ai nostri saggi, per me è stata una persona molto importante. Lo stesso posso dire di mia zia che invace ha continuato a lavorare ma part-time e prevalentemente da casa, così d'estate quando eravamo a casa da scuola aveva il tempo di portarci alla spiaggia e a fare dei giri in bici, (cose che mia nonna non si sarebbe sentita di fare), di fare la pizza con noi... sono esperienze che fanno crescere, che danno il senso della famiglia e della presenza, che danno quelle cose che ti restano dentro per sempre e che non si possono comprare.. almeno per me è stato così e ancora oggi ci ripenso con affetto e nostalgia, e sono certa che è QUESTO che voglio dare ai miei figli.
Altri magari hanno avuto la mamma sempre a casa ma gli è mancato altro..e allora danno più importanza ad altre cose..non so ovviamente ognuno parla in base alla sua esperienza, quindi come dice elisina ognuno alla fine deve trovare il suo equilibrio anche in base alle proprie inclinazioni..
Ultima considerazione su quello che ha scritto pippi: è vero che in teoria i sacrifici fatti per i figli non dovrebbero mai rivelarsi sconfitte, ma è anche vero che se si rinuncia atutto per i figli, c'è il rischio che quando poi sono grandi e se vanno..si rimanga un po' spiazzati..
Mia mamma è stat una mamma lavoratrice che molte volte mi è mancata, e sono convinta che se in parte è stata necessità (si è trovata improvvisamente da sola a gestire una farmacia due anni dopo la mia nascita) in parte è stata anche una scelta, e questa scelta a volte a me è pesata. Non la condanno per questo, so che mi vuole molto bene e che sono comunque la cosa più importante della sua vita, tutti possono sbagliare, io però sono cresciuta con l'idea che mi sarebbe piaciuto avere una mamma come quella della mia migliore amica, ho dei ricordi bellissimi di quando andavo da loro, aveva il tempo di prepararci la colazione, di portarci a scuola, di preparare dolci per merenda, di accompagnarci a danza e di venire sempre ai nostri saggi, per me è stata una persona molto importante. Lo stesso posso dire di mia zia che invace ha continuato a lavorare ma part-time e prevalentemente da casa, così d'estate quando eravamo a casa da scuola aveva il tempo di portarci alla spiaggia e a fare dei giri in bici, (cose che mia nonna non si sarebbe sentita di fare), di fare la pizza con noi... sono esperienze che fanno crescere, che danno il senso della famiglia e della presenza, che danno quelle cose che ti restano dentro per sempre e che non si possono comprare.. almeno per me è stato così e ancora oggi ci ripenso con affetto e nostalgia, e sono certa che è QUESTO che voglio dare ai miei figli.
Altri magari hanno avuto la mamma sempre a casa ma gli è mancato altro..e allora danno più importanza ad altre cose..non so ovviamente ognuno parla in base alla sua esperienza, quindi come dice elisina ognuno alla fine deve trovare il suo equilibrio anche in base alle proprie inclinazioni..
Ultima considerazione su quello che ha scritto pippi: è vero che in teoria i sacrifici fatti per i figli non dovrebbero mai rivelarsi sconfitte, ma è anche vero che se si rinuncia atutto per i figli, c'è il rischio che quando poi sono grandi e se vanno..si rimanga un po' spiazzati..
ranavalentina- Numero di messaggi : 4304
Età : 41
Località : Liguria/Lombardia
Data d'iscrizione : 27.05.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
ranavalentina ha scritto:
Ultima considerazione su quello che ha scritto pippi: è vero che in teoria i sacrifici fatti per i figli non dovrebbero mai rivelarsi sconfitte, ma è anche vero che se si rinuncia atutto per i figli, c'è il rischio che quando poi sono grandi e se vanno..si rimanga un po' spiazzati..
...scherzi vero???!!
sapessi che programmino ho già pronto in vista della loro partenza all'università!!!!!
comunque leggendo le varie opinioni, mi sento molto daccordo con raffi sul fatto che un figlio non può passare in secondo piano. e questo sia per quanto riguarda le madri che i padri- perciò non è un discorso sessista, tutt'altro!-
potrò passare per la donna ottusa, la cattolica tutta casa-chiesa (che non sono..) e la retrograda antifemminista... sta di fatto che nelle famiglie in cui la carriera prende il sopravvento, i figli ne soffrono eccome....
ma se bs dice che la madre era a casa dopo le 19 e il w.e lo passava con lei, non mi pare si stia parlando di questo...
da che mondo e mondo, se uno fa un lavoro, lavora generalmente 8 ore al giorno, festivi esclusi.
