Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?

Condivido tutto bgt. Spero di avere il tuo istinto materno un giorno.

pippi_ci ha scritto:Manni, non ho capito l'ultima frase...?

Volevo dire, che il mio quasi marito.....non impazzirebbe affatto all'idea di stare a casa dal lavoro a curare tre o quattro bimbi.....tanto per fare un esempio......non impazzirebbero all'idea nemmeno i miei genitori e nemmeno io......ecco spiegato.....

al di là dei divorzi, ( condivido la tua opionione ) gli adolescenti di oggi sono così...così "arrabbiati"....perchè vengono su troppo soli........

gli adolescenti di oggi sono così...così "arrabbiati"....perchè vengono su troppo soli........

questa cosa la condivido anche io anche se penso che ci siano tante situazioni che portino gli adolescenti a diventare così

non impazzirebbe affatto all'idea di stare a casa dal lavoro a curare tre o quattro bimbi.

nemmeno io sono contenta di farlo, soprattutto perchè ti fa star male vedere i tuoi bimbi ammalati...

Si BS, anche io ho avuto un'infazia molto bella e serena e dei nonni galattici, ma la mamma è sempre la mamma. Non mi è mancato l'affetto o il benessere, mi è mancato il tempo da passare con mia madre.
Anche a me fa piacere che abbia potuto realizzare la sua idea imprenditoriale, che abbia tirato su qusto barettino dal nulla e che sia diventato uno dei più frequentati della città, ma non è un discorso.
Io sinceramente me lo chiedevo a 6 anni perchè c'era solo mia nonna alle recite e mio papà che arrivata trafelato e in ritardo.. Lo capisci dopo e la ringrazierò tutta la vita... non sono mica morta! Sono qui...! Sono stata felice comunque, ma in certi momenti avrei voluto mia mamma. Non mi pare di dire nulla di straordinario o di essere egoista.

si capisco. solo che vedi, sono cose soggettive. io non sentito questa mancanza, ma forse mia mamma c'era più della tua; lei facendo orario di ufficio, alle 19.30 era a casa, e nei we c'era e ci portava fuori.
io ho questo di modello, e per me è stata una esperienza positivissima; per questo dico che ognuna è bene faccia quello per cui è portata. Mia mamma non ha mai passato l'aspirpolvere in casa, e sarebbe buffo per me trovarla alle prese con le faccende domestiche; nemmeno è giusto imporre a un granchio di camminare dritto.

Bgat, il tuo post avrei potuto scriverlo io!
Mi sono ritrovata in ogni singola parola.
Dall'essere senza aiuti, al dover fare molte rinunce, ma ad essere davvero profondamente felice, di una felicità che nessuna serata pazza, viaggio, uscita notturna o quantaltro adesso vi sembra indispensabile per star bene possa dare.

Un figlio è una rivoluzione copernicana all'interno della vita.
Tutto deve ritrovare la posizione giusta tenendo conto del suo essere prioritario rispetto al resto.
E se adesso vi sembra una rinuncia, quando sarete madri, vi sembrerà semplicemente giusto. E bellissimo, con tutta l'immensa indescrivibile santa fatica che comporta.

Anch'io ho un pò paura di non essere all'altezza, di non avere l'energia sufficiente a far tutto. Però, come BS, anch'io voglio tutto, ed è per questo che sto cercando di integrare al meglio famiglia e studi, lavoro poi, un passo alla volta. Ho ben presente che dovrò fare dei sacrifici, ma sono pronta. E se almeno non tento non saprò mai se ce la farò. Mio papà mi ha detto una volta: "se desideri una Jaguar e fai di tutto per averla, sai che almeno alla Rover ci arrivi, ma se punti ad avere una Fiat, al massimo quella avrai". E ora, tralasciando le connotazioni materialistiche di questo concetto, sono d'accordo con lui. E non è una carriera brillantissima quella alla quale aspiro. Ma una carriera che mi permetta di fare il lavoro che mi piace, e che mi lasci il tempo di stare con la mia famiglia e i miei figli. Per questo faccio scrifici ora, per rilassarmi poi.
Sono d'accordo con Mannaggia che i giovani d'oggi vengono su così perchè troppo soli. Purtroppo i genitori lavorano sempre (il più delle volte non per scelta loro) e in famiglia non si parla più. E' quello il problema più grande, la mancanza di comunicazione. Ma è la nostra società che ci ha ridotti a questo.
E poi credo che non bisogna per forza rinunciare a divertirsi se si hanno dei figli. Ogni tanto si può uscire assieme da soli, a ballare, a divertirsi, se si ha qualche aiuto attorno, ovviamente. Io conto molto sull'aiuto dei nonni, anche perchè so che non vedono l'ora di avere i nipotini. E poi ho sempre avuto il sogno di portare i miei figli con me a concerti rock e biker fest. :P

Gipsy ha scritto: E non è una carriera brillantissima quella alla quale aspiro. Ma una carriera che mi permetta di fare il lavoro che mi piace, e che mi lasci il tempo di stare con la mia famiglia e i miei figli.

E fin li Gipsy mi trovi d'accordissimo con te. Ma secondo me nel momento in cui si ha un figlio non si può più pensare, se lo si vuol crescere in prima persona, e non farlo crescere da terzi, di continuare a fare il galactic-manager...
Io sono ASSOLUTISSIMAMENTE d'accordo con la donna che lavora e che si realizza anche professionalmente. Mai detto che una donna debba dedicarsi solo anima e corpo alla famiglia e ai figli se non se la sente. Diventerebbe solo frustrata.
Ma come dice Elisina, nel momento in cui subentrano dei figli occorre tenere conto del loro essere prioritari rispetto al resto... non si può pensare di continuare a fare tutto come prima...
Ammiro dall'altro lato anche le mamme del forum che hanno deciso di fare le mamme a tempo pieno..e spero un bel giorno di avere anche solo la forza che loro hanno in un dito del piede....!


Infine una parola per manni.
Manni, io capisco i dubbi che hai, che sono anche i miei.. è lecito, normale, e pure giusto averli.
Ma io penso sempre anche un'altra cosa. Se una coppia decide di non avere figli perchè non se la sente, non ha l'istinto materno, ecc, ecc... è da rispettare ai miei occhi, tanto quanto una coppia che deciden di averne 10 di figli. Non c'è scritto da nessuna parte che una coppia debba fare figli ed è assolutamente meglio rimanere in due felici, che diventare in 3.. magari controvoglia...

Ma infatti pippi io non voglio assolutamente fare il galactic manager, anzi, metterò sempre la mia famiglia al primo posto. Ed è per questo che vorrei fare il lavoro che sogno, perchè così sarei indipendente e potrei gestirmi al meglio gli orari per non mancare mai troppo da casa. E riguardo al farli crescere a terzi son d'accordissimo. Io so che i miei genitori e i miei suoceri ci saranno sempre a darmi una mano, ma i figli saranno miei e voglio crescerli ed educarli io. Sennò non esiterei due volte e lo farei subito, come dice mia suocera "ma sì dai, te lo tengo io!". No, io non voglio così. Voglio che crescano in una casa nostra, con la nostra educazione e basta, e con una mamma e un papà sempre presenti.

brava gipsy, a me non piace l'idea dei figli parcheggiati, un po' dai nonni ok, ma cresciuti in toto da altri no. Mia madre e mio padre lavoravano entrambi e spesso io stavo dai miei nonni e mi sono anche molto affezionata alla mia nonna materna che mi ha fatto da seconda mamma, ma per fortuna i miei genitori non facevano lavori allucinanti e riuscivano a dedicarci ogni giorno tante ore della loro giornata.Aiuto sì, ma misurato.