Ecografia pelvica e transvaginale

chiaretta ha scritto:

Panicqueen ha scritto:
Io personalmente sono contraria alla transvaginale, ma particolarmente in gravidanza, soprattutto in fasi così precoci e in assenza di accertata necessità.

Al di là della reale necessità che può anche non esserci, o del caso specifico della gravidanza, posso chiedere come mai sei contraria? Da quello che dici sembra che tu sia contraria in generale alla transvaginale..

Confermo che è così

Oggettivamente si tratta di un esame invasivo, che può provocare sanguinamenti e dolori importanti.
Ne ho fatta una sola nella vita e mi è bastata, mai provato un dolore così forte, il ginecologo che l'ha eseguita ha parlato di "dolore pressorio", l'ha ritenuto una reazione normale (questo per dire che non era provocato da una condizione particolare che mi veniva riscontrata, quindi è un dolore che può capitare a tutte). Parlo di dolore non dovuto a vaginismo, ma un dolore interno, viscerale, come il peggior crampo mestruale misto al peggior malessere intestinale mai avuto (e mi dicono che ho una soglia del dolore alta..).

So che non è l'esperienza di tutte, ma per quanto mi riguarda percepisco tutta l'invasività, naturalmente questa può generare più o meno disturbo a seconda di come la si vive. In ogni caso non è "naturale" accettare un esame interno, si accetta allorché ve ne sia necessità, ma non deve stupire se c'è scetticismo da parte di alcune donne, è una naturale difesa.
Non dovrebbe passare il messaggio che l'introduzione in vagina di corpi estranei da parte di estranei sia "normale" e (quasi) obbligatorio da accettare, poiché il confine con la situazione di abuso è molto labile, anche quando la paziente è consenziente.
In medicina le dinamiche dell'abuso sono sottili, se una paziente si espone volontariamente ad un esame ma psicologicamente lo fa perché "così fan tutte" o perché riceve pressioni mediche a farlo (a ragione o a sproposito), culturalmente stiamo sorreggendo a tutti gli effetti una delle tante violenze sul corpo della donna che circondano la riproduzione (come vediamo nell'esempio di Kikkadori che, in stato di gravidanza chiede se debba considerasi una madre degenere a considerare di rifiutare un esame invasivo e non necessario - si evince che ha subìto esattamente questo tipo di pressione relativo alla cultura della medicina a cui mi riferisco).

In sottolineatura finale, non la voglio fare "pesante" a tutti i costi, ma voglio anche cautelare da una certa "leggerezza" a tutti i costi.
E' un esame di routine e dove serve, si faccia, ma consapevolmente, come sempre

Ok ora ho capito cosa intendi    mi dispiace per la tua esperienza personale con l'eco, se è risultata così fastidiosa capisco anche il rifiuto, non avevo mai sentito nessuno avere una reazione simile in realtà..
Per quanto riguarda il resto delle considerazioni però, non sono d'accordo e non lo capisco, nel senso che non penso si possa parlare di abuso in medicina, penso si possa parlare di accanimento (ma è una situazione diversa da quella che descrivi), di fastidio o dolore che si può provare a livello fisico, ma credo sia un problema percepire un qualsiasi esame medico o visita come una sorta di abuso al proprio corpo e non come qualcosa di naturale, e mi dispiace che per alcuni sia così. Si può discutere sul fatto che un esame sia necessario o meno, che sia doloroso o meno a livello fisico, ci si può rifiutare di farlo per mille ragioni, ma un rifiuto solamente per il fatto che viene percepito come un abuso personalmente non lo capisco: si potrebbe parlare di abuso e percepirlo come tale nel momento in cui la persona che esegue un esame lo fa con una volontà anche minima o allo scopo di invadere la tua privacy, di esercitare un certo controllo su di te, ma difficilmente riesco a comprendere come si possa avere questa percezione nell'ottica del "si fa un qualsiasi esame per avere gli strumenti più utili ad "aggiustarmi" e a chi fa l'esame non gliene frega niente che si tratti della tua vagina, della tua mano o del tuo intestino visto che per lui sono tutti uguali". Oltretutto, a mio parere, nel momento in cui dovesse essere realmente necessario fare indagini invasive, la percezione che qualcosa possa essere una sorta di violazione al proprio corpo renderebbe il tutto ancora più difficile da accettare e complicato.. Detto questo, sono d'accordo sull'evitare qualsiasi indagine invasiva non necessaria, ma nell'ottica di evitare un dolore o fastidio fisico non necessario o di evitare eventuali complicanze fisiche

Quello dell'abuso è un discorso molto ampio e richiede un'adeguata apertura mentale e un lessico appropriato, per evitare sovrapposizioni fuorvianti (ad es. ovvio che sarebbe un problema di alterata percezione della realtà se si vedesse una volontà di nuocere nell'operato del medico, quando nella maggior parte dei casi non c'è. Ma questo non significa che la procedura esca automaticamente dal vissuto dell'abuso per la paziente, perché tutto dipende dal modo in cui l'esame è condotto e suggerito, oltre che dai temi personali, come evidenziato sopra. L'abuso, come tematica, ha dei confini ben precisati dalla psicologia!).
Ti invito ad aprire un nuovo topic nella sezione dedicata Psicologia (o Salute se vuoi restringere il campo alle procedure mediche), perché ci sarebbe molto da dire e si esula dall'argomento "ecografia"

Infatti pensavo anch'io di spostarmi di là, appena ho più tempo vedo di aprire un nuovo topic.. brevemente, dico solo che non so quali siano i confini precisati dalla psicologia, ma avevo compreso quello che intendevi per "abuso" e che è diverso dal fatto di pensare che un medico faccia una certa cosa per nuocere, ma questo non toglie il fatto che io personalmente pensi che sia un problema per l'individuo, magari su cui lavorare, e non una sorta di istinto da assecondare.. riporterò tutto questo di là

Panicqueen ha scritto:
So che non è l'esperienza di tutte, ma per quanto mi riguarda percepisco tutta l'invasività, naturalmente questa può generare più o meno disturbo a seconda di come la si vive. In ogni caso non è "naturale" accettare un esame interno, si accetta allorché ve ne sia necessità, ma non deve stupire se c'è scetticismo da parte di alcune donne, è una naturale difesa.
Non dovrebbe passare il messaggio che l'introduzione in vagina di corpi estranei da parte di estranei sia "normale" e (quasi) obbligatorio da accettare, poiché il confine con la situazione di abuso è molto labile, anche quando la paziente è consenziente.

E' molto interessante perché io ho sempre provato questa sensazione di "invasione" anche con un semplice esame ginecologico e quando ne ho parlato con due amiche, si sono stupite moltissimo e mi sono sentita strana. A me non piace che estranei inseriscano qualcosa dentro di me (anche solo un dito) e la reazione che mi viene spontanea è contrarmi al massimo per impedirlo.

Ma l'ecografia addominale è quella che va fatta a vescica piena e poi vuota? Perché in quel caso io preferisco la transvaginale tutta la vita... l'ho fatta una sola volta e non ho sentito nulla, la sonda è molto piccola e la dottoressa era delicatissima.

Sì Vale l'ecografia esterna addomino-pelvica va fatta a vescica piena.. nemmeno io la sopporto, trattenere la pipì in sala d'attesa senza sapere quando ti chiamano per me è ogni volta un incubo, quando la devo fare comincio ad agitarmi già dai giorni prima, una volta mi è successo che c'era un urgenza e ho dovuto stare ad aspettare due ore, non riuscivo più a trattenerla e ogni tanto mi toccava andare al bagno e svuotare un pochettino, non ti dico la difficoltà a fermare il getto di pipì a metà quando hai la vescica che scoppia, in più a me fa male la vescica quando è molto piena e te la schiacciano con una sonda... e sudori per cercare di non fargliela lì sul lettino    anche a me la transvaginale non fa niente, con tutto il gel che mettono praticamente non la sento (vabbè che la mia ginecologa è parecchio delicata), in realtà a me da più fastidio la visita con la palpazione bimanuale, anche se sono solo due dita, mi da fastidio che schiaccino dall'esterno mentre c'è qualcosa anche all'interno

Ecco appunto, io come te non sopporto trattenere la pipì e piuttosto mi faccio ravanare la cervice dalla sonda, ma se si deve parlare di abuso e di inutilità trovo molta più violenza nella costrizione di bere tutta quell'acqua e non poterla fare Grazie per avermi avvisata, cercherò di evitare le eco addominali in futuro quando non necessarie!
La visita con palpazione invece fisicamente è un po' fastidiosa ma mi piace tanto, riescono a sentire distintamente i vari organi senza nessun ausilio tecnologico e nemmeno meccanico... è così affascinante!

C'è però da dire che vi è una grande differenza, per me, tra fare un'ecografia transvaginale in gravidanza oppure no. Senza gravidanza non ho problemi, anche se non è che sia propriamente piacevole, mentre quando ero incinta percepivo la presenza di corpi estranei in vagina come una vera e propria intrusione, da evitare a tutti i costi in assenza di problemi!   

Ma solo a me hanno fatto fare la transvaginale con vescica piena??   
Solo la prima volta però! poi ho cambiato gine e ora che ci penso me l'ha fatta così com'ero, non certo a vescica piena!