ecco; mi pare di capire che questo era quello che faceva la madre di bs, e non ci vedo nulla di strano o eclatante... cosa leggermente diversa il discorso di una donna in carriera che ha la necessità di stare fuori anche la sera, o nel w.e e magari pure in trasferta....(e dato che bs in alcuni post aveva parlato di questo, era su questo punto che vertevano i miei interventi!)
allora sì che il discorso cambia un po'...
forse perchè io ho davanti agli occhi mio marito che ultimamente lavora tantissimo; prima per esigenze economiche (la famiglia in espansione..) ora per mantenere il posto di responsabilità che si è guadagnato tanto faticosamente..ebbene; il tempo che passa con noi è pochissimo, e spesso di pessima qualità.
perchè ha il lavoro arretrato (con cui lo aiuto), perchè è stanco, perchè c'è sempre qualche problema... perchè a volte anche se è con noi pensa ad altro e ha mille preoccupazioni....perchè sono più le domeniche che lavora che quella in cui siamo insieme -al sabato torna nel primo pomeriggio...-
la vita da "manager" (cosa che lui non è assolutamente....ne ha solo i risvolti negativi!) si mangia qualcosa della tua famiglia...
non so se tutti gli uomini e donne con incarichi importanti siano come lui, e invidio chi riesce ad arrivare sano di mente dopo 12/14 ore lavorative (e di casini su casini) ed avere ancora voglia di portare a letto i bambini...
lui a volte lo fa.....ma spesso si addormenta prima sul divano....
come dicevo, non pretendo che la mia situazione sia "universale"..probabilmente c'è chi riesce a gestire meglio il lavoro - o magari ho frainteso io il concetto di uomo/donna in carriera...da voi i ritmi sono diversi?? - (ma se di lavoro se ne ha tanto, e di responsabilità...la vedo davvero dura!) ..e lui ha la "fortuna" di avere me che sono a casa 24h al giorno...ma io sento che non basta....
ai bambini cerco di non farlo notare in alcun modo, ma loro lo percepiscono...certo, quando siamo insieme ci divertiamo! andiamo in giro, dai miei o dai suoi, in montagna, un po' ovunque.... ma restano comunque "frammenti" di qualcosa..non solo per i bimbi...ma anche per lui stesso...
tante volte lo colgo pensieroso a fissarli stupito di quanto siano cresciuti in una settimana...o dall'ultima volta che li ha trascorso un po' di tempo con loro...
ed è in questi momenti che regolarmente viene assalito dai dubbi sul suo lavoro...lavoro che ama, per cui ha faticato e di cui è intimamente appagato...ma che lo separa così tanto da noi...
ecco, questo è per me il rovescio della medaglia....questo, l'eccesso del lavoro (che, come ho detto, ha più di una motivazione..), il mettere il lavoro al primo posto...
cosa che, francamente, non credo che faccia una donna che ogni sera cena con suo figlio, mette a letto il suo bambino e ha il tempo per trascorrere il fine settimana in tranquiliità e senza affanno....
babymommy- Numero di messaggi : 1404
Data d'iscrizione : 15.04.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
Non l'ho fatto prima ma dopo questa testimonianza di Bm mi tocca, faccio outing!! Io in primi miei 10 anni di vita ho avuto mio padre che navigava, "capitano di lungo corso"....stava anche 6 mesi via di casa, sulle navi mercantili o petroliere.Noi siamo praticamente cresciuti con mia madre. Ecco qui siamo all'estremo...però posso dire che mio padre da piccola mi è mancato da morire, e che a lui il suo lavoro piaceva tantissimo...però io sono cresciuta con un grande vuoto dentro, che ancora mi trascino ( con grandi problemi di ansia e di somatizzazione)...! Poi mio padre ha deciso di trovarsi un lavoro a terra, la famiglia cresceva e mia madre non reggeva più...ma io ero alle soglie dell'adolescenza..della mia infanzia ricordo solo poche cose....le sue partenze, la sua assenza, le sue telefonate col radar dall'altra parte del mondo.
Certo...qui siamo all'estremo..però io ho fatto una promessa a me stessa mai e poi mai lascerò miei figli soli, nessun lavoro mi porterà via da loro...e nessun lavoro mi porterà lontano da mio marito e non accetterò mai che mio marito mi lasci sola per un lavoro....perchè una famiglia così non ha proprio senso!
Certo...qui siamo all'estremo..però io ho fatto una promessa a me stessa mai e poi mai lascerò miei figli soli, nessun lavoro mi porterà via da loro...e nessun lavoro mi porterà lontano da mio marito e non accetterò mai che mio marito mi lasci sola per un lavoro....perchè una famiglia così non ha proprio senso!
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
